torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: LA LINEA ILLUSORIA DELL`ORIZZONTE
Genere: Sentimentale, Romantico, Azione, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: lenn galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/08/2005 22:56:45 (ultimo inserimento: 28/05/07)

due mondi opposti...una storia fantasy, d`amicizia, d`amore, e uno sport...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PROLOGO
- Capitolo 1° -

Salve a tutti!!! Eccomi di nuovo qui, come promesso non vi siete ancora liberati di me!! Allora questa ff sarà molto più lunga dell'ultima e anche più complessa! Prima di iniziare però devo fare una premessa: C'è un motivo per cui alcuni pezzi o addirittura interi capitoli sono scritti tra virgolette e altri no, lo capirete leggendo il perché! Poi...in questo prima cap vedrete i nostri "amati" personaggi dell'anime in una versione un po'...diversa! Diciamo un po' tanto!! Ma già nel prossimo cap tornerà tutto alla normalità, li rivedremo come al solito!!
Mi rendo conto che forse la premessa vi ha confuso ancora prima di cominciare a leggere ma...vi assicuro che andando avanti con la fic capirete tutto!! (ehm...o almeno è quello che spero!!).
Ok, ora ho finito quindi...buona lettura!!!


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Oggi sono qui per narrarvi come storie di luoghi e tempi tanto lontani possono intrecciarsi tra loro per merito mio.
Solo a me esse obbediscono, solo io ne decido le sorti, il mio potere è inimmaginabile.
Molti mi ringraziano, molti mi maledicono, molti mi temono, molti mi attendono.
Sotto infiniti aspetti posso rivelarmi ma rimarrò sempre nell'ignoto, poiché anche se conoscono il mio nome nessuno saprà mai di avermi incontrato.
Mi credono un'entità effimera e illusoria eppure non possono fare a meno di credere in me.
Perché?
Perché loro hanno bisogno di credere in me...
Chi sono io vi starete chiedendo?
Io sono il Fato...
E le parole che sto per dirvi sono tutte scritte qui, in questo libro, che andrò ora a raccontarvi partendo dalla prima pagina...
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

"Un enorme polverone creatosi dalla sfrenata corsa di cinque cavalli purosangue si sollevò dalla terra sulla quale i destrieri poggiavano instancabili i loro zoccoli, sotto la guida di cinque giovani cavalieri. Sembrava che il Sole gli indicasse la via da seguire, un fascio di luce penetrato tra la fitta nebbia che pareva aprirgli la strada per permettergli di allontanarsi al più presto da quel luogo di malvagità, dove parole quali perdono, rimorso o pentimento non erano conosciute. Correvano il più velocemente possibile per riuscire a sfuggire al loro inseguitore. Uno dei ragazzi voltò lo sguardo indietro continuando a galoppare mentre uno spaventoso stelo di rosa, decine di metri più grandi della norma, sfrecciava sul terreno lasciando solchi curvilinei come quelli che lasciava sulla sabbia un serpente al suo passaggio. E non era solo, insieme ai suoi fratelli, identici a lui, vestiti di spine appuntite e affilate come lame, rincorreva i fuggiaschi, non perdendoli di vista neanche per un attimo quasi quell' essere avesse un sistema nervoso paragonabile a quello di un qualsiasi animale predatore.
-Ci sta raggiungendo!- urlò il guerriero mentre si alzava sulle staffe, tenendo le retini strette nelle mano sinistra e sfoderando la spada con la destra, preparandosi a combattere. Rallentò la cavalcata, seguito dai suoi compagni, ormai l'unica possibilità che avevano di salvarsi era combattere. Cosa che non attardò a verificarsi, il demone infatti arrivò a loro circondandoli con i suoi pericolosi steli. Si trattava di un demone di origine vegetale, di livello inferiore, non avrebbero dovuto faticare troppo per sconfiggerlo, avevano affrontato ben altro, in fondo erano o no i cinque Cavalieri Sacri del regno di Saal? Sguainarono le armi bianche e si getteranno intrepidi nella lotta che si risolse, come prevedibile, con la loro vittoria. Le loro lame penetrarono il mostro e lo ridussero a pezzi, rimanendo perfettamente integre e ancora più solide, poiché si rafforzavano dopo ogni combattimento, come diceva la leggenda legata alle Armi Sacre. Ognuna di esse, di cui quei ragazzi erano i legittimi proprietari, portava uno stemma sull'elsa, all'interno di una circonferenza era disegnato un animale mitico, a seconda del suo possessore: un drago azzurro, che traeva il suo potere dall'aria dei venti; una tartaruga nera, nata dall'acqua degli oceani; una tigre bianca, simbolo della concreta terra; un'aquila rossa, originatasi dalle ardenti fiamme del fuoco; e un drago dorato, che nella luce trovava la sua forza.
La nebbia si diradò lasciando il permesso alla vista di scorgere la strada che conduceva verso il loro regno, dove tornavano reduci da un'ennesima missione. Anche quella volta portata a termine con successo. Quei guerrieri erano stati addestrati fin da piccoli a combattere, faceva parte del loro destino, erano i discendenti, ormai gli unici discendenti, dell'antica stirpe dei Cavalieri Sacri, per il resto completamente sterminata.
Il loro era un mondo in cui esistevano solo due regni, entrambi molto estesi: Saal, la loro terra natia, il centro del bene, illuminata dagli dei; e Moor, il centro del male, retto dai demoni. In lotta tra loro, l'ingenerata e celebre lotta tra bene e male, luce e ombra, speranza e distruzione.
Si avvicinarono ad un ruscello d'acqua fresca e scesero da cavallo, volendo far riposare i destrieri prima di riprendere il cammino. Uno dei guerrieri volse lo sguardo indietro verso l'impervia montagna appena percorsa, sulla cui cima sorgeva Moor, da dove erano appena riusciti a fuggire, e si tolse l'elmo scotendo la testa, lasciando che la sua massa di capelli biondi gli ricadesse scompigliata sugli occhi cerulei. Rimase qualche altro secondo in contemplazione del regno del male, da cui adesso si trovavano ben distanti, prima di spostare l'attenzione sui suoi compagni.
Il loro leader stava porgendo dell'erba raccolta sulla riva del fiume al suo purosangue accarezzandogli dolcemente il muso mentre accanto a lui un ragazzo dai lunghi capelli neri, tenuti fermi in una coda, osservava curioso, seduto su un tronco di un albero ormai caduto, il loro amico più giovane, era poco più di un bambino, che beveva assetato. L'unico in disparte era il Cavaliere che possedeva lo stemma dell'Aquila Rossa, in piedi fissava rigido, con le braccia incrociate al petto, la direzione per Saal, accanto al suo cavallo, che sembrava rispecchiare in pieno il carattere del suo padrone, solitario, orgoglioso, indomabile, probabilmente non era un caso che il suo pelo era nero, completamente nero, contrariamente al colore più chiaro, dal marrone al bianco, degli altri animali. Solo le retini rosso fuoco contrastavano quel colore di tenebra.
-Finalmente vi ho trovato!- un ragazzo sbucò da dietro agli alberi, facendosi spazio tra i cespugli e cercando intanto di togliersi di dosso i rami che si era trascinato dietro.
-Ciao Kappa!- esclamò il biondo avvicinandosi a lui.
-Ciao Max- rispose quello fermandosi per riprendere fiato. Erano ore che li cercava, preoccupato che non li vedeva tornare aveva deciso di andargli incontro. Sfortunatamente per lui però non possedeva un cavallo perché non era un Cavaliere e quindi aveva dovuto farsi tutta la strada a piedi. Essere l'osservatore di cinque discendenti di una stirpe tanto nobile e importante non era affatto semplice, nonostante fosse un onore per chiunque. Effettivamente le sue capacità di guida erano notevoli, e anche lui aveva alle spalle generazioni di osservatori, dalle quali aveva ereditato quel delicato compito.
-Come mai sei arrivato fin qui? Sai che è pericoloso, siamo distanti da Moor ma è meglio essere prudenti-
-Lo so Takao- disse -Ma ero preoccupato per voi, non vi vedevo tornare-
-Preoccupato di che? Sai benissimo che noi riusciamo sempre a cavarcela!- esclamò il ragazzino, Daichi, non senza vantarsi.
-A dire la verità sono venuto anche per un altro motivo- aggiunse -Il Profeta ha previsto che molto presto una grande sventura si abbatterà su Saal-
-Cosa ha predetto?- domandò Rei preoccupato, quando il Profeta prevedeva qualcosa la maggior parte delle volte era qualcosa di catastrofico. Kappa prese dalla tasca della tunica che indossava una palla di vetro, porgendola ai ragazzi che la osservavano incuriositi. La sfera si illuminò di un colore arancio a intermittenza, si spengeva per poi riaccendersi subito dopo, e invitò i suoi interlocutori ad avvicinarsi. Anche Kai, fino ad allora rimasto in disparte, si accostò al gruppo, osservando in silenzio quello che il la guida aveva da mostrargli.
Improvvisamente il paesaggio intorno a loro cambiò, non c'era più il ruscello dall'acqua cristallina, non più alberi e cespugli o la radura che li aveva avvolti fino a poco prima. Al loro posto c'era tutt'altro...

Il buio, una città distrutta sotto le tenebre, in cielo né pianeti né stelle, e intorno solamente un cumulo infinito di macerie. Le strade deserte, o per la precisione deserte di esseri umani, camminavano per le vie schiere di demoni andando a formare uno squadrone, un intero esercito di migliaia di membri e dalle loro facce sembravano proprio essere stati loro la causa di tutta quella desolazione. E poi in un attimo un altro frammento, un'altra scena, un uomo inginocchiato a forza davanti ad uno di quei mostri che gli passava una mano sulla fronte. L'uomo urlava straziato chiudendo gli occhi dal dolore ma quando li riapriva essi diventavano neri, quasi impossibili da distinguere dalla pupilla e la sua espressione cambiava, diventava malvagia come quella di chi lo aveva ridotto in quello stato.

E poi...una luce improvvisa e di nuovo i ragazzi si ritrovarono nel punto in cui prima si erano fermati a ristorarsi. Cos'era successo? Si guardarono intorno, ciò che gli era apparso davanti agli occhi non c'era più da nessuna parte...che si fosse trattata solo di una visione? Una terribile visione?
-Ma...che è successo?- domandò Takao confuso.
-Il Profeta ha detto che dovevate vederlo con i vostri occhi- spiegò il loro osservatore accennando alla sfera che teneva ancora stretta tra le mani. Sospirò e la rimise in tasca.
-Stai dicendo che quello che abbiamo visto è quello che ha visto anche il Profeta? Era una sua previsione?- chiese Rei.
-Esatto-
-Ma è terribile- commentò Max ricordando ancora quelle scene drammatiche. Era terribile ma soprattutto senza senso, non riuscivano a comprendere come potesse accadere tutto quello. Il loro mondo sarebbe stato ridotto così dai demoni se qualcuno non fosse intervenuto a fermarli. Avevano imparato infatti che le visioni del Profeta erano il futuro che sarebbe potuto sopraggiungere in caso nessuno fosse intervenuto a cambiarlo. Quindi c'era ancora qualche possibilità di impedire che ciò accadesse, il problema era sapere come fare.
Un fruscio attirò la loro attenzione tanto che gli fece rivolgere immediatamente lo sguardo in direzione dei cespugli alle loro spalle, mettendosi in allerta. Erano abbastanza lontani da Moor ma c'era comunque la possibilità, seppur minima, che un demone li avesse seguiti e si preparasse ad attaccarli. Senza attendere oltre sguainarono le loro spade, pronti a difendersi se qualcuno avesse provato a colpirli.
-Chi c'è?- domandò il leader dei Cavalieri riducendo gli occhi a due fessure, concentrandosi su ogni minimo rumore.
Una giovane fanciulla venne avanti, uscendo dall'ombra e rivelando il suo volto colpito dai delicati raggi del sole ormai al tramonto, che lasciavano un puro colore rossastro nel cielo sempre più buio. Indossava una lunga veste bianca scollata, stretta in vita da una sottile fascia color oro annodata sul fianco destro, e che le lasciava le spalle scoperte sulle quali ricadevano morbidi i suoi capelli castani, lo stesso colore dei suoi occhi, grandi e profondi.
-Chi sei?- Takao le si avvicinò per poterla guardare più da vicino ma qualcosa non glielo permise. La mano del suo compagno Rei gli si era posata su un braccio e stringeva la presa quel tanto che bastava per impedire al ragazzo di accostarsi ulteriormente.
-Guardala attentamente- gli suggerì.
L'attenzione del guerriero fu catturata da uno strano simbolo, un piccolo segno sul petto della sconosciuta, tra il seno e il collo, rappresentava due rose i cui steli si intrecciavano tra loro mentre le due corolle sbocciavano sotto la luce di una corona.
-La Principessa Hilary...- mormorò quello.
-I cinque Cavalieri Sacri...ed il loro osservatore- concluse rivolgendo l'attenzione al ragazzo bruno, più bassino, e che non era in armatura.
-Perché sei qui? E' pericoloso- la avvertì Max rimettendo la spada nel fodero, seguito dai suoi compagni.
-Il re, mio padre, vuole parlarvi- rispose lei in tutta la sua eleganza.
-Il re? E cosa vuole?- gli domandò Kappa, sorpreso che il re volesse vederli. La ragazza alzò appena lo sguardo verso il cielo prima di rispondere.
-Vi sta aspettando...andate prima che il sole tramonti-
I Cavalieri si consultarono con lo sguardo, decidendo poi di fare come gli era stato detto, capendo che la Principessa non avrebbe aggiunto altro. In silenzio ripresero i loro cavalli avviandosi verso il regno di Saal, camminando al passo, tutti eccetto uno di loro, che attese ancora fin quando i suoi compagni non furono abbastanza lontani.
-Tu non vieni?- la sua voce profonda e virile fece volgere gli occhi della fanciulla verso chi le aveva posto quella domanda. Si avvicinò a Kai, fermandosi solo quando gli fu di fronte, osservando le sue iridi ametista. Si alzò in punta dei piedi avvicinando il suo viso a quello dell'altro avvertendo il suo respiro caldo sulla sua pelle.
-Ci rivedremo Cavaliere- sussurrò a due centimetri dalla sue labbra, prima di indietreggiare e voltarsi per poi sparire di nuovo nell'ombra, allo stesso modo in cui era comparsa."

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Dall'intreccio del mio filo dipendono tanti destini, cosa sarebbe il mondo senza di me?
Un mondo senza speranza.
Un mondo senza attesa.
Un mondo senza dolore.
Un mondo senza gioia.
Un mondo senza futuro...
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

TO BE CONTINUED...


Spero vi sia piaciuto!! Fatemi sapere!! Ci vediamo al prossimo cap!! Un grazie speciale a tutto quelli che hanno letto e che commenteranno!!!
Ciao ciao!!!

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: