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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Card Captor Sakura
Titolo Fanfic: SAKURA CONTRO SAKUA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sakurotta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/09/2002 16:19:04 (ultimo inserimento: 03/10/02)

leggete e commentate, ma devo ancora finirla!!! ^__^`
 
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- Capitolo 1° -

Stava sorgendo il sole, nella città di Tomoeda regnava una pace fantastica… quasi da sogno…
Sakura, dormiva ancora nel suo letto caldo. Era alquanto agitata… Kerochan le stava vicino, ed era preoccupato vedendola in quello stato.
Ad un certo punto, con un urlo, Sakura si svegliò… Touya e il signor Fujitaka corsero in camera sua, e la trovarono in lacrime, seduta sul suo letto.
TO: Sakura… cos’hai – chiese preoccupato, girando lo sguardo verso il povero Kerochan– cos’è successo???
FUJ: Sakura… parlami, dimmi qualcosa…
Nessuno dei due ebbe una risposta. Sakura era assente, aveva lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi pieni di lacrime.
Touya la scosse un po’, e finalmente Sakura tornò in sé…
SA: Papà, Touya… scusatemi se vi ho fatto spaventare… era solo un brutto sogno. Mi dispiace avervi disturbato…
TO: Lo sapevo… sei solo un piccolo mostriciattolo… mi hai fatto prendere un accidente…
FUJ: Touya… non dire queste cose a tua sorella - a Sakura – Tesoro… non ascoltarlo, lui scherza! Non preoccuparti, non ci hai disturbato… guarda l’orologio… la sveglia sta per suonare!
Sakura guardò l’ora, e sembrò consolarsi un po’…
FUJ: Sakura, se non ti senti bene oggi non andare a scuola… Se vuoi resto io qui con te.
SA: No papà… grazie del pensiero… devo andare a scuola… oggi ho una prova importante… ho studiato così tanto e non voglio perderla. Sto bene… non devi preoccuparti!
FUJ: D’accordo, però cerca di non stancarti troppo.
Con un tempismo perfetto la sveglia suonò, e Sakura saltò giù dal letto, mentre Touya e il signor Fujitaka si recavano rispettivamente in camera e in cucina.
Rimasti soli Kerochan si alzò dal letto e andò vicino a Sakura, che intanto aveva aperto il libro di Clow.
KERO: Sakura, come va? Hai fatto un sogno strano legato alle carte?
SA: No Kerochan, questa notte non ho sognato delle carte… “Chi sa cosa significava il sogno di questa notte… Ho paura… se dovesse essere un sogno premonitore?”

Sakura scese di sotto, in un baleno fece fuori la colazione e inforcò i suoi roller blade, mentre il fratello era avanti in bici…
Ad un certo punto da lontano, Sakura scorse la sagoma che fino a poco tempo prima amava tanto… Yukito, che aspettava lei e Touya tutte le mattine al solito posto.
Da quando si era dichiarata a lui, il giorno della festa delle bancarelle organizzata nella sua scuola, non avevano più fatto la strada insieme.
Pensava che Yukito non la volesse più vedere e questo la faceva star male… tanto male.
Durante tutto il tragitto non si rivolsero la parola, si sentivano solo le ruote dei roller di Sakura, e delle bici di Touya e di Yukito, che ogni tanto si scambiavano una parola a bassa voce.
A Sakura tornò in mente il sogno della notte prima: il volto di Touya in lacrime… Yukito col volto ricoperto di sangue… Kerochan in fin di vita… Tomoyo svenuta, dopo aver sbattuto la testa contro un albero… Li steso a terra, ansimante, con una figura sconosciuta davanti, e lei… impotente di fronte a tutto ciò, immune a quell’essere, ma allo stesso tempo incapace di reagire per difendere le persone che amava di più. Suoi pensieri furono cancellati dalla voce di Touya, che cercava di fermarla perché aveva superato la sua scuola.
Arrivata in classe Sakura si diresse verso il suo banco, si sedette senza rivolgere la parola a nessuno.

Tomoyo era sorpresa vedendo Sakura così triste, le andò vicino e le disse
TOM: Sakura, stai bene? E’ forse successo qualcosa di spiacevole?
Sakura la guardò negli occhi, ma non le rispose. A Tomoyo bastò quello sguardo triste e malinconico per capire che ora Sakura non aveva voglia di parlarne… alla fine le avrebbe detto tutto, ne era convinta.
In quel momento entrò in aula Li… a Sakura si riempirono gli occhi di lacrime , ma non pianse.

Dopo la scuola Sakura tornò subito a casa, da sola, e pensò al sogno della notte prima…
“Chi era? Chi poteva essere quella creatura che stava in piedi di fronte a Li? Come mai non ho potuto fare niente per fermarla?” Di una cosa era certa… non si trattava di un essere umano, era un mostro… solo che lei non ricordava di averlo visto in viso… no, lei non lo aveva visto… aveva visto solo una sagoma nera, di un qualcosa dalle sembianze umane, con due ali dietro la schiena… ali da demonio…
Alzò lo sguardo, voltò l’angolo e arrivò a casa sua. Entrò.
La casa era deserta, Kerochan dormiva di un sonno profondo. Andò in camera sua e si cambiò.
Scese in cucina e guardò la lavagnetta: toccava a lei cucinare.
SA: Bene… almeno mi distrarrò un po’. A lavoro!
Richiamato dal buon odore che proveniva dalla cucina, dopo un po’ scese Kerochan.
KERO: Sakura, sei tornata… perché non mi hai svegliato?
SA: Mi dici come facevo a svegliarti? Quando dormi sembri un masso: non vedi e non senti niente.
KERO: “Non ha tutti i torti, ma io volevo solo parlare un po’ con lei. E’ così triste oggi.”
Silenzio. Solo un silenzio insopportabile… Kerochan si fece coraggio
KERO: Sakura, non mi sembra sia una cosa su cui scherzare… il sogno che hai fatto questa notte…
SA: Scusami tanto Kerochan, ma non mi va di parlarne. Non o sognato una carta, Clow non c’entra. Comunque grazie… apprezzo il gesto! –sorrise.
KERO: “Sakura… ti prego, non tenerti tutto per te…non voglio vederti soffrire così…io ti…”
Una voce proveniente dalla biblioteca riportò Kerochan alla realtà.
La voce che si sentiva somigliava a quella di Sakura… no, era proprio quella di Sakura.
Kerochan si girò verso Sakura, che sembrava non aver udito niente. Guardò l’orologio… erano le 16.40.

Il campanello suonò, subito Kerochan andò a nascondersi. Sakura aprì la porta: era Li.
Sakura rivide la drammatica scena del sogno… le si riempirono di nuovo gli occhi di lacrime…Si asciugò gli occhi e fece entrare Li.
KERO: Oh, ma tu guarda… è il cinesino…
Uno sguardo di Li bastò per farlo tacere, e subito Kerochan tornò in camera di Sakura.
LI: Sakura… non voglio vederti soffrire così. Cos’è successo? A me puoi dirlo, a me puoi dire qualsiasi cosa.
SA: Li…-scoppia a piangere- oh Li… questa notte ho fatto un sogno… un sogno tremendo. Ho paura… ho tanta paura…
LI: Te la senti di dirmi cos’hai sognato? Se non vuoi non preoccuparti… non pretendo di sapere quello che nemmeno a Tomoyo…
SA: Ho sognato tutte le persone a cui voglio più bene… papà, Touya, Yukito, … ho sognato che eravate tutti in fin di vita…e io ero lì… vedevo chi vi aveva ridotto così… ma non potevo far niente. Vedevo Touya in lacrime; era disperato…Yukito aveva il viso ricoperto di sangue… Kerochan in fin di vita… Tomoyo schiantarsi con la testa contro un albero e te… te per terra, che respiravi a fatica… con una figura davanti. Non ho capito bene chi fosse… so solo che era un mostro, aveva il corpo da uomo, ma dalla schiena spuntavano due ali da demonio…
LI: Hai paura che sia un sogno premonitore?
SA: Si… è questo che mi spaventa… Li… cosa devo fare?
KERO: (Sbucando dalle scale) Devi assolutamente scoprire chi è quella figura che hai visto vicino al cinesino.
SA: Come?… Hai origliato?
LI: Senti specie di pupazzetto… non sai che è maleducazione ascoltare i discorsi altrui?
KERO: Si… lo so, ma è per il bene di Sakura… non poteva tenersi dentro questa storia.
LI: Infatti ne stava parlando con me!
KERO: Già, Sakura… perché col cinesino ne stavi parlando tranquillamente, mentre a me non volevi dire niente?
SA: Kerochan… che dici…? Non è che non volessi parlartene, è solo che con Li… ecco vedi… Li è… Ma insomma… vuoi farti i fatti tuoi? Avrò i miei motivi no?
KERO: Ok… scusami tanto miss SoTuttoIo! Io tolgo il disturbo… se ti serve una mano… rivolgiti al cinesino. – Entra in camera di Sakura e chiude la porta a chiave.
SA: Kerochan… ti sei offeso… Sei proprio crudele. Almeno fammi prendere il libro di Clow! –nessuna risposta- Kerochan? Rispondimi Kerochan.. ti prego
Kerochan apre la porta e sbatte il libro di Clow a terra, di fronte a Sakura. Poi rientra in camera e richiude la porta.

Sakura, rassegnata, torna sotto, dove Li era rimasto ad aspettarla.
LI: Allora? Cosa ti ha detto? E’ arrabbiato?
SA: Si, non credo che gli passerà presto. Comunque ora dobbiamo pensare ad altre cose.
LI: Già… hai ragione. Tornando al tuo sogno…
Li viene interrotto dalla voce misteriosa di prima.
LI: Sakura… non hai sentito anche tu la voce?
SA: No… che voce?
LI: Era una voce identica alla tua, solo che aveva un che di crudele.
SA: Li… io ho paura…
LI: Non devi preoccuparti, abbiamo il libro con le carte… le useremo per difenderci…
Ma davvero tu non senti la voce?
SA: No… non sento niente di niente.
LI: Perché non provi a concentrarti? Forse ci riesci.
SA: ok! Ora ci provo… Nooo… non ci riesco… ho paura… qui ci sono dei… fa…
LI: Cosa… cosa c’è qui? Vuoi dire dei fant… op, scusami. Ci sono quelle cose di cui tu hai paura?
SA: Siiii… ce ne sono a migliaia, li sento.
La voce si fa a mano a mano più forte… ora anche Sakura riesce a sentirla.
VOCE: Sakura… Sakura… io farò sparire tutte le persone a cui vuoi più bene… Il sogno… il TUO sogno si realizzerà… puoi starne certa…
SA: (piangendo) Chi…. Chi sei?
VOCE: Io… tu mi conosci… io sono… TE. Sono la piccolissima parte del tuo cuore, quella che non sai di avere, quella che si alimenta dalle tue paure… Sono la Crudeltà… la parte più mostruosa di te… ho il tuo stesso aspetto… la tua stessa voce… la tua stessa vita… il sogno che hai fatto questa notte… presto sarà realtà… Ah Ah Ah SIII, sarà realtà. Vedrai con i tuoi occhi le lacrime di tuo fratello… il viso di Yukito… la morte di Tomoyo e di Kerochan…
SA: (sempre piangendo) NOOO. Tu non farai mai una cosa simile… non ti permetterò di…
VOCE: Non mi permetterai cosa? Io sono molto superiore a te…
LI: Hai detto la fine che faranno tutti, ma io che fine farò?
VOCE: Stai tranquillo… tu non morirai. Verrai torturato, di fronte a Sakura in catene…lei ti vedrà soffrire sottoposto alle mie atroci torture… Ma non voglio anticiparvi niente… potrete vedere tutto con i vostri occhi fra due settimane esatte. Cercate di godervi quello che rimane della vostra miserabile vita.
LI: Ma c’è una ragione…? Perché stai facendo tutto questo?
VOCE: questo lo scoprirete solo fra due settimane… Ci vediamo.
Sakura cade a terra straziata… gli occhi rossi di pianto, pallida di terrore. Non aveva mai avuto così paura in vita sua…
LI: Sakura… vieni… non puoi restare qui. Né tuo padre, né tuo fratello sanno di questa storia, né devono saperne niente. Vieni a casa mia…
SA: Ma si preoccuperanno se non torno a casa… posso dormire una notte fuori, ma due settimane…
LI: Hai ragione… è un bel problema. Come si può fare? … dunque… già! Non hai la carta dello specchio? Chiedile di fare una doppia Sakura!
SA: Si, ma come si fa per la scuola? La Sakura finta non può restare a casa, e io non potrei andarci se ci va lei… rimarrò indietro.
LI: Anche questo è un problema… io potrei prendere appunti per te… ma come si comporterà la carta a scuola e in casa con tuo padre e tuo fratello?
SA: Li, mi dispiace… non posso venire da te…Ma potresti stare tu da me!!! La camera degli ospiti è vicino alla mia, potresti stare lì!
LI: Per me non c’è problema… tanto non c’è nessuno che mi aspetta. Però che cosa dirai a tuo padre… cioè… ospitare un ragazzo per due settimane non è come invitare una sera un’amica a dormire da te!
SA: Inventeremo qualcosa… tipo che sono stati i ladri a casa tua e tu non sai dove andare… finche non avrai risolto il problema resterai qui… allora, che ne dici?!
LI: Sarebbe un’idea… ma tuo padre accetterà?
SA: Spero di si! Aspetta… provo a telefonargli… a quest’ora non dovrebbe essere a scuola!
Sakura prende il telefono e digita il numero…
TUUU, TUUU, TUUU
FUJ: Pronto?
SA: Pronto papà! Senti… ti ricordi di Li?
FUJ: Si… se non sbaglio è il ragazzo cinese che mi hai presentato l’altra volta…
SA: Esatto… proprio lui. Potrebbe restare qui da noi… in casa sua sono andati i ladri, e lui non sa dove andare… potrebbe restare qui finche non avrà risolto il problema? … vedi, lui vive da solo… la sua famiglia è a Hong Kong…
FUJ: Poverino… certo che può rimanere… Ok… mi stanno chiamando, sono ancora a scuola… tornerò tardi, ma cercherò di fare prima possibile!
SA: Grazie papà !!! Ti voglio bene, fa attenzione!
Sakura chiude il telefono e guarda Li…
LI: Allora…? Cosa ti ha detto?
SA: Ha detto di si! Andiamo… devo sistemarti la camera!
Sakura e Li salgono al piano di sopra, e si dirigono nella camera.
SA: Ecco fatto… questa sarà la tua camera! Lì dentro dovrebbero esserci delle lenzuola pulite… ti rifaccio il letto!
LI: Sakura…
SA: Si?
LI: No… niente! “Oh Sakura… più ti guardo.. più mi rendo conto di amarti…”
SA: Li… ci sei? A cosa stavi pesando?
LI: A te… cioè, non stavo pensando a niente!
Silenzio……
SA: Bene… io vado a preparare la cena. Cosa vorresti?
LI: Non saprei… fai tu. Ti do una mano anch’io.
SA: No… non disturbarti, fa come se fossi a casa tua…
Mentre Sakura stava scendendo sotto…
LI: Sakura… -Sakura si gira- Scusami per prima… solo che io… ecco vedi, io… io…
DIN DONG
SA: Dimmi…
LI: Hanno suonato alla porta… e poi non è importante.
SA: Lo so che hanno suonato, ma sei più importante tu…
LI: Sakura…
DIN DONG… DIN DONG…
Vedendo Li in silenzio…
SA: Ho capito… ARRIVO!…
Sakura scende sotto, lasciando Li da solo in camera.
LI: Quanto sono scemo… avevo l’occasione per farlo e non l’ho fatto… devo assolutamente dirle quello che provo per lei
Ricordi di Li…
TOM: …Sakura è un po’ tonta, quindi se non glie lo dici, non lo capirà mai…
Fine dei ricordi di Li.
LI: Tomoyo ha ragione… glie lo dirò quando tutto questo sarà finito.
SA: Dirai cosa?!
Li: Sa… Sakura… no… io… Chi era alla porta?
Li cerca di evitare in tutti i modi l’argomento!
SA: Nessuno… era solo un venditore ambulante… voleva vendermi dei calzini!
LI: Davvero? Tornando al discorso d prima… ti serve una mano per preparare la cena?
SA: Se proprio insisti… dai, andiamo sotto, sono già le 19,30…
LI: Ok!!! Che cosa cuciniamo di buono?
SA: Scendiamo… vediamo quello che c’è in frigo poi decidiamo.

Scendono sotto…
SA: Dunque… cosa si può fare con delle uova, del prosciutto, e quello che vedi qui dentro?!?!
LI: Non saprei… potremmo fare qualcosa di freddo… se tuo padre tornerà tardi non dovrà pensare a riscaldarsi la cena…
SA: Siii! Bravo Li… è una splendida idea!!!
LI: “E’ così bello vedere Sakura sorridere di nuovo… ma… starà fingendo di stare bene? Sono così preoccupato per te…”
SA: “Li… ancora non ci credo… un’altra me stessa vuole uccidere le persone che amo di più, e io fingo di stare bene… solo che non voglio farti preoccupare.”
Dopo un’ora di preparativi la cena era pronta… il tavolo era apparecchiato…
Preciso come un orologio svizzero torna a casa Touya, con lui c’era Yukito. Era venuto per chiedere scusa a Sakura… aveva sbagliato a trattarla così, doveva almeno salutarla.
Sakura, vedendo che con Touya c’era Yukito, cercò di sorridere, ma non riuscì a nascondere i suoi sentimenti, così si avviò verso la cucina, dove c’era Li. Touya e Yukito la seguirono.
LI: -sapeva che era il fratello di Sakura- Buonasera… fratellone!
Silenzio…
TO: SAKURAAAA!!! COSA CI FA QUESTO MOSCERINO IN CASA NOSTRA???
SA: Touya… ti sembra il modo di accogliere gli ospiti? Li sarà nostro ospite per un po’… dei ladri hanno svaligiato la sua casa… non sa dove andare,
TO: Ha già provato a Hong Kong?
SA: Touya… non dirlo mai più… “Cerca di essere gentile con chi mi sta aiutando a salvarti la vita…”
LI: -fa l’offeso- Fratellone… sei cattivo…
Gocciolone…
TO: Ok ok. Cambiamo discorso… Sakura, per piacere aggiungi un altro posto a tavola… Yukito cena con noi.
SA: Subito.

A tavola…
TO: Moscerino… quanto tempo resterai qui?
LI: Il mio nome è Li… resterò qui finche non avrò un posto dove andare.
TO: E quanto tempo credi che ci vorrà… Moscerino?
LI: TI HO DETTO CHE IL MIO NOME E’ LI, SMETTILA DI CHIAMARMI MOSCERINO.
TO: No.. non la smetto…
SA e YU: -gocciolone- Sono peggio di due bambini!
YU: “Perfetto… posso approfittarne per parlare con Sakura!” Ehi… Sakura…
SA: - sta fingendo che non sia successo niente- Si… che c’è? “Dio mio… cosa vorrà dirmi…”
YU: Bhè… ecco… volevo chiederti scusa per l’altra volta. Ho sbagliato, non dovevo comportarmi così. Ti prego, perdonami…
SA: Yukito… non preoccuparti, è tutto ok!
YU: Dici davvero? Allora tutto come prima?!
SA: Tutto come prima! “No… non proprio tutto… i miei sentimenti verso di te sono cambiati… ti voglio ancora bene, ma in un modo diverso da prima!”

Arriva la sera… Yukito torna a casa sua, e tutti vanno a letto, ma Sakura deve prima sistemare le cose con Kerochan… dopo la litigata di prima non era più uscito dalla stanza di Sakura, nemmeno per mangiare… era proprio arrabbiato.
SA: Kerochan… hai finito di fare l’offeso senza motivo?
Nessuna risposta.
SA: Kerochan… guarda che ho io le carte… se non mi apri tu userò la carta dell’attraversamento ed entrerò comunque.
KERO: -apre la porta a Sakura- Non pensare che parli con te…
SA: Uffa… sei proprio esagerato… se non te l’ho detto avrò anche i miei motivi.
KERO: E’ inutile che parli, tanto non ti ascolto.
SA: Però neanche tu mi dicesti che Yukito sarebbe sparito…
KERO: Ma non volevo farti preoccupare inutilmente…
SA: Allora…? Forse anch’io non volevo farti preoccupare. Comunque ora anche tu sai tutta la storia.
KERO: Si… ora so tutto. Ma mi sarei preoccupato lo stesso vedendo lo stato in cui eri…
SA: Allora facciamo pace? Sono già triste per quello che sta succedendo… vuoi mettertici anche tu ora?!
KERO: No… facciamo pace!
SA: A proposito… prima io e Li abbiamo sentito una voce.
KERO: Era una voce identica alla tua?
SA: Si… l’hai sentita anche tu?
KERO: No… non quando l’avete sentita voi. Io l’ho sentita prima che arrivasse il cinesino. L’avete sentita di nuovo? Che cosa vi ha detto?
SA: Oh… Kerochan… è stato terribile. Abbiamo visto una specie di fiamma bianca… la voce proveniva da lì. Ha detto che è la parte di me che non so di avere… la parte crudele che tutti hanno… ha detto che tutte le persone a cui voglio più bene se ne andranno…
KERO: Ma… ma perché? A quale scopo?
SA: Non lo so… Li ha provato a chiederglielo… ma non ha risposto. Ha detto che avremmo scoperto tutto da soli fra due settimane. Poi non ci ha detto più niente.
KERO: E’ strano… sono confuso… molto confuso. Purtroppo non so che fare. Se almeno sapessimo cos’è veramente potremo prepararci, ma non sappiamo contro chi dobbiamo combattere.
SA: E’ un bel guaio… che si fa?
KERO: Non lo so… in ogni caso non troveremo mai una soluzione in questo stato. Dobbiamo calmarci un po’. E’ tardi… ormai è l’una passata. Andiamo a dormire, ci penseremo domani.
SA: Si… forse hai ragione. Andiamo a letto.
Quella notte Sakura, Kerochan e Li faticarono molto ad addormentarsi… anche Touya era preoccupato che succedesse qualcosa.
Il mattino sembrava non arrivare mai… Verso le 4 e 35 Sakura si alzò dal suo letto e scese in salotto.
Lì trovò Li seduto al divano…
SA: Li… che cosa ci fai qui?
LI: Ciao… non riuscivo a dormire… ho pensato di scendere sotto.
SA: Ti capisco, neanche io riesco a dormire. Non riesco a non pensare alle parole della voce… -si siede sul divano.
LI: Già, anch’io penso a quello. “Ma stavo pensando anche a te…”
SA: -si appoggia alla sua spalla- Li… sono felicissima che tu sia qui con me… mi sento sicura quando ci sei tu. Mi raccomando… rimanimi sempre vicino… soprattutto il giorno di cui ha parlato la Voce.
LI: -imbarazzatissimo- Sa… Sakura… Ti rimarrei vicino comunque, anche se non stesse per succedere niente… - Sakura si gira e lo guarda negli occhi in segno interrogativo- Vorrei rimanere vicino a te per tutta la vita.
SA: Li… cosa…
Li si avvicina a Sakura e la bacia.
SA: -finito il bacio- Li…
LI: Sakura… io… io ti amo. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo.
SA: Li… io… io… cioè…
LI: No… Sakura, non dire niente. Si sta così bene in silenzio…
SA: Si… hai ragione… - lo guarda negli occhi, gli sorride e lo ribacia- “Fino a poco tempo fa non capivo quello che provavo per te, ma prima, quando mi hai baciata, l’ho capito… sei tu la persona a cui voglio più bene…!”
Sakura si appoggia al petto di Li. Lui prende le sua mano e lei glie la poggia sul cuore. Rimangono così… e così si addormentano.

Dopo due ore si svegliano, si ritrovano così come si erano addormentati, si sorridono e si baciano.
LI: Buongiorno…
SA: Li… senti… io ti voglio bene… però ora dobbiamo pensare alla voce… come la possiamo distruggere. Scusami… ti prometto che quando tutta questa storia sarà finita…
LI: No… -toglie Sakura dalle sue braccia- non posso aspettare ancora… da quando ho capito che amo te… e non Yukito… non ho fatto altro che sognare questo momento… non puoi farmi aspettare ancora.
SA: Li…
LI: No… non voglio ascoltarti… queste potrebbero essere le ultime settimane che passiamo insieme… non credo che si possa fare qualcosa dopo…
SA: Così tu pensi che perderemo…
LI: Potrebbe essere… guardiamo in faccia la realtà… quella è molto più forte di noi…
TO: -con la solita faccia di Touya che prende in giro-Chi è molto più forte di voi?
SA: To… Touya! No, niente… stavamo parlando di… di…
LI: Stavamo parlando di una nostra compagna di classe… è proprio forte in tutti gli sport!
SA: Si, infatti. Stavamo parlando delle gare che ci saranno nella nostra scuola…
LI: Sai che le organizza la signorina Mizuki?
TO: Chi? La signorina Mizuki? Quando ci saranno? Verrò a vedervi… ci sarà da ridere!!! “Così parlerò un po’ con Mizuki, qui sta succedendo qualcosa”
SA: Ci saranno fra tredici giorni, e… -guarda negli occhi Li- oh no!
LI: No… fra tredici giorni ci sarà anche quell’altra cosa…
TO: Cosa?
SA: Li… vieni in camera mia… dobbiamo parlarne con…
TO: Con…?
SA: … con calma!
LI: Si, hai ragione… dobbiamo parlarne con Calma.

Sakura e Li vanno al piano di sopra, ed espongono il problema a Kerochan
SA: … e se la voce volesse colpire proprio alla festa? Lì ci saremo tutti…
LI: Noi non andremo… non possiamo mettere in pericolo le loro vite.
KERO: No, sarebbe tutto inutile… la voce non vuole fare niente a voi due… vuole gli altri, e poi, se vi assentate solo voi due immaginate Tomoyo e gli altri come si preoccuperebbero.
SA: Si, Kerochan ha ragione. Non possiamo sparire solo noi due, sarebbero in troppi a preoccuparsi.
LI: E allora che si fa?
KERO: Voi due andrete normalmente a scuola, parteciperete alle gare come avreste fatto normalmente. Capito?!!!
LI: Si, d’accordo –a Sakura- comunque tu porta le carte, non si sa mai…
SA: Io porto sempre le carte di Clow con me, se succedesse qualcosa mentre sono a scuola… non si sa mai!
LI: Cosa facciamo con gli altri? Avremo bisogno di più aiuto possibile…
KERO: Dunque… credo che Yue ci possa dare una mano, quindi dobbiamo parlarne anche con lui. Sakura… quando viene qui Yukito?
SA: Posso vedere di farlo venire domani… mio fratello è a lavoro.
KERO: Perfetto! Chiederemo una mano anche a Tomoyo.
SA: No… lei no. Se dovesse succederle qualcosa non me lo perdonerei mai… poi lei passerà tutto il tempo a filmarci con la sua telecamera…
LI: Si, secondo me ha ragione Sakura… ci sarebbe solo d’impiccio.
KERO: Già… avete ragione voi…
DIN DON
KERO: Chi sarà ? Sakura… non vai ad aprire?
SA: No, c’è Touya.
TO: SAKURA… C’E’ TOMOYO.
SA: FALLA SALIRE. Ragazzi… non tirate fuori questa storia… per nessun motivo.
LI e KERO: Si!

