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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Magic Knight Rayearth
Titolo Fanfic: SAN VALENTINO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aledys galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/08/2005 15:25:12

prima di sephiro e dei cavalieri magici, ma soprattutto prima di felio... la mia prima ff!!
 
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- Capitolo 1° -

Ciao a tutti!!
Prima che iniziate a leggere devo aggiungere un paio di cose:
1) Fu Hooji, come sa chi ha letto il manga da cui è tratto questo raccontino, frequenta una scuola femminile perciò quella di inserirla nel contesto di una classe mista è stata una mia iniziativa…
2) Ma secondo voi i Baci Perugina ci sono anche in Giappone? Naaaa!!
Buona lettura ^___^


La mattina del 14 febbraio Fu si svegliò tardi e per di più con un terribile mal di testa. Cercò a tentoni gli occhiali e se li appoggiò in modo sbilenco sul naso, strizzando gli occhi per cercare di mettere a fuoco la stanza avvolta nella penombra. Si alzò barcollando e, una volta infilati i piedi nelle morbide ciabatte di spugna, scese le scale tenendosi precariamente al corrimano di legno. Trovò la cucina deserta, ma non se ne stupì: entrambi i suoi genitori uscivano almeno un’ora prima di lei per recarsi nei rispettivi uffici. Fu riempì fino all’orlo un bicchiere di latte e vi immerse i suoi biscotti al cioccolato: il loro sapore dolce le fece scordare facilmente il mal di testa e la misero di buon umore.
Dopo aver passato un buon quarto d’ora in bagno la ragazza indossò l’uniforme scolastica e annodò con cura il fiocchetto rosso sotto il colletto della camicia inamidata. Infine, dopo averli pettinati con cura, ravviò i morbidi capelli biondi servendosi del cerchietto: se c’era una cosa che non sopportava erano i ciuffi ribelli che le ricadevano sul volto.
Fuori la giornata era limpida e fresca, sebbene non tirasse un filo di vento. Contrariata, la ragazza indossò scarpe e giaccone e si chiuse il cancello alle spalle, con la valigetta stretta in mano, e pensò che era un vero peccato: le era sempre piaciuta la brezza invernale tra i capelli.
Arrivò a scuola con largo anticipo ed entrò in classe per prima: solo in quel momento gettò un occhiata al calendario e si rese conto che era San Valentino, la Festa degli Innamorati. Fu non si aspettava niente di diverso dal solito: sarebbe stata una giornata come tante, si disse, e le due ore di storia e letteratura non gliele avrebbe tolte nessuno. A poco a poco i banchi attorno a lei iniziarono a riempirsi di studenti chiassosi, soprattutto ragazze euforiche che stringevano tra le mani un pacchetto di cioccolatini dalla carta rossa o un mazzo di fiori profumati.
Quando anche la professoressa ebbe preso posto alla cattedra, le lezioni iniziarono e le ore sembrarono dovessero durare in eterno.
Al suono della campanella della ricreazione, gli studenti saltarono dai propri posti come molle e si spintonarono fino al corridoio. Fu aspettò che la folla sorpassasse la porta scorrevole dell’aula per poi seguire incuriosita alcune sue amiche che si stavano dirigendo alla finestra. Lì fuori Shinji stava scartando una confezione di cioccolatini e li stava distribuendo alle ragazze, che gli si accalcavano attorno impazzite.
Leggermente scossa, Fu si allontanò di qualche passo, giusto in tempo per schivare due sue amiche che si stavano contendendo un cioccolatino.
Decisa ad allontanarsi da tutto quel frastuono, la ragazza fece per girare sui tacchi, ma qualcuno la chiamò: <<Fu!>>
Si girò istintivamente e Shinji le lanciò qualcosa preso dalla confezione che aveva scartato poco prima. La ragazza lo afferrò prontamente e si guardò le mani tremanti: erano strette attorno ad un orsacchiotto. Un portachiavi, per la precisione: grande quanto un pugno e di morbidissimo peluche beige, con addosso una maglietta rosa e un cuore stampato sopra. Fu ora era al centro dell’attenzione, posta sotto gli sguardi increduli delle amiche, che avevano ancora le bocche piene di cioccolato alle nocciole. La ragazza si rigirò tra le mani l’orsacchiotto e vi trovò attaccato un cioccolatino più grande degli altri, con la carta argentata ruvida al tatto e cosparsa di stelle blu: un Bacio. “Cosa vuoi dirmi?” recita la pubblicità; Fu avrebbe tanto voluto saperlo da lui in quel momento.
Alzò timidamente il volto alla ricerca di quello di Shinji, che nel frattempo si era rifugiato tra un gruppo di scolari chiassosi vicino agli armadietti. Niente, neanche un cenno.
Delusa, Fu tornò a soffermarsi sugli occhioni espressivi del peluche, cercando di non far caso ai commenti maliziosi delle amiche e alle proprie guance in fiamme, che sicuramente avevano assunto un colorito cangiante.
Mille domande le turbinavano in mente, peggiorando il suo martellante mal di testa. Forse le era nuovamente calata la vista.
Proprio in quel momento la fine della ricreazione venne scandita dal suono della campanella.

 
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