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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion)
Titolo Fanfic: MONDSCHEIN
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: hohoemi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/10/2002 19:12:21

cos`è la verità? possono un bimbo e la luna insegnarlo a stupi-shinji
 
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CAP UNICO
- Capitolo 1° -


MONDSCHEIN


Primo Capitolo - Due mondi e due destini che si incrociano



-La luna è sola, sola e malinconica… circondata da stelle che non la capiscono e anzi sembrano non desiderare affatto capirla… la incorniciano, nel cielo azzurro e la fanno sembrare ancora più bella ma non si sono mai preoccupati se lo fosse davvero .-

-Che frase triste …- un bambino comparve da dietro il vecchio che guardava il mare

-Ci sono cose più tristi .-

-Non conosco nulla di più triste della verità .-

Il vecchio un po’ stupito continuò -Hai notato che l’acqua si è fermata ?-

-Sì… chissà se l’acqua è sempre così calma … -

-Kaworu …-

-Sì ?- il bimbo guardò l’uomo

-Il tempo non si è fermato… scorre ancora e così anche l’acqua… anche il dolore …-

-Il dolore… ne ho sentito parlare …-

-Ti spiegherò meglio cos’è il dolore, se mi saprai ascoltare .-

-Certo !-

-Sei un bimbo curioso Kaworu .- disse il vecchio con tono di rimprovero

-Lo so !- Il bimbo sorrise allegramente e il vecchio rimase un po’ incuriosito

-Kaworu, il dolore è l’unica cosa che non si può controllare .-

-L’unica ?-

-Esatto! Potrai controllare i sentimenti, la paura e l’affetto ma non il dolore .-

Il bambino si fece triste, guardò il mare pregando che non fosse vero: qualcosa di incontrollabile…

<Non è possibile… qualcosa di più forte del vecchio? Non può esistere. Non può essere vero! Il vecchio sa e controlla tutto, non PUO’ essere vero ciò che dice…>

-Kaworu ?-

Le parole del vecchio riportarono Kaworu alla vita reale.

-Tu sei solo un bambino ma quando sarai grande capirai molte cose in più .-

Kaworu osservò il mare silenziosamente… il suo riflesso brillava silenzioso sullo specchio d’acqua. I suoi capelli argentei andavano a mescolarsi con la luna bianca e agli alberi neri. Il bambino guardò giù, nell’acqua, sotto quel lago gli avevano detto che c’era il mondo umano… chissà se qualcuno di loro sapeva cos’era il dolore…

-Vecchio… quando sarò abbastanza grande ?-

-Chissà …-

Il vecchio iniziò a lasciare quel luogo. Kaworu rimase un po’ fermo poi si alzò in piedi, aveva una sola domanda in testa: Chi sono io… forse il dolore?

Il vecchio sorrise e poi la scena si fece fumosa, e come fumo, tutto scomparve… e lui si svegliò…

La luce infastidì per un attimo solo gli occhi del ragazzo che se li strofinò prontamente. Si alzò dal letto e scese intenzionato a far colazione, non ricordava il sogno che aveva appena fatto, solo ricordava il color argentato di qualcosa di cui non ricordava l’identità. Si strofinò di nuovo gli occhi e si diresse verso il balcone. Osservò per un attimo solo le luci del mattino, il cielo che sfumava dal blu al rosso, passando per tutti i colori, come se l’arcobaleno si fosse ampliato per tutto il cielo creando uno spettacolo meraviglioso solo per lui.

<Che strano… non ricordo il sogno di stanotte ma mi sembra che non lo scorderò mai… come se fosse rimasto nel mio cuore ma non nella mia memoria .>

-EHI! Vieni a far colazione sì o no ?-

-Arrivo arrivo .-

Lanciò un’ultima occhiata al cielo come se si aspettasse che da un momento all’altro tutto sarebbe cambiato; poi ,deluso, si diresse verso la cucina. Secondo Capitolo - Vorrei solo sapere se esisti



<Di nuovo !> Shinji si svegliò di soprassalto aveva sognato di nuovo quel bambino che sorrideva alla luna e poi sembrava salutarlo, ma come al solito ricordava solo il colore argenteo sfumarsi nel bianco e poi nulla ma gli sembrava di sapere tutto e solo non poter ricordare. <Proverò a dirlo ad Asuka …>

-AAH AAH!Troppo forte! Ora Stupi-shinji fa i sogni cromatici! Aaah Aaah! Lo so io perché non ti ricordi nulla …-

-Cioè ?- negli occhi di Shinji si accese un filo di speranza.

