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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: UN` INTRECCIO DI FIORI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: silvia21 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/07/2005 18:10:09

mooooltoooooo lunga e forse i personaggi sono un pò oc, ma a me piace...spero piaccia anche a voi!
 
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- Capitolo 1° -

UN’ INTRECCIO DI FIORI

In questa storia ci saranno vari pezzi che potranno essere in prima persona o in terza, spero che questo non crei confusione, all’inizio può sembrare una cavolata, ma poi si intreccia e tutto cambia, anche perché le cose che non cambiano mai sono noiose, non trovate? (mi sento un po’ kanzeon bosazu <non so come si scrive :-P >)

Mamma...
…mi manchi tanto…

Mi svegliai di soprassalto, era da diversi giorni che facevo lo stesso incubo e mi svegliavo nel cuore della notte, decisi che per rilassarmi una buona camomilla mi avrebbe aiutato, così uscì dal letto, i miei piedi a contatto con il freddo pavimento si ritrassero così dovetti abituarmi piano al contatto,
io: “che freddo!” bisbigliai nella notte, mentre aprivo la grande porta bianca con i bordi argentati della mia camera, abitavo in una casa piuttosto grande e a volte mi