torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: CLAIRE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: naife galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/08/2005 12:51:15

claire, una bella ragazza senza tetto si ritrova a lavorare per una signora ricca..e per il nipote.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
COLLOQUIO
- Capitolo 1° -

Si lavò la faccia con la gelida acqua piovana.
Era ghiacciata, ma le faceva bene, e soprattutto DOVEVA lavarsi.
DOVEVA DOVEVA E NON DOVEVA LASCIARSI ANDARE.
Piccola e semplice regola.
Tirò su col naso, perfetto ci mancava anche il raffreddore.
“Cazzo” Mormorò.

“Già di buon umore piccola Claire?”
Una voce la destò dai suoi pensieri contorti.

“Ci manca il raffreddore, Alfred….solo quello”

“Ma piccola…tranquilla che di certo uno starnuto non vuol dire raffreddore!”

Claire si tirò su i capelli rossastri alla bene meglio.
Erano dannatamente sporchi, ma all’idea di doverli lavare nell’acqua ghiacciata la inorridiva.
MA DOVEVA.
Respirò profondamente, prima di tuffare la testa dentro la tanica di acqua ghiacciata.
Si massaggiò le tempie, lavò bene le punte, le radici, e risciacquò con cura.
Ringraziò Dio per avere trovato una saponetta.
Era la sua salvezza.
Con ancora i capelli grondanti si guardò le mani.
Le unghie erano pulite grazie allo strofinare dei capelli.
Si lavò le orecchie, e si tolse quelle consunte All star e i calzini sudici.
Sciacquò i calzini più e più volte..ma non sarebbero mai tornati bianchi.
Alfred guardava la ragazza con tenerezza infinita.
Ogni mattina gli stessi procedimenti..
Poi si lavò i piedi.
Si mise un altro paio di calzini che teneva nella logora EastPack di colore indefinito…magari un tempo era rosa.
SI mise le scarpe e si alzò.
Si scrollò di dosso la polvere, e si legò i capelli.
Si rimirò nella superficie della tinozza, ma l’ acqua era ancora leggermente insaponata.

“Come stò?” Chiese ad Alfred.

L’uomo guardò lo scricciolo con dolcezza.
Il lungo vestito nero, con sotto neri fuseau, e le all stars rosse, i capelli fogli d’autunno, gli occhi color miele.
Eccola, Claire.
Una ragazza tutta volontà e arroganza.
Una ragazza tutta disperazione e sopravivenza.
Stai bene.

“Stai bene..”


Si diresse verso quella casa.
Aveva veramente paura.
Aveva lasciato la Eastpack, e i suoi pochi averi da Alfred, tanto lui non si sarebbe mosso da sotto il Garage, dove viveva oramai da qualche tempo.
Arrivata alla casa si scrollò i pensieri di dosso come se fosse stata un cane e loro insidiose gocce d’acqua.
Suonò il campanello.
Una signorina la venne ad aprire.

“Lei è qui per il posto?”

Claire annuì.
Si, era li per il posto da “colf”

“Accomodati”

Nessuno si rendeva conto, grazie ai numerosi sforzi della ragazza, che lei abitava per strada.
Si sedette su una poltroncina beige, in attesa di essere chiamata.
Passarono pochi minuti, quando ritornò la signorina di prima.
“L’attendano”
Entrò in una stanza enorme.
All’inizio Claire pensava di essere finita in una casa reale.
I colori maestri della stanza erano rosso pompei e oro.
C’erano eleganti sedie e tavoli, quelle che sembravano comode poltrone, divani e innumerevoli tappeti.
Su una ampia sedia c’era appollaiata una signora,
era Enorme.
ENORME.

“Buongiorno” Disse educatamente la rossa.

“Buongiorno a te…”

“…Claire Hallet”

“Claire Hallet”

Ci fu silenzio per molti minuti, nei quali la signora e la ragazza si squadrarono.
“Bene..sei venuta qua per il lavoro?”

“Si signora”

“Mh…e cosa sai fare?”

Claire guardò la signora, che con gli occhi a palla e il piccolo naso aquilino sembrava un gufo.

“Che cosa sai?” ripetè “Tutto o niente?”

“Io so tutto signora” Rispose Sicura Claire.

“Sei molto arrogante Signorina Hallet”

“Lo so…”

“E ne sei fiera?”

“Credo che l’arroganza faccia parte delle colonne che tengono questo mondo ancora in piedi signora”

La donna la stava esaminando.
Bella era bella.
Intelligente era intelligente.

“In che senso?” Domandò poi, sospettosa.

“Se io non fossi stata abbastanza arrogante non mi sarei presentata qua.”

“Mh…credo tu abbia ragione…e gli altri, pilastri, si come li chiami tu…quali sono?”

“Certamente l’egoismo e lo scettismo, signora”

Stettero in silenzio ancora per un po’.
La signora la congedò, chiedendo alla signorina di fare iniziare Claire il giorno dopo.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: