torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LA STAGIONE DEI CUORI INFRANTI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: anko-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/08/2005 03:15:28

il tit forse è un po`mieloso ma mi piaceva..parla di sanji e nami anke se va abb bene anke per i fan della coppia zoronami..leggete e giudicate voi..!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

Hola! Salve gente! Ho deciso di provare a cambiare genere: è la prima ff che scrivo sul sentimentale-romantico anche se qui dentro a tratti c’è anche un po’ d’avventura. Spero che sia venuta abbastanza bene(intendo leggibile),cmq era da un po’ che ce l’avevo in testa e poi volevo tanto dare anche a Sanji un’opportunità visto che è un personaggio a cui sono davvero tanto affezionata! Non sapevo se metterla in due capitoli o uno solo perché con quest’ultima opzione mi sembrava venisse un po’ lunga…ma bando alle ciance, vi lascio andare, buona lettura! Aspetto commenti, buoni o cattivi che siano! Grazie in anticipo! Kisses!
Anko-chan

IL DIARIO

Era una giornata di settembre, il vento soffiava, iniziava a far fresco e si avvicinava il calar della sera. Un ragazzo biondo stava al posto di vedetta sull’albero maestro coi capelli tutti arruffati, segno anche che era lì da molto tempo. Guardava l’orizzonte ma non cercava un’isola o un qualche segno di qualcosa che non fosse acqua nelle vicinanze; fissava semplicemente lo spazio davanti a lui. Non aveva avuto voglia di cucinare quella sera e così aveva lasciato il compito a Usop, con grande dispiacere del capitano che dopo cena aveva svuotato tutta la dispensa. Il ragazzo di sedette abbracciandosi le ginocchia e nascondendo il volto tra le braccia. Lui, Sanji, era sempre stato così sicuro di sé stesso, non aveva mai dovuto render conto di niente a nessuno ma ora si sentiva profondamente turbato e ferito. Tornò col pensiero a poche ore prima quando era andato a chiedere alla sua cara Nami cosa desiderasse mangiare per cena.
Aveva bussato più volte ripetutamente ma solo in un secondo momento si era accorto che la porta della stanza della ragazza era aperta. Sapeva che non ci sarebbe dovuto entrare, se mai lei lo avesse scoperto si sarebbe infuriata come un demonio, e l’ultima cosa che avrebbe voluto sarebbe stato farla arrabbiare; ma la tentazione era troppo forte! Aprì piano la porta e entrò, si diede un’occhiata intorno. ”Com’è pulita e ordinata la camera di Nami! Lei sì che ha classe, non come quei bifolchi dei miei compagni!” pensò accennando un sorriso. ”Uu! Chissà dov’è la biancheria intima??” Lanciò un occhiata maliziosa al cassettone e gli si avvicinò, quando vide su di questo, nascosto fra alcuni libri, un diario. Lo prese in mano: non era un diario di bordo. Lo aprì ma lo richiuse subito schiacciandolo con entrambe le mani sul cassettone: leggere un diario era ben diverso che rovistare tra della biancheria! Sarebbe venuto a conoscenza dei pensieri più profondi della sua adorata, avrebbe scoperto le sue paure e i suoi sogni più nascosti. In fondo lui era una persona abbastanza schiva e riservata(a parte quando doveva far colpo sulle ragazze) e non gli avrebbe certo fatto piacere se qualcuno avesse ficcato il naso nelle sue faccende private! Tuttavia quel diario emanava un richiamo troppo forte per poter essere ignorato; sembrava chiamarlo a gran voce “Sanjiii!” Non ce la faceva più a vederlo lì, senza neanche un lucchetto, pronto per essere sfogliato! Basta! Lo aprì nuovamente e stavolta iniziò a leggere.
Parlava di Zoro e di come questo e Nami si fossero messi insieme al quarto anno di navigazione. Parlava anche di lui a tratti, di come la ragazza fosse diventata tanto amica del cuoco di bordo dopo che si era fidanzata con lo spadaccino. Sanji non l’aveva presa poi tanto male quando si erano messi insieme, si era solo disperato per un paio di giorni, ma poi aveva capito che Nami era in buone mani con Zoro al suo fianco e si era arreso all’evidenza che quei due erano davvero una bella coppia! I suoi rapporti con lo spadaccino erano anche notevolmente migliorati da allora: le litigate erano molto meno frequenti e anche se ognuno guardava sempre all’altro con aria di superiorità pensando di essere il più forte ormai erano diventati grandi amici.
Le ultime pagine del diario però erano scritte con un tono diverso.
