CAPITOLO I
- Capitolo 1° -
"Che ti è saltato in mente?!"sicuramente è questo che mi dirai quando vedrai questa lettera stampata nero su bianco e distribuita in tutta la scuola.Ma non mi importa:perchè ti amo alla follia e voglio che tutti lo sappiano.Non ti preoccupare, non metterò i nostri nomi,so che ti imbarazzeresti troppo,ne abbiamo discusso tante volte e io non sono ancora così bastardo da rendere nota la nostra relazione senza il tuo consenso...ma cerca di capire, non resistevo più,sono quattro anni che,pur volendolo,non posso gridare al mondo quello che provo,e questo mi è sembrato l'unico modo di sfogarmi senza crearti problemi inutili.Ormai ero al limite, per me sei tutto, ti vorrei sempre vicino,tanto che sono geloso di chiunque ti parli o ti si avvicini,quando scherzi circondato dai tuoi compagni ho persino l'impulso di abbracciarti e di dire loro che sei mio e mio soltanto...ma come ben sai ho una forza di volontà non indifferente,e probabilmente è solo questa che mi fa tornare in me.Sei di una bellezza impressionante,ogni volta che mi guardi con quegli occhi d'ametista il mio cuore perde un battito e davanti al tuo sorriso mi dimentico addirittura di respirare: so perfettamente quanto questo sia raro per uno solitamente freddo e distaccato come te,e proprio la consapevolezza di essere il solo a poterne godere mi rende ancor più possessivo e innamorato.Mi sono chiesto spesso che cosa ci trovi una creatura tanto amena in un ragazzo come me,privo di qualità interessanti,che non si avvicina neanche lontanamente alla tua armoniosità e alla tua intelligenza,ma adesso non mi importa più: tu sei il più bravo, il più attraente, il più desiderato e sei solo mio,è questo che conta.Quando ci siamo incontrati per la prima volta mi sei sembrato così irraggiungibile,mi hai colpito subito ma non pensavo che questo mio sentimento di stima e ammirazione sarebbe diventato un amore tanto profondo... per mesi ho continuato a ripetermi che era una cosa sbagliata,che dovevo dimenticarmene nonostante sapessi che sarebbe stato doloroso,e poi improvvisamente una sera,quando non ci speravo quasi più, mi hai detto le parole che sognavo di sentirmi dire,ed è da allora che sono come immerso in una dimensione diversa,distante anni luce dal resto del mondo,in cui ci siamo solo noi due,dove nessuno ci giudica per quello che proviamo,dove posso stare sempre al tuo fianco e dire "io sono il suo ragazzo" senza essere costretto a vedermi regredire a semplice amico...e pensare che devo tutto questo alla febbre che ti era salita quella sera di gennaio,mentre,fortunatamente per me, eravamo in montagna con gli amici,così siamo rimasti soli in camera,e,forse per l'atmosfera, forse per altro,mi hai baciato con una dolcezza di cui mai ti avrei fatto capace fino a qualche secondo prima...tutti quei momenti sono impressi a fuoco nella mia mente,e vorrei poter rendere pertecipi della mia gioia anche gli amici,perchè sono certo che non ci criticherebbero, certo,rimarrebbero stupiti,ma poi lo accetterebbero,ne sono convinto.Ma se tu non ti senti acora pronto ad affrontare il giudizio della società,aspetterò, ma sappi che io non ti lascierò mai, in nessun caso,e ti aiuterò, per quanto possibile, in questa tua unica debolezza, così da poter accarezzare i tuoi capelli bicolore e perdermi in quel mare scuro ed intenso ogni volta che alzo lo sguardo senza preoccuparmi di essere osservato.Ti chiedo ancora scusa per questa lettera,ma spero possa diventare il primo passo verso il realizzarsi del nostro sogno utopistico.Ti amo K.
R.
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