PROLOGO
- Capitolo 1° -
L’ aria era calda, il sole splendente ed il cielo azzurro non accennava a mostrare nemmeno una sola nuvola. I ciliegi davanti alla scuola erano da poco fioriti, ed i petali portati dal vento si alzavano e ricadevano dolcemente e con eleganza a terra.
L’ erba del giardino vicino l’ edificio scolastico era sempre molto curata e verde, ma ora l’ azzurro del cielo sereno metteva in risalto ogni singolo filo d’ erba, rendendo quel giardino quasi perfetto agli occhi degli scolari, che attendevano intorno all’ edificio.
Alcuni di loro chiacchieravano allegramente in compagnia, altri, nervosi, camminavano avanti e indietro aspettando l’ inizio delle temute lezioni.
Intanto, sul pullman diretto alla scuola un ragazzo dall’ aria stanca stava seduto, il braccio destro appoggiato al finestrino e la mano nei capelli, neri come la notte, guardando in silenzio fuori dal pulmino, oltre il vetro. I suoi occhi azzurri dal taglio leggermente a mandorla erano messi in risalto dal colore dei capelli, tenuti lunghi fino alle spalle, raccolti in una coda, lasciano che la frangia gli cadesse sugli occhi.
Di fronte a lui, era seduta una ragazza mora, dagli occhi verde smeraldo, la carnagione chiara e i lineamenti dolci, immersa nella lettura di un libro scolastico. Entrambi avevano la stessa età.
La ragazza alzò lo sguardo, osservando per un attimo quegli occhi azzurri “non l’ ho mai visto prima“ pensò “deve essere nuovo di qui…”. Lui immobile girò lo sguardo, che si incrociò per un attimo con quello della ragazza., poi lei con uno scatto tornò a leggere il libro.
Era il primo giorno di scuola dopo un breve periodo di vacanze, e sul pullman si respirava un’ aria di tensione. Dopo qualche minuto finalmente il mezzo si fermò di fronte alla scuola, e tutti gli studenti scesero. La ragazza chiuse il libro, infilandolo nello zaino e, una volta scesa, si diresse verso un gruppetto formato da due ragazzi e una ragazza, che la videro arrivare.
-Hei Mary! Finalmente!- A parlare era stato Alex, un ragazzo alto e snello, dai corti capelli biondi e gli occhi scuri. Sempre abbronzato, Alex aveva un anno più degli altri, ma frequentava la stessa scuola, sebbene fosse in una classe diversa.
-Ah eccoti!- Vincent le si avvicinò. Alto qualche centimetro meno di Mary, magro, moro, dai profondi occhi scuri e sempre sorridente; un amico su cui si poteva sempre contare.
-Sta attenta a Jane, oggi è di malumore e sembra la reincarnazione della cattiveria- Scherzò sottovoce. Jane si voltò: -Ti sento, stupido! Non sono dell' umore adatto per scherzare oggi!- La ragazza si avvicinò a Mary. -Hei, ciao. Come è andata questa settimana di vacanza? Non ti ho più sentita-. –Oh, abbastanza bene- rispose lei –anche e ho praticamente studiato tutto il tempo…-.
I quattro si misero ben presto a parlare del più e del meno, mentre i petali bianchi e rosa degli alberi si levavano da terra, avvolgendo il leggero vento, nella pace di una mattina di inizio primavera.
Jane, Vincent, Mary ed Alex erano sempre stati buoni amici, fin dall’ infanzia; soprattutto Mary e Jane, che sapevano tutto una dell’ altra. Il loro era un gruppo legato da u amicizia salda e unita, ed ognuno i fidava degli altri.
La campanella suonò prima che Vincent finisse il suo racconto sull’ esperienza devastante di badare al cugino più piccolo, che gli era toccato sopportare per tutta la settimana.
Con aria un po’ seccata i ragazzi si separarono da Alex ed entrarono nella loro classe.
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ecco qui la primissima parte ^.^
spero sia piaciuta, commentate e suggerite! ^^
Nota: i nomi sono provvisori, tanto per distinguerli XD devo ancora sceglierli per bene. ^^
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