“In questi giorni mi sento strana”scriveva la ragazza “mi ritrovo spesso a pensare a come sarebbe stata la mia vita se al posto di Zoro avessi scelto Sanji.” Il ragazzo si incuriosì e si andò a sedere sul divano verde della cabina portando il diario più vicino al viso quasi come per voler entrare dentro i pensieri della ragazza. Era inutile negare che il cuore aveva preso a battere più forte. “E’ sempre stato così gentile con me, anche quando ho deciso di mettermi con Zoro, nonostante allora non andassero per niente d’accordo; e lo è tuttora. Certo si è un po’ calmato ma è sempre così premuroso nei miei confronti. Ora siamo diventati grandi amici, da quando Robin ha trovato il Poignee Griffe e ci ha lasciati per studiarlo meglio, è diventato anche il mio confidente. Se c’è qualcosa che non va mi aiuta sempre, ormai mi conosce meglio di ogni altro membro dell’equipaggio tolto il mio Zoro. Come sai bene io amo Zoro oltre ogni limite, tuttavia ultimamente mi ritrovo spesso a pensare a Sanji. Ogni tanto quando lo guardo mi sorride e lo fa in modo stupendo come se il mio solo sguardo lo rendesse la persona più felice del mondo. E’ un ragazzo semplice, ogni mio gesto, ogni mia parola appena un po’ gentile lo fa sorridere di beatitudine e gli rende gli occhi pieni di tenerezza! Così ultimamente mi sono trovata a pensare come sarebbe stato se avessi scelto lui. Però la cosa che mi turba è che forse non sarebbe stata una buona scelta.” Sanji deglutì “Ora che la situazione si è chiarita si è calmato e di questo sono davvero felice, perché prima certe volte era davvero stressante. Cercava di far colpo su di me ogni momento, appena riuscivo a trovare un attimo per disegnare le mie carte arrivava a riempirmi di attenzioni. Non è che non mi facesse piacere, per carità, solo che si preoccupava troppo per me, ogni volta. Certo non lo faceva con cattiveria, anzi…comunque ogni volta che mi ritrovo a pensare a come sarei stata con lui...mi viene male. Penso che dopo un po’ impazzirei, perché di sicuro penserebbe che stando insieme io dipenderei completamente da lui, e lo manderei al diavolo in meno di due giorni! Penso che alla lunga arriverei addirittura a odiarlo..
Sanji chiuse violentemente il diario fra le mani. Gli tremavano. Rabbia, tristezza e illusione pervasero il suo corpo. Rimase lì seduto un attimo finché la rabbia prese il sopravvento. Si alzò di scatto, passò vicino al cassettone e vi gettò sopra il diario senza curarsi di metterlo a posto. Stava per aprire la porta quando vide questa muoversi verso di lui, Nami era tornata. Appena la ragazza entrò se lo vide passare affianco velocemente scuro in volto e sentì sbattere dietro di sé il battente con violenza.
Superato un attimo di sgomento iniziale per aver visto l’amico comportarsi così con lei come non aveva mai fatto, andò su tutte le furie perché era entrato nella sua cabina. Di solito la teneva sempre chiusa a chiave, tranne quando era a fare la doccia come quella sera ma lei era la sola a saperlo. Tuttavia Sanji non era tipo da far danni e quindi si tranquillizzò. Mentre si vestiva per la cena notò il diario fuori posto “Toh! Che strano, credevo di averlo messo fra gli altri libri...” pensò e lo rimise in ordine insieme agli altri volumi. Uscì per andare in cucina a chiedere spiegazioni sullo strano comportamento del ragazzo e per dargli una bella strigliata.
Quando entrò in cucina vide Usop con un cappello da cuoco in testa.
Nami-Cosa ci fai tu qui?-chiese perplessa.
Usop si girò mostrando un paio di baffetti posticci da chef.
Usop-Cucino io stasera!-disse sorridente.
Nami-Non so perché ma non mi sento affatto tranquilla…
Usop-Malfidente che non sei altro! Devi sapere che prima di imbarcarmi con voi lavoravo nel ristorante dell’isola e cucinavo i migliori piatti al mondo! Mi ricordo di una volta che pescai un’aragosta gigante, era lunga quasi tre metri e la cucinai tutta da solo!-
Chopper, che stava sbucciando le patate, non appena sentì il cecchino cominciare a raccontare, andò a sedersi davanti a lui con gli occhi che brillavano di meraviglia; Usop aveva cominciato a mimare le sue gesta.
Usop-La catturai a mani nude, l’afferrai così, la strattonai un po’; fu una lotta veramente dura, ma infine l’orrendo mostro si dovette arrendere alla forza di Capitan Usop! Gli altri pescatori erano rimasti così strabiliati che dissero in coro..
Nami e Chopper-C’è puzza di fumo!
Usop-No, non dissero quello! Dissero..sniff..Aaargh! Il minestrone nooo!!! E’ bruciato tutto!!
Nami-Che grande chef!
Chopper-Forse si può ancora salvare qualcosa…
Usop-Forse…
Nami-A proposito, avete visto Sanji?
Usop le mise velocemente una mano sulla bocca.
Usop-Sshh!! E’ stato lui a dirmi di cucinare, non dirgli niente di quel che è successo!!
Nami-No,volevo solo sapere dov’era andato!-disse scostando la mano del ragazzo con la sua.
Chopper-Aveva detto di non cercarlo, così gli ho chiesto se tornava a cena, ma lui mi ha detto che andava a montare la guardia con un tono abbastanza alterato, così ho deciso di lasciar perdere e non fargli altre domande.
In quella Rufy entrò tutto contento seguito da Zoro.
Rufy-Ehilà gente, che c’è per cena? Ho una fame terribile!
Nami-E quando mai?
Zoro-Qualcosa mi dice che la cena è saltata. Dov’è quel cuoco da strapazzo?
Usop-Ecco…Ha ricevuto una chiamata urgente al lumacofono e mentre era via è bruciato tutto!
Zoro-E tu perché indossi un cappello da cuoco?
Usop-Ehmm…
Rufy-Che figata li voglio anch’io i baffi!!
Zoro-Io avrei un po’ fame..
Nami tirò un pugno sulla testa di Zoro-Disgraziato!
Zoro-Ehii!
Rufy-Anch’io ho fame! Che si mangia stasera?
Nami-Insalatina per tutti!-disse con un sorriso ben poco convincente.
Nami e Usop servirono le portate mentre gli altri guardavano i piatti davanti a loro in silenzio e soprattutto affamati. Non ci volle molto tempo però che come ogni sera, Rufy iniziò a fare il buffone insieme al ricciolo e alla renna: tutti e tre ridevano come pazzi. Lo spadaccino si avvicinò alla rossa e l’abbracciò sussurrandole parole dolci all’orecchio e baciandola sulla fronte. Tutta quell’allegria e il suo Zoro avevano fatto dimenticare alla ragazza quello che era successo poco prima. Si fermarono in cucina ancora fino a mezzanotte bevendo e scherzando, tranne il capitano che si trattenne ancora per svuotare tutta la dispensa da ogni tipo di cibo dopo che gli altri furono andati a dormire ignari di cosa potesse accadere alle loro scorte.
In cima all’albero maestro Sanji iniziava a sentire freddo. La temperatura si era in effetti parecchio abbassata, ma il biondino non aveva avuto voglia di scendere sottocoperta né di coprirsi un po’ di più. Si strette a sé stesso cercando di isolarsi dal freddo, che si era fatto abbastanza penetrante. Tuttavia il ragazzo non lo sentiva molto, troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersene. Era rimasto senza parole, non poteva credere a quello che aveva letto: la sua Nami, la sua amica ormai, pensava quelle cose di lui. “Come posso definirla amica?!? Bugiarda traditrice! Lo sapeva che l’amavo! Lo ha sempre saputo…lo sa…Come ha potuto continuare a parlarmi, a stare con me con quel sorrisino innocente come se niente fosse? E’ senza cuore! Nami, Dio, sei senza cuore! Nami io ti od..” non ce la faceva neanche solo a pensare una cosa simile, neanche con tutte le sue forze ci riusciva…era più forte di lui… “Nami, io ti.…..io ti amo.”
Il cuore gli si era fatto pesante ed era anche comparso un intenso dolore alla gola. Non aveva mai pianto da quando era salito sulla Going Merry, e anche in passato le volte in cui l’aveva fatto erano state rare. Si sentiva troppo orgoglioso per fare una cosa simile, il pianto era per i deboli, ma quella sera le cose erano diverse, perché era stato profondamente ferito nell’orgoglio. Tratteneva a stento i singhiozzi quando una lacrima gli rigò il volto per andare a cadere sui pantaloni, presto seguita da un’altra. Il giovane alzò la testa verso il cielo, la luce della luna che gli illuminava il viso rese ancora più lucidi gli occhi colmi di lacrime e i segni che gli rigavano la pelle cerulea, che si era fatta un po’ più colorita per via del pianto. Non sapeva credere a quelle parole, non ci voleva credere! Guardava l’astro argentato col cuore colmo di tristezza…quanto avrebbe voluto essere lì in quel momento: solo, su un mondo tutto suo. Da bambino aveva sentito dire dai suoi compagni cuochi che c’erano dei mari anche lì…forse c’era anche l’All Blue, il suo sogno. Smise di cercare di frenare le lacrime, non ce la faceva più a trattenerle, gli occhi ancora più lucidi. In quel momento desiderava con tutto il cuore che quel mare si trovasse davvero lassù e di poterlo raggiungere da solo, senza l’aiuto di nessuno; perché non aveva davvero più bisogno di nessuno.


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: