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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Digimon (Dejimon adobenchâ)
CrossOver: Monsters, inc.
Titolo Fanfic: DIGITAL MONSTERS? KEN TO DAISUKE DAIBOUKEN
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: senbeenorimaki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/09/2002 15:26:23 (ultimo inserimento: 07/10/02)

un bel giorno ken e daisuke si trovano invischiati in uno strano mondo che loro credono sia il solito digiworld, ma non lo è affatto...
 
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L`AVVENTURA DI KEN E DAISUKE
- Capitolo 1° -

Era da parecchio tempo che volevo pubblicare una fan fiction, ma se ne avessi pubblicata una, mi sarebbe piaciuto che raggruppasse le mie due passioni più grandi: Digimon 02 e Monsters, Inc.
Beh, finalmente mi sono deciso a farlo! Fatemi sapere in fermo posta se vi è piaciuta!

DIGIMON ADVENTURE 02 SPECIAL MOVIE: Digital Monsters? Ken to Daisuke daibouken! (Mostri digitali? L’avventura di Ken e Daisuke)

Alla sala doppiaggio della Dynamic Italia si lavorava sodo su di un misterioso film di Digimon 02, uscito in Giappone nel Marzo scorso, del quale in Italia si sconosceva l’esistenza fino a qualche settimana prima.
Il titolo del film era Digimon Adventure 02: Digital Monsters? Ken to Daisuke daibouken.
Per doppiarlo furono riuniti la maggior parte dei doppiatori della serie regolare più altri famosi che avevano partecipato a precedenti lavori Dynamic o addirittura a film per il cinema.
Comincia il lavoro, e noi seguiamo il film in anteprima!
Tachiagare! Yuusha wa boku no naka ni iru! Sobietatsu Target makeru wake ni wa ikanai ! Moeagare! Kodou wa mune o kogashiteru! Waserurareta ashita toridomoshini ikun da!
Atsui Batoru okose!
(Target – Akai Shougeki; sigla iniziale del film)
1 – Amici (Parte prima)
Tokyo. Quel Marzo sembrava davvero tranquillo. Il sole risplendeva nel cielo azzurro, gli uccellini cinguettavano e i ciliegi erano in fiore.
Eppure erano passati solo poco più di tre mesi da quelle orribili vacanze di Natale.
Nessun giapponese, o meglio, nessuno nel mondo, potrà mai dimenticare quelle vacanze di Natale.
Per molti, invece di feste, banchetti, regali e abeti con luci colorate ci furono invasioni di creature mostruose.
Per fortuna tutto si era risolto, il mondo era tornato come prima.
Quella primavera sarebbe stata ancora più splendente.
In uno spiazzo vicino la stazione si stava disputando la solita amichevole di calcio tra la scuola di Tamachi e la scuola di Odaiba, in cui giocavano rispettivamente Ken Ichijouji e Daisuke Motomiya.
Il primo era un ragazzo alto e magro, con dei capelli a caschetto color blu scuro e grandi occhi azzurri, di carattere parecchio timido e riservato. Era una specie di ragazzo prodigio, bravissimo a scuola e considerato da tutti l’ astro nascente del calcio.
Nascondeva un passato triste e misterioso, fatto di tragedie e di orribili misfatti.
Il secondo era più basso e leggermente più robusto. Aveva dei capelli a porcospino color porpora, retti da un paio di occhiali da ciclista usati come cerchietto. Il suo carattere era parecchio esuberante ed estroverso, a tratti anche rompiscatole. Non era molto bravo a scuola, le uniche cose che amava erano il calcio e… Hikari Yagami, la sua dolcissima compagna di classe di cui era letteralmente cotto nonché gelosissimo.
Descritto così sembrava davvero un poco di buono, ma Daisuke aveva anche dei lati positivi: dietro tutto questo atteggiamento superficiale, era un ragazzo coraggioso che non si arrendeva mai e che valorizzava veramente i suoi amici, a cui era legatissimo e che non si sognava nemmeno di abbandonare.
I due, al momento rivali sul campo, erano in realtà grandissimi amici.
Abitando in due quartieri diversi e distanti tra di loro, come avevano fatto questi due ragazzi così diversi a diventare amici?
Beh, Daisuke conosceva già Ken, che, come ragazzo prodigio, era apparso parecchie volte in tv.
Il ragazzo ammirava quel suo coetaneo così famoso, nella sua carica di astro nascente del calcio.
Il loro primo incontro avvenne proprio in una circostanza simile, un’amichevole di calcio tra le due scuole.
Ma in realtà c’era qualcos’altro che univa i due ragazzi, qualcosa di molto più profondo.
Entrambi erano Digiprescelti, cioè facevano parte di un’elite di ragazzi a cui era permesso di accedere al mondo parallelo chiamato DigiWorld, allo scopo di salvarlo dal potere del male tramite un potere chiamato Digievoluzione, che permetteva ai Digimon, i mostri che abitavano DigiWorld di diventare più forti.
Durante i loro pellegrinaggi nel mondo digitale Ken e Daisuke avevano scoperto di essere legati da una profonda amicizia, accentuata anche dal fatto che i Digimon che appartenevano a loro potevano combinarsi tra di loro e trasformarsi in un unico grande mostro digitale.
Per questo, una volta nel mondo reale, Ken e Daisuke continuavano ad essere amici.
Torniamo alla partita. Ovviamente la squadra del quartiere Tamachi, che poteva contare sull’astro nascente del calcio, vinse.
Dapprima Daisuke se la prese, vedendo la sua amata Hikari che dalle gradinate gridava “Sei stato grande, Ken!”, poi divenne viola di gelosia vedendo che la sua amata aveva assistito alla partita assieme al suo inconsapevole rivale in amore, il biondo Takeru Takaishi.
Quando sbollì la gelosia, Daisuke si sedette accanto a Hikari sugli spalti. Un suo amico di nome Iori Hida, che era seduto accanto a Takeru, si complimentò con lui, dicendogli che aveva fatto del suo meglio, ma che comunque non avrebbe mai potuto battere l’astro nascente del calcio. Accanto a lui, Ken stava subendo le avances amorose di Miyako Inoue, una ragazza che era innamorata del ragazzo prodigio.
2 – Amici (Parte seconda)
In una realtà parallela, oltre il DigiWorld e oltre il mondo reale, ritroviamo due personaggi che provavano la stessa amicizia reciproca di Ken e Daisuke.
Siamo in una città chiamata Monstropolis, popolata esclusivamente da mostri usciti dalle nostre più folli paure infantili.
Come riesce a vivere questa città? Semplice, utilizza come energia elettrica le urla di terrore degli esseri umani!
E’ a questo che serve la Monsters, Inc., l’azienda che si occupa di racimolare le urla degli esseri umani e trasformarle in energia, tramite dei mostri che svolgevano una funzione particolare, gli Scarers (Spaventatori).
E uno dei due personaggi era proprio uno Scarer.
Si chiamava James P. Sullivan, ma tutti lo chiamavano semplicemente Sulley. Era una creatura alta due metri e mezzo, grande e grossa (peso: duecento chili), con un folto pelo verde acqua a macchie viola, delle braccia robuste ed un grosso paio di corna sulla testa.
Scarer di punta della Monsters, Inc., Sulley era il migliore nel suo genere, nessuno riusciva a non spaventarsi se c’era lui in mezzo.
Eppure, sotto questo aspetto così duro, aveva un carattere da buontempone, con uno spiccato senso dell’umorismo, gentile e simpatico. Come Daisuke, teneva moltissimo ai suoi amici, e soprattutto al suo migliore amico, Micheal Wazowsky, detto Mike.
Quest’ultimo era una minuscola palla verde oliva con due cornini in testa e un solo, enorme, occhio azzurro. Migliore amico, nonché coinquilino e assistente del grande James P. Sullivan, diversamente da lui faceva del suo grandissimo senso dell’umorismo la sua unica e sola ragione di vita. Nel senso che se vivesse nel mondo umano dovrebbe essere ospite fisso di “Zelig”.
Sempre nervoso, logorroico e sfigato, a Mike importava moltissimo il suo migliore amico, ma diversamente da lui aveva il tempo di pensare all’amore, infatti era fidanzato con la receptionist dell’azienda.
I due mostri entrarono nell’azienda e subito, come al solito, tutti i mostri lì presenti si precipitarono a salutare Sullivan e a fargli i complimenti per i suoi risultati nel lavoro. Dopo averli superati, Sulley, Mike e gli altri Scarers seguiti dai loro assistenti si prepararono per la loro razione quotidiana di urla di spavento.
“Ma guarda te! Che hanno bevuto alla Toei Animation prima di fare questo film? Cosa ce ne frega a noi di questi qui!”, scattò la doppiatrice di Daisuke, nel perfetto stile del suo personaggio.
“Calmati, Dais… ehm, Paola!” fece la doppiatrice di Ken, nel tono gentile e pacato che dava al suo personaggio “Mica devi doppiarli tu! E poi alla Toei non sono mica scemi, ci sarà un motivo! Certo, per noi è una fortuna!”.
“Perché?” chiese la doppiatrice di Daisuke.
“Perché possiamo lavorare con i doppiatori di quei due personaggi! Oh, come sono carini!” fece con voce trasognante la doppiatrice di Ken.
“Tu sei tutta matta! Dai, riprendiamo che ora tocca di nuovo a noi!” fece la doppiatrice di Daisuke.
Nel frattempo, nel mondo reale, Ken e Daisuke erano alla toilette.
“Sai, Daisuke, tuo padre mi ha chiesto di darti lezioni private!” fece Ken.
“Ovvio! C’era d’aspettarselo! E tu che gli hai risposto?” rispose lui, seccato.
“Che forse farebbe meglio a rivolgersi ad un professore, in fondo io sono un ragazzo come tutti gli altri!” rispose l’amico.
“Parole sante!” sospirò Daisuke.
“Sai, Daisuke, ho ricevuto una lettera d’amore da tua sorella Jun!” fece Ken.
“Quella scema!” scattò di rabbia Daisuke, poi si calmò e disse “Senti, Ken, c’è qualcosa che potresti fare per me! Insegnami come fare ad avere successo con le ragazze! Ti prego, devo assolutamente conquistare il mio amoruccio Hikari!”.
“Ma che devo dirti, Daisuke! A me non interessano tutte quelle oche che mi vengono dietro…” fece Ken.
“Oh, che ragazzo serio! Ken è un ragazzo così a modo a differenza di quel teppista di Daisuke! Vedi, a lui non gliene frega niente dell’amore! Pensa soltanto a studiare!” disse il doppiatore di Mike, che stava ascoltando le due doppiatrici.
“… a me interessa solo la mia Miyakochan! Quanto è bella! Quanto è gentile! Quanto è vivace! Quanto è sensibile!” urlò Ken.
Un bel colpo al cuore per il doppiatore di Mike.
E un bel colpo al cuore anche per il trasognante Ken, che stava per uscire dal bagno ancora esaltando le virtù di Miyako, quando dalla porta del bagno uscì Sulley, che accolse sia Ken che Daisuke con un bel “Roargh!”.
I capelli di Ken diventarono a porcospino come quelli di Daisuke, mentre quelli di quest’ultimo diventarono bianchi, tutto questo per lo spavento.
Sulley sorrise, compiaciuto dal suo lavoro, chiuse la porta e se ne andò, lasciando i due ragazzi di sasso.
3 – La vendetta dei Digiprescelti
“Ma guarda te se uno deve fare certi scherzi! Sarà sicuramente un teppista di una scuola rivale! No, aspetta, forse lo ha chiamato Takeru! Si, è sicuramente così! Quell’idiota! Si sente chissà chi solo perché ha conosciuto Hikari prima di me! Maledetto! Ah, ma non la passerà liscia! Mi vendicherò! Amunì (Sbrigati in dialetto siciliano), Ken, andiamogli a dare una lezione! Meniamolo!” gridava di rabbia Daisuke.
“Aspetta! Ci sono due ottimi motivi per non farlo!” fece Ken, col suo solito tono di voce calmo e pacato “Primo: non sai dove si trovi. Secondo: non hai visto che non era un essere umano? Quante persone pelose di colore verde acqua e viola e con le corna conosci?”.
“Una. Takeru.” rispose Daisuke ridacchiando.
“Smettila di dire certe scemenze!” gli gridò dietro Ken “Che ce li hai a fare gli occhiali, Daisuke? Si vedeva benissimo che quel tizio non era umano! Doveva essere per forza un…” si bloccò.
Un minuto di silenzio.
“…un…?” riprese Ken.
“… un…?” chiese Daisuke.
“Devi dirmelo tu, scemo!” sbottò Ken.
“Boh, e che ne so! Sei tu il ragazzo prodigio!” fece Daisuke disinteressato.
“Un Digimon! Un Digimon, idiota di migliore amico che non sei altro! Quanti altri mondi paralleli conosci?” sbottò Ken.
“Veramente mi pare di ricordare che ci sia anche il Mare Oscuro a parte DigiWorld!” sogghignò Daisuke.
“Dettagli!” fece Ken, scocciato e imbarazzato.
“Eh eh! Ti ricordo che è stata Hikari a spiegarcelo, e che io ascolto sempre con attenzione il verbo che proferisce la divina luce dei miei occhi!” sogghignò Daisuke.
“Hai finito, Daisuke?” tagliò corto Ken “Quello è sicuramente un Digimon, ne sono sicuro! Ti ricordo che io sono stato al Mare Oscuro, e che era abitato esclusivamente da Digimon marini! Quindi anche se fosse deve essere per forza un Digimon!”.
“Ho capito! Quello deve essere per forza un Digimon! Hikari mi ha raccontato che anche il Mare Oscuro era popolato da Digimon, quindi quel tizio deve provenire per forza da DigiWorld!” esclamò Daisuke.
“Ma no!” fece Ken, sarcastico.
“Beh, bando alle ciance!” esclamò Daisuke, puntando il suo Digivice contro la porta del bagno “Apriti Digivarco, pronti Digiprescelti? Attivarsi!”.
Un minuto di silenzio.
Ken disse “Idiota! Il varco non si apriva dai computer? Che ci vuoi fare con la porta del bagno?”, ma aprendo la porta si trovò davanti la Monsters, Inc. e Sulley e Mike che facevano le pulizie.

 
Continua nel capitolo:


 
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