- Capitolo 1° -
ciao a tutti!!questa e' la mia prima fan-fic...quindi...be'...se ci sono degli errori,chiudete 1 occhio per favore!il periodo in cui e' ambientata dovrebbe sessere verso l'inizio della storia oppure prima...non lo so con esattezza.e poi...che altro dire...?niente!spero solo che vi piaccia....^__^BUONA LETTURA!!!!
FAN FICTION-ANGEL SANCTUARY
IL SENSO DELLE LACRIME
Kira stava passeggiando per le strade di Tokyo. Era notte,ormai, ma non aveva affatto voglia di tornare a casa.
Sapeva che rivedere suo padre, o meglio il padre di Sakuya, quel padre da cui non aveva diritto di essere amato, avrebbe rievocato alla memoria tutti i ricordi del suo passato.
E ora lui non voleva ricordare di essere Nanatsusaya…voleva fingere di essere Kira.
Non aveva nemmeno voglia di andare dai suoi amici. Quegli amici che non conoscevano nulla di lui, ma lo rispettavano.
Aveva aiutato molte volte quei ragazzi: li aveva rimproverati, li aveva incitati a continuare a vivere, nonostante le difficolta’, li aveva aiutati a rimettersi in piedi dopo ogni brutta caduta.
Ricordava ancora la sera in cui Kato era li’ a sfogarsi con le droghe…e gli chiedeva aiuto.”Sto soffrendo”. Non c’era stato bisogno di dire altro, Kira aveva capito guardando i suoi occhi. Allora l’aveva incitato, aveva tentato di convincerlo che bisogna continuare a vivere e a lottare…o l’anima viene corrotta dalle tenebre.
Ma poi, alla fine… a cos’erano servite le sue parole…? Kato era rimasto un debole. Non aveva lottato.
E inoltre…che diritto aveva, lui, un essere maligno che inganna la gente, di dire agli altri che stanno sbagliando tutto?
“…del resto…io sono mai stato felice…nella mia eterna vita..?”
A quel punto, Kira si rese conto che mai, in tutta la vita, nemmeno quando combatteva a fianco ad Alexiel, era stato veramente felice. Si rese conto che ogni momento all’interno del corpo di Sakuya, ogni istante di questa vita al fianco di Setsuna, l’aveva trascorso desiderando la felicita’.
E capi’ che cio’ che voleva veramente,alla fine della lunga guerra fra il cielo e la terra, quando il mondo avrebbe iniziato a camminare da solo, non era Alexiel. L’unica cosa che desiderava… era sentire il calore umano avvolgere dolcemente il suo cuore, e poter guardare le persone che amava con occhi sinceri. …Cosi’, mentre camminava tra la gente, con le mani in tasca, la testa bassa e una lacrima calda che gli scivolava sul viso…per la prima volta…si rese conto di cosa fosse “il senso delle lacrime”… MIZU
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