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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: NON CAPIVA CHE L`AMAVO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: alex-chan87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/07/2005 20:33:01

...alla fine ho deciso di pubblicarla...come sempre borisxyuriy...
 
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- Capitolo 1° -

Beh...il mio umore non è dei migliori...non so perché...
Bo: Quindi io devo soffrire assieme a te?! Ma vuoi morire?!
Alex: ...
Vabbé, vi lascio alla fic...
Dedicata a tutti voi.

NON CAPIVA CHE L'AMAVO

Qui seduto sul letto ripenso a noi
a quei giorni che il vento ha portato via
quante sere passate allo stesso bar
con gli amici che adesso non vedo più

Sono di nuovo seduto sul letto che fisso il soffitto. Una leggera musica in sottofondo culla i miei pensieri. Ripenso a noi due, a tutto quello che abbiamo passato in tutti gli anni che ci conosciamo, tutte cose che non ci saranno più.
Ripenso alle serate passate sempre allo stesso bar, a ridere e scherzare. Noi due e altri nostri amici, Sergej e Ivan...Da quanto tempo non vedo nemmeno loro...Ho paura che se uscissi nuovamente con loro finirei immancabilmente a pensare che tu non ci sei.
Come se non lo stessi già pensando ora.
Non riesco a scacciarti dai miei pensieri, non riesco a credere che non sei più a Mosca, che hai lasciato la nostra amata Russia.
Non voglio pensare che non sei più qui...con me.

il suo sguardo era luce negli occhi miei
la sua voce era un suono dolcissimo
quante volte ho pensato di dirglielo
quante volte ho creduto di farcela.

Mi ritornano in mente i suoi occhi di un azzurro così intenso, stupendi...Adoravo il suo sguardo. Così fiero, così superbo, così magnifico. Quante volte sono rimasto folgorato anch'io da quello sguardo.
E poi la sua voce, di un timbro così melodioso. Al mio orecchio giungeva come un suono dolce, come una dolce melodia eseguita ad un pianoforte. Quante volte sono stato in assoluto silenzio solo per poterlo udire parlare, solo per potermi inebriare di quella voce che mi toccava fin nel profondo dell'anima...
Quante volte ho pensato di riuscire a dirglielo. Ogni volta che lo guardavo mi confermavo i miei sentimenti per lui. Ne ero certo, ne ero sicuro.
E più volte ho creduto di riuscire a dirglielo, ma puntualmente mi ritiravo. Perché sapevo che non era me che guardavano i suoi occhi, che non c'ero io nel suo cuore...

Ore in macchina a parlare sotto casa sua
si rideva si scherzava e non capiva che
non capiva che l'amavo
e ogni volta che soffriva io soffrivo
quante notti ho pianto senza dire niente
perché perché perché perché.

Abbiamo passato tanti momenti belli insieme, io e lui, il mio migliore amico. Ore intere a parlare e ridere seduti sotto casa. A scherzare su tutto quello che ci passava per la mente.
E poi la sera si intrufolava nel mio letto per parlare ancora, di cose più serie. Abbiamo passato così tante notti a parlare che ormai ne ho perso il conto. E mentre me ne parlava sentivo una nota di tristezza nella sua voce, e stavo male con lui, anche se non lo sapeva, se non lo capiva.
Già, lui non ha mai saputo, non ha mai capito che lo amavo, che lo amo tutt'ora. Che non riesco a darmi pace perché ora non c'è, che non riesco a trattenere le lacrime perché so che lui non si intrufolerà più nel mio letto, che non potrò più stringerlo forte a me...
Perché? Perché sono stato così stupido? Avrei dovuto...Avrei dovuto dirglielo qualsiasi fosse stata la sua risposta.

Non capiva che l'amavo
e ogni volta che non c'era io morivo
quante notti ho pianto senza fare niente
e mi nascondevo all'ombra di un sorriso
non capiva che l'amavo.

Non l'ha mai compreso dai miei gesti, dalle mie parole. Non sapeva e non sa che muoio se lui non è accanto a me. Non sa che ho passato notti intere a piangere, per poi nascondermi dietro un sorriso quando era di fronte a me. Non gli ho mai fatto capire quanto amore nutro ancora per lui...anche se lui non è più qui...anche se lui ha trovato la sua felicità con un altro.
Non ho mai fatto nulla per impedire tale cosa. Anzi, sono stato il primo ad incoraggiarlo, perché sapevo che solo con lui sarà contento.
Non con me, non con qualcun'altro...solo con lui...Con lui che ho sempre odiato perché sentivo che prima o poi lo avrebbe portato lontano da me. Infatti ora sono entrambi in Giappone...

Il ricordo è una lama nell'anima
un dolore che brucia senza pietà

Ricordo ancora quel giorno all'aeroporto...Siamo andati ad accompagnarlo io, Sergej e Ivan...Ricordo il suo sorriso, così sereno, così vero...si vede che gli proveniva proprio dal cuore, perché era felice...finalmente avrebbe raggiunto il ragazzo che amava, finalmente sarebbe stato contento...
Il *mio* Yuriy stava partendo per non tornare più...per raggiungere la persona che lo avrebbe reso felice...che non sono e non sarò mai io...
Ricordo che lo avevo solo abbracciato, lo avevo stretto forte a me...Non avrei voluto lasciarlo andare, e forse non avrei dovuto...

Il suo nome vivrà nell'eternità
come un segno profondo e indelebile
ore e ore a soffocare tutto dentro me
mi parlava mi guardava e non capiva che.

Sono rimasto a fissare la sua schiena mentre si allontanava, senza voltarsi...Non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla sua figura...e forse sarei rimasto li fermo se Sergej non mi avesse trascinato via...
Sta di fatto che io non riuscirò mai a dimenticarlo...Per sempre vivrà dentro di me, perché lui è il solo che amerò per sempre...E' l'unico che è riuscito a segnarmi così nel profondo, che sarà un ricordo indelebile nel mio cuore...
Ricordo che sono stato più e più volte in silenzio accanto a lui, a soffocare tutti i miei sentimenti, mentre lui mi parlava di Hiwatari...con gli occhi che brillavano, con un sorriso dipinto in viso...Mi parlava, mi guardava sorridendo, e non ha mai compreso...mai...

Non capiva che l'amavo
e ogni volta che soffriva io soffrivo
quante notti ho pianto senza dire niente, fare niente

Non ha mai capito quali sentimenti si nascondessero dentro me. Perché io ero il suo migliore amico, perché forse per lui ero come un fratello.
Non ha mai capito che quando lui soffriva, io soffrivo assieme a lui, che quando piangeva, avrei voluto fare altrettanto; ma resistevo perché sapevo che aveva bisogno di qualcuno che lo sorreggesse in quei istanti.
Però poi, quando nessuno mi vedeva, mi lasciavo catturare dalle lacrime...perché mi sentivo impotente di fronte alla sua tristezza, perché sapevo che per me non avrebbe mai pianto...
...che non mi avrebbe mai amato...

perché perché perché
non capiva che l'amavo
e ogni volta che non c'era io impazzivo
quante volte ho fatto finta inutilmente
e mi nascondevo all'ombra di un sorriso
non capiva che l'amavo.

Perché? Perchè non l'ha mai capito? Eppure anche un cieco se ne sarebbe accorto, come dicono sempre i miei amici...Tutti lo avevano capito...tutti tranne lui...
Eppure lo so perché, perché lui ha sempre amato un altro, perché anche se era lontano lo rendeva felice...
Eppure io, io impazzivo quando non c'era...quando si assentava per qualche giorno per andare a trovarlo quando Hiwatari tornava a Mosca...anche se di fronte a lui ho sempre nascosto ogni mio sentimento...
E forse, probabilmente qui sbagliavo, a nascondermi sempre dietro ad un sorriso dolce...anche se lo amavo...come lo amo ancora.

..non capiva che... l'amavo.

fine...

Bo: Tu sei una grandissima bastarda, sai?
Alex: ...scusa...ç_ç...
Bo: N-non piangere...!! Così non mi posso incazzare!!!
Alex: .....ç_ç.....
Bo: Non sai quanto vorrei odiarti ora...e anche gonfiarti di botte!!!!*******
Alex: Scusami!!!
Bo: Finiscila di scusarti...ormai il danno è fatto...
Alex: ç_ç
 
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COMMENTI:
Trovato 1 commento
chichigothica 15/10/11 11:24
Bellissima *_*
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