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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MAGIC LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: alexiel91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/07/2005 09:29:11 (ultimo inserimento: 08/08/05)

una classe nuova, un ragazzo misterioso e inquetanti avvenimenti...
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Magic Love Capitolo 1



Nel liceo Hirugaki si era appena iscritta una ragazza di nome Rinslet Sanctuary. Aveva l’età di 16 anni e viveva con suo padre, che era spesso obbligato dal lavoro ad andare fuori città, lasciando sua figlia da sola. Rinslet o Rins così chiamata dalle amiche godeva di un’ottima reputazione a scuola, per essere la ragazza più carina del primo anno. Capitò nella stessa classe di un gruppo di chitarristi alcolizzati, e per lei fu un grande colpo di fortuna, poiché amava il genere rock e soprattutto perché tra i ragazzi del gruppo ce ne era uno molto carino, che attirò subito l’attenzione di Rins. Un tipo biondo con gli occhi verdi, atletico e un po’ solitario…pareva fosse un tedesco, il suo nome era Shnider. Quando fu ora di ricreazione Rins lo vide uscire per andare al teatro del liceo, e pensò di seguirlo per parlarci e conoscerlo meglio. Non appena entrò e non vide anima viva in giro pensò di aver avuto un abbaglio, ma fu subito fermata dal suono di una chitarra elettrica. Era proprio Shnider che la suonava ed era bravissimo quanto affascinante così quando ebbe finito di suonare Rins gli si parò di fronte e gli disse :<Caspita! Non avevo mai sentito nessuno suonare in questo modo, sei davvero fantastico>e lui con tono arrogante rispose :<Forse perché non sei mai stata ad un concerto rock…ragazzina!>e se ne andò lasciando Rins delusa e offesa. Nel frattempo suonò la campanella e corse in classe ma nel corridoio sbatté contro un ragazzo del terzo anno :<Ahia che male! Ma che è successo>ed esso gli chiese :<Ti sei forse fatta male, va tutto bene?>Rins rispose che stava benone e vide davanti a se un tizio con i capelli neri come il buio, poi le domandò come si chiamava e Rins rispose che un giorno l’avrebbe saputo, perché era tremendamente in ritardo per la lezione di letteratura antica. Tre ore dopo all’uscita della scuola rimase di turno per le pulizie di classe. C’era un tale silenzio che sembrava di stare in un cimitero, tuttavia Rins non se ne preoccupò fino a quando non sentì degli strani rumori come di urla provenire dalla classe di fronte. Pensò così di andare a verificare se fosse tutto a posto…spalancò la porta dell’aula e gridò :<Chi c’è…fatti vedere!>ma non rispose nessuno poi si voltò per uscire e rimase terrorizzata. Sulla porta c’era scritto col sangue –Ti squarterò la notte del 31 ottobre- . Corse come faceva alle gare di velocità e uscì dalla scuola con la sensazione di essersi dimenticata qualcosa. Ci pensò più volte e tornò indietro fino all’entrata della scuola…stava ancora tremando. All’improvviso si sentì una mano sulla spalla e cacciò un urlo assordante, poi voltandosi iniziò a picchiare all’impazzata e smise non appena s’accorse che era lo stesso ragazzo con cui si era scontrata in corridoio. A quel punto Rins divenne così rossa che non riuscì a spiccicare più una sillaba così il moretto gli disse :<Perché sei così spaventata? Mi dispiace molto se ne sono io la causa ti prego di perdonarmi…eh….il tuo nome…?>Rins allora gli rispose :<Ti perdono, ma in fondo non è certamente colpa tua se sono così spaventata…mi chiamo Rinslet Sanctuary, ma puoi chiamarmi Rins!> prontamente gli fu detto:<Ah! Io sono Michael e puoi chiamarmi Miky se ti fa piacere……..comunque perché sei di fronte alla scuola? Facevi forse il turno di pulizie?>Rins :<Hai indovinato, ma prima ho sentito delle urla e mi sono precipitata nella classe accanto. Sembrava non ci fosse nessuno ma quando ho visto quella scritta sulla porta, sono subito uscita ed eccomi qui!>…Miky decise di entrare a dare un occhiata e Rins lo seguì, conducendolo nell’aula maledetta e non poterono credere ai loro occhi sulla cattedra c’era un cadavere di un alunna. Mentre sulla lavagna c’era scritto sempre col sangue –In questo modo guarda bene- era ovvio che fosse il seguito dell’enigma.
Continua…
 
Continua nel capitolo:


 
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