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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: BLADE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: shasa87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/08/2005 02:25:08 (ultimo inserimento: 09/09/07)

..quel viale mi aveva donato un sogno da bambina, e ora vedevo quel sogno avverarsmisi davanti agli occhi...
 
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- Capitolo 1° -

SHASA87: buon giorno ragazzi..come mi state, tutto bene? Finalmente ho un pò di tempo libero da poter dedicare ai bei pulzelli di Slam Dunk..è un pò che non scrivo una ff ergo mi dovrò sgranchire le dita...comunque..aspetto commenti
FUKUDA: beh? non lo presenti più il tuo vecchio assistente?
SHA: uh già...fukuda è il mio assistente
FUKU: é.é ehi viva l'entusiasmo eh...ma dopo tutto quello che abbiamo passato insieme T.T gli anni di convivenza eh, chi si è preso le uova in faccia insieme a te per le precedenti ff? chi ti ha difeso a spada tratta?
SHA: -_-' non certo tu!! ma se avevi sempre da ridire
FUKU: dettagli L.L..cmq hai finalmente deciso di ambientare una delle tue storielle nel mio rinomato Ryonan abbandonando quelle bidelle dello shohoku
SHA: mi spiace deluderti ma lo shohoku non si abbandona J_J
FUKU: °.° ma come?
SHA: vedrai...ora taci però........




BLADE
SHASA87
SLAM DUNK
CAPITOLO PRIMO



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Iniziò a giocherellare con le mani, come faceva sempre quando si trovava sovrappensiero. I suoi occhi erano incollati al campo, ma descrivevano delle tonalità fuggevoli, persi come erano nelle mille congetture delle quali erano preda.
Abbassò lo sguardo pensierosa e mentre esaminava le proprie mani affusolate descrivendo con noncuranza le linee principali, continuò a porsi mentalmente mille domande.
Sentiva vegamente il sottofondo dei ragazzi che si allenavano, il rimbalzo ritmico e scandito del pallone, gli scricchiolii della gomma sul parquet, le voci dei ragazzi carichi...tutto ciò le era straordinariamente familiare.
Pensandoci bene, non avrebbe potuto immaginare un pomeriggio senza quei piccoli particolari che con il corso degli anni aveva imparato ad amare, divenendo quasi essenziali per lei.
Ma aveva già preso la sua decisione, nella quale credeva fondamentalmente. L'unico problema sarebbe stato dirlo a lui. Concepì questa riflessione e immediatamente cercò la sua figura in campo trovandolo facilmente.
E come si sarebbe potuta ignorare una personalità simile. Era il fulcro della squadra. Sorrise dolcemente osservandolo attirare l'attenzione dei compagni con una mano alzata ed impartendo predisposizioni che tutti seguirono immediatamente ( compreso tu mio caro fukki NDsha o.O cioè non ci credo...una volta tanto fai una fanfic nel mio liceo, e io non sono il protagonista? NDfuku J.J fukki, non è per te, ma se facessi una ff del genere chi la leggerebbe..sono scelte artistiche su..non fare così NDsha Y.Ysei una bestia NDfuku ).
Si passò una mano nei lunghi capelli rossi che a contatto col sole donavano tonalità ramate. Cercando in borsa un bastoncino decise di legarli, ( cioè si lega i capelli con un bastoncino? O.o eh che è madre natura? NDfuku no deficiente >_< non un rametto, ma uno di quei fermagli-bastoncino, intagliati o di legno o di metallo, di tutti i generi forme e colori..và che sei ignorante eh NDsha -_-''NDfuku) pur essendo i primi di settembre, faceva ancora un caldo insopportabile. Si chiedeva come facessero loro a correre così tanto, per un allenamento anche fuori programma dato che non era neanche iniziata scuola.
' Sportivi, non li capirò mai' pensò alzando le spalle per poi accorgersi che gi allenamenti si erano conclusi e tutti stavano andando nelle docce. Si accorse che lui la stava guardando sorridendole:
- Cassandra, mi faccio una doccia e poi andiamo a casa insieme ok? - ( cassandra ma che razza di nome è? O.o ci fosse mai una volta che dai alle tue prtagoniste un nome decente NDfuku \./ questo perchè tu sei ignorante perchè in realtà cassandra è un nome bellissimo, e non solo, è anche pieno di stoicità! ma che ne vuole sapere uno spacciatore di maiami vice come te..tze U.U NDsha -_- si ha parlato O..fsgfdbvcvbvdfgsd NDfuku con l'intervento di shasa che gli tappa prontamente la boccaccia!) le disse asciugandosi il sudore con un asciugamano. Lei annuì ricambiando il sorriso.
D'altronde era quasi impossibile non ricambiare quel sorriso. Così sincero e spontaneo, a volte quasi infantile, ma così gioioso da farti sembrare tutto più facile.
Già, era sempre stato così, da quando lo conosceva, ogni volta che litigavano, ogni volta che lei aveva un problema, le bastava un suo sorriso per farle sembrare l'ostacolo del tutto irrilevante.
' Se può esistere un sorriso così al mondo, allora è tutto ancora salvabile' riflettè.
Annuì convinta. L'arma migliore di Akira Sendoh era senz'altro il sorriso. Quella canaglia però se ne serviva anche, sapendo che con quel faccino pulito ispirava l'immediata simpatia di tutti.
' Senz'altro ha avuto una vita facilitata' sentenziò ricordando quante volte si era servito del suo fascino per corrompere una commessa o fare delle avanche gratuite architettando qualcosa...
Inarcò le sopracciglia. Forse però una volta, tutto il suo fascino non gli era servito per rimediare la situazione.
' Quando ci siamo lasciati...' riflettè. E dire che lei nell'amicizia dopo le relazioni non ci aveva mai creduto.
- Ma come siamo pensierose!? - la sua voce calda e ironica la ridestò dai pensieri in cui era piombata. Alzando gli occhi si trovò di fronte il suo solito Akira, con i capelli ancora bagnati ma inesorabilmente dritti.
Lei si alzò prendendo la borsa e la sua Canon che portava con se inevitabilmente in ogni posto in cui andasse.
Se Akira si poteva dire il suo migliore amico, beh la sua macchinetta fotografica era la migliore amica.
- Andiamo? - gli chiese avviandosi. Passarono davanti agli altri salutandoli e Akira fissò l'appuntamento con Uozumi per il prossimo allenamento prescolastico. Poi si avviarono all'uscita della palestra, verso casa.
- Oddio sono stanchissimo - esordì il giocatore stiracchiandosi.
- Mh - mugugnò pensierosa Cassandra. Lo sguardo di lui fu attirato da quella risposta. Senza smettere di cammiare ed intuendo il suo fare pensieroso comprese che sorgeva un problema.
- Su dai racconta tutto a zio Akira - le disse cercando una reazione su quel bel volto dai tratti puliti. Amava quella ragazza, beh se di amore si potesse parlare. Forse, quando erano stati insieme, beh no, certamente era stato innamorato di lei. Ma poi, non aveva funzionato. Ed era rimasto tutto quell'affetto..si sentiva suo fratello. Ma in un modo certamente più completo.
Oramai aveva imparato a conoscerla, lei e tutte le sue stranezze, e i suoi silenzi orgogliosi e le paure che si trasformano in aggressione.
La conosceva come ragazzo e come amico, ma avevano smesso da tanto di cercare di etichettare il loro rapporto, unico nel suo genere. Ma una volta, lei lo aveva guardato e lo aveva definito il suo angelo custode.
Certo era un ruolo un pò pretenzioso, ma gli era piaciuta da matti quella definizione.
Una cosa a cui non erano riusciti a rinunciare era il fervente bisogno di sta li ad analizzare e ponderare ore ed ore sulla loro vita e gli eventi che ne comportava.
E ora era lì che la osservava camminare accanto a lui, sempre più donna e meno ragazzina, vedendo i suoi lineamenti maturare.
Quei grandi occhi blu che un tempo lo avevano fatto sognare, con quello sguardo magnetico e surreale.
- Raccontarti cosa? - chiese lei, spostando dietro all' oreccho un boccolo ribelle.
- Vuoi fingere con me? - le chiese atteggiadosi a offeso.
- Uff, a volte detesto il fatto che tu mi conosca così bene! - reclamò iniziando a torturarsi l'orecchio, come era suo solito fare quando si trovava sotto pressione.
- Ma come? Denigri il nostro rapporto a questo modo?! brava - ribattè prontamente Akira snobbandola dall'alto della suo metro e ottanta
Lei lo guardò scuotendo la testa. Eccolo lì, il playmaker forse più bravo di tutta Kanagawa, beniamino delle masse, idolo di tante fanciulle alla soglia dei diciotto comportarsi come un bambino a cui si toglie il lecca lecca.
- Akira, lo sai cosa intendo. -
- No, non lo so veramente - rispose serio. Sapeva che la spaventava, sapeva che era imapurita da questo fatto, ma non aveva mai capito il perchè.
Si erano anche lasciati per questo. O meglio, questo era uno dei tanti motivi.
Ma lui non aveva mai compreso appieno la sua motivazione, si era limitato a rispettarla.
A quelle parole e scorgendo il suo volto serio, Cassandra si fermò. Racchiusa nelle sue insicurezze e paure, iniziò a portarsi i capelli dietro le orecchie metodicamente massaggiandosi un lobo nel quale c'era un piccolo orecchino di legno intagliato.
Iniziando a gesticolare con le mani e guardando in basso espresse ciò che per tutti e due segnava un ricordo di tanto tempo fa.
- Sai, il fatto di conoscere così tanto te..il fatto che tu mi conosca quasi a prevedere ciò che dirò..beh..mi spaventa terribilmente..vedi - continuò facendo una piccola pausa e guardandolo finalmente negli occhi - quando conosci veramente una persona, beh..è come se la possedessi..- finì cercando nei suoi occhi una minima reazione.
Akira la osservò ammaliato. Se non fosse stato assolutamente sicuro che tra loro la relazione amorosa era finita da un bel pezzo, si sarebbe sorpreso a provare quel tuffo al cuore che lo imprigionò quegli attimi.
Vederla così, nelle sue incertezze, conosceno i suoi gesti e le sue movenze ed amandoli.
E quelle parole. La guardò negli occhi dove lesse la loro unione, che sembrava ad entrambi indissolubile.
In un attimo lasciò cadere la borsa degli allenamenti e l'abbracciò.
Un gesto di una dolcezza e calore solido. Accarezzando quei boccoli rossi si chiese per l'ennesima volta a cosa mai fosse dovuta quell'insicurezza che l'attanagliava da sempre, e per l'ennesima volta non seppe rispondersi. Si la sua situazione familiare era alquanto insolita, il padre non l'aveva neanche conosciuto. A volte fantasticava sul fatto che Cassandra in lui ritrovasse la figura paterna perduta. Che lui fosse il suo punto fermo, l' equilibrio sul quale impostava le ricerche della sua intera esistenza.
- Akira? - lo chiamò lei. Si scostò leggermente per osservarle il volto, non sciogliendo però l'abbraccio. Osservò quei particolarissimi occhi color ghiaccio, sottili e penetranti contornati fa folte ciglia nere che sottolineavano la profondità di quei gioielli. La osservò riconoscendola.
Il loro rapporto che si divincolava tra continue analisi e cambi repentini. Un rapporto al quale nessuno dei due avrebbe potuto sottrarsi.
- Ora ti dico quello che ti devo dire tutto d'un fiato così lo faccio e basta senza pensarci su troppo. Perchè se mi metto a pensare poi cambio idea,quindi..mi sono iscritta a un altro liceo, non al Ryonan.- affermò osservando una sua eventuale reazione.
Akira allentò l'abbracio per poterla osservare meglio e aprì bocca per parlare , ma fu interrotto dalla valanga di parole che gli caddero addosso.
-..Ok so cosa stai pensando, ma vedi il fatto è che tu sei il mio migliore amico, e il mio vicino di casa, e il mio ex ragazzo, e anche compagno di scuola perchè sei venuto alle medie con me e io ovunque andassi ero la ragazza di Sendoh o la vicina di Sendoh o l' amica di Sendoh. Non ero Cassandra e..beh io voglio essere Cassandra - finì mordendosi il labbro inferiore e torturandosi le mani.
Lo guardò e alzando le spalle - ...solo Cassandra -
Akira le rivolse uno sguardo sospirando:
- Prima che mi seppellisi con uno dei tuoi tanti sproloqui stavo per dirti che hai avuto una bella idea-
- Si lo so, sono stata imperdonab...scusa che hai detto? - rinsavì lei
- Beh...sai me ne sono andato dalle medie da due anni e ancora le ragazze ti odiano per la nostra relazione, non volevo che si ripetesse la stessa situazione -
affermò Akira riniziando a camminare
Cassandra rimase un pò indietro a riflettere sulle parole del ragazzo, poi si riprese e lo seguì:
- Bene Akira Sendoh, mi hai piacevolmente sorpreso! - le disse lei dandogli un buffettino sulla guancia
- E a quale liceo ti saresti iscritta di grazia? - le sorrse lui
- Allo Shohoku, hanno il club di fotografia migliore di tutta Kanagawa - spiegò la rossa accarezzando inconsapevolmente Kenny ( oh no, dimmi di no ti prego, non fare che rinizi sta storia assurda NDfuku ma di che parli fukki? o.o NDsha fammi indovinare..-_-' Kenny è la macchinetta fotografica..la canon vero?NDfuku ^o^ già, e tu come lo sai? NDsha perchè alla tua macchinetta fotografica gli hai messo sto nome e vai in giro scarrozzandola chiamandola Kenny, neanche fossimo a South Park °W° NDfuku oddio come te la prendi, solo perchè mi piace dare i nomi alle cose U.U sei esagerato NDsha esagerato io? guarda che non sei adamo o eva che deve mettere un nome a tutti gli animali, le cose cha hai già hanno un nome, il motorino si chiama motorino e non silver sally, il cappello si chiama cappello e non Sherazade e la macchinetta fotografica SI CHIAMA MACCHINETTA FOTOGRAFICA NON KENNY!!! >w< NDfuku-in preda ad un attacco isterico- rilaaaassati cico o°.^o NDsha)
- Ah lo Shohoku..brava, così tu sarai la nostra talpa -
- Ehi non mettermi in mezzo -
- Cooosa? Guarda che dovrò dire a Fukuda, Hiroaki e gli altri che ci abbandoni, come minimo devi fare da spia! -
- Ma mica cambio città..eppoi io non sono mai stata al Ryonan come studentessa, solo come tifosa -
- Giusto sei ancora una bamboccia delle medie - affermò snobbandola
- Bamboccia delle medie? Guarda che tra una settimana inizia il liceo - affermò guardandolo male
- Già ma sarai sempre una matricola e dovrai chiamarmi sempai Sendoh -
- piuttosto mi uccido - U.U sentenziò lei iniziando ad accellerare il passo
- ah si - ghignò il giocatore guardandola di sbieco. Cassandra capendo le male intenzioni dell'amico iniziò a correre per fuggire, ma contro la velocità e il corpo allenanto di Sendoh la sua fuga non durò molto e si ritrovò sollevata totalmente mentra Akira se la buttava addosso simil sacco di patate.
- Fammi scendere celenterato fossile - iniziò a sbraitare la ragazza tentando inutilmente di divincolarsi
- Solo se me lo chiedi gentilmente aggiungendo la parolina magica - ghignò divertito Akira
- E sarebbe? - chiese scettica ammirando il pavimento e sobbalzando a ogni passo
- signor sempai U.U - affermò soddisfatto Akira
- Tzs neanche sotto tortura, già te la tiri abbastanza - rispose decisa
- come vuoi allora sarò costretto a farti...il solletico - affermò sadico
Akira iniziò a farle il slletico e mentre i due ingaggiarono una delle loro lotte arrivarono a casa tra fughe e gridolini.






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FUKU: voglio non crederci
SHA: a cosa uomo focaccina? o.o
FUKU: aglie le è tornata co sto uomo focaccina, comunque dovresti vergognarti, tutto un capitolo senza che io dica una parola..e chi vuoi che lo legga se io non parlo?!
SHA: a me pare che tu parli anche abbastanza..comunque fatemi sapere il mio fermo posta è sempre aperto
non ci vuole molto basta che voi mi scriviate
cacca o brutto o che so..carino
FUKU: osi sperare tanto? -_-
SHA: massì U.U va, che un pò di sana utopia non ha mai ucciso nessuno!!
guardate vi lascio anche la mia mail..che volete di più happyberrykiss@virgilio.it
FUKU: il codice del conto bancario $.$
SHA: non ti conviene ci sono solo debiti




al prox cap..... ------->
 
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