IL FUNERALE
- Capitolo 1° -
Ti amo più della notte
La notizia della sua morte aveva sconvolto tutti noi. Amici. Parenti.
La maggior parte di loro aveva pianto, si era chiusa nel silenzio, si era arrabbiata, aveva gridato disperatamente, aveva sbatuto pugni al muro, aveva imprecato chi contro quello, chi contro quell'altro ancora, e poi c'era chi, con tristezza infinita, aveva accettato quella scomparsa e tra le lacrime aveva sorriso, accarezzando la sua lapide, ormai consapevoli e pronti ad accattare l'accaduto.
Ma lui no.
Lui, dentro e fuori, non aveva avuto nessuna di quelle reazioni. Eppure, diceva la gente sprezzante guardandolo, non era il suo fidanzato? Non era la persona che amava più di chiunque altra? E allora perchè non piangeva? Perchè non si disperava e si arrabiava, imprecando contro il mondo, in una reazione più naturale di qualunque altra? Ma lui continuava a restare in silenzio, a non capire.
<<L'aereo di Takao non è ancora arrivato? Forza ragazzi, dobbiamo prepararci ad accorglierlo a braccia aperte! Cosa sono quei musi lunghi? Max perchè piangi? Devi essere allegro, tra poco Takao sarà qui! Rei perchè anche tu sei triste? Insomma ragazzi, sorridete!>>
-Kei hanno telefonato dall'aeroporto. L'aereo di Takao è precipitato mentre volava sopra il Pacifico. Sono tutti morti. Takao è morto.-
In quell'istante, una risata aveva riempito l'aria. Una risata forte e forzata.
<<Non farmi ridere Rei! Andiamo, che razza di scherzo... guarda che se accade davvero me la prenderò con te, yettatore! Vado a comprargli un regalo per quando torna, ma se arriva prima di me a casa, non ditegli niente: voglio che sia una sorpresa!>>
-Ma Kei...!-
Ero rimasto a piangere sul ciglio chiuso della porta. Takao...! Takao, perchè...?! Perchè tu? Perchè sei morto, stupido?! Takao torna! C'è gente al mondo che morirà con te, e non mi sto riferendo ai tuoi compagni di volo e morte. Kei morirà, Takao. Kei non reggerà al colpo, morirà. Takao, sei un assassino. Takao torna, ti prego. Ti prego Takao, salva Kei...
Max si era chiuso in un motismo forzato per più di una settimana e ogni notte piangeva. Hilary era scomparsa dalla circolazione. Solo al funerale si era fatta vedere, in lacrime com'era sospettabile. Il funerale... che pena...
Quando avevo detto del funerale a Kei, si ancora messo a ridere, e mi aveva detto sorridendo.
<<Ancora con questo stupido scherzo? Non hai proprio niente di meglio da fare, eh Rei? Facciamo così, quando torna Takao, ti porteremo fuori con noi, magari finalmente conosci qualcuna e ti metti la testa a posto. Comunque, se vuoi proprio continuare con questa farsa, verrò...>>
All'inizio della cerimonia non si era neanche presentato, e in un certo senso ho pensato che forse era meglio per lui. Anche Takao non avrebbe voluto vedere Kei nello stato in era caduto. Era meglio per tutti.
Ma una decina di minuti della sepultura della tomba, era apparso sorridendo.
<<Accidenti ragazzi, avete fatto proprio le cose in grande!>>
Aveva esclamato, quasi ridendo. Hitoshi l'avevo guardato malissimo, mentre altre lacrime scivolavano sul suo volto. Io avevo abbassato il capo.
Kei, ti prego...
Hilary era corsa da lui e gli aveva tirato uno schiaffo, chiedendogli in un grido se non aveva neanche un pò di rispetto per quelli che soffrivano per la perdita di qualcuno che amavano, a differenza di lui. Lui aveva sorriso.
<<E chi avreste perso, scusa?>>
Hitoshi si quasi praticamente avventato su di lui. Avevo cercato di fermalo, ma mi aveva buttato a terra. Chiusi gli occhi, non volendo vedere. Hitoshi aveva afferrato Kei per un braccio e lo aveva fatto quasi cadere della fossa dove stava il cadavere di Takao, gridando cose che non ho percepito. Ero sconvolto. L'unica cosa che ho sentito in seguito, era stato solo l'urlo disperato di Kei. Ho continuato a tenere gli occhi chiusi, ma dai borbotii che ho afferrato in seguito, Kei aveva cercato di buttarsi nella fossa, da Takao.
Quando ho avuto il coraggio di guardare, lui era già sparito.
Non dimenticherò mai quel giorno.
Continua...
|
|
