torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: QUESTO PAZZO SENTIMENTO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: okkiblu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/09/2002 16:42:16 (ultimo inserimento: 07/10/02)

tra moglie e marito non si mette il dito... specie se è tua moglie che si deve risposare...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
ROSEMARY
- Capitolo 1° -

"Fa male?" chiese Paul Diamond al ragazzino seduto sulla panchina e con il calzettone abbassato mostrandogli il polpaccio mingherlino.
"No. Non tanto." disse il dodicenne bionduzzo.
"Mhh... ti fa male." confermò Paul dopo una breve esitazione e vedendo la smorfia del giovanotto.
Paul Diamond aveva ormai ventisette anni e si era laureato da poco in medicina con specializzazione in medicina dello sport.
Dopo i mondiali under venti aveva preferito finire gli studi e così messa da parte la maglia con il numero otto si era completamente dedicato all'università e alla medicina legata allo sport.
Intanto nei corridoi che portavano alle panchinette del campo da calcio, una ragazza di venticinque anni camminava decisa accompagnata da un uomo di circa trent'anni.
I boccoli castani chiari di lei splendevano e le sfioravano un poco le saplle.
Gli spelndidi occhi celesti erano coperti da un paio di occhiali da sole di Ferrè.
Ai piedi un paio di comode scarpe da ginnastica. Indossava un vesititino di cotone con uno scollo a barchetta e le maniche a tre quarti, bianco che le scopriva le gambe in modo da sembrare una minigonna.
La pelle abbronzata era segno evidente dal suo ritorno dalle vacanze.
La camminata decisa stava per diventare una corsa, allorchè l'uomo le prese la mano sottile e ben curata e la fermò.
"Ehi, sembri impaziente, va piano..." la rimproverò dolcemente attirandola a sè.
Lei rise e si tolse gli occhiali.
L'uomo specchiò i suoi occhi neri in quelli celesti scruri di lei.
"Scusa amore... è che voglio sbrigamela in fretta... non sai quanto sia seccante per me..."
Lui le circondò la vita con le braccia.
"Vuoi che venga con te?"
Lei abbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore.
"Mhhh... no, è meglio di no... ci metto solo dieci minuti."
"Dieci minuti?! Sono anche troppi lontani da te..." disse baciandola con passione.
Appena le loro labbra si allontanarono lei lo guardò compiaciuta e si ricoprì gli occhi con gli occhiali.
"Ce ne metto solo cinque!" si corresse avviandosi verso le panchine e lasciando l'uomo solo nella semiombra del corridoio vicino agli spogliatoi dei ragazzi.