-Perché… sei un’idiota smemorato! Ecco perché !-

-Uffy… <Lo dovevo immaginare !> Come posso essere stato così scemo da chiedertelo …-

-E’ quello che ci chiediamo tutti .- disse con leggerezza

La signorina Misato apparve ora alla porta.

-Allora andiamo…hic !-

-Ma non sarà già ubriaca …- fece Shinji con un po’ di goccioline in testa

<Come ha fatto il signor Kaji a innamorarsi di lei …>

-Su forza !-

-Signorina Misato non sarebbe meglio che guidasse qualcun altro ?-

-Assulotamente no !-

Come prevedibile andarono a schiantarsi e Asuka si prese un bella botta al ginocchio. Bambini a casa dite ai vostri genitori di guidare con prudenza!

-Ti sei fatta male Asuka ?-

-Tsk! So controllare il dolore io! Stupi-shinji !-

Quella frase atterrì Shinji, come mai quella frase lo sconvolgeva tanto? Come mai si era bloccato così improvvisamente? Quella reazione… lo avvolse come un velo e per tutta la mattina non pensò ad altro… il suo tasso di sincronia scese visibilmente e tutti si preoccuparono per lui anche Ayanami gli chiese se stesse bene. Ma lui non ci badò, era come in un coma senza fine che non faceva che assillarlo, finchè vide qualcosa… fu un’istante che fuggitivo volò via, aveva visto qualcosa… cosa? Un viso di bambino, un secondo e capì, il suo sguardo cadde sull’argento dei capelli poi nulla… allungò la mano per afferrarlo, ma nulla.

-Ikari… stai bene?-

-Sì Ayanami…- non si rese nemmeno conto che Rei gli avesse perlato in quel momento… e mai forse lo ricorderà.

La notte stessa si preparò a ricordare… vide un bimbo sulla riva di un lago nero. L’atmosfera era cupa e l’aria pesante… si avvicinò al bambino. Ma appena lui si voltò Shinji si spaventò, non sapeva perché… quel bimbo dal viso così dolce e tenero lo inquietava… lo rendeva nervoso. Il bimbo lo osservò da più vicino e lo squadrò con attenzione e poi sorrise. Un sorriso dolcissimo e quasi divertito, un sorriso che inquietò Shinji. Che scomparve…

<Stavolta ricordo tutto! Un bambino! I suoi capelli… era il bimbo di oggi… !>

Sulla riva del lago intanto…

-Kaworu, che c’è?-

-Ho visto qualcosa… o qualcuno… era lo stesso che ho visto tempo fa nel riflesso dell’acqua… un ragazzino….-

-Umh… non te ne fare un problema…- e iniziò ad andarsene.

-Chissà….-

-Uh?-

-….chissà come si chiama …-

Il vecchio sorrise ma quando vide la serietà del bimbo rabbrividì immediatamente. E lo portò subito via, dicendogli… -E’ tardi .-

Intanto Shinji disteso sul letto in camera sua stringeva con forza il cuscino.

-Vorrei solo sapere se esisti …-

Terzo Capitolo - Ombre trasparenti e profumo di mela



<Chissà chi è quel bimbo… ricordo solo il suo nome, Kaworu…>

Shinji si sedette davanti a un melo del parco e ne osservò i petali che cadevano nel fiumiciattolo… d’un tratto vide dei piedi e delle gambe, alzò lo sguardo e vide Asuka che per una volta non sembrava irritata.

-Ehi! Come va Shinji ?-

-Emh …-

-Tranquillo ti ascolto stavolta .-

Shinji abbassò la testa.

-Ho fatto ancora quel sogno ma ora ricordo perfettamente il bambino… era un bimbo di nome ….-

-Di nome .-

-Kaworu …-

-Che nome buffo anzi ridicolo .-

-Io lo trovo carino come nome .-

Asuka alzò le spalle.

-Shinji… si tratta solo di un sogno .-

-Da giorni e giorni ?-

-Uff! Shinji sei abbastanza scemo da fare il disegnatore di fumetti !-

Shinji respirò profondamente.

-Hanno lo stesso odore .-

-Uh ?-

-Quel bimbo profumava di mele .-

-Fatti controllare il cervello …-

-E…non aveva l’ombra .-

-Ma sei scemo ?-

-Era come se non esistesse …-

<Shinji mi stai preoccupando ...davvero credi che quel bimbo esista ?-

-Assomigliava ad Ayanami …-

Asuka si impietrì, poi alzò i tacchi e se ne andò urlando.

-SE SI TRATTAVA DI SOGNI PEDOIFILI ME LO POTEVI DIRE IN ALTRO MODO STUPI-SHINJI IDIOTA!-

Shinji rimase perplesso poi si alzò ma non seguì Asuka, perché una presenza lo fermò… il vento profumato di mele lo fermò portandogli lo sguardo sul fiume su cui galleggiavano molti petali. Ora lo sentiva: il dolore, dentro di lui che lo bloccava, non riuscì a dire altro… che ci faceva lì? Perché non andava da Asuka? Si sedette sulla panchina malinconicamente.

Intanto dall’altra parte dello specchio dell’acqua…

-Ciao ragazzino .-

-Uh? Ma come ?-

-Ti sei addormentato …-

-Tu esisti ?-

-Che razza di domanda è ?-

-In un sogno io posso immaginare ciò che non esiste. Tu esisti ?-

-Se proprio vuoi fare il filosofo devi dire che nessuno è sicuro della propria esistenza. Se ci fosse un genio malefico che ci fa credere di esistere? Se noi non esistessimo? E se noi esistessimo soltanto su un foglio di carta per il piacere di quella persona ?-

-Tu non sembri un bambino …-

-E tu non sembri un adulto .-

-Che intendi dire ?-

-Te lo spiegherò …-

Quarto Capitolo - Tu non sembri ciò che sei.



Shinji era un po’ dubbioso, come può un bambino spiegare ad un adulto la verità? Era strano per non dire impossibile ma Shinji seguì ugualmente il bambino, era veramente curioso. Il bimbo lo condusse in una tenda indiana e gli disse di prestare attenzione. Era tutto buio ed inquietante in quella tenda, Shinji non vedeva più nemmeno sé stesso… poi una luce… Kaworu aveva aperto la mani e da esse uscì una farfallina luminosa, emanava una piccola luce bianca, soffice come un fiocco di neve, pallida e tenue, dava l’idea di una cosa delicata. La farfallina si posò sulla mano di Shinji ma se ne volò via subito andando a rifugiarsi da Kaworu.

-Ma come ?-

-Dimmi sai cos’è questa ?-

-Una lucciola ?-

-E’ così che la chiamate voi lilim… da noi si chiama Veritas Lacrimarum .-

-Eh ?-

-Significa Verità delle lacrime… è latino .-

Shinji rimase un po’ perplesso e continuò ad osservare la lucciola che si muoveva sulle mani del bimbo.

-Ti chiederai come è possibile tutto ciò .-

Shinji annuì.

-Tutto nasce dal dolore… il dolore è l’unica cosa che nessuno può controllare, nemmeno il vecchio .-

Shinji rimase un po’ allibito –Il vecchio è tuo nonno .-

-E’ IL nonno .-

Shinji non capì.

-Tu… non sei ciò che sembri …-

-Devi sapere che nessuno può controllare il dolore, nessuno, né in questo né in nessun’altro mondo .-

-…-

-Il dolore si manifesta nelle lacrime, quando uno versa lacrime significa che il suo cuore si è rotto, è un cristallo è giusto che si rompa… ma ricorda sempre… quando uno piange prova dolore. Le lacrime… se vedi delle lacrime capisci la verità su quella persona, nessuno può trattenere le lacrime .-

Shinji urlò infuriato –IO VOLEVO PIANGERE MA NON CI SONO RIUSCITO !!-

Kaworu lo guardò con uno sguardo tra l’annoiato e il “ora ti sei calmato?”. Shinji era furioso, quel bambino iniziava a dargli sui nervi.

-Se tu trattieni le lacrime vuol dire semplicemente che ti sei fatto dominare dalla ragione …-

Shinji iniziò a irritarsi.

-E se ti fai dominare dalla ragione non esisti …-

Shinji afferrò Kaworu per il collo della camicia di lino portata dal bambino e allungò un pugno come per colpirlo ma si fermò. Notò Kaworu che gli rivolgeva un sorriso dolcissimo e materno.

-…se non si ascolta il proprio io ci si fa dominare dalla mente e dalla ragione e quando ciò avviene non si esiste più… a volte pensare è positivo… quasi sempre perché ci fa raggiungere il nostro vero io… ma… quando ti aiuta a tenere chiuse le lacrime e il dolore è negativo. In sintesi… alla fine gli adulti sono in parte inesistenti… chi si fa guidare dall’istinto e dai sentimenti esiste .-

-Gli angeli …-

-Non solo loro …-

-Chiunque dimostra i suoi sentimenti esiste …-

-Asuka …-

-Devo andare, alla prossima volta !-

E scomparve, Shinji si svegliò e corse nella stanza di Asuka scotendola con forza per svegliarla.

-Shinji… MA CHA STAI FACENDO PERVERTITO !?-

-Ssssssst…-

Shinji si sedette di fianco ad Asuka.

-Che c’è Stupi-Shinji, hai sognato ancora la first ?-

-Ti dispiace ?- Shinji sorrise dicendo quelle parole

Asuka furibonda lo cacciò a calci fuori dalla stanza.

-Puoi sognare la First tutte le notti per quel che mi riguarda !-

-Allora perché ti sei infuriata oggi ?-

Asuka tacque.

-Allora si chiama Shinji…-

-Kaworu! Che stai facendo ?-

-Eh eh eh! Guardavo Shinji-chan !-

Il vecchio rimase un po’ perplesso.

Quinto capitolo - Ho capito ciò che dicevi solo quando sei diventato muto... (Ma che razza di titolo è??? Allora sono proprio andata!)



-Che te ne importa Shinji ?-

-…-

-Scusa, tu ami Ayanami,no? Che te ne frega di ciò che penso io ?-

-…-

<No! Shinji! Rispondimi! Ti prego non dirmi che ho azzeccato !>

-…-

<Allora è vero …>

-…non lo so …-

-Uh ?-

-Non so perché mi importi ma mi importa… fine dei giochi, non lo so perché ma tu lo sai perché te ne sai andata !-

-Shinji …-

-Forza Shinji .- urlò Kaworu dall’altra parte dello specchio

-Il bambino… assomigliava ad Ayanami ma non era lei, e poi… assomigliava anche a te, sai ?-

-Uh ?-

-Sì, perché mi ha insegnato anche lui qualcosa …-

-…-

-La stessa cosa che mi hai insegnato tu… io non posso fare a meno degli altri… nessuno può fare a meno degli altri …-

Shinji uscì dalla stanza. Asuka rimase lì, un po’ inebetita, un po’ stupita… era lei la stupida, non Shinji…

Shinji si sdraiò sul letto e si addormentò, sentiva il bisogno della voce amica di Kaworu…

-Sei tornato Shinji !-

-Kaworu !-

-Sei qui per la fine della verità …?- il piccolo mormorò con tristezza la frase e Shinji annuì non capendo il dispiacere del piccolo.

-Allora sarò breve e conciso… alla fine la verità è che tu sei esistito nel momento stesso in cui hai smesso di esistere .-

-Non capisco .-

-Quando non facevi altro che esistere anche senza accorgertene tu provavi dolore dentro l’anima e lo mostravi ‘ignorando’ gli altri lilim ma… con la morte di tua madre Yui la tua anima infantile era morta e diventasti un adulto ragionevole… la comparsa di Rei ti ha ridato l’anima e Misato, Ritsuko e tutti gli altri ti hanno reso felice l’esistenza… Asuka ti ha infine insegnato che non puoi vivere senza gli altri… ma più stavi con queste persone più provavi dolore. E volevi tornare a quello stato di ‘coma’ dove non ti accorgevi del tuo dolore… alla fine gli altri sono dolore, se scegli di stare con gli altri scegli di soffrire… è per questo che cerchi di evitare il contatto di primo grado …-

Il bimbo gli rivolse un sorriso dolcissimo e poi sparì. Shinji si svegliò e vide Asuka che gli diceva di correre alla NERV per via dell’attacco di un angelo.

-Kaworu …-

-Sì vecchio ?-

-Sei un idiota di prima categoria …-

-Grazie !-

Il vecchio crucciò le sopracciglia e poi sorrise guardando Kaworu.

Shinji col tempo scordò il bambino che divenne solo parte del suo inconscio e ogni tanto guardando Rei si chiedeva se conosceva qualcuno simile a Rei e ad Asuka contemporaneamente. Le battaglie contro gli angeli si fecero sempre più dure e sempre più Shinji scordava Kaworu non dimenticando però una cosa: i capelli argentati che sfumavano con la luna bianca e gli alberi neri… Arrivò il giorno della caduta del genio bellico di Asuka che ,come il suo tasso di sincronia, scese vertiginosamente. Shinji era sempre più triste: Misato era infelice per la mancanza di Kaji, Asuka per il suo tasso di sincronia e lui… non sapeva cosa gli mancasse…

Capitolo sesto - Quando i ricordi ritornano



Shinji non faceva che pensare alle dure condizioni fisiche di Asuka e mentali di Misato così decise di andare a fare una passeggiata sulla riva del lago perché nel suo inconscio gli ricordava qualcosa di lontano… poi un rumore lo distolse e vide qualcuno su un sasso… stava canticchiando qualcosa… l’inno alla gioia… ma cosa c’era di gioioso in quel posto? Nulla. Il ragazzo si voltò e a Shinji venne un infarto, poi lui si mise a sorridere e Shinji si rilassò.

-Ma tu chi sei… ?-

-Sono Kaworu …-poi vide che Shinji non si ricordava e continuò -…Kaworu Nagisa…- <Possibile che Shinji si sia scordato tutto? I lilim sono così stupidi? Oppure solo egoisti…>

Poi… la mattina che seguì Shinji seppe la verità… Kaworu era un angelo, lui che l’aveva compreso, rassicurato, ascoltato era un angelo? Come era possibile? A Shinji pareva impossibile… Kaworu lui era… era la verità… perché ora quelle parole gli rimbombavano nella mente… Kaworu… la verità… il dolore? Un tempo sapeva cos’era ora non lo sapeva, non era certo di saperlo…

Ora, di colpo, quasi senza rendersene conto stringeva nella mano dello 01 Kaworu che gli sorrideva pregando di ucciderlo… possibile? Shinji guardò Kaworu lui non poteva ucciderlo, ora lui era indifeso e innocente, come un bambino, come l’angelo che era.. gli angeli seguivano l’istinto e questo era una realtà… realtà…

-Kaworu…-

Poi nulla, lo 01 compì il dovere per cui era stato progettato da tempo:uccidere. In un attimo davanti agli occhi del giovane passò un mese di sogni dimenticati, di verità scordate di colpo perché considerati inutili dalla parte adulta di sé stesso.

<Kaworu… era un angelo… allora lui esisteva davvero! Anche l’eva esisteva davvero, andava in bersek, allora… lui aveva ucciso Kaworu… aveva ucciso una persona a cui voleva bene… lui non esisteva… Kaworu gli aveva detto di essere Tabriz… l’angelo della morte… uno shinigami… ma alla fine era stato lui a uccidere, era stato lui a ragionare… a essere crudele. Ora sentiva il dolore dentro di sé. Voleva quasi morire dalla vergogna… Alla fine poteva un essere che non esisteva ucciderne uno che esisteva? Shinji si mise a piangere e il freddo clima che ora regnava nella base non fece altro che alimentare le sue calde lacrime. Avrebbe voluto avere il corpo di Kaworu per metterlo in una tomba sotto un melo… avrebbe voluto dirgli scusa, avrebbe dovuto dannarsi in eterno… Shinji in quel momento non si accorse, non se ne rese conto ma esisteva… la notte ne ebbe la prova… Shinji dormiva saporitamente nel suo letto… e iniziò a sognare…

-Shinji! Shinji !-

-Kaworu !-

-No! Non sono lui ...-

-E chi sei allora ?-

La sottile figura uscì dall’ombra.

-Sono il nonno di Kaworu …-

-Il nonno ?-

-Il nonno di chiunque …-

-…esista …-

-No! Di chiunque …-

-T-…tutti ?-

-Tutti… Shinji… ora tu esisti .-

-Grazie a Kaworu …-

-Allora sei proprio stupido !-

-Uh ?-

-Lui non si è sacrificato solo per l’umanità ma anche per te! Ha scelto te come mezzo per ucciderlo perché tu sei l’unico che sapesse veramente cos’era il dolore…-

-Davvero ?-

-Sì …-

E poi scomparse nel nero, Shinji ancora strabiliato per aver scoperto la verità scese dal letto e corse verso il balcone tutto contento… e si mise a guardare le stelle poi sorrise mettendosi a piangere e urlando

-Arigatou gozaimasu Kaworu-chan!!-

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