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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: PASTA DI MANDORLA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ullen-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/08/2005 00:27:25

dolce, dolce, dolceeee!!!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -



Visto che ne ho parecchie in sospeso, prometto che è very short! (semmai qualcuno la leggerà! -____- *Ullen cade in depressione*)
Buona lettura!!

1

Correva, correva a perdifiato. Accidenti, di nuovo in ritardo! Come era possibile?? Aveva regolato la sveglia la sera prima, ne era sicuro! A ventidue anni ancora così sbadato! Ma come era possibile? Forse perchè non aveva ancora una ragazza.... Per intendersi, le ragazze le aveva avute, e tante, come se piovesse!! Però mai una che fosse durata più di un mesetto scarso. Passava da una all'altra con noncuranza! Era da poco che aveva mollato una ragazza poco più grande di lui dai grandi occhioni verdi. Non sapeva per quale motivo, ma dopo una mese, puntualmente si stancava delle sue accompagnatrici.
Non ne aveva mai trovata una che potesse davvero farlo felice. Contro qualsiasi aspettativa, il suo lavoro consisteva nel fare dei dolci, dei buonissimi dolci, in una grande fabbrica artigianale, come poche rimaste in Giappone. Eccheccavolo, già le otto e mezza! Ma che, correva su un tapisroulant?? Gli sembrava di non arrivare mai!! Il suo lavoro gli piaceva da morire, non voleva di certo perderlo! Arrivò, tutto sudato e scarmigliato, di fronte all'enorme costruzione. Corse dentro come una furia proprio mentre il suo capoufficio usciva e gli urlava dietro
"Hiwatari, fila al lavoro!! La prossima volta ti licenzio!"
Kai ridacchiò mentre correva lungo il corridoio grigio smorto, diretto verso l'interno della fabbrica. Oramai quella frase la sentiva ogni giorno. O meglio, tutta la fabbrica la sentiva ogni giorno. Sapeva che in realtà al suo capo non passava nemmeno per l'anticamera del cervello di licenziarlo, viso che ognuno di loro (gli impiegati) avevano una specialità che dovevano preparare e portare a determinate pasticcerie entro un limite di scadenza. Altrimenti le pasticcerie non accetavano più i dolci e l'impiegato in questione veniva licenziato.
La sua specialità erano le paste di mandorla.
Ne faceva di tutti i tipi, forme, gusti, grandezze. Era il mago delle paste di mandorla!
Finalmente arrivò al suo posto di lavoro, una micro-cucina fatta apposta per permettere la lavorazione di dolci. Appoggiò un attimo le mani al grande ripiano di marmo lucente, tentando di riprendere fiato.
Poi si sistemò, posò il giaccone su di una sedia, tirò su le maniche della camicia, si lavò ben benino le mani, prese gli ingredienti che gli servivano dalla piccola mensolina che veniva rifornita ogni giorno ed iniziò a lavorare.

Tutto filava liscio, aveva pagato l'affitto, nessuna ex rompeva le scatole, era sempre un grande artista dei dolci... A gonfiavele insomma. Tranne per una cosa. Aveva bisogno di una persona che gli stesse accanto. Si sentiva troppo solo. Ed era una grande novità! Lui, Kai Hiwatari, che si sentiva solo!! Finì di preparare gli ultimi dolci e guardò l'orologio alla parete dopo averli accuratamente inscatolati....
"Ommioddio!!!"
Le dieci meno venti! Quando il limite di scadenza era alle dieci!
Doveva correre fino alla piazza in venti minuti, dolci compresi!!
"Cazzarola, giuro che oggi compro una nuova sveglia!!"
Prese di fretta e furia l'inscatolato e cominciò a correre. E corri che ti corri, arrivò finalmente alla pasticceria dove avrebbe dovuto consegnare le sue paste di mandorla. Guardò l'orologio al suo polso.
Le dieci meno dieci.
Benedisse le sue gambe muscolose ed entrò di fretta e furia.
Fu un attimo.
Si sentì solo uno "sciakk!!" e poi due "tunf!!".
Il primo rumore era stato causato dai dolci di Kai, spiaccicatisi contro qualcuno o qualcosa. E poi il primo "tunf!!" causato dal suo sedere contro il pavimento freddo, il secondo dalla cosa o la persona contro il quale era andato a sbattere. Guardò disperato i dolci spiaccicati contro lo scatolo, poi il suo sguardo si spostò velocemente su chi gli aveva causato quel guaio, già pronto a fargli una partaccia esasperata.
Ma invece, appena i suoi occhi si posarono sul suo volto, zittì completamente.
Una donna!!
A dire il vero, sembrava più una ragazzina, ma rimaneva comunque bellissima, stupenda: una cascata di capelli color ametista, proprio come gli occhi del ragazzo, che contornavano un visetto scuro, dai lineamenti sottili e gentili. Si stropicciava con forza gli occhi con una manica del maglione nero, l'espressione avvilita. L'attenzione di Kai venne immediatamente attratta da un uomo anziano, sulla settantina, sbucato fuori da quelle che sembravano delle cucine
-Oh, no!-
Si era avvicinato per quanto velocemente glielo avevano permesso gli acciacchi della vecchiaia e si era chinato verso la ragazza, sempre più avvilito
-Ul? Ul, stai bene, piccola mia?-
Si voltò verso il giovane, ancora a terra
-Mi.. Mi dispiace, davvero! Tu sei il giovanotto delle consegne, vero? Mi dispiace da morire, davvero! Io.. Io te li pagherò.. Te li pagherò comunque...-
-Hey, non... Non si preoccupi...-
-Ma se non ti pago tu perderai il lavoro ragazzo mio!-
Gli era già simpatico quel vecchietto! Scosse la testa e le mani dinnanzi a se
-Davvero, non ce n'è..-
-Oooohhh, shhh! Basta! Io ti pago e basta!-
Adesso il vecchio rideva, probabilmente era tornato allegro dopo aver constatato che quella che doveva essere sua figlia era a posto, senza nemmeno un graffio. Aiutò Kai ad alzarsi, dopo lo fece con la giovane; si volse proprio verso di essa e trillò rocamente
-Avanti, saluta!-
??-C-che??-
Vecchio-Ho detto saluta il signore Ul! Forza!-
??-Buon... Buongiorno...-
Spalancò gli occhi e Kai rimase totalmente imbambolato davanti a due iridi di colore diverso; la destra era scarlatta, la sinistra azzurrissima. Ma.... Le mancava la pupilla!! Come era possibile?? CHe occhi erano mai quelli??
??-...... Chiunque tu sia......-
Vecchio: Su, non essere sgarbata adesso! La scusi, io sono il signor Ider Valerius e lei è mia figlia, Ullen-
Ullen-Papà!!-
Ider-Cosa??-
Ullen-Perchè devi sempre fare così??-
Kai si accorse che la bella Ullen aveva assunto uno sguardo arrabbiato, ma continuava a guardare verso di lui e non verso l'anziano padre. Perchè?? La risposta gli arrivò alla mente come un'affilata e dolorosissima lama....
Ullen-Dove... Dove sei? Ti devo picchiare!-
Ider-Hahaha! Ragazza mia, cambierai mai?-
Kai-Tu..... Tu non....??-
Ullen-Chi, io? No..... No, non ci vedo.....-
Ider-Ullen!!-
Kai-Io... Scusa....-
Ullen-Tsk...-
Adesso aveva assunto un'aria di sufficienza. Si sentiva mortificato, ma non poteva certo andare ad immaginare! Se aveva deciso di farle il partaccione nonostante la sua bellezza stravolgente, adesso era più che deciso a starsi zitto, viste le spiacevolissime disfunzioni di cui soffriva la giovane. Senza saperne bene il motivo si ritrovò in un imbarazzo allucinante. Perchè lo faceva stare a quel modo? La conosceva da cinque minuti! Quando le chiese se le avesse fatto molto male, lei rispose con uno splendido e sincero sorriso
Ullen-No, non ti preoccupare-
Kai-Si.. Sicura? Se... Se posso rimediare in qualche modo....-
Ullen-Hey, non mi hai fatto nulla, davvero!-
Ider-Bene ragazzi, io vi lascio da soli, ok?-
E ridacchiando il padre di Ullen tornò nelle cucine. Kai tornò a fissare Ullen, la quale aveva chinato il viso in un'espressione imbarazzatissima ma al tempo stesso così dolce da sembrare un angioletto. Che bella che era, accidenti..... Troppo bella! Non poteva invaghirsi di una donna come quella! Non poteva assolutamente!
Kai-E... E quanti anni hai, Ullen?-
Ullen-Ventiquattro-
Ma fantastico! Come se non bastasse la non-vista, era anche più grande di lui di due anni! Eppure.... La sua bellezza lo ammaliava, lo affascinava.. Gli faceva desiderare che fosse sua! Quando erano passati si e no sei o sette minuti dalla loro conoscenza!
Ullen-Tu?-
Kai-Venti.. Ventidue-
Ullen-Oh.. Beh, infondo sono solo due anni...-
Kai-Eh??-
Ullen-Rilassati, stavo scherzando!-
Kai-Oh... Si.....-
Ullen-Lavori nella grande fabbrica che rifornisce il nostro negozio, vero?-
Kai-Si... Si, lavoro lì...-
Ullen-Qual è la tua specialità?-
Kai-Le paste di mandorla-
Ullen-Hmm, buone! Mi piacciono tantissimo! Quindi, quando papà me ne da una, vuol dire che ho mangiato un tuo dolcetto?-
Kai-Si, tecnicamente si....-
Che amore che era... Parlava come una bimba..... "Quando papà me ne da una.." Adorabile!
Ullen-Allora sei davvero bravissimo!-
Kai-Gr-Grazie...-
Ullen-Hey, mi insegni?-
Kai-Eh?-
Ullen-Mi insegni a farle?-
Kai-Io... Veramente....-
Ullen-Daaaaaiii!!!-
Kai-E.. E va bene, ma non qui!-
Ullen-Perchè non mi inviti a casa tua?-
Accidenti, se correva! Stava facendo tutto lei! L'idea gli era appena passata per il cervello! Che fosse sensitiva??
Kai-Si.. Va bene....-
Ullen-Facciamo domani?-
Kai-Perfetto. A che ora?-
Ullen-Hmmm.. Nove?-
Kai-A posto! Beh.. Ci vediamo domani!-
 
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