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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: THE BEGINNERS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: leli-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/08/2005 19:40:08 (ultimo inserimento: 03/05/06)

le avventure di 7 sedicenni alle prese con magia, guai ed equivoci ``non scoraggiatevi ragazzi..-disse benjamin-..in fondo siete solo dei principianti
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

THE BEGINNERS

CAPITOLO 1

Chiunque fosse passato davanti alla classe 3C del collegio liceale Christius Istitute, avrebbe pensato che era in corso la Terza Guerra Mondiale. Non era strano che durante le lezioni di Poesia ci fossero dei disaccordi fra gli studenti, anche se chiamarli disaccordi non era la definizione adatta.
-Come fa il poeta a essere ottimista?- urlò Ellie.
-E’ evidente! Spera che arrivi la felicità!- gridò Alex.
-La poesia è pessimista da cima a fondo accidenti!- ribatté Elly.
-Calmatevi, per l’amor del cielo!- urlò la professoressa Green, detta anche Pugno nell’Occhio a causa delle sue occhiaie esagerate, ma il baccano provocato dai suoi studenti era troppo forte. Ormai la discussione fra Ellie e Alex era passata in secondo piano, ora tutta l’attenzione era concentrata sui libri di poesia lanciati in aria dagli altri ragazzi.
Ellie distolse per un secondo l’attenzione da Alex, che sembrava sul punto di una crisi isterica, e schivò per un pelo il pesante libro lanciato da Dominic. Ma a quel punto suonò la campanella del pranzo e tutti si zittirono di colpo.
Seguì immediatamente il rumore di ventidue sedie spostate. Ellie, Gen, Stasy, Anna, Lidia e Tessa, dette anche il Gruppo delle Mitiche (anche se a dirla tutta nessuno le chiamava così!) si diressero alla sala mensa, senza far caso ai lamenti di Alex, che sosteneva ancora di aver ragione.



Litigi come questi avvenivano spesso (anche troppo!) e agli studenti pareva impossibile che Ellie e Alex facessero parte della stessa banda: si, perché al Christius Istitute esistevano otto bande (non di teppisti !) alle quali chi voleva poteva iscriversi dal terzo anno in poi e che alla fine dell’anno gareggiavano nel Grande Torneo. Ogni banda aveva un capo che veniva rinnovato ogni volta che il precedente passava gli esami di quinta liceo e se ne andava, e inoltre ognuna possedeva un proprio ritrovo al quale solo i componenti di della banda potevano accedere, poiché per aprire la porta d’entrata era necessaria una password segreta. Ogni ritrovo era organizzato in camere da massimo sei persone, e gli iscritti ad una banda dormivano in quelle stanze anziché in quelle normali del collegio.
Nella banda di Ellie e Alex il capo era un ragazzo di quinta, Benjamin Taylor, che passava il tempo a risolvere i problemi che i due ragazzi creavano, poiché passavano la maggior parte del tempo a prendersi a martellate.







Il Gruppo delle Mitiche entrò in sala mensa e prese i vassoi per il self service. Ellie, dopo aver ritirato i suoi maccheroni al formaggio, inizio a lamentarsi con Gen.
-Non lo sopporto! Odio il suo modo di fare! Crede di avere sempre ragione!
-Calmati Ellie!- disse Gen –Inspirare ed espirare!
Ellie sbatté letteralmente il vassoio sul tavolo dove di solito si sedevano, ma si accorse che c’era qualcuno all’altra estremità: Terry e Sheila, quelle che ogni individuo di sesso maschile avrebbe definito come delle “fantastiche gnocche”, aggiungendo poi altri apprezzamenti di vario genere. Sembrava che per i ragazzi la loro sfolgorante bellezza compensasse appieno la loro totale mancanza di simpatia e modestia: erano le persone più arroganti e moralmente disgustose che mente umana potesse concepire.
-Non vedete che qui ci siamo noi?- chiese Sheila con una voce talmente acuta che rasentava gli ultrasuoni.
-Oh, scusate!- disse Ellie- Non ci eravamo accorte che ci fossero delle galline malnutrite a questo tavolo! Forza ragazze, andiamocene!- adocchiò il tavolo più lontano e si diresse fulminea verso quello, seguita a ruota dalle altre.

