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Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: ROSWELL
Titolo Fanfic: LVIN` ON A PRAYER
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: majandra galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/08/2005 14:39:36 (ultimo inserimento: 10/08/05)

ecco due killer-professioniste che avranno il compito di sconfiggere il nostro amato gruppetto...ma sarà così facile?maja e heaven colpiscono ancora!
 
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- Capitolo 1° -

Eccoci quà...io e la mia socia Maja ormai siamo entrate nel circolo vizioso delle fic...non vi preoccupate "Il sangue dei vinti" non l'abbiamo abbandonato!
Facciamo solo gli straordinari...^__^...Maja dovrebbe smettere di darmi corda nelle mie idee malsane...altrimenti un giorno o l'altro mi riattacca il telefono in faccia, perché la chiamo sempre alle ore più sceme..anche per delle stupidate!
Ora dò il via a questo primo capitolo...leggete!!^^

-Heaven-


New York 21.00 p.m.

Mi abbassai velocemente flettendo le ginocchia per schivare un pugno che altrimenti sarebbe arrivato dritto sul mio volto, distesi la gamba sinistra e feci uno sgambetto verso la figura vestita di nero contro laquale stavo combattendo.
La mia avversaria si sbilanciò finendo a terra e io mi misi a cavalcioni sul suo torace per bloccarle ogni movimento, ma lei con un colpo di reni e uno spintone ben assestato mi spinse via facendomi finire contro il divano, che per mia fortuna era ricoperto di cuscini e per questo poco pericoloso, con fare deciso si riavvicinò a me e assestò un altro pugno che questa volta andò a segno.
Sentii il sapore dolciastro del mio sangue invadermi la bocca, imprecai e decisamente incazzata bloccai il braccio della ragazza e lo storsi...forse un po' troppo.
-Cazzo Angi - fece la ragazza emettendo un gemito di dolore - me lo rompi!- mollai la presa e andai ad accendere la luce, che avevamo spento per rendere più difficoltoso l'allenamento.
-Parla la santarellina...io ora ho un labbro spaccato!- mi lamentai mentre mi dirigevo in bagno a prendere del disinfettante, un po' di cotone e una benda per la mia coinquilina, nonché socia in affari -Se se..a proposito stasera a che ora è l'incontro con il nuovo cliente?- mi domandò lei infilando la sua testolina dai lunghissimi capelli dorati nella toilette -Alle undici- borbottai tamponandomi il taglio al labbro superiore e lanciandole uno sguardo truce perché non si ricordava mai niente -Certo che è proprio noioso fare il killer-professionista...non si posso incontrare i clienti in modo normale!- disse sconsolata sedendosi sul bordo della vasca da bagno di marmo con idromassaggio da duemila dollari -Si chiama discrezione Niki!- protestai togliendomi l'elastico dei capelli, facendo si che una massa di boccoli scuri accarezzasse le mie spalle e la mia schiena - comunque mi vai a prendere del ghiaccio in cucina? Visto che il danno al mio viso l'hai fatto tu!- lei si alzò scattante e la vidi sparire dalla stanza per recarsi in cucina.
Spensi la luce in bagno e andai in salotto, da dove seduti sul nostro comodo divano di pelle nera si poteva ammirare una New York piena di luci e di vita, e la vista era ancora più esaltante visto che ero in un attico che costava tre mila dollari al mese al ventesimo piano di un lussuoso palazzo.
Effettivamente fare la killer a pagamento rendeva davvero bene, non ci potevamo lamentare io e Niki, però ci giocavamo la pelle ogni volta, perché nella maggior parte dei casi quelli che dovevamo uccidere non erano proprio dei ragazzini innocenti...no decisamente!
Per questo io e la mia amica ci allenavamo costantemente per tenerci in forma...con ottimi risultati..ciò è testimoniato dal fatto che nessuno dei nostri avversari può reclamare...già diciamo che sono tutti troppo impegnati a starsene nelle loro bare!
-Angi!!- Niki picchietto con le sue dita sulla mia spalla per attirare la mia attenzione, mi passò il ghiaccio -Stupefacente vero...la nostra grande mela!- disse lei riferendosi alla vista che offrivano le vetrate del nostro appartamento, si stiracchiò e disse -Che ne dici, andiamo a preparaci è quasi ora- io annuii e come due feline scendemmo dal divano per indossare abiti più consoni.



Roswell 22.00 p.m.

Max Evans fece un ultimo tiro dalla sua sigaretta e poi spense la cicca sul marciapiede.
Era preoccupato, qualcosa non andava, non avrebbe saputo dire cosa con precisione lo turbava...le sensazione sono complicate da spiegare..soprattutto quando sono così confuse, quando invadono i tuoi pensieri senza un preciso motivo e tutto ciò ti porta a trascorrere la notte insonne e a passeggiare per la città con una faccia crucciata e i nervi a fior di pelle per il fatto che neanche questa notte potrà riposare senza avvertire una morsa allo stomaco.
-Ehi amico!- lo apostrofò un ragazzo dai capelli castani con le mani infilate nei jeans e la camicia rigorosamente fuori dai pantaloni -Sputa il rospo Max, sei davvero strano ultimamente- finì, per poi guardare il ragazzo moro e di bel aspetto di fianco a lui.
-Il problema è che non ho una risposta, è questo che mi rende così..- l'altro completò la frase per lui -Incazzoso, si perchè è l'unico aggettivo che ti descriva alla perfezione- il moro sospirò -Già Michael..non devo proprio essere di compagnia ultimamente, ma mi passerà- Max abbozzò un sorriso e fece spallucce, mentre Michael Guerin il suo amico di sempre scuoteva la testa rassegnato.


New York 23.00 p.m.

Lo studio era spazioso e pochi mobili erano presenti nella stanza, c'era giusto una scrivania di vetro, attorno alla quale v'eravamo: io, Niki due energumeni che sembravano appena scappati dallo zoo e un ragazzo sui ventanni con due stupendi e inquietanti occhi argentei -Angelica Azzurra Moor e Nicole Nataly Bellamy- scandì i nostri nomi il ragazzo che ci aveva convocate, era normale che lui avesse cercato informazioni su di noi visto che non potevamo andare ingiro con dei bigliettini da visita con su scritto :"Killer professioniste..se siete nostri nemici sarete carne da macello"..non era molto professionale.
Si passò una mano tra i corti capelli castano-biondi -E così potreste aiutarmi?- io guardai Niki che ricambiò il mio sguardo -Noi siamo quì per questo- asserii con aria seria - ovviamente con una lauta ricompensa!- terminai la mia frase con un sorrisetto furbo dipinto sulle labbra.
-Nev!portami subito il fascicolo- ordinò il ragazzo a una delle sua guardie del corpo -Mi scusi potremmo sapere il suo nome?- chiese Niki sporgendosi dalla poltrona -Oh, ma certo- disse il giovane sorridendo - il mio nome è :Vladimir Keuz!E se porterete a termine il vostro compito sarò la persona che vi renderà più ricche di quanto non siate già!- a me già piaceva questo!
Una volta ottenuto il fascicolo l'aprì e ci mostrò alcune foto che ritraevano un ragazzo dai capelli mori abbastanza lunghi e dal fisico atletico, alcune volte era in compagnia di una ragazza con i capelli corvini altre volte c'era un altro bel ragazzo dai capelli castani, mentre altre era in gruppo con dei ragazzi tra cui una bionda dai capelli lunghi, e un'altra ragazza dai capelli castani tagliati corti, che poi scoprimmo essere la sorella della "vittima", e come ultimo componente maschile c'era un ragazzo dai capelli castano scuro abbastanza lunghi.
-Dovete ucciderli tutti, tranne il moro...lui lo porterete da me!- ci spiegò Vladimir con una luce sinistra nei suoi occhi -Ci stiamo!!- accettò subito Niki e poi aggiunse - il nostro compenso a quanto ammonta?- il ragazzo si sistemò meglio sulla poltrona e soffiò -Cinquanta miloni di dollari!- quasi mi mancò il fiato quando disse la cifra, inutile dire che avevamo accettato il caso.
Lui ci diede molti dettagli sulle vite dei ragazzi dicendoci che avremmo dovuto prima di tutto avvicinarci a loro e fare rapporto a lui ogni giorno -Ragazze, loro sono alieni!- disse lui, io e Niki ci guardammo pensando che era ricco ma totalmente rimbambito -Alieni?- chiesi per essere sicura di aver capito bene -Capirete tutto una volta giunte a Roswell..sono sicuro che poi non farete più quelle facce stupite-...se lo diceva lui!
Attento Max Evans...stiamo arrivando!



Roswell 00.00 p.m.

Isabel Evans si rigirò nel letto, il suo viso era una maschera di terrore, si svegliò di sporassalto e sbarrò gli occhi, per un secondo era sprofondata nel terrore più puro...aveva sognato che tutte le persone attorno a lei erano state uccise e lei era disperata perché non riusciva più a trovare suo fratello Max.
Si alzò dal letto e posò i piedi contro le piastrelle fredde della sua camera.
Nello stesso momento sentì la porta d'ingresso aprirsi e vide entrare suo fratello e Mike -Passeggiate notturne?- chiese la ragazza con la voce ancora impastata da sonno -Già...- dissero in coro i due ragazzi -e tu come mai alzata?- s'interessò Max -Ho fatto un incubo...- il moro si bloccò e sussurrò -Descrivimelo...- e così Isabel fece, lasciando di stucco i due ragazzi.
Il silenzio fu interrotto da Michael che disse -Ragazzi, io non credo nelle coincidenze...quà bisogna indagare.-

New York

Vladimir Keuz si rilassò sulla sua poltrona, soddisfatto dell'accordo ottenuto con le due ragazze.
La loro fama le precedeva ed era sicuro che avrebbero portato a termine la missione, anche se aveva capito che loro avevano sottovalutato i loro avversari, questa volta per le due killer sarebbe stato più complicato.
Soprattutto perché aveva specificato che loro prima di tutto dovevano guadagnare la fiducia dei ragazzi e poi agire, perché gli alieni non avrebbero mai usato i loro poteri su delle amiche.
Inspirò e pensò che il suo piano questa volta l'avrebbe fatto diventare ricco da fare schifo.


-Heaven-





 
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