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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Tokyo Mew Mew
Titolo Fanfic: TRUE LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: bikkia89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/08/2005 13:02:11

sono passati 4 anni da quando le mew mew hanno sconfitto gli alieni e il project mew mew si è sciolto. ryo è ritornato in america mentre ichigo sta u
 
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TRUE LOVE
- Capitolo 1° -

BUONGIORNO!!!!!!!!sono ritornata e stavolta con una ff sulle mew mew, che devo dire la verità, stanno diventando un’ossessione! Non mi va proprio giù che Strawberry stia con il buono-bravo-gentile Mark, quindi ho pensato bene di farne una con Ryan…per comodità ho usato i nomi del manga:

Strawberry = Ichigo Momomiya

Ryan = Ryo Shirogane

Mark = Masaya Aoyama

Mina = Minto Aizawa

Lori = Retatsu Midorikawa

Puddy = Purin Fon

Pam = Zakuro Fujiwara

Kyle = Keiichiro Akasaka

Ah…dimenticavo ringrazio tanto la mia amica Trust (grazie t.v.t.t.b.) che sopporta sempre i miei attacchi creativi, legge e commenta le mie opere…

Buona lettura

Hikari

CAP.1 : IL RITORNO DELLE MEW MEW

Due ragazzi camminavano l’uno di fianco all’altra lungo il viale che costeggiava il lungo mare. Era una calda giornata di luglio e tirava una piacevole

brezza estiva. Il ragazzo sorrideva, ma la ragazza aveva un’espressione velata di tristezza anche se rideva e scherzava con lui

Aoyama < cos’hai?>

Ichigo < niente Aoyama-kun! È solo che mi mancano le mie amiche…>

< lo so, ma vedrai che vi rivedrete presto> sorrise lui, quel sorriso era sempre stato l’estate per Ichigo, ma ora…anche quello era diventato inverno.

Dopo la sconfitta di Deepblue, le mew mew erano tornate ad essere cinque normalissime ragazze. Niente più alieni, combattimenti o pericoli. Ma

la tanto sospirata normalità non era come Ichigo se l’era immaginata, infatti le cinque amiche si erano dovute separare per seguire ognuna la propria strada.

Zakuro era ormai diventata un’idol molto famosa e girava il Giappone, Minto era partita per Parigi con il sogno di diventare un’affermata ballerina,

Retatsu e Purin erano le uniche rimaste a Tokyo, ma non vedeva più neanche loro. Sapeva solo che la prima si era fidanzata con Keiichiro.

Ichigo < eh?! Sì sì scusami ma ora si è fatto tardi devo andare a casa > fece un piccolo inchino e corse via

Ichigo

Il ragazzo fece un respiro profondo e guardò il mare che scintillava sotto i raggi del sole.

Aoyama < Ichigo…perché stai scappando da me?ho paura di perderti…>
Ichigo non voleva ancora tornare a casa, una strana ed indefinibile sensazione la trascinava verso il Café Mew Mew, luogo di ricordi felici. Sinceramente non si riconosceva più nemmeno lei, dov’era finita la ragazza allegra, buffa e un po’ pasticciona? Certo in superficie era tutto normale, ma dentro di lei qualcosa si era incrinato ed era ad un passo dal rompersi. Nel frattempo il cielo si era rannuvolato come se volesse rendere visibile l’inquietudine che albergava nel cuore della ragazza.
Il locale era come sempre abbandonato, e la tristezza si impossessò del cuore di Ichigo tanto da farla tornare indietro. Ma c’era qualcosa di molto più forte che l’attirava dentro al Café, forse era solo istinto ma…questa volta voleva crederci ed entrò.

Il locale era buio e polveroso, coperto di ragnatele e sembrava incredibile che un tempo fosse un posto frequentato e alla moda. Tirò giù una sedia dal tavolo e si sedette. Era la sedia dove Minto abitualmente beveva il thè. Chiuse gli occhi, le sembrava di sentire le voci di tutti.

apostrofò una voce roca e un po’ sensuale. Quella voce…era cambiata, ma non poteva essere altro che la sua…Ichigo spalancò gli occhi nel timore che fosse solo un’illusione provocata dai suoi sensi.

sussurrò e il suo cuore cominciò a battere più velocemente.

< bhè è da un po’ che non ci si vede…> disse il ragazzo passandosi una mano tra i biondi capelli. Un gesto che molte volte alla ragazza era sembrato sexy.

Ichigo incredula lo fissava, incapace di qualsiasi reazione, completamente spiazzata da quel profilo snello e familiare. In quei quattro anni era cresciuto e la silohuette del suo viso era diventata più matura. Uomo era la definizione che meglio gli si adattava.

< perché fai quella faccia da pesce lesso? Sono tornato non sono un fantasma!>

pensò Ichigo e come ai vecchi tempi non tardò a rispondere.

Ichigo < non sono io quella che è andata via senza neanche salutare!>

Ryo < io veramente l’ho detto ma tu…come al solito stavi pensando ad altro!!!!>

Ichigo < stupido! Magari avevo cose più importanti…>

Ryo < sì sì come no! In ogni caso spiegami cosa ci fai tu qui e a quest’ora >

Gli occhi della ragazza si rabbuiarono e fissò lo sguardo in un punto indefinito del pavimento senza rispondere. Questo non era da lei, Ryo se ne accorse e disse < lo so, è per questo che sono tornato. Mi mancavate…*soprattutto tu Ichigo…*>.

La ragazza alzò gli occhi e gettandosi tra le braccia del ragazzo si sciolse in un pianto convulso e liberatorio. Ryo la strinse a sé, non poteva fare altro, conosceva quanto la ragazza aveva sofferto per la separazione dagli amici e anche lui ne sapeva qualcosa. La lasciò piangere mentre dolcemente le accarezzava la testa. Entrambi in questi lunghi anni erano un po’ cambiati, cresciuti, provati dagli eventi e limati dalle distanze. Le persone cambiano ma i sentimenti rimangono sempre gli stessi (w Shakespeare ^_^ NdA). Ryo lo aveva imparato a sue spese, era partito per l’america con l’intenzione di dimenticare una certa “ragazza-gatto” ma i suoi tentativi erano stati del tutto inutili, così era ritornato in Giappone almeno per poterla vedere un’ultima volta.

Ichigo nel frattempo si era calmata, ma trovandosi abbracciata al ragazzo, era arrossita violentemente; dopotutto, non era cambiata poi molto.

La sera era ormai calata e Ichigo aveva voluto mettersi a pulire il Café come un tempo ma poi, sfinita, si era addormentata su una sedia. Ryo prese una coperta e la coprì perché non prendesse freddo (teenero! ^///^ NdA), poi le si sedette a fianco per osservarla meglio. tratti del viso della ragazza erano diventati più affilati e il suo corpo era ormai quello di una donna, soltanto i due codini le davano ancora un’aria un po’ sbarazzina. Il ragazzo sorrise nel trovarla ancora più bella di una volta e le passò una mano tra i capelli che, come notò, erano cresciuti.

All’improvviso però, le spuntarono le orecchie da gatto. Ryo stupito le accarezzò e si chiese come mai fossero comparse. La fusione con il DNA del gatto doveva essere sparita per sempre dopo la sconfitta di Deepblue. Evidentemente mancava qualche tassello al puzzle perché fosse completo. Il ragazzo sperò solo che non fosse un altro effetto collaterale altrimenti, ahimè apriti cielo, Ichigo si sarebbe scatenata contro di lui, anche perché non avrebbe più potuto baciare Aoyama senza trasformarsi in un micio. < A proposito – pensò il ragazzo – chissà se lei e Aoyama stavano ancora insieme…>

Ad un tratto, dei rumori, voci umane, interruppero le sue riflessioni. Chi poteva essere a quell’ora? Ryo guardò l’orologio, segnava le otto e un quarto di sera.

< speriamo solo di trovare quello che…> disse una voce maschile aprendo la porta.

< tu guarda chi si vede…Keiichiro e Retatsu…insieme!> esclamò sorpreso Ryo.

Retatsu arrossì mentre Keiichiro sorrise gentilmente e disse solo < bentornato Ryo > < grazie > rispose lui, felice di rivedere l’amico dopo tanto tempo. La ragazza intanto aveva visto Ichigo ma aveva pensato che non era il caso di farsi domande inutili in quel momento.

Retatsu < abbiamo un problema…>

Ryo < penso già di saper qual è >

Keiichiro < già, credo che dovremmo riaprire il progetto mew mew…>

Ryo < andiamo di sotto, ho lasciato tutto lì, speriamo solo che funzioni…>

< proprio come speravo!> concluse Keiichiro, così i due ragazzi si avviarono nel sotterraneo.

Retatsu intanto si avvicinò all’amica e le sussurrò < I-chan svegliati, sono io…> la ragazza aprì a fatica un occhio e poi l’altro e cercando di mettere a fuoco l’immagine che stava davanti a lei, si rese improvvisamente conto che una delle sue più care amiche era lì, in piedi di fianco a lei.

< Reta – chan!!!!!!!!!!> urlò e per poco non l’assordava < sono così felice di vederti > esclamò subito dopo mentre l’abbracciava. Retatsu ricambiò volentieri l’abbraccio e poi si sedette per ascoltare le novità di quegli ultimi anni.

Retatsu < bhè allora, raccontami, tutto bene con Aoyama – kun?>

Ichigo < ecco…a questo proposito…>

Retatsu < non mi dire che vi siete lasciati? >

< non esattamente, ma ultimamente abbiamo qualche problema…soprattutto io - cominciò a raccontare Ichigo – è che, non so, ma non mi batte più così forte il cuore quando lo vedo, e quando sono con lui sono distratta e penso ad altro…forse per il bene di entrambi lo dovrei lasciare >

Retatsu < se pensi che sia la cosa giusta, lo devi fare…comunque non sei per caso innamorata di qualcun altro? >

Ichigo < Eh?!!! °///° no…non penso >

In quel momento, però, la loro discussione fu interrotta dal ritorno dei due ragazzi. L’espressione sul loro viso non prometteva niente di buono, infatti…

< a quanto pare c’è una nuova minaccia per la terra – spiegò Ryo con quella sua serafica calma – purtroppo non sappiamo ancora quale. Ho già provveduto a chiamare le altre. Domani partiamo per il mio centro di ricerche ad Okinawa. Vedete di non fare tardi, soprattutto tu, Ichigo, alle otto in aeroporto! >

< * non ha perso il vizio di comandare tutti * > pensò stizzita Ichigo, ma in fondo era contenta di poter rivedere le sue amiche.

CAPITOLO 2: BROKEN

Erano da poco passate le nove di sera e Ichigo stava percorrendo la strada che la portava a casa. La sua testa era affollata da mille pensieri diversi. Pensava all’indomani, a quando avrebbe finalmente potuto riabbracciare le sue amiche, allo strano effetto che le aveva fatto Ryo quella sera, alla nuova minaccia che incombeva sulla terra. A pochi passi dalla sua abitazione, però, nel buio della sera notò una figura appoggiata al cancello di casa sua, ebbe paura, Tokyo di certo non era la città più sicura di notte. Quando però riconobbe la persona che le stava davanti, tirò un sospiro di sollievo, era soltanto Aoyama - kun. Felice gli corse incontro e lo salutò con un sorriso, che gli morì sulle labbra vedendo l’espressione seria dipinta sul volto del ragazzo.

Aoyama < ti devo parlare… >

< anch’io > soggiunse la ragazza, consapevole che, se l’avessero fatto, avrebbero preso un’amara decisione.

Aoyama < vieni, andiamo a sederci là > e indicò una panchina poco più distante.

I due ragazzi si sedettero l’uno di fianco all’altra e rimasero in silenzio per un bel po’ finché Aoyama prese la parola.

Aoyama < io, vorrei solo sapere che cosa ti sta succedendo…te l’avevo già detto una volta che non voglio che scappi da me…>

Ichigo < lo so, perdonami, ma…>

Aoyama < dì la verità non è che per caso c’è un altro? > [che bello lui, lei e l’altro! NdA Non interromperci stiamo facendo un discorso serio! NdIchigo&Aoyama Scusate! Proseguite pure NdA]

< no! Assolutamente!!! Il problema sono io….ti voglio ancora bene ma…come se ne vuole ad un amico > disse la ragazza, mentre grosse lacrime le bagnavano il viso, non era giusto, Aoyama – kun non meritava di soffrire così per lei, che era solo un egoista.

< se è così – disse il ragazzo sospirando – forse faremo meglio a lasciarci… >

Ichigo annuì, mentre in silenzio le lacrime continuavano a sgorgare incessanti dai suoi occhi. < non piangere > disse Aoyama asciugandole il viso, < troverai il tuo vero amore…> e dicendo questo l’abbracciò un’ultima volta, poi la ragazza si alzò e corse in direzione di casa sua.

Aoyama la guardò sparire dentro casa e tirò un pugno alla corteccia dell’albero che gli stava di fianco.

< maledizione! > gridò nel silenzio della notte, mentre la disperazione bagnava le sue guance. Il ragazzo gentile e mite aveva svelato finalmente al mondo ciò che celava nel suo cuore [come sono belli gli uomini che piangono, sai che cominci a starmi simpatico…NdA E ci mancherebbe dopo che mi hai tolto l’unica donna della mia vita!!? NdAoyama]

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Intanto Ichigo era rientrata in casa con gli occhi gonfi di lacrime e sua madre che la stava aspettando si preoccupò.

Mamma < Ichigo, tesoro, cosa ti è successo? >

< io…sono una persona orribile…> disse la ragazza e scoppiò in un fragoroso pianto. La madre l’abbracciò e la coccolò, facendosi raccontare tutto.

Mamma < credimi, avete fatto bene entrambi >

Ichigo < dici...dici sul serio? >

Mamma < certo, così eviterete entrambi di soffrire in futuro, ora va di sopra a preparare le valigie, mi sbaglio o domani devi partire? > [dove l’ho già sentita questa? NdA]

< si! > Ichigo corse di sopra, avrebbe dimenticato le sofferenze di quel giorno e sarebbe tornata a ridere come un tempo.Bastava volerlo. E lei lo voleva.

In camera sua prese una sacca, ci ficcò dentro tutto ciò che le serviva, poi si distese sul letto e guardando il soffitto pensò che voleva veramente tornare a vivere. Dopo queste considerazioni cadde in un sonno profondo e agitato.

CAPITOLO 3: L’AMORE E’ NELL’ARIA STASERA

Drin drin driiiiiiiiiiiin la sveglia suonava istericamente nella vana speranza che la sua proprietaria si svegliasse. Ichigo aprì un occhio, prese la sveglia e la scaraventò a terra, poi si girò dall’altra parte e continuò a dormire [tipo me di mattina insomma NdA]. Qualche secondo dopo si alzò di scatto e urlò < l’aereo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!> guardò l’orologio che segnava le sette e cinquanta minuti < cosa???????????????????????????????????? sono in ritardassimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!> si vestì in fretta, prese lo zaino e corse a razzo in direzione dell’aeroporto senza neanche fare colazione.

Sua madre la guardò sparire dietro l’angolo esclamando: < Ichigo, meno male che sei in vacanza…>

Intanto la fanciulla era arrivata all’aeroporto < sono in super mega ritardassimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >. Ansimando raggiunse i suoi amici che la stavano aspettando spazientiti.

< sei in ritardo come al solito! > disse Minto con un’espressione arrabbiata che poi si aprì in un sorriso.

< Mi – chan!!!!!!!!!!!!!!!!! > esclamò Ichigo saltandole letteralmente addosso.

Minto < sì, ahem, sono contenta anch’io di vederti, però ora scendi…a proposito le orecchie e la coda da gatto…>

< oops! > disse la ragazza ritornando seria [cioè si fa per dire NdA]

Ryo < ragazze, avrete tempo dopo per queste cose, ora andiamo ad imbarcarci…>

Il viaggio fu breve ed in un batter d’occhio arrivarono alla villa di Ryo. Durante tutto il viaggio, il gruppo aveva avuto modo di ricomporsi, Purin aveva pensato bene di mettersi a fare l’equilibrista su un pallone mentre Ichigo e Minto come di consueto avevano litigato tutto il tempo. La povera Retatsu aveva anche cercato di riconciliarle ma con i soliti scarsi risultati…

Solo Zakuro e i due ragazzi se ne stavano un po’ in disparte, con l’espressione “noi, non le conosciamo” dipinta in viso.

La villa era molto grande e anche se sembrava una normale casa al mare, nel sotterraneo aveva un avanzato sistema di ricerche.

< io e Keiichiro andiamo di sotto- esordì Ryo – voi andate pure a divertirvi >

< evviva!!!!! > esclamarono le cinque ragazze in coro

Ichigo < mare, sole, spiaggia, aspettatemi! >

Purin < yuppie!!!! Costruirò un enorme castello di sabbia!!!!!!!!! >

Zakuro&Minto < ^^;;; >

Retatsu < ragazze, sapete che Minto si è trovata il fidanzato? >

Ichigo < davvero????????????????????dai raccontaci tutto!>

Minto < tacere mai eh?!>

Retatsu < ^_^ ma è una cosa bella! >

Minto < comunque è vero, si chiama François, ha 17 anni ed è francese >

Zakuro < e dove lo hai conosciuto? >

Minto < frequenta il corso di danza nella mia stessa scuola >

Così il pomeriggio passò in fretta e sopraggiunsero le prime ombre della sera. I sette ragazzi si ritrovarono per discutere le scoperte fatte in quella giornata.

Ryo < i nemici penso siano ancora gli alieni, ma c’è qualcosa che non mi quadra…> [sapessi a me quante cose non quadrano…NdA]

Keiichiro < …già, abbiamo riscontrato la concentrazione di entità aliena proprio qui > [non più Tokyo Mew Mew ma Okinawa Mew Mew NdA Basta commenti! by tutti]

Ryo < quindi potremmo subire un attacco da un momento all’altro. Occhi aperti. >

Zakuro < di preciso, si sa qualcosa di più su questi alieni? >

Ryo < no, però non penso si tratti di Gish (anche perché è morto, ma non si sa mai…) e la sua banda…>

L’assemblea si sciolse e tutti andarono a dormire. Ichigo, però, non riusciva a addormentarsi. Uno strano e melanconico presagio si era insinuato nelle viscere del suo corpo. Paura? Ma di che cosa? Ansia? Nostalgia?no, non era niente di simile, c’era qualcos’altro nell’aria… si alzò e cercando di non svegliare nessuno uscì. L’aria era fresca e profumata, ma i grilli non cantavano. Si sedette in spiaggia e guardò la luna piena che risplendeva in cielo [bhè ora potresti anche trasformarti in un licantropo!? NdA ma per chi mi hai preso? NdIchigo].

Ad un tratto una figura si sedette accanto a lei.

< Ryo…> mormorò la ragazza in un soffio.

Ryo < ti ricordi quando ci siamo conosciuti? >

Ichigo < sì, ero stata attaccata da un kimero e siccome non conoscevo ancora i miei poteri, tu mi hai salvata >

< già – sorrise il ragazzo – eri molto più pesante di quello che pensassi >

Indubbiamente erano stati dei bei momenti condivisi insieme, che per sempre sarebbero rimasti celati nel profondo del loro cuore, come un tesoro.

< è passato proprio un sacco di tempo…> disse Ichigo con un sospiro.

Ryo < sì e io in questi lunghi anni sono molto cambiato. >

< cambiato? Bhè non mi sembra proprio > disse Ichigo ripensando a come la sera precedente l’aveva comandata a “bacchetta”

Il ragazzo con uno scatto l’afferrò e la strinse a sé.

Ichigo < ma? Ryo...>

Ryo < zitta…una volta magari l’avrei fatto solo per scherzo…ma ora... non voglio più commettere l’’errore di quattro anni fa…>

Delicatamente cominciò ad accarezzarle gli zigomi, Ichigo fu pervasa da una sensazione di felicità immensa e arrossì quando il ragazzo le accostò il viso al suo. Poi Ryo avvicinò le sue labbra a quelle morbide della ragazza e…un enorme frastuono interrupe il magico momento [ok uccidetemi! NdA]

Ichigo < cos’è stato? >

Il ragazzo scosse la testa < non ne ho la più pallida idea > però aveva un brutto presentimento.

Una voce femminile li interruppe

< buonasera insulsi esseri umani > esclamò la voce sconosciuta. I due ragazzi si girarono in direzione del suono e si ritrovarono davanti una donna completamente vestita di nero e dalle sembianze di Ichigo.

< chi sei? Un alieno? > gridò la ragazza

< ah ah – rise la donna – non farmi ridere, ti sembro forse un alieno? Quella è roba superata >

< allora chi diavolo sei? > continuò Ichigo, pur intuendo la risposta.

Donna < come non mi riconosci? Mi chiamo Yamiko, io sono te, l’altra te stessa! Quella, fra parentesi, venuta meglio >

Ichigo si alzò in piedi e gridò < mew ichigo metamorfosi!…> i suoi capelli diventarono rosa, mentre due buffe orecchie da gatto e una coda comparsero sul suo corpo < non scherzare! Al massimo tu sei una brutta copia!! >

Yamiko < mocciosa sfrontata! Abbasserai la cresta! >

Ichigo < angeli protettori, della terra custodi now, se tu sei me, io ti sconfiggerò… >

Yamiko < divertente!!!! Cosa credi?!Sono molto più forte di te!! >

Ichigo

Ma l’attacco della ragazza fu facilmente deviato.

Yamiko < fiocco delle tenebre! >

L’attacco della donna colpì in pieno Ichigo e la scaraventò nella sabbia. Fu un attimo, Yamiko si gettò sulla ragazza che si stava rialzando e la immobilizzò. Le piegò bruscamente un braccio in una posa innaturale fino a quando si sentì il rumore dell’osso rotto.

< ahhhhhhhhhhh!> urlò dal dolore Ichigo, cercando di divincolarsi, ma la donna non mollò la presa.

Ryo non poté sopportare altro e si lanciò contro la donna in un tremendo corpo a corpo, lo scontro non durò a lungo perché la donna ebbe presto la meglio. Per liberarsene,Yamiko, lo gettò con violenza contro gli scogli e il ragazzo sbatté la testa con violenza tanto da perdere i sensi.

Le altre mew mew, svegliate dai rumori corsero fuori, [alla buon’ora NdA] e vedendo la scena si trasformarono.

< mew Minto > < mew Retatsu > < mew Purin > < metamorfosi!!>

Le ragazze si precipitarono a salvare mew Ichigo, ma Yamiko non appena se ne accorse sparì portando con sé la ragazza, ormai priva di sensi.


CAPITOLO 4: ALONE

Ichigo si svegliò e cercando di mettere a fuoco l’immagine che le stava davanti, vide che il posto in cui si trovava non era familiare. Nel buio non riuscì a capire dove fosse, una caverna forse, ma non ne era sicura. Cercò di muoversi ma si rese rapidamente conto di essere incatenata ad una parete fredda e ruvida, inoltre non sentiva più un braccio.

All’improvviso nella stanza si accesero cento candele che illuminarono il luogo, finalmente visibile agli occhi della ragazza. Era una grotta scura di cui non si poteva vedere l’uscita, anche la luce delle fiaccole era troppo debole e produceva inquietanti giochi di luce-ombra. Ichigo fu scossa da un brivido di paura. Yamiko, immobile, era seduta su un trono di roccia, le gambe accavallate e il gomito appoggiato sui poggioli di pietra, in viso un’espressione che non lasciava presagire niente di buono.

< bene, bene ti sei svegliata > esordì con voce cattiva < era ora! >

< cosa diavolo vuoi da me??? > ringhiò Ichigo che non voleva di certo mostrarsi debole di fronte a “se stessa”

La donna si alzò in piedi, si avvicinò alla ragazza e le tirò uno schiaffo.

< non mi sembra che tu sia nella condizione adatta per essere arrogante! > le disse.

Ichigo sputò per terra, non aveva alcuna intenzione di cedere. Ma nella sua mente si fecero strada ricordi dolorosi…

FLASHBACK

< sgualdrinella > dissero un gruppo di ragazze dall’aria minacciosa, affogando la testa di Ichigo in un secchio pieno d’acqua, < spero che questo ti faccia passare la voglia di gironzolare intorno ad Aoyama – kun > continuò una ragazza bruna tirandole un calcio nello stomaco.

< Masaya…> tentò di gridare la ragazza ma dalla sua bocca uscì solo un rantolio soffocato.

< questa volta non viene il tuo principe azzurro! > risero le teppiste allontanandosi.

Ichigo si alzò dolorante e appoggiatasi al muro cominciò a singhiozzare. Non era la prima volta che le succedeva, da quando era entrata alle superiori la sua vita era diventata un inferno. A volte veniva a salvarla Aoyama ma ultimamente era molto occupato con il kendo, e non aveva molto tempo da dedicarle. Aveva paura Ichigo, molto più di quella che aveva nel lottare contro gli alieni, quelle ragazze erano terribili e la tormentavano ogni volta che potevano. La causa scatenante era Aoyama, molte volte le avevano intimato di lasciarlo ma lei non l’aveva mai fatto e ora, doveva pagarne le conseguenze.

FINE FLASHBACK

Yamiko sogghignò, sapeva che le cose sarebbero andate in quel modo.

Yamiko < cosa voglio? Mpf! Sei molto più ingenua di quello che pensassi…non lo vedi da te? – disse mettendosi le mani sul petto – questo mio corpo è solo un fantoccio e io ne voglio uno vero. >

Ichigo < e per questo che mi hai rapito? Non ti andava bene un qualsiasi corpo? >

Yamiko < no, io voglio il tuo, ovvero il mio vero corpo, non dimenticare che io sono te! Separerò il corpo dalla tua anima e mi prenderò ciò che mi appartiene…>

< non te lo permetterò mai!!!!!!!! >

< è quello che vedremo > dichiarò la donna con assoluta tranquillità, schioccando le dita. Un’enorme sfera di cristallo inglobò Ichigo che, ancora incatenata, si ritrovò immersa in una sostanza trasparente e gelatinosa, cercò di urlare ma la voce non le uscì dalla gola. Fu percorsa da un brivido freddo mentre un grande senso di impotenza si impadroniva di lei, cercò di liberarsi dalla sua prigionia ma fu tutto inutile.

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Ryo si svegliò nel suo letto con un enorme mal di testa, ma il suo primo pensiero andò a Ichigo.

< buongiorno > pronunciò una voce femminile. Il ragazzo si girò di scatto nella speranza che fosse la ragazza con i due codini, ma si ritrovò di fronte Zakuro appoggiata al muro con la sua solita aria indecifrabile. Quella ragazza era sempre stata un mistero, non sapeva quasi niente su di lei, ma doveva avere più o meno la sua età.

< dov’è Ichigo? >chiese il ragazzo

< quella tipa se l’è portata via e noi siamo arrivate troppo tardi > rispose lei

< * maledizione * > pensò abbassando lo sguardo sulle lenzuola candide

Zakuro < non ti preoccupare, Akasaka - san sta indagando >

Ryo < ho capito grazie > e scese nel sotterraneo

Keiichiro stava lavorando al computer e il ragazzo biondo gli si avvicinò

< ci sono novità? > chiese

< sì – rispose l’altro facendo un cenno d’assenso – e piuttosto gravi >

Ryo si sedette, pronto per ascoltare la sconcertante verità che gli stava per essere rivelata.

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Intanto, nella caverna Ichigo stava soffrendo le pene dell’inferno. Quello strano liquido, in cui era immersa, sembrava che le strappasse via l’anima dal corpo e lei faticava a resistere a questo dolore lancinante. Nella sua mente e nel suo cuore erano riaffiorate cicatrici ancora aperte, che lei aveva faticosamente rinchiuso nel profondo del suo cuore. Non voleva ricordare tutte le angherie subite dalle sue sempai, l’indifferenza che a volte caratterizzava Aoyama, lo scioglimento del progetto mew mew…rabbia, tristezza, vendetta, odio e paura si stavano addensando nel suo cuore.

Yamiko, sempre seduta sul suo trono, fissava la ragazza provando le sue stesse emozioni, ma a lei non sembravano provocare nessuna reazione particolare. D’altronde lei era quei sentimenti negativi.

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< cosa? È un effetto collaterale?? > esclamò incredulo Ryo

Keiichiro < già, quando abbiamo dato il via al progetto mew mew, non abbiamo calcolato tutti i rischi. Sai cosa ho scoperto esaminando le ferite che ti ha inferto quella donna? Che non sono tagli provocati da un corpo contundente >

Ryo < vale a dire?? >

Keiichiro < in pratica non è stato il suo corpo a scaraventarti contro lo scoglio, ma la sua aura spirituale >

Ryo < com’è possibile? Io l’ho colpita durante la colluttazione…>

Keiichiro < quello che hai colpito tu è solo un fantoccio >

Ryo < ma allora Yamiko cos’è??? > [bella domanda…NdA]

Keiichiro < sentimenti contrastanti accumulati negli anni, non c’è altra spiegazione, se fosse stata una persona normale a provarli probabilmente ciò avrebbe avuto ripercussioni solo su di lei, ma si tratta di Ichigo e sai anche tu quanto forza possieda, non so perché ma per tutto questo tempo ha conservato i suoi poteri, e ora la creatura che abbiamo di fronte è forse molto più potente di lei >

Ryo < ma non capisco perché! Si è sempre lamentata…non vedeva l’ora di sconfiggere gli alieni, perché non le spuntassero più le orecchie e la coda sul più bello…>

Keiichiro < non so ma…Retatsu mi ha detto che nel liceo che frequenta Ichigo c’è un fan club di Aoyama – kun…e che le sue fan sono molto agguerrite, non vorrei che…>

< bastardi!!!!! Dobbiamo fare subito qualcosa! > disse Ryo con gli occhi fiammeggianti di collera, si alzò in piedi e fece per correre via ma un braccio lo bloccò.

Keiichiro < cosa pensi di fare? Non sappiamo ancora dove si trova! >

< stramaledizione!!! Lasciami!! Devo andare! > urlò il ragazzo biondo perdendo il suo solito autocontrollo. L’altro mollò la presa e Ryo uscì dalla stanza.

< Ryo >chiamò Keiichiro, il ragazzo si fermò ma non si voltò in direzione dell’amico < da quanto tempo è che sei…>

< da molto tempo > rispose lui senza guardarlo in faccia.

Keiichiro < io lo sapevo ma pensavo che…è per questo che sei tornato? >

< sì > annuì Ryo e poi corse via.

Keiichiro lo guardò allontanarsi sapeva del sentimento che Ryo provava nei confronti di Ichigo, ma non pensava fosse così profondo tanto da resistere in questi lunghi anni. Sorrise, sperando che il ragazzo potesse trovare finalmente la felicità con la ragazza dai “buffi codini.

CAPITOLO 5: TARGET – SAVE YOUR LOVE -

Ichigo stava combattendo strenuamente contro il desiderio di dare fine alle sue sofferenze, non voleva più ricordare, bramava solo l’oblio. Ma una piccola speranza viveva ancora nel suo cuore ed era solo quella che le permetteva di lottare. Le sue forze, però stavano cominciando a venire meno, come la sua volontà.

< ancora poco e finalmente potrò avere un vero corpo…> pensò Yamiko fissando la ragazza quasi esanime
< * non importa…sono stanca…se scompaio non se ne accorgerà nessuno… *> pensò Ichigo, in quel momento le catene che la sorreggevano cedettero e lei cadde sul fondo della sfera provocandone la caduta. A contatto con la roccia la sfera si infranse, lasciando uscire tutto il suo contenuto. Ichigo fu sbalzata in aria e ricadde rovinosamente sul suolo insieme al liquido bianco. Yamiko sorrise trionfante mentre fissava il corpo senza vita di Ichigo. Si avvicinò e le prese una mano, chiuse gli occhi e pronunciò una speciale formula. Improvvisamente le due ragazze sprigionarono una luce nera che squarciò le pareti della grotta, provocando delle enormi fenditure, subito dopo il corpo di Yamiko cadde a terra come un vecchio pupazzo abbandonato, mentre Ichigo si alzò in piedi. Ora quella persona, non era più lei, i suoi occhi erano diventati scuri e cattivi, in quel momento era Yamiko.

< finalmente! Finalmente ho un vero corpo! > esultò guardandosi le mani, ma poi si sentì strana, qualcosa non era andato per il verso giusto. C’era un’altra presenza, debole, oltre a lei in quel corpo. Ichigo. No, com’era possibile? La sua anima doveva essere svanita nell’atmosfera…probabilmente quella ragazza era molto più attaccata alla vita di quello che aveva pensato.

FLASHBACK

Ichigo cedette, non ne poteva più, che Yamiko si prendesse pure il suo corpo per quello che gliene importava. In quel momento chiuse gli occhi e si lasciò andare. Le catene cedettero e lei cadde…ma un pensiero, anzi una persona si fece strada nella sua mente

< sei molto più pesante di quello che pensassi >

< lo so…è tutta colpa mia…>

< se è per questo non è neanche una cosa che ti riguarda! >

Un ragazzo. Chi? Capelli biondi, occhi azzurri. Uno straniero? Sguardo triste ma incredibilmente magnetico, un sorriso bellissimo. Ryo.

< noooooooooooo!!!!! Ryoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!> gridò disperata la mew mew, ma ormai era troppo tardi, Yamiko stava già entrando nel suo corpo, confinandola nella parte più recessa del suo cuore.

FINE FLASHBACK

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Ryo sussultò, gli sembrava di aver sentito la voce di Ichigo che lo chiamava. Velocemente si guardò intorno ma non c’era nessuno. Allucinazioni? No non era possibile, non a lui almeno.

Improvvisamente una luce nera si sollevò dal suolo e la terra si squarciò proprio sotto i piedi del ragazzo, che cadde proprio nella voragine.

La nuova Yamiko si voltò perché aveva sentito dei rumori sospetti, sembrava un oggetto che precipitava, infatti, dopo poco si vide la figura di Ryo cadere dall’apertura più grande e atterrare proprio davanti alla donna.

Questa sorrise, ma più che un sorriso il suo era un ghigno malefico.

< bene, bene, Shirogane…sei venuto per anticiparmi il “lavoro” > rise la donna

Ryo con il viso ricoperto di tagli la guardava incredulo e arrabbiato…Ichigo, quella era Ichigo…no non poteva essere, quella era Yamiko!!

< dov’è Ichigo???? ridammela subito!!!!! > urlò il ragazzo con un tono piuttosto arrogante

Yamiko < Ichigo….? Ichigo non esiste più!!!! Ora che mi sono riappropriata del mio corpo, la sua anima è solo atomi che vagano nell’atmosfera >

Ryo < c cosa??? No non è possibile > disse stringendo i pugni mentre le lacrime cominciavano a scendere dai suoi occhi, immediatamente però se le asciugò, doveva lottare. In fondo a quegli occhi cattivi c’era ancora la “sua “ Ichigo, in un istante l’aveva vista, supplice, chiedere aiuto.

Yamiko < che fai? Vuoi rimanere lì imbambolato? >

Ryo < tsk! Non certo senza combattere! > e si avventò sulla donna colpendola con un destro micidiale [bravo Ryo…non sapevo sapessi anche fare a botte! NdA. Non è che mi sottovaluti? NdRyo]

La donna si asciugò il sangue che le colava dalla bocca e lo sputò per terra [sempre molto fine…NdHA. Fatti i ca**i tuoi NdYamiko]

< tutto qui quello che sai fare?! > disse allungandogli un calcio in faccia, che lo scaraventò contro una parete della caverna. Il ragazzo accusò il colpo ma si rialzò. Di nuovo si gettò sopra Yamiko ma questa, annoiata, lo spedì contro la parete e lui batté violentemente la testa contro una roccia.

Yamiko < tsk! Povero umano deficiente…>

< cosa credi di fare ? > proferì una voce conosciuta. Minto.

Yamiko < cosa credete di fare voi piuttosto? Non sarete mica venute a morire? >

Minto < non dire fesserie! L’unica qua a morire sarai tu! >

Così i due schieramenti cominciarono uno scontro molto violento, l’ennesimo per riuscire a salvare il mondo.

Perché hai smesso di combattere?

Perché sono stanca.

Stanca di cosa?

Stanca di soffrire.

Tutti gli uomini soffrono.

Ma io soffro più di loro.

Perché?

Perché devo sempre salvare il mondo.

E allora, quando ne avevi la possibilità, perché non hai abbandonato i tuoi poteri?

Avevo paura

Paura di cosa?

Del mondo.

Ma c’era Aoyama.

Lui…non…

…ti fa sentire protetta.

Sì, è così

Per questo l’hai lasciato?

Sì ,solo per questo

E non pensi di trovare qualcuno che sappia proteggerti?

No…non esiste, se non è Masaya

Intanto la battaglia infuriava, ma le nostre eroine, prima in vantaggio, stavano subendo il ritmo di Yamiko.

Allora sei sola.

Sì, sono sola

E i tuoi amici, la tua famiglia?

Sono sola lo stesso.

Per questo vuoi dimenticare, anche a costo di perdere tutti i tuoi ricordi?

Sì, sono solo sofferenza.

Anche se darai un dispiacere alle persone che ti vogliono bene?

Non ci sono persone che mi vogliono veramente bene, altrimenti non mi avrebbero lasciata sola.

Ti sbagli. Tu ti sei isolata.

Ho paura.

Che cosa sono questi tuoi sentimenti confusi?

Non so.

Cerca la risposta

Ryo….

Che cosa provi per lui?

Non so.

Sicura?

No.

Yamiko intanto, accusò il potente colpo di Retatsu che l’aveva scagliata contro la parete vicino al corpo di Ryo, in quel momento anche gli occhi di Ichigo videro il rivolo di sangue che usciva dalla testa del ragazzo. Pensò al peggio e il suo cuore per un istante si fermò.

< NOOOOOOOOOOOOOOO! > non poté tranne re questo grido disperato che risuonò nell’antro. Yamiko si piegò su se stessa, la mew mew si stava ribellando voleva riprendere il controllo del suo corpo. La potenza della donna stava diminuendo, Ichigo aveva riacquistato sicurezza nei propri sentimenti e quello che ora provava era molto più forte dell’odio. Yamiko fu costretta a ritornare nel suo fantoccio, decisa ad uccidere la ragazza definitivamente. Ichigo si alzò a fatica e impugnò la sua arma

< * ora so cos’ho provato per tutto questo tempo…Ryo ti amo!!!! * >

Si preparò a colpire la sua nemica con tutta la forza che le rimaneva, ma un pensiero le risuonava nella mente

< tu hai bisogno d’amare qualcuno per trovare la forza dentro di te…>

Alzò gli occhi, che ora risplendevano di determinazione

< sì, forse sì > disse e scagliò un colpo potentissimo in direzione della donna che di fronte a tutta questa potenza non poté sopravvivere. Infatti, di lei rimase solo cenere e un brutto ricordo.

< ichigo!!!!!!!!!!! > chiamarono le sue amiche in coro, lei si voltò piano consapevole di aver vinto.

< per–do-na-te-mi > sussurrò mentre le forze l’abbandonavano e si accasciò al suolo.

CAPITOLO 6: DIRTY SOUL

Ichigo si risvegliò, si guardò in torno credendo di essere in paradiso, ma con rammarico si rese conto di trovarsi semplicemente in una normale stanza d’ospedale, aveva un braccio fasciato e un’enorme confusione in testa. Guardò l’orologio digitale proprio davanti a lei, segnava le 5.05 del giorno 19 luglio. Cavolo, aveva dormito per tre giorni! Si mosse leggermente e solo allora notò il ragazzo che dormiva con la testa appoggiata alle lenzuola. I biondi capelli gli ricadevano dolcemente sugli occhi, in viso un’espressione angelica. Ichigo si stupì nel trovarlo lì, probabilmente le ragazze non avevano avvertito i suoi genitori, che altrimenti si sarebbero preoccupati e avevano deciso di vegliarla a turno [ne hai di fantasia tu…NdA]. Richiuse gli occhi, rassicurata da quella presenza e si riaddormentò.

Tre ore dopo Ryo si svegliò, guardò la ragazza che ancora dormiva e si alzò. Erano quasi le otto, l’orario delle visite di lì a poco sarebbe cominciato e non era proprio il caso di farsi trovare lì. Uscì dalla stanza e richiuse piano la porta in modo che Ichigo non si risvegliasse.
Uscì dall’ospedale ancora addormentato, quando ad un certo punto si ritrovò di fronte Aoyama, che si stava avviando dentro all’edificio. I loro sguardi si incontrarono, in un attimo, la tensione fu alle stelle, gli occhi di ghiaccio di Ryo si scontrarono con quelli scuri e caldi di Aoyama. Una lotta senza fine da quando si erano conosciuti era cominciata e come sempre aveva vinto il ragazzo biondo.

< buongiorno Shirogane > disse il giovane con un sorriso di cortesia

Ryo < ciao >

Aoyama < sei stato da Momomiya? >

< forse > rispose vago lui, lo guardò con una certa aria di superiorità, poi se ne andò senza dire altro.

Aoyama accettò di buon grado “la sconfitta” come sempre del resto, e si diresse nella stanza della sua ex fidanzata, deciso a riconquistarla. In quei pochi giorni si era reso conto che Ichigo era davvero importante per lui e se non c’era “un altro”, non avrebbe avuto difficoltà a ritornare ad essere il suo fidanzato.

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Ryo si avviò verso la casa di Keiichiro, doveva avvertirlo della riunione di domani pomeriggio, ma la sua testa era affollata di pensieri che riguardavano tutt’altro che il suo lavoro. Il progetto era definitivamente concluso e suo padre avrebbe potuto riposare in pace. In quel momento chiudere o no il progetto mew mew era secondario. Il ragazzo, qualche minuto prima aveva avuto la conferma che Ichigo e Aoyama stavano ancora insieme, non che ovviamente non se lo fosse aspettato, ma aveva comunque sentito un’enorme fitta di gelosia. L’edificio dove abitava Keiichiro non era molto grande, anzi abitava in un mini appartamento al terzo piano. Salì le scale e cercò il numero 122, che era in fondo al corridoio e suonò il campanello.
Una ragazza dai capelli verdi e lunghi gli aprì la porta, indossava un vestito lungo e blu, leggermente scollato, ai piedi due graziose ballerine dello stesso colore. Doveva avere all’incirca vent’anni.

< scusa…c’è per favore Keiichiro? > le domandò con aria interrogativa

< Ciao Shirogane – Kun! Non mi riconosci? Sono Midorikawa! > rispose la ragazza leggermente imbarazzata

Ryo < ciao!! Non ti avevo riconosciuta…sei proprio bella così >

< grazie > arrossì lei

Ryo < stavate uscendo? >

Retatsu < veramente…stavamo andando ad Osaka dai genitori di Keiichiro >

Keiichiro < ciao Ryo! Come sta Ichigo? >

Ryo < ciao! Abbastanza bene, anche se non si è ancora risvegliata, i medici hanno detto che la dimetteranno non appena si sveglia >

Keiichiro < capisco…piuttosto a cosa devo la tua visita? Ancora problemi? >

Ryo < no…solo, volevo avvisarti, anche tu Midorikawa, che domani facciamo una riunione al café per decidere sul da farsi >

Keiichiro < ok, verremo di sicuro >

< va bene allora ci vediamo domani > disse e con un piccolo inchino si congedò, aveva imparato bene le tradizioni giapponesi, anche se era un meticcio.

Retatsu < aspetta…Ichigo e Aoyama si sono lasciati…>
Il ragazzo si voltò di scatto, per chiedere spiegazioni ma alle sue spalle la porta era stata già richiusa. Una notizia inaspettata e insperata. Certo, questo non avrebbe voluto dire che il suo amore avrebbe potuto realizzarsi, anche perché i due non erano mai stati in buoni rapporti. Per Ryo non era facile esprimere i propri sentimenti così li celava sotto una maschera di freddezza, e per ripicca si divertiva a stuzzicare Ichigo, che come sempre indispettita, lo rimproverava di essere poco gentile. Avrebbe continuato a fingere ancora per un po’, fino a quando non si fosse presentata l’occasione giusta. Così si incamminò in direzione del café.
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Ichigo fu svegliata dai primi raggi del sole che penetravano prepotentemente nella sua stanza. Era una calda mattina e la ragazza completamente guarita si stiracchiò con soddisfazione, era molto tempo che non dormiva così bene.

< buongiorno Momimiya > esclamò la figura che le stava di fianco

Ichigo si girò stupita nel trovarsi di fronte Masaya.

< buongiorno anche a te > rispose gentilmente lei

Aoyama < cosa ti è successo? >

Ichigo < mh…gli alieni…> rispose vaga lei. Non voleva raccontargli bugie, in fondo erano ancora amici, ma non se la sentiva nemmeno di raccontargli la verità

< senti…io sono ancora innamorato di te…e senza di te non posso vivere > esordì il ragazzo con tono di voce fermo.

Fu come una doccia fredda che travolse la ragazza. Una dichiarazione shock dopo una settimana che si erano lasciati. Sospirò e poi con determinazione si rivolse al ragazzo per dichiarargli come stavano veramente le cose.

Ichigo < io no però. Scusami. Ora c’è un altro. In passato sono stata veramente pazza di te…ma >

< è Shirogane vero???! > gridò lui perdendo la calma < in realtà sei sempre stata innamorata di lui, non è vero? >

< ma no…non è vero > tentò di negare la ragazza, non aveva mai visto Masaya così arrabbiato.

Ichigo lo guardò sconvolta ciò che aveva appena detto non era del tutto una falsità, in fondo uno dei motivi per cui si era innamorata di lui era questo.

Aoyama < sei solo una bambina! >

La fanciulla infuriata si alzò dal letto e tirò uno schiaffo al ragazzo [°O° NdA]. Lui aprì la bocca per controbattere ma lei lo precedette.

< io sarei la bambina??? Guarda che adesso il bambino fra noi due sei tu! Io ti ho lasciato perché non ti amavo più e non perché Shirogane è tornato dall’America! Mi sembrava solo una presa in giro nei tuoi confronti, è vero avevo bisogno di protezione e con te stavo bene, ma tu non hai idea di quante ne ho dovute passare per stare con te! Le sempai mi maltrattavano ogni giorno, sono dovuta andare contro mio padre che non ne voleva sapere di noi e quando lui si è trasferito a Kyoto mia madre è rimasta qui con me perché non volevo abbandonarti. E poi sarei io l’immatura? Quando ci siamo conosciuti ero una bamboccia petulante…ma ora sono cresciuta > gridò la ragazza di getto.

< scusa…io non sapevo…> si giustificò Aoyama recuperando la sua dolcezza e la sua gentilezza.

Ichigo < scusami tu. Non dovevo alzare la voce in quel modo. >

La ragazza sorrise e si sedette sul letto. Era contenta di aver finalmente detto quello che pensava, anche se forse anche lei era un’immatura. In fondo Yamiko era colpa sua, perché aveva perso la fiducia nelle persone e aveva pensato di essere sola.

Aoyama la guardò negli occhi e sorrise con quel bellissimo sorriso che aveva sempre stregato Ichigo.

Aoyama < mi dispiace…non dovevo reagire così ma…perdonami. Ti auguro di essere felice questa volta…davvero > Poi si girò e uscì dalla stanza, si sentiva male ma avrebbe superato anche questo. In passato aveva pensato che avrebbe sopportato tutto quello che la vita gli avrebbe offerto, con lei accanto e ora che Ichigo non c’era più tutto era più difficile.

Ichigo guardò disperata il ragazzo uscire, non era riuscita completamente a separarsi da lui, gli voleva ancora bene. Ma quello che provava per Ryo era una sensazione indefinita, un turbine di emozioni che non si poteva spiegare.

Infermiera < bene signorina si è svegliata, il medico mi ha detto che possiamo dimetterla quindi è libera di tornare a casa, se vuole >

Ichigo < sì grazie, prendo le mie cose e torno a casa >

Ringraziò il medico e l’infermiera e si diresse a casa. Ad un certo punto le squillò il cellulare.

Ichigo < pronto? >

Zakuro < ciao sono Fujiwara, come stai? >

Ichigo < meglio grazie. Mi hanno appena dimessa dall’ospedale >

Zakuro < bene. Mi fa piacere. Volevo dirti che domani abbiamo una riunione al café mew mew. Cerca di venire se puoi. >

Ichigo < d’accordo grazie. Ciao >

Zakuro < prego a domani >

La ragazza posò il ricevitore. E salì le scale del suo appartamento. Era da un po’ che lei e sua madre si erano trasferite lì ma lei non era ancora abituata a quell’ambiente ristretto. Cercò le chiavi ed aprì la porta.

< ciao sono tornata > disse la ragazza. Ma non udì nessuna risposta. Infatti, c’era un foglio appoggiato vicino al comodino “sono da papà” la mamma era andata a Kyoto.

< Pazienza - sospirò Ichigo – vorrà dire che andrò subito a nanna. Domani è un altro giorno >
CAPITOLO 7: COMPLICATED

Din don [chissà se i campanelli giapponesi suonano come i nostri…NdA], a questo rumore Ichigo faticosamente si risvegliò e cercò di spegnere la sveglia. Ma subito realizzò che non era quella a suonare bensì il campanello. Si alzò, sbattendo contro il comodino e a tentoni cercò l’interruttore della luce ma non trovandolo, decise di uscire alla cieca dalla camera ed andare ad aprire.

Shirogane suonava incessantemente il campanello, voleva tirare giù dal letto quella pigrona, che sicuramente era in casa, infatti poco dopo la porta si aprì e Ichigo si presentò agli occhi del ragazzo con il viso assonnato e con indosso solo una maglietta lunga e nera.

Ryo < buon giorno, ben svegliata Ichigo! > disse con un tono sarcastico, squadrandola

Ichigo < buon giorno anche a te Shirogane > sbadigliò lei

Ryo < ma lo sai che ore sono?? >

Ichigo < no perché? >

Ryo < sono le 10: 30, non ti ricorda qualcosa? >

Ichigo < caspita! È da ieri pomeriggio che dormo ecco perché mi sento così rinco! [Ichigo!!!NdA uffa! Volevo dire così addormentata! NdIchigo]>

Ryo < ti sei già dimenticata della riunione? E poi mettiti qualcosa addosso!! >

Ichigo si guardò confusa e arrossì violentemente, si era totalmente dimenticata di essere ancora in “pigiama”

Ichigo < entra scemo! Mi vesto e vengo >

Ryo < alla buon’ora pensavo di dover marcire qui! >

La ragazza gli fece una linguaccia di disapprovazione e corse in camera. Aveva la testa nel pallone, tipico di chi aveva dormito così tanto e così non pensò che il ragazzo che stava nel salotto era la persona di cui era innamorata e che, l’aveva appena messa in imbarazzo. In tutta fretta si mise una gonna di jeans, un top rosa e tornò nell’altra stanza.

< eccomi, sono pronta, andiamo? > disse la ragazza

Ryo fissò il suo corpo perfetto per un breve istante poi si alzò e la seguì, ma Ichigo si fermò di colpo guardandosi il braccio e gli chiese:

Ichigo < spiegami una cosa, come fa il mio braccio ad essere solo fasciato, quando io ho sentito benissimo il rumore di un osso rotto? >

Ryo < bhè sei o non sei una mew mew ? e ora andiamo >

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Purin < dici sul serio? >

Retatsu < bhè non sono proprio sicura ma…Keiichiro mi ha detto che da parte sua sì >

Minto < cioè Ichigo e Shirogane…? >

Zakuro < a quanto pare >

Minto < ma lei? >

Retatsu < non so. Ha lasciato Aoyama – kun ma…>

Zakuro < bisogna creare l’occasione >

Minto < e io ne ho già una…>

Tutte < ? __ ? >

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Ryo e Ichigo uscirono dalla casa di lei e si incamminarono in direzione del café mew mew, che distava non più di dieci minuti da lì. I due camminavano in silenzio. Pensavano. Difficile era esprimere i loro reciproci sentimenti, loro due non avevano praticamente niente in comune. Il destino li aveva legati con quel filo rosso indissolubile e ora toccava a loro renderlo visibile. Più facile a dirsi che a farsi. Ichigo rifletteva. Con lui stava così bene, si sentiva tranquilla. Ma allora perché non se n’era mai accorta? Forse per tutto quel tempo aveva fatto solo finta di essersi innamorata di Aoyama – kun? No questo non era possibile. I sentimenti che aveva provato per lui erano autentici. Però non si poteva nascondere l’evidenza, ora, il suo cuore batteva per quel ragazzo dai capelli dorati

Ad un certo punto, stanco di quel silenzio che lo portava a pensare, Ryo prese la parola

Ryo < come mai non abiti più a casa tua? >

Ichigo < mio padre si è trasferito a Kyoto, ma io volevo rimanere qui. Così io e mia madre ci siamo prese un piccolo appartamento. Ora però lei non c’è è andata da mio padre. >

Perché gli raccontava tutte quelle cose?

Ryo < capisco, quindi ora abiti da sola. >

Ichigo < a cosa diavolo stai pensando…? Sappi che io chiudo sempre la porta a chiave! >

< sì guarda, stavo giusto pensando di venire a violentarti, tonight! > disse lui con sguardo malizioso

Ichigo < hentaiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!! Non ti avvicinare! >

Ryo < scherzavo scema!!!! >

Ichigo si imbronciò, che scherzo idiota era mai quello, effettivamente però neanche lei avrebbe dovuto prendersela così tanto. Non credeva nemmeno lei che il ragazzo potesse fare una cosa del genere, inoltre non aveva mai neanche manifestato attrazione per nessuna ragazza.
Intanto Ryo si stava dando dello stupido, in quel modo non l’avrebbe mai conquistata ma non riusciva ad essere dolce e gentile, forse perché temeva un rifiuto. Così continuarono il resto del viaggio in silenzio. Nessuno dei due aveva voglia di litigare con l’altro.

Ryo e Ichigo erano davanti al caffè, il ragazzo aprì la porta e si ritrovò cinque paia di occhi rivolti nella sua direzione. Entrò e qualche secondo dopo comparse anche la ragazza

Purin < Ichigoooooooooooooo!!!!!! >

< buongiorno a tutti > rispose lei allegra

Retatsu < come stai? >

Ichigo < bene grazie. Tutto a posto > esclamò trionfante

Ryo < bhè ragazze sedetevi, a quanto pare ci sono parecchie novità >

Keiichiro < innanzitutto, se Ryo è d’accordo, io chiuderei il project mew mew…non c’è più motivo che esista. Anche perché le ragazze non sono più in grado di trasformarsi >

Ryo < io sono pienamente d’accordo. Momomiya prova trasformarti >

Ichigo lo guardò stupefatta, ma fece come le era stato detto.

Ichigo < mew Ichigo….metamorfosi >

Inaspettatamente la ragazza non si trasformò, aveva perso definitivamente i suoi poteri? ad un tratto ebbe paura, e se fosse capitato qualcosa…? Lei non avrebbe più potuto difendere né il mondo né se stessa.

Ryo < ottimo, direi >

La ragazza lo guardò supplicante, ma Ryo fece finta di non accorgersene, sapeva quello che provava Ichigo, ma era giunto il momento di crescere.

Ryo < allora chi inizia? >

Keiichiro < noi, - disse guardando Retatsu – ci sposiamo >

< eh?????? > esclamarono le ragazze stupite. Solo Ryo rimase impassibile questa per lui, non era una novità.

FLASHBACK

Ryo quella mattina si era svegliato presto e aveva pensato subito di farsi una doccia per rinfrescarsi [alto là pervertita!!! NdRyo uffa!!!! NdA ] dicevo, Ryo andò a farsi una bella doccia quando all’improvviso irruppe Keiichiro, costringendo il ragazzo ad uscire in fretta dal bagno con solo un asciugamano cinto i vita [ma devi descrivere tutti i particolari? La privacy? NdRyo certo, altrimenti poi le tue fan…NdA]

Keiichiro < ah sei qui! Scusa se ti disturbo ma ho bisogno di parlarti >
Ryo < a che riguardo? È qualcosa che riguarda le mew mew? >

Keiichiro < no è una faccenda personale >

Ryo < ok mi vesto e arrivo subito >

Ryo chiuse la porta della sua camera e si vestì in fretta. Era curioso, Keiichiro non gli aveva mai parlato seriamente di faccende personali, anzi aveva sempre glissato l’argomento. Per questo la sua richiesta suonava alquanto insolita alle orecchie del ragazzo. Anche del fidanzamento con Midorikawa non gliene aveva mai parlato durante le telefonate ricevute quando era a New York. Keiichiro e Midorikawa, coppia insolita, soprattutto per la differenza d’età.

Ryo < eccomi…di che cosa volevi parlarmi? >

< sì dunque… - disse l’altro con tono stranamente imbarazzato – io e Retatsu ci sposiamo e vorrei che tu mi facessi da testimone >

Ryo spalancò gli occhi, incredulo.

Ryo < ma… ma ti rendi conto che Retatsu ha solo 17 anni…? >

Keiichiro < lo so benissimo. Ma ormai… non posso più lasciarla sola >

Ryo < e i suoi come l’hanno presa? >

Keiichiro < ah già! Tu non lo sai, ma sono morti tre anni fa in un incidente stradale…>

Ryo < nessuno mi aveva detto niente…>

Keiichiro < infatti, nessuno lo sa a parte me, neanche Ichigo ne è a conoscenza. Io l’ho saputo solo per caso, aveva tagliato i ponti con tutti. Un giorno sono andato a scuola per riportarle l’uniforme da lavoro che si era dimenticata, ma lì mi hanno detto che era più di una settimana che non si faceva vedere e mi hanno raccontato tutto. Sai bene che shock che deve essere stato per lei >

Ryo < sì, lo so bene…> annuì ripensando alla morte dei suoi genitori

Keiichiro < a quel punto sono andata a casa sua, era in uno stato pietoso, doveva aver pianto per giorni e quando mi ha visto a ricominciato dicendo che la sua vita non aveva più senso e che voleva morire. Io non me la sono sentita di abbandonarla e l’ho portata a casa mia…>

Ryo < quindi è da allora che abita con te >

Keiichiro < già…io ho provato a tirarla un po’ su di morale…e alla fine ci sono anche riuscito, è tornata a sorridere come una volta però io so che piange tutte le notti…inevitabilmente era molto affezionata ai suoi genitori. Poi un giorno è successo che mi ha detto di essersi innamorata di me. Io sono stato preso dal panico…però ho pensato che da tempo desideravo vedere per sempre il suo sorriso, mi sono chiesto se quello era amore… e mi sono risposto che era così >

Ryo < d’accordo, accetto ma secondo me dovresti almeno raccontarla a Momomiya questa storia…>

Keiichiro < grazie Ryo…lo farò >

FINE FLASHBACK

Le ragazze allibite, prima guardarono Keiichiro e poi Retatsu, leggermente imbarazzata, poi di scatto la presero per un braccio e la trascinarono nell’altra stanza. I due ragazzi si guardarono

< donne…> concluse Ryo [cos’è questo luogo comune??! NdA solo voi donne potreste fare una cosa del genere!! NdRyo ]

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Purin < Reta – chan dicci la verità! Fin dove sei arrivata con Akasaka – san?? >

Minto < Purin!!! Ma che domande fai??! Però fin dove sei arrivata?? >

Retatsu < eh??! ^////^ in che senso?? >

Ichigo < in quel senso!!! >

Retatsu < io…ecco…>

Zakuro < basta ragazze! Non sono domande da fare. Congratulazioni Retatsu per il matrimonio. >

Retatsu < grazie >

Zakuro < torniamo di là >

Tornate nell’altra stanza Minto iniziò il discorso

Minto < vi invito ufficialmente alla mia festa di fidanzamento con François, così ve lo farò conoscere >

Purin < non è che ci sarà da lavorare? >

Minto < no! ^^,,, >

Ichigo < e chi ce lo assicura?? >

Minto < allora fate a meno di venire!!! >

Ichigo < scherziamo, veniamo >

Purin < ora tocca a me ! parto per la Cina per tempo indeterminato...>

Ichigo < noo Pu – chan! E i tuoi fratelli? >

Purin < vengono con me, è da tempo ormai che non vediamo nostro padre…quindi andiamo per stare un po’ con lui e io ne approfitterò per vedere la tournée del circo cinese più famoso al mondo. Non vedo l’ora!!!! > concluse con sguardo impaziente

Minto < ormai è quasi mezzogiorno io propongo di finire qui se non ci sono altre novità. Zakuro puoi venire un attimo con me? >

La ragazza si alzò e la seguì, anche Purin vivacemente salutò tutti e uscì. Rimasero solo Retatsu, Ichigo e i due ragazzi. A Ichigo non piaceva quella strana atmosfera che c’era nella stanza quindi decise di dileguarsi, doveva riflettere su come dire a Ryo che era innamorata di lui. Così si alzò e salutando quelli che erano rimasti uscì. Anche Keiichiro aveva delle commissioni da sbrigare così lasciò le chiavi di casa a Retatsu e se ne andò.

Ryo < sicura di volerti sposare? >

Retatsu si voltò, incredula, cos’era quella domanda?

< certo > sorrise lei

Ryo < non mi sembri molto convinta, non ti sto dicendo di ripensarci, Keiichiro è un’ottima persona ma…>

Retatsu < non ti preoccupare, so benissimo quello che faccio > rispose ma il suo tono non risultò così deciso come aveva sperato

Ryo tacque, ma percepiva qualcosa di innaturale fra loro due. Eppure non aveva mai avuto questa sensazione.

Retatsu < Shirogane – kun io…sono stata innamorata di te…>

CAPITOLO 8 : AN ENDLESS DREAM

Ryo spalancò gli occhi stupito, Midorikawa innamorata di lui? Non se n’era mai accorto.

Ryo < ma perché non me l’hai mai detto…? >

Retatsu < se te l’avessi detto cosa sarebbe cambiato?! Tu sei da sempre innamorato di Ichigo! >

Di nuovo il ragazzo rimase sorpreso, come faceva lei, a sapere una cosa del genere?

Ryo < allora perché dirmelo adesso…? >

Retatsu < scusami…non volevo metterti in difficoltà ma non voglio avere rimpianti adesso che mi sposo…>

Ryo < stai dicendo che non sei innamorata di Keiichiro??! >

In quel momento Keiichiro era ritornato indietro perché si era dimenticato il portafoglio. Stava per entrare quando udì queste parole e si bloccò sull’uscio.

Ryo < Midorikawa RISPONDI! > il suo tono era diventato arrabbiato. Da Retatsu non si sarebbe mai immaginato un comportamento simile…ma allora, perché si voleva sposare?

La ragazza cominciò a piangere

< ecco…io…non lo so…> riuscì solo a dire

Ryo < ma come? Non sei stata tu a dirgli che…>

Retatsu < lo so! Ma poi tu sei tornato e io non sono stata più sicura di niente…>

Il ragazzo si mise le mani tra i capelli, in un gesto di disperazione, cosa poteva fare ora?

Keiichiro ritornò sui suoi passi…inaspettatamente.

L’uomo in strada fissava il vuoto, non poteva crederci, Retatsu, la sua Retatsu, era stata innamorata di Ryo...e soprattutto non lo amava! no…non era possibile. Camminava ancora, senza una meta quando all’improvviso vide una ragazza seduta su un’altalena che ondeggiava appena. Ichigo. Forse una persona che avrebbe chiarito i suoi dubbi.

Keiichiro < ciao >

Ichigo alzò i grandi occhi castani e lo guardò.

Keiichiro < perché te ne stai qui? >

Ichigo < non avevo voglia di andare a casa >

Keiichiro < senti…posso chiederti cosa c’è fra te e Ryo? >

Ichigo non si sorprese più di tanto a quella domanda, Akasaka era una persona sensibile e gentile se glielo chiedeva c’era sicuramente un motivo. D’altronde era anche per questo che Retatsu lo amava.

Ichigo < perché mi fai questa domanda? >

L’uomo sospirò, non c’era alternativa doveva raccontarle tutto.

Keiichiro < Retatsu è ancora innamorata di Ryo…>

Ichigo < cosa??? >

Keiichiro < allora tu non ne sapevi niente? >

Ichigo < no…mai saputo >

Retatsu innamorata di Ryo? Del ragazzo di cui lei stessa era innamorata…le cose cominciavano a complicarsi…
Keiichiro a quel punto, le raccontò l’intera vicenda dalla morte dei genitori della ragazza fino a quel momento, Ichigo lo guardava e ascoltava, incredula, allibita ma soprattutto triste per quel destino crudele.

Keiichiro < per questo ti chiedo, cosa c’è fra di voi>

Ichigo < niente…solo amicizia > disse, ed era la verità. Infatti niente per il momento aveva fatto supporre qualcosa di più.

Keiichiro < perdonami se ti faccio questa domanda, so che non sono affari miei, ma…>

Ichigo < scusa però…io non credo che Retatsu sia ancora innamorata di Shirogane, altrimenti non avrebbe acconsentito a sposarti…non mi sembra il genere di persona che si sacrificherebbe solo per riconoscenza…forse è solo confusa >

Keiichiro < anche questo è vero ma…comunque Ryo è innamorato di te quindi…>

Ichigo < eh????? °/////° >

Ancora una volta la ragazza si stupì come poteva essere quel ragazzo freddo innamorato, e per giunta di lei? Di certo dal suo comportamento niente era trapelato…

Keiichiro < scusa non dovevo essere io a dirtelo e comunque non ti lasciare ingannare dalle apparenze, Ryo è un ragazzo sensibile ma penso abbia paura di un tuo rifiuto, visto che ti ama dai tempi che tu e Aoyama stavate insieme…^___^ >

Ichigo < io…>

Keiichiro < non importa, questa è una faccenda che dovete chiarire voi due…ma vedrai che tutto si sistemerà > ma questa frase la diceva più a se stesso che alla ragazza. In cuor suo sperava che fosse veramente così.

Ichigo < forse è meglio che vada a parlare con Retatsu >

Keiichiro < grazie…>

Così la ragazza si alzò e si riavviò in direzione del locale che per molto tempo l’aveva vista come cameriera.

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Ryo guardò di nuovo la ragazza che era davanti a sé. Non poteva esprimere quello che provava, ma la sua rabbia, per il tradimento nei confronti dell’amico, aumentava.

Ryo < se sai già quello che provo per Momomiya perché non ti sei messa il cuore in pace??! >

Retatsu < credi sia così semplice?? dovresti averlo capito anche tu!! >

All’improvviso Ichigo fece irruzione nella stanza e gridò

< ORA BASTA!! >

I due si girarono pietrificati.

Ryo < vattene Momomiya tu non centri! >

Retatsu < Ichigo…perdonami…>

La ragazza era furiosa, come poteva Ryo dire che lei non centrava? Centrava eccome!!!

Retatsu < Ichigo aspetta…>

Ichigo < Ryo esci per favore > disse con un tono deciso che costrinse il ragazzo ad andare nell’altra stanza.

La ragazza guardò l’amica ma nel suo sguardo non c’era né rabbia né odio.

Ichigo < non sono arrabbiata con te, però Akasaka ha sentito tutto ed è venuto a parlare con me, per questo io sono qui >

Retatsu < io…non voglio farlo soffrire…sono una mocciosa che non sa ancora quello che vuole dalla vita…> disse singhiozzando

Ichigo < lo so… - sussurrò andando ad abbracciare la ragazza – ma lui ti vuole bene nonostante questo >

< è vero, io ti amo nonostante tutto > irruppe improvvisamente Keiichiro, che aveva seguito Ichigo e aveva, quindi, ascoltato tutta la conversazione. < fino a questo momento, forse, me lo sono solo imposto, ma adesso ne sono sicuro, ti amo e voglio dividere il resto dei miei giorni con te…solo se tu lo vorrai naturalmente! >

Retatsu spalancò gli occhi a questa dichiarazione e tutti i dubbi che aveva in un momento svanirono, anche lei lo amava. Così si staccò da Ichigo e corse tra le braccia di Keiichiro, che la strinse dolcemente.
Ichigo silenziosamente uscì dalla stanza per lasciarli soli, chiuse adagio la porta e sospirò, per fortuna tutto si era risolto nel migliore dei modi!

Ryo < perché sospiri? >

Ichigo < ah sei qui! No niente, tutto si è sistemato finalmente >

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Keiichiro guardò negli occhi la dolcissima ragazza che gli stava di fronte, abbracciata a lui e lei gli disse

Retatsu < perdonami, se ti ho fatto soffrire…>

L’uomo si perse in quei grandi occhi verdi che avevano visto così tante sofferenze, prese il suo viso tra le mani e la baciò, con un bacio dolce e appassionato, come aveva sognato di fare da quattro anni a questa parte. La ragazza non si sottrasse al suo primo bacio, Keiichiro non l’aveva mai sfiorata con un dito e forse in quegli anni era quello che le era mancato, il contatto fisico.

Keiichiro < allora accetti la mia proposta? >

Retatsu < sì…^////^ >

I due ragazzi si presero per mano e uscirono dal caffè, ma prima di chiudere la porta Keiichiro fissò la porta dell’altra stanza e pensò * in bocca al lupo Ryo…* poi la richiuse dietro di sé pronto ad affrontare quel sogno senza fine che si stava aprendo davanti ai suoi occhi. [fine??! Eh no!! Abbiamo lasciato i nostri protagonisti ad un punto critico… NdA ]

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Ichigo fissò il ragazzo nei suoi occhi di ghiaccio e parlò subito dell’argomento che le stava più a cuore, anche se con qualche reticenza

Ichigo < ma…è vero che sei innamorato di me? > chiese arrossendo

Ryo < chi te l’ha detto?? >

Ichigo < Akasaka, prima >

Ryo < non sa mai tenere la bocca chiusa. >

Ichigo < ma allora è vero sì o no? >

Ryo < sì >

Ichigo < cosa?! E me lo dici così con quello sguardo glaciale??>

Ryo < come vorresti che te lo dicessi ? > disse alzandosi e avvicinandosi pericolosamente alla ragazza, che indietreggiò ma si ritrovò con le spalle al muro.

Ichigo < no aspetta…Ryo…> ma il ragazzo era già troppo vicino a lei, l’aveva bloccata al muro, nessuna via d’uscita.

Ryo < e tu…cosa provi per me? >

CAPITOLO 9: ONLY YOU

“ e tu…cosa provi per me ?”

Ichigo < io…dunque…> ma era così imbarazzata che non riusciva a parlare.

Il ragazzo l’attirò a sé e il suo viso si avvicinò a quello della ragazza. Ichigo era ipnotizzata da quello sguardo magnetico e non oppose resistenza.
Le loro labbra erano vicinissime, quando Ichigo svegliandosi da quello strano torpore sussurrò

Ichigo < no…fermati…mi trasformerò in un gatto…>

Ma lui non si fermò.

Ryo < scema…e poi anch’io posso diventare un gatto…>

Ichigo chiuse gli occhi, rassicurata. Se si fosse trasformata in un gatto non ci sarebbero stati problemi. Le loro labbra si sfiorarono in un impercettibile bacio e si dischiusero di nuovo pronte per riceverne un altro. Ma la ragazza non si trasformò in un felino, ormai non era più una mew mew, ma una semplice fanciulla innamorata. La ragazza felice mise le braccia intorno al collo del ragazzo e lui approfondì il bacio, che stava diventando sempre più appassionato. Le loro lingue si intrecciarono in un turbinio di sensazioni, nuove e sconosciute. Per il ragazzo non era una sensazione nuova, in America aveva avuto qualche fidanzata ma niente di serio, lei era l’unico pensiero, per questo nessun bacio poteva essere più bello che quello dato alla ragazza, neanche quella volta che aveva fatto l’amore con quella ragazza…Lucy…poteva eguagliare la felicità e l’eccitazione che provava in quel momento. Ryo lentamente baciò Ichigo sul collo poi scese ancora all’altezza della spalla e le calò la spallina del top mentre continuava a baciarla.
Ichigo era in estasi, il suo corpo era invaso da una piacevolissima sensazione di felicità che colmava ogni cosa.

All’improvviso entrò Purin. I due ragazzi si girarono spaventati, come se avessero visto la morte al posto della bionda ragazzina [meno male che ci sei tu Purin altrimenti questi di certo non si sarebbero fermati! NdA Caspita io avrei voluto vedere di più!!! Dovevi farmi entrare dopo NdPurin ^^,,,, NdA ]. Lei gli puntò un dito contro e stava per urlare qualcosa ma prontamente la mano di Ichigo le tappò la bocca e la trascinò fuori dal locale

Ichigo < ciao Ryo, ci vediamo stasera da Minto…eh eh eh >

Uscite, la ragazza rossa tolse la mano dalla bocca di quella bionda che immediatamente parlò

Purin < ma tu e Ryo vi date già da fare? Allora la festa di Minto non servirà a niente! >

Ichigo < cioè la festa di fidanzamento era solo una scusa per mettere insieme me e Ryo? >

Purin < oops!! – la ragazza si era accorta di aver parlato troppo - No, ma era una buona occasione >

Ichigo < santo cielo, siete proprio incorreggibili! Ma cosa eri venuta a fare? >

Purin < Reta – chan mi ha telefonato, ha detto che voi due eravate soli e io sono venuta a controllare! > rispose vivacemente lei.

Ichigo < ^^,,,, >

Le due ragazze si separarono e ognuna si diresse a casa propria. Ichigo cominciava ad avere fame, non aveva pranzato e meditò di farsi un panino non appena fosse arrivata a casa. Ma qui una persona stava suonando al campanello della sua abitazione.

Ichigo < scusi…ha bisogno di qualcosa? >

Uomo < è lei la signorina Momomiya? >

Ichigo < sì perché? >

Uomo < questo pacco è per lei – disse mentre le porse un regalo infiocchettato – è da parte della signorina Aizawa >

Ichigo < Minto??! >

L’uomo si inchinò e se ne andò mentre la ragazza scartava l’insolito dono. All’interno c’era un vestito rosso corredato da un paio di scarpe con il tacco non troppo alto, della stesso colore.
Ichigo entrò in casa e svolse l’abito, era lungo con un spacco che arrivava al ginocchio e abbastanza scollato, lo appoggiò sul letto ma da questo cadde un biglietto. La ragazza lo raccolse e lo lesse, c’era semplicemente scritto “ per fare colpo”

Al caffè mew mew Ryo aveva visto una scena simile. Un uomo, un pacchetto con dentro un completo nero di Armani e lo stesso biglietto. Il ragazzo sorrise e decise che avrebbe seguito questo consiglio…

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Ichigo < maledetta Minto! Questa me la paga!, vedrà quando conoscerò François!! >
* ma visto che ho il vestito tanto vale che me lo metta *, pensò subito dopo, così andò in bagno e cominciò a prepararsi, la festa era alle otto e lei non doveva tardare.

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ore 19. 45
casa Aizawa

la casa di Minto era già ricolma di invitati, gente dello spettacolo e personaggi illustri immersi in un lusso ineguagliabile. Ichigo entrò nel parco della villa in uno stato di disagio, le sembrava di essere un pesce fuor d’acqua. Cominciò a cercare le persone che conosceva in mezzo a tutto quel frastuono. Ma non trovò nessuno.
Decise così di andare a chiedere alla servitù, fra non molto la festa sarebbe iniziata, all’improvviso si scontrò con un ragazzo che la buttò a terra. Aveva tratti occidentali, capelli neri e occhi scuri.

Ragazzo < scusami > disse mentre l’aiutava a rialzarsi

Ichigo < no niente, non preoccuparti > rispose lei, stupendosi dell’ottimo giapponese che parlava

Ragazzo < ci conosciamo per caso? mi sembra di averti visto già da qualche parte…>

Ichigo < non mi sembra > disse lei, anche perché non conosceva molti occidentali a parte, si intende, Ryo.

< ah sei qui, ti ho cercato per tutta la villa > esclamò una ragazza mora con un vestito bianco

ragazzo < mi stavo intrattenendo con questa bella signorina…>

Minto < eh? Ichigo?! Ma voi due vi conoscete già? >

Ichigo

Minto < sì, ora te lo presento Ichigo questo è François, François questa è Ichigo >

I due ragazzi si strinsero la mano e in quel momento arrivarono anche tutti gli altri. Erano splendidi in abito da sera, ma l’attenzione di Ichigo fu catalizzata solo da un ragazzo vestito con un completo nero su cui risaltavano gli occhi azzurri e i capelli biondi. Anche Ryo fu fulminato dalla bellezza della ragazza, che indossava un vestito rosso. Aveva i capelli sciolti che le ricadevano morbidi sulle spalle ed era anche leggermente truccata.

Minto < ora che ci siamo tutti possiamo dare il via alla festa > disse mentre saliva sul palco allestito in giardino e presentò alla folla il bel ragazzo moro che le stava a fianco.

Minto < ora diamo il via alle danze, per prima si esibirà Zakuro Fujiwara, una mia carissima amica con la canzone (everything I do ) I do it for you, dedicata a tutti gli innamorati di questa sera…> ma il suo sguardo era rivolto solo a due persone in particolare

La musica iniziò e Zakuro salì sul palco tra mille applausi, le persone formarono delle coppie che si unirono in un lento, solo Ichigo rimase lì imbambolata.

Ryo all’improvviso prese la mano della ragazza e la trascinò nelle danze, come era successo molto tempo prima [ve lo ricordate? NdA]. La ragazza si aggrappò stretta a lui mentre scivolavano in una danza leggera.

< vorrei che questo momento non finisse mai > disse piano Ichigo. A quel punto Ryo inebriato dal dolce profumo della ragazza, pensò che quella era l’occasione tanto attesa e…

Ryo < ti amo Ichigo…>

La ragazza spalancò gli occhi, finalmente l’aveva detto e lei allora trovò il coraggio che non aveva mai avuto.

Ichigo < anch’io Ryo…e per sempre >

Il ragazzo allora la baciò con dolcezza, accarezzandole i morbidi capelli sciolti. Ichigo al settimo cielo ricambiò il bacio. Poi i due ragazzi uscirono da quel luogo affollato e andarono ad ammirare le stelle. Si sdraiarono sull’erba con i vestiti preziosi, ma a loro non importava molto, l’unica cosa che era davvero importante era il loro amore…

Ichigo < Ryo…>

Ryo < hm…>

Ichigo < …veramente mi ami da quando stavo con Aoyama? >

Ryo < certo >

Ichigo < ma sei vergine…? > [per curiosità il collegamento con la frase prima? NdA nessuno era solo una domanda che volevo fargli da molto tempo NdIchigo]

Ryo < -_-; ma che domande fai?? Sono un ragazzo! Ovvio che no! Invece tu ?… >

Ichigo < >////< sì…>

Ryo < se vuoi rimediamo questa notte…> disse avvicinandosi alla ragazza per baciarla, ma lei indicò col dito il cielo

Ichigo < guarda una stella cadente! esprimi un desiderio…>

Dopo un po’ guardò il ragazzo e gli chiese

Ichigo < cos’hai desiderato? >

Ryo < lo sai che queste cose non si dicono?! se no poi il desiderio non si avvera…> rispose, poi la baciò appassionatamente. Ichigo rispose con altrettanta passione al bacio e pensò * io invece ho desiderato di stare per sempre solo con te… * non sapendo che anche quello era il desiderio del ragazzo...

E vissero tutti felici e contenti!!!!!!!!!!! Piaciuta? Commentate mi raccomando...........

 
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