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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Final Fantasy VII Advent Children
Titolo Fanfic: MY SWEET, LITTLE LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: arte-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2005 20:43:49

un`altro frutto nato dalla mia mente bacata... il titolo sembra quello di una classica commedia moderna interpretata da meg ryan e hugh grant!
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Reno aprì gli occhi come se si stesse risvegliando da un brutto sogno. Faticosamente si mise seduto sul letto e, portando entrambe le mani al viso, cercò di riordinare le idee. Non era stato un incubo a svegliarlo; ciò che l’aveva ridestato violentemente dal suo sonno senza sogni era stata una strana ed oppressiva preoccupazione, che lo tormentava ormai da qualche tempo. Sebbene la ritenesse piuttosto insensata, Reno si accorse che iniziava ad infastidirlo.

Lasciò vagare lo sguardo stanco all’interno della stanza, fissandolo poi alla sua sinistra. Eileen era accanto a lui e dormiva placidamente su un fianco. Il ragazzo la scrutò immobile per qualche istante, ancora intorpidito dal sonno; scostò poi le lenzuola e si alzò, cercando di fare meno rumore possibile. Prese dal comodino di fianco al letto un pacchetto di sigarette e ne estrasse una, portandola immediatamente alla bocca dopo averla accesa. Aprì quindi una delle finestre e vi si affacciò, noncurante dell’aria gelida che gli sfiorava la pelle ed i lunghi capelli rossi.

- Chiudi la finestra. Potresti prendere freddo… -

Reno accennò un sorriso e, mentre una boccata di fumo gli riempiva i polmoni, si volse a guardare la ragazza che si stiracchiava pigramente sul letto.

- Buongiorno. - fece lui, andando a recuperare il posacenere sul comodino.

Eileen ricambiò il saluto con un debole cenno del capo, cercando poi di aprire completamente gli occhi ancora assonnati.

Reno aveva intanto spento la sigaretta e si era riavvicinato velocemente al letto.

- Dormito bene? - domandò sedendosi accanto a lei.

- Per quel che ho dormito… -

Eileen gli rivolse un tenero sorriso ed allungò le braccia verso di lui per abbracciarlo. Il ragazzo ricambiò quasi imbarazzato il gesto e si strinse delicatamente al corpo della giovane. Rimasero immobili ed in silenzio per qualche istante e quando si allontanarono non poterono fare a meno di sorridere.

- …vado a farmi una doccia. - disse lui arruffandole scherzosamente i capelli.

- Sì…sparisci! - replicò stizzosa la ragazza, sistemandosi alcuni ciuffi che le erano ricaduti sul viso.

Reno si diresse ridendo verso il bagno, lasciando Eileen sola nell’ampia camera da letto.

La giovane si volse a guardare la sveglia sul comodino alla sua sinistra ed apprese con sorpresa che erano ormai le 6.00 del mattino. Imprecò, alzandosi subito dal letto ed andando a recuperare i suoi abiti. Era in ritardo. Si rivestì velocemente e, dopo aver lasciato scritto un breve messaggio, abbandonò l’appartamento.

Circa dieci minuti più tardi, Reno uscì dal bagno per ritornare nella sua stanza. Mentre si dirigeva lentamente verso la camera, frizionandosi con un asciugamano i capelli ancora fradici, inciampò in qualcosa che per poco non lo fece cadere.

Sospirò e, abbassando gli occhi, focalizzò la sua giacca.

“Chissà come diavolo ha fatto ad arrivare fin qui…”

Mentre si chinava per raccoglierla, l’effettivo tragitto che aveva compiuto gli tornò in mente insieme al ricordo delle ore precedenti. Varcò con un sorriso la soglia della stanza e, risollevando il viso, aprì la bocca per pronunciare una delle sue solite battute idiote.

- Ehi Eileen, la prossima volta che me la strappi di dosso...Eileen…? -

Si voltò a guardare l’entrata della stanza, per poi ritornare con lo sguardo all’interno di essa. Con un’ espressione tra il sorpreso ed il contrariato, si avvicinò al letto e vi si abbandonò quasi fosse privo di forze. Non era la prima volta che Eileen andava via senza avvisare.

“Ormai ci dovrei essere abituato…” pensò, rimettendosi seduto sulle lenzuola.

Si voltò a guardare il cuscino su cui solo poco prima era adagiato il capo della giovane e notò un biglietto stropicciato, su cui erano state scritte poche parole in un corsivo piuttosto disordinato.

Lo prese immediatamente e lo lesse.

*Ho un impegno molto importante fra poche ore e devo tornare subito a casa per prepararmi. Scusa.*

Reno alzò lo sguardo al soffitto. La solita scusa nascondeva qualcosa di più grave.

Il ragazzo si alzò di scatto, lasciando cadere l’asciugamano che aveva sulle spalle. Decise che era giunto il momento di chiarire.

 
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