TOM: Ciao Sakura! Ciao kerochan! –stupita-…ciao Li!!!
KERO: Ciao Tomoyo!!! Che busta grande che porti… cosa c’è dentro?
TOM: E’ un nuovo vestito che voglio far provare a Sakura… -a Sakura- Ti va di indossarlo?
SA: Si… lo proverò, ma fai uscire Li da questa camera… e anche Kerochan.
TOM: Come mai devo far uscire anche Kerochan?
Sakura guarda Tomoyo e lei capisce che le deve parlare…
SA: -mentre si veste- Tomoyo… Li mi ha detto che… bhè, mi ha detto…
TOM: Che è innamorato di te, vero?!
SA: E tu come fai a saperlo?
TOM: Si vede lontano un miglio che la sua vita senza di te non sarebbe nulla… quando è con te sprizza felicità da tutti i pori!!!
SA: Da… davvero?
TOM: Si! Piuttosto dimmi…cosa ti ha detto precisamente?
SA: Non è che me l’abbia proprio detto in faccia, eravamo sul divano e io gli ho detto di non lasciarmi mai sola, e lui mi ha risposto che non serve che io glie lo chieda, perché ha detto che vorrebbe stare sempre con me… e poi…-Sakura diventa rossissima-
TOM: E poi?…
SA: Poi noi ci… ci…
TOM: Vi siete baciati?!?!
SA: Si, ma non strillarlo. Però io gli ho detto che ora non possiamo stare insieme, perchè dobbiamo prima risolvere il problema della voce… oh no…
TOM: Voce… che voce?
SA: No, niente. Comunque ti stavo dicendo che lui c’è rimasto male…
TOM: …è per colpa di quella voce che stai così male?
SA: …
LI: -entra in camera con Kerochan- Scusaci Tomoyo, avevamo deciso di non dire niente a nessuno per non farvi preoccupare, ma ora mi sa che dobbiamo dirti tutto…
KERO: Si, il cinesino ha ragione. Scusaci Tomoyo. Ecco vedi… Sakura ha fatto un sogno in cui tutte le persone a lei care morivano, aveva paura che fosse un sogno premonitore, e così è stato. Ha scoperto che tutto quello che ha sognato diventerà realtà, precisamente fra due settimane, il giorno delle gare che si terranno nella vostra scuola.
SA: Tomoyo… avremo dovuto dirtelo subito, ma non potevamo…
TOM: Sakura, è inutile che ti sforzi di spiegarmi come stanno le cose, io non sono arrabbiata, né offesa, l’avete fatto per non farmi preoccupare, quindi non preoccuparti. Comunque avete già pensato ad un modo per sconfiggere… ehm… Chi dovete sconfiggere?
Gocciolone
LI: E’ proprio di questo che ci preoccupiamo, non sappiamo contro chi combatteremo, sappiamo solo che è la parte nascosta di Sakura, quella cattiva.
TOM: Sarà difficile questa battaglia allora. Dovrò farti un costume comodo.
SDENG
KERO: TOMOYO… MA TI SEMBRA IL CASO DI PARLARE DI VESTITI IN UNA SITUAZIONE SIMILE?!?!?!? CIOE’, TI RENDI CONTO DI COSA TI STAI PREOCCUPANDO?
TOM: Ke.. Kerochan, ma cosa ti prende? Non ti ho mai visto così…
SA: Tomoyo, perdonalo, siamo tutti scossi per questa storia, lui si è lasciato un po’ prendere la mano… Comunque devi ammettere che non è il momento più adatto per pensare ai vestiti!
TOM: No Sakura, scusami tu. Mi rendo conto che non è il momento adatto. Comunque per quella cosa credo che tu debba ascoltare il tuo cuore. Ciao a tutti, chiamatemi se avrete bisogno di me.
TUTTI: Ciao Tomoyo!
KERO: Sakura, a cosa si riferiva Tomoyo quando ti ha detto di seguire il tuo cuore?
SA: -guarda Li- No, a niente…

Quella sera Li chiese a Sakura di andar in camera sua, Sakura andò…
SA: Li, di cosa volevi parlarmi?
LI: Di quello che ti ha detto Tomoyo; era riferito a noi due, vero?
SA: Si. Ti dà fastidio l’idea che le abbia detto di noi?
LI: No, se sei confusa Tomoyo è la persona più indicata a darti un consiglio, è stata lei a consigliarmi di dirti dei miei sentimenti per te.
SA: Davvero? Non ne sapevo niente.
LI: Comunque hai deciso cosa vuoi fare?
SA: Più o meno… ho paura di ascoltare il mio cuore; voglio dire… cosa ci riserverà il futuro? Se fra di noi dovesse andare male ti perderò… che ne sarà della nostra amicizia?
LI: -si avvicina a Sakura, si avvicina MOLTO a Sakura e la abbraccia- Per saperlo dobbiamo provarlo… non credi?!
SA: -guarda Li negli occhi- Si… -BACIO-

KERO: LI… SAKURA… do… -si trova davanti loro due che si stavano baciando, ma che si erano fermati quando avevano sentito la porta aprirsi-
SA: Ciao Kerochan… che ci fai quì?
KERO: Cercavo voi due, è tornato tuo padre e ha portato una torta enorme… volevo chiedervi se me ne portavate un pezzettino, ma siete già occupati a quanto vedo…
LI: No, non preoccuparti, andremo sotto a prenderti un pezzo di torta.
SA: Si!!! Aspettaci qui, noi torniamo subito!
KERO: Davvero?! Grazie mille Sakura!
LI: PREGO!!!
Li e Sakura scendono sotto, prendono la torta per Kerochan e tornano sopra.
SA: Tieni…
KERO: Grazie Sakura!!! –e va in camera di Sakura.

LI: Porca miseria… Kerochan ci ha visti.
SA: E allora?
LI: Ma sei torda! Non mi dire che non l’hai capito?!
SA: Capito cosa?
LI: Sakura… Kerochan ti vuole bene…
SA: … lo so. Anch’io gli voglio un mondo di bene!
LI: Si, ma il suo “ti voglio bene” è un po’ diverso dal tuo.
SA: Cosa…? Li, ma sei matto? E’ impossibile che Kerochan…
LI: No che non è impossibile, la cosa impossibile è non innamorarsi di te standoti vicino.
SA: Li… fra me e Kerochan non potrà mai esserci niente, tranne una bell’amicizia. E poi la persona a cui voglio più bene sei tu.
LI: Ok, però mi dà fastidio che lui ti stia così vicino… ti gironzola un po’ troppo intorno.
SA: Sei geloso?!
LI: Certo che sono geloso… ti aspettavi forse il contrario?
SA: No, speravo che fosse così!
LI: Allora dimostrami che fra te e Kerochan non c’è niente (furbo il cinesino!!!)
SA: Li, ma sei matto?! E mi dici come dovrei dimostrartelo?
LI: Vieni qui e baciami…
SA: E se risbuca Kerochan dalla porta?
LI: Non m’importa di Kerochan, a me importa solo di te!
Sakura si avvicina a Li e si baciano per l’ennesima volta. Dopo Sakura va in camera sua e si addormenta.

I giorni trascorrevano fra le prove per le gare e la preoccupazione di Sakura, Li, Tomoyo e Kerochan, che erano sempre più spaventati all’idea che, di lì a poco, la loro vita sarebbe potuta finire.
SA: Tomoyo, senti, devo chiederti un favore… ricordi che ti dissi che non volevo un vestito?! Bhè, ho cambiato idea… potresti farmi un vestito?
TOM: Sakura, amica mia, non c’è bisogno che tu me lo chieda solo per farmi un piacere… l’altro giorno sono stata io a sbagliare, non avevo capito la gravità della situazione, ma ora è tutto chiaro!
SA: No, non è per farti un favore, lo voglio io. Te lo assicuro!
TOM: Date le circostanze ti farò un vestito coi fiocchi, anche se, per vincere, non ne hai bisogno…
SA: Secondo te potrei farcela?
TOM: Certo! Tu sei diventata fortissima, le carte ti vogliono un gran bene e c’è Li vicino a te!
SA: Già, hai ragione. Però io ho ancora qualche dubbio… nel mio sogno io ero immobile, e non facevo niente per aiutarvi…
TOM: Quello era solo un sogno… ma questa è la realtà. Probabilmente il sogno voleva solo spaventarti un po’, forse era provocato dal nemico. Nella realtà sarà tutto diverso, cercheremo di sconfiggere il nemico prima che possa fare tutto quello che hai sognato.
SA:Tomoyo, ma tu non hai paura?
TOM: No. Se sarai tu a combattere insieme a Li sono sicura che vinceremo noi!
SA: Oh Tomoyo… ti voglio tanto bene! Non permetterò a nessuno di farti del male, anche se dovrò combattere contro me stessa.
TOM: Grazie Sakura… anch’io ti voglio bene!
SA: Hai già in mente come lo farai?
TOM: Si!!! Ma non ti dico niente… sarà una sorpresa!
SA: NO… dai… dimmelo ti prego!
TOM: No, no e no! Fra qualche giorno lo indosserai, quindi!
SA:Sei cattiva!

 
Continua nel capitolo:


 
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