Le ragazze si sedettero iniziando a mangiare, e dopo circa dieci minuti arrivarono i loro compagni di classe, capeggiati da Alex. Quest’ultimo si accomodò di fianco ad Ellie, rendendola più nervosa di quanto già non fosse.
-Ciao Ellie, tutto bene?- chiese il ragazzo con un sorriso ironico stampato in faccia.
-Sta zitto! Quando parli sai solo farmi arrabbiare!
-Allora parla con Philip. Lui non ti fa arrabbiare!- disse indicando il ragazzo di fronte a lui. Philip Caldwell, migliore amico di Alex, nonché preda molto ambita da tutte le ragazze del Christius Istitute.
-Hai perfettamente ragione, sai perché?- rispose Ellie -Perché lui è un ragazzo gentile, al contrario di te!
Philip arrossì un po’, e abbassò lo sguardo sul suo piatto, facendo finta di nulla.
Ellie decise di troncare lì la conversazione, ignorando ogni tentativo di Alex di stuzzicarla.

Finito il pranzo uscirono tutti dalla mensa e si diressero verso le scale per andare al terzo piano, dove si trovava il loro ritrovo, ma passando davanti al portone principale si imbatterono in Terry e Sheila, che sembravano attendere proprio loro.
Le due si avvicinarono ondeggiando i fianchi come erano solite fare per attirare l’attenzione.
-Alex, ancora in giro con queste mezzecartucce? Mi meraviglio di te!- disse Terry.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo.
-Ancora con questa storia?
-Tesoro, lo sai che noi siamo tipi che non demordono facilmente…- rispose Sheila, che lentamente si era avvicinata a Philip-…e anche tu dovresti saperlo Caldwell…
-Il fatto è che non sopportiamo di vedervi frequentare certa…come dire…gentaglia…insomma- continuò Terry, lanciando ad Ellie uno sguardo sprezzante, nel palese tentativo di provocarla- basta vedere la McKanzie…che già si vede come futura Capobanda…e tutto il resto di quelli che voi chiamate amici…
-ADESSO BASTA!- esclamò Philip che sembrava sul punto di scagliarsi contro la ragazza. Fu subito trattenuto da Mark e Dominic, che tuttavia avevano voglia di fare la stessa identica cosa.
-No no Philip, così hai dimostrato che ti sei fatto influenzare da i tuoi barbari compagni…- disse Sheila allontanandosi con la sua amica.
-E voi avete dimostrato per l’ennesima volta di essere delle schifose vipere…non che ci aspettassimo di meglio…- ribatté Ellie, senza degnarle di un altro sguardo, mentre un lieve rossore dovuto alla rabbia trapelava da sotto i chili di fondotinta spalmato sulle facce di quelle due arpie.





Ellie McKanzie inserì velocemente la password sulla tastiera a fianco della porta computerizzata del terzo piano, e quando questa si aprì entrò nella sala comune del proprio ritrovo, seguita dagli altri.
-ACCIDENTI ALEX!!!- urlò la ragazza voltandosi di scatto- potevi anche dire qualcosa a quelle serpi!!! Stavano insultando i tuoi amici!!!
-Scusami, ma non ne ho avuto il tempo…comunque ci ha pensato Philip no?
-Questo non ti giustifica!!!
Ellie sbatté un piede a terra. Ma subito dopo respirò profondamente.
-Ok…calma…non devo farmi venire l’ulcera per un microcefalo isterico che si innervosisce per il commento di una poesia…
-Ehi tu…- esclamò Alex punto sul vivo, avvicinandosi minacciosamente.
-Vuoi picchiarmi?!- chiese Ellie innervosendosi di nuovo- Avanti provaci!!! Voglio proprio vedere!!!
-Con piacere!!
-Alt! -intervenne Stasy per calmare i bollenti spiriti –Time out! Stop! Fermiamoci qui!- prese Ellie e la indirizzò verso il loro dormitorio- Ti preparo una camomilla!
L’amica, a sentire la parola “camomilla” entrare in contatto con il suo sistema uditivo, iniziò a divincolarsi.
-Non ho bisogno di nessunissima camomilla!- sbraitò mentre Gen aiutava Stasy a trascinarla in camera.





Ellie si sedette sul letto sbuffando, arrabbiata per essere stata interrotta in quella che poteva essere una rissa liberatoria.
Alzò lo sguardo e per poco non le venne un colpo: Albert , il cosiddetto ragazzo di Stasy, era comodamente sdraiato sul letto di quest’ultima.
-Stasy, ma dov’eri finita?- chiese il ragazzo mettendosi a sedere.
-Perchè? Ti mancavo così tanto?- chiese lei con occhi dolci.
-Ehm…non proprio. Hai presente ieri, che siamo usciti insieme?
-Siiiiiiiiii?
-Ti sei fregata il mio cellulare!
-Oh! È questo per caso?- Stasy tirò fuori dalla tasca un cellulare con la cover bicolore.
-Si si brava! È proprio quello!- esclamò Albert mentre gli si illuminavano gli occhi.
Stasy lanciò il cellulare in aria. Albert si alzò, inciampò nel copriletto, finì a terra con uno schianto, fece una capriola per rialzarsi, inciampò nel tappeto, fece una scivolata e afferrò il cellulare al volo poco prima che si sfracellasse al suolo.
Nella stanza calò il silenzio.
Albert alzò la testa, tenendo ancora stretto il cellulare.
-Ma ti ha dato di volta il cervello?- chiese il ragazzo a Stasy. Questa sbuffò.
-Sei sempre il solito...non pensi ad altro che al tuo cellulare! Se non l’hai ancora notato io sono la tua ragazza! Non merito un po’ di attenzione?
-Ti prego Stasy!- implorò Albert- tutto ma non questo…non le tue scenate di gelosia…non per il cellulare!!!
Stasy sbuffò un’altra volta- E va bene...la smetto...contento?
Albert sorrise e le diede un bacio sulle labbra.
-Si...ora sono contento!
-Adesso fuori di qui prima che cambi idea!- esclamò Stasy.
-Come vuoi...allora ci vediamo dopo, ciao ragazze!
-Ciao!- salutarono le altre due. Albert uscì dalla stanza e Stasy si sedette sul suo letto, mentre Gen la osservava sognante.
-Che hai da guardare in quel modo?
-Accidenti…hai un ragazzo stupendo…
-Stupendo un corno! L’hai visto no? Sempre attaccato al suo stramaledetto cellulare!
-però è meglio di niente…- disse Ellie che era rimasta zitta fino ad allora.
-Si si…come no…ma perché non parliamo di te Gen? E di Dominic?
La ragazza arrossì di colpo.
-Che?- chiese con voce stridula.
-Non fare finta di niente…- disse Ellie con un sorrisino malizioso- Su su…dicci…come va?
-Come vuoi che vada? Divento rossa come una barbabietola se passo più di 30 secondi vicino a lui, ed è un miracolo se non balbetto! È praticamente impossibile che io gli accenni, anche minimamente, il fatto che mi piace!
-Direi che in questo caso ti servirebbe la sfacciataggine di Ellie!- osservò Stasy.
-Bè, non esagerare, pure io vado in crisi se devo dichiararmi a qualcuno…- disse l’altra.
-Però non ti comporti come un pomodoro ambulante ogni volta che rivolgi la parola ad Alex, anzi, lo insulti senza tanti scrupoli!
-Si ma….EHI!!! CHE CAVOLO VORRESTI DIRE???!!!
-Che ti piace Alex!- rispose Stasy innocentemente.
-CHE COSA??!!
-Su su!! State calmine!- intervenne Gen- Una partita a Monopoli?




Nel frattempo, nella sala comune...
-Ragazzi...- disse Tessa attirando l’attenzione dei suoi compagni- Noi tre usciamo, avvisate voi le altre quando escono dalla camera?
-Si...
-Bene grazie, ciao ciao!- e uscì dalla sala comune con Lidia e Anna.
Appena la porta d’ingresso fu chiusa, si aprì quella del dormitorio delle ragazze, e ne uscì Albert.
-Salve ragazzi!
-Ciao Al!- lo salutò Mark- Che ci facevi lì dentro?
-Dovevo recuperare il mio cellulare!- si sedette intorno al tavolo vicino a Philip- Che si dice?
Tutti si voltarono verso Alex, seduto a un’estremità del tavolo con le braccia incrociate al petto e la visiera del cappellino tirata giù il più possibile.
-È successo qualcosa?- gli chiese Albert.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso l’amico- ...Ellie...
Albert sorrise sarcastico- Aaaah, capisco...ma vedi il lato positivo! Dopotutto è un piacere farsi mettere i piedi in testa da lei!
Alex si tolse il capello per liberare la visuale.
-A parte il fatto che non è mai stato detto che sia Ellie a mettere i piedi in testa a me…che vorresti dire?
-Mi pare ovvio- rispose Albert-…Ellie dall’ultima estate è…mmmh…direi che l’espressione “sbocciare come un fiore” sia calzante…non vi pare?
-Ma che stai blaterando? Ti sei fumato una canna?- chiese Alex sconcertato- Ellie una bella ragazza??!! A se sembra sempre la stessa ragazzina dalla lingua lunga!
-Alex, lo sappiamo che sei tardo!- disse Philip prendendolo in giro- ma non avrei mai pensato fino a questo punto! Hai battuto ogni record!
Tutti i ragazzi scoppiarono a ridere, mentre l’interessato assumeva uno sguardo truce e nascondeva di nuovo il volto sotto il cappellino.
-Però…- disse Mark-…Ellie non è l’unica ad essere “sbocciata”, come dice Albert! Guardate Gen! Non male, vero Dominic?
-perché lo chiedi a me?- domandò l’amico facendo finta di niente.
-Se, se!! Non fare il finto tonto! Ormai da quant’é che ti piace? Parecchio mi sembra! Perché non ci hai ancora provato?
Dominic fece spallucce.
-Non ho ancora trovato l’occasione adatta…
-Ti consiglio di trovarla al più presto Dom!- intervenne Albert- La ragazza potrebbe scapparti da sotto il naso! Bisogna essere tempestivi!
-Ha parlato il grande esperto in materia!- scherzò Philip.
-Perché lo sono amico mio!!
-Certo certo! Sbaglio, o è stata Stasy a fare la prima mossa perché tu non ne avevi il coraggio?
-Dettagli…

I ragazzi trascorsero un po’ di tempo chiacchierando di donne, di videogiochi, di donne…
-È una mia impressione...- disse Alex a un certo punto- ...O è da un po’ che non si sentono provenire suoni dalla stanza delle ragazze?
-L’ho notato anch’io...- rispose Albert- ...la cosa è alquanto sospetta! Chissà cosa stanno facendo...
-Andiamo a vedere!- propose Philip.
I cinque si alzarono e camminarono verso la porta del dormitorio cercando di non fare rumore. Alex mise una mano sulla maniglia e aprì molto lentamente, facendo attenzione a non far cigolare la porta. Infilò la testa nella fessura, ma fu investito da un urlo di Gen che lo fece quasi cadere a terra.
-MA è ASSURDO!- urlò la ragazza ad Ellie- Non puoi farmi pagare tutti quei soldi per comprare un misero palazzo a due piani!
-Tesoro, gli affari sono affari!- rispose l’amica indifferente- Se non paghi, niente palazzo!
-È comunque un furto! Accidenti! E va bene lo compro, conoscendoti al prossimo giro aumenteresti il prezzo!
Ellie sghignazzò soddisfatta, poi alzò lo sguardo verso la porta e si accorse delle teste dei ragazzi che spuntavano dalla porta.
-Ma guarda, abbiamo visite!- disse divertita- Forza carucci, entrate, ormai è inutile origliare!
I ragazzi, ormai scoperti, entrarono nella stanza riunendosi attorno alle tre ragazze sedute sul letto di Gen.
-A cosa state giocando?- chiese Dominic.
-Una versione personalizzata di Monopoli!- rispose Stasy.
-Una “versione personalizzata”? Che significa?- domandò Albert.
-Significa che giochiamo a Monopoli, ma con le nostre regole!- disse Gen.
-Voi non siete normali!- commentò Philip- Invece di stare qui, perchè non venite a fare un giro in giardino con noi?
-Mmmh...- fece Elly riflettendo- Ma si, perchè no!- raccolse tutte le pedine sparse sul letto, mentre Stasy e Gen chiudevano il tavolo da gioco. Sistemarono tutto nelle scatola, e si alzarono dal letto.
-Bene, possiamo andare!
Il gruppetto uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.





Poco dopo, in giardino...
-Accidenti!- esclamò Ellie- Ecco perchè in sala comune con c’era nessuno, sono tutti qui!
Il giardino era stracolmo di ragazzi e ragazze, sembrava che tutti gli studenti del Christius Istitute si fissero radunati lì. C’era gente che correva, camminava, giocava o semplicemente se ne stava all’ombra degli alberi a parlare. Il sole era caldo e il cielo era limpido, e tutti si erano tolti i maglioncini della divisa scolastica, rimanendo con le camicie a maniche corte: anche se erano gli inizi di ottobre, quel giorno sembrava estate.
-Però...- disse Stasy- C’è movimento oggi! Si fa quasi fatica a camminare!- poi si accorse di un gruppetto di persone riunite sotto un albero lì vicino, che confabulavano. Una di quelle persone si accorse di loro, li salutò e iniziò a corrergli incontro.
-Oh mio dio! Sta venendo qui!- esclamò Ellie terrorizzata- Si salvi chi può!- la ragazza cercò di andarsene ma Alex la trattenne per il maglione della divisa.
-Non penserai di lasciarmi da solo in balia di quello psicopatico, vero?- chiese il ragazzo.
-A dire la verità era proprio questa la mia intenzione!- rispose lei. Ma ormai era tardi.
-Buongiorno ragazzi!- disse la persona che li aveva raggiunti.
-Buongiorno Benjamin...
-Ellie, Alex, meno male vi ho trovati!
-Perchè? Ci cercavi?- chiese Alex, ma Benjamin non colse la vena ironica.
-Certamente! Ho grandi progetti per quest’anno, e voi ne fate parte!
-Progetti per cosa?- domandò Ellie facendo finta di niente.
-Come, ve ne siete già dimenticati? Per il Grande Torneo è ovvio! Questa volta dobbiamo vincerlo assolutamente! Voi due siete le matricole migliori del terzo anno, il vostro ingresso nella nostra banda e stato una benedizione!
-Ma Benjamin cerca di essere ragionevole...- disse Ellie esasperata- Siamo solo ad ottobre e il torneo è a giugno!Non c’è fretta!
-Il tempo è denaro!- esclamò Benjamin- Bhe, in questo caso non proprio...però...insomma, avete capito cosa intendo! Comunque vi aspetto alle nove di stasera nell’aula magna, vedete di esserci!
-Dobbiamo proprio?
-Si!
-E va bene...
-Ottimo! Ora se non vi dispiace ho un po’ da fare! A stasera!
-Ciao...
Benjamin si allontanò tutto saltellante, sotto gli sguardi dei suoi compagni di banda.
-Bhe...- disse Dominic- ...siete nei guai ragazzi!
-Grazie mille per l’arguta osservazione!- disse Ellie.
-Non c’è di che!
-Avete una vaga idea di quello che Benjamin ha intenzione di farvi fare?- chiese Gen.
-Purtroppo no...- rispose Alex.
-E io farei volentieri a meno di scoprirlo!- completò Ellie.









Ellie si alzò dal suo letto e indossò un paio di jeans la posto della gonna della divisa.
-Dove vai?- le chiese Lidia alzando lo sguardo dalle carte da gioco che aveva i mano.
-Sono quasi le nove...- rispose- devo andare da Benjamin in aula magna…ci vediamo più tardi!
-Buona fortuna!- disse Gen.
-Grazie, ne avrò bisogno!- e detto questo uscì dal suo dormitorio.
La sala comune era quasi deserta, la maggior parte dei ragazzi si era già rintanata nei propri dormitori. Solo Albert e Stasy si stavano preparando per uscire.
-Ehi Al!- disse Ellie avvicinandosi ai due- Alex è nel vostro dormitorio?
-Si certo! Credo ti stia aspettando! Noi andiamo, ciao!
-Ciao!- rispose la ragazza e si diresse al dormitorio dei ragazzi.
Aprì la porta. Lo spettacolo che le si presentò davanti non fu dei migliori. Cinque dei sei letti presenti nella stanza erano disfatti, le lenzuola strisciavano a terra, le coperte sembravano andate smarrite e i materassi erano ricoperti di fumetti e riviste sportive.
Sui comodini erano ammucchiate cartacce di ogni genere di merendina o di gelato confezionato e varie lattine di bibite gassate. Le pareti erano tappezzate di poster mezzi strappati di attrici e cantanti famose. I ragazzi erano sdraiati sul tappeto al centro della camera.
Alex alzò la testa sentendo la porta aprirsi e vide Ellie.
-Oh, sei tu! È già ora?
Il ragazzo si alzò da terra e si spolverò la divisa scolastica.
-Ehm...perchè ve ne state sdraiati a terra?- chiese Ellie, non molto sicura di voler sapere la risposta.
-I letti sono inagibili!
-Inagibili? Ok, non voglio sapere altro! Andiamo! Ciao ragazzi!
-Ciao!- salutarono gli altri.





Ellie McKanzie e Alexander Bale scesero le scale fino al piano terra, e una volta arrivati lì girarono verso il corridoio alla loro destra in fondo al quale si vedeva l’ingresso dell’aula magna. Davanti alla porta c’era Benjamin ad aspettarli.
-Eccovi!- esclamò appena li vide- venite venite!!
I due ragazzi entrarono nell’aula, dove si trovavano già altre persone ad aspettarli: Leonard Astor, Alison Bogan e Jim Florio, i ViceCapobanda di Benjamin, i primi due del quinto anno e l’altro del quarto.
-Bene!- iniziò il Capobanda- Passiamo subito al dunque! Come al solito anche quest’anno nel Grande Torneo, oltre alle prove atletiche, ci sarà la famosa “quinta prova”, decisa con il sorteggio. L’ultima volta è uscita “la prova di ballo” e la banda dei “Falchi” ha vinto solo perchè tra le ragazze del quinto anno c’erano ballerine esperte! Quest’anno sarà diverso, ci impegneremo fin dall’inizio! Stavolta è stata estratta “la prova di recitazione”, e io naturalmente ho già deciso che opera mettere in scena!
-E cioè?- chiese Ellie.
-Romeo e Giulietta!- rispose Benjamin fiero.
-E ti pareva!
-Hai detto qualcosa Ellie?
-Ehm...no niente!
-Bene...stavo dicendo...ah già! Dunque, non seguiremo alla lettera l’opera di Shakespeare, perché sarebbe troppo complesso! Faremo un riadattamento! Leonard sarà lo sceneggiatore, Alison la costumista, Jim lo scenografo e io naturalmente il regista!
-E noi cosa centriamo in tutto questo?- domandò Alex.
-Come? Non l’avete ancora capito? Voi sarete gli attori principali, per la precisione Ellie sarà Giulietta e Alex sarà Romeo!
-CHE COSA?- urlarono i due contemporaneamente.
-Calmatevi!- disse Alison- Abbiamo pensato che voi sareste stati perfetti! Siete dei grandi attori!
-Ma stiamo scherzando? Come potrebbe questo essere così poco femminile fare la parte della dolce Giulietta?- chiese Alex indicando Ellie.
-E tu allora?- ribatté lei- Sei troppo arrogante e insensibile per interpretare un personaggio romantico come Romeo!
-Invece noi pensiamo che siate perfetti!- esclamò Benjamin estasiato.
Ellie si rivolse a Leonard guardandolo in cagnesco- Le scena del bacio è prevista?
-E…e…ecco…- rispose questo leggermente spaventato- Temo…di..di…si…se la togliessimo niente avrebbe più senso…
-Ma non c’è qualcuno che possa sostituirmi?- chiese Alex implorante.
-Bhè, a dire il vero per la parte di Romeo avevamo pensato anche a Philip...- rispose Alison-...ma tu ed Ellie siete così affiatati…
Ellie riflettè su come avrebbe potuto essere meraviglioso baciare Philip al posto di quel microcefalo che ormai vagava per l’aula magna in preda a una crisi isterica.
-Per me va bene…- disse alla fine la ragazza ormai rassegnata. Doveva pensare che era per il bene della banda! (E in fondo che attrice era se rifiutava una parte simile?) -E tu Alex che dici?
-Che non voglio farlo!
Benjamin guardò implorante Ellie, che alzò gli occhi al cielo.
-Ma come?- disse la ragazza per provocarlo- Non hai nemmeno il fegato di salire su un palco e darmi un misero bacio? Sei davvero un codardo, dovresti vergognarti di far parte della banda delle “Tigri”!
Alex diventò color aragosta per la rabbia.
-E VA BENE ACCATTO!- dichiarò ai presenti.
-Forse volevi dire “accetto”…- puntualizzò Ellie.
-SI ACCETTO!
Benjamin si avvicinò a Leonard con aria soddisfatta.
-Mi piace il modo in cui Ellie riesce a manipolarlo! Oh oh oh! Si, mi piace…

FINE CAPITOLO 1-TO BE CONTINUED


Salve a tutti sono di nuovo io, Leli-chan!! Oh oh oh!!! Ho riesumato questa storia da un vecchio racconto che avevo scritto, e con la consulenza di Hachiko, l’ho rimesso in sesto! Che ve ne pare? Premetto che è un capitolo un po’ introduttivo, e che la vera storia deve ancora iniziare, ma come vi è sembrato? Fatemelo sapere, vi prego!!
Inoltre l’ho messo come genere sentimentale-romantico, ma più che altro perché non sapevo cosa mettere. In realtà è un misto di fantasy, comico e anche un po’ romantico, ma non da far venire il diabete!
Cmq…commentate!


Alla prossima
Kiss
Leli-chan



 
Continua nel capitolo:


 
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