"Allora come va?" chiese l'allenatore della squadra di ragazzini a Paul che si rialzò notando sui jenas due aloni verdi, causati dall'erba, quando prima per visitare il ragazzo si era inginocchiato.
"Niente di che. Uno..."
"Strappo." concluse la voce di una donna alle spalle di Paul.
I due si girarono.
"Rosemary!" esclamò il mister.
"Ciao Kevin." sorrise lei.
Paul la guardò sorridendo.
"Com'è andato il viaggio?" chiese Kevin contento di rivedere la giovane.
"Una meraviglia." rispose sognante Rosemary.
Paul le si avvicinò "Ciao Ro..." le disse dandole un bacio sulla guancia.
Lei gli sorrise. Un sorriso sforzato, fatto controvoglia e soprattutto dettato dal dovere di brava... ehm ehm... ex-moglie.
"Bè... io vado a vedere i ragazzi eh? Ciao Rose..."
"Ciao Kevin." disse lei.
Paul e Rosemary si scambiarono un'occhiata e poi scoppiarono a ridere.
I due avevano frequentato medicina insieme. Poi al momento della specializzazione lui aveva scelto medicina dello sport mentre lei aveva preferito non specializzarsi.
Rosemary era decisamente la ragazza più bella che aveva mai incontrato e soprattutto la più spigliata, la più simpatica, intelligente e... stronza... Destinati ad essere due galli in un pollaio avevano iniziato a litigare subito. Paul Diamond vedeva minacciata la sua posizione di leader e la minaccia doveva essere distrutta. Ma i vecchi detti sono sempre stati utili e quindi la sua filosofia "se non puoi batterli alleati" si era rivelata positiva. Fin troppo positiva, tant'è che un anno dopo si erano ritrovati nello stesso letto come marito e moglie.
Matrimonio durato la bellezza di due anni. Infatti i problemi non tardarono ad arrivare. Il fatto che entrambi fossero dei leader, aveva provocato in entrambi parecchie gelosie. Infondate, ma pure e semplici gelosie.
Come Paul era sempre stato innamorato di Rosemary, anche Rosemary era sempre stata innamorata di Paul, ma come gli opposti si attraggono, i simili, purtroppo, si allontanano. Da sei mesi erano tornati single. O almeno lui era tornato il single, pieno di avventure vuote e senza senso, lei un'appetitosa venticinquenne in cerca dell'amore perfetto che non esiste.
Avevano continuato a lavorare come medici per quella squadra di ragazzini finchè lei non si era presa una piccola vacanza di due settimane.
"Allora bellezza, come va?" chiese passandole un braccio intorno alle spalle da buon amico.
"Sto bene e tu?"
"A meraviglia non vedi?"fece lui con un sorriso e a trentadue denti "Allora sei pronta per ricominciare?"
"Ehm...no. Vedi Paul..."
"Cosa? Non andrai mica a lavorare per qualche altra squadretta spero?"
Rosemary sospirò.
"No, ma ho comunque ricevuto un'offerta migliore se è questo che vuoi dire..."
"Ahhhhhhhh! Lo dovevo immaginare! VA pure a lavorare per qualcun altro signorina doctor Hollywood!" la rimproverò lui.
"Se tu stessi un po' zitto! Hai sempre parlato troppo per i miei gusti!" brontolò Rosemary.
"Bè se tu ti fossi accontentata di essere una ragazza come le altre a quest'ora non ci saremmo sposati e non avremmo speso tanti soldi per divorziare, cara! Ma tu no invece! Hai voluto sposarmi!"
Rosemary sgranò gli occhi celesti.
"Come come? IO avrei chiesto a te di sposarmi?!"
"Ma se hai passato il secondo anno a farmi gli occhioni languidi e a dire "Oh, Paul..."" disse Paul facendole il verso e raccogliendo una palla da calcio sgonfia in un angoletto.
Lei gli strappò di mano la palla di cuoio e cercò di colpirlo in testa, ma la palla finì per terra, visto che Diamond si abbassò facendole prendere il vuoto.
"Hai perso l'occhio tesoro! Una volta miravi meglio!" disse lui ridacchiante. Poi le guardò le scarpe.
"E portavi anche i tacchi... ti sei abbassata."
Rosemary si guardò i piedi e lo riguardò dritto negli occhi.
Bè si... doveva ammetterlo. Era più bassa di lui di un buon...mmhh... venti centimetri buoni. Un metro e sessanta circa in confronto al metro e ottanta di Paul...
Rosemary si passò una mano tra i boccoli lucenti e dopo un attimo di esitazione disse.
"Paul non sono qui per litigare, ma per dirti..."
"Oh e io che speravo di fare una bella rissa..." disse lui sarcastico sorridendo alla bella ex-mogliettina.
"Pual... ti prego sii serio per una volta..."
Il ragazzo intanto aveva tirato fuori dal frigorifero una lattina di birra e l'aveva aperta. Ne aveva bevuta un sorso e guardava la giovane che sembrava... non so... imbarazzata.
No impossibile.... Rosemary non era mai stata imbarazzata in vita sua.
La ragazza finì di balbettare e mentre Paul beveva un altro sorso, disse con un gran sorriso "Lo sai che mi risposo?"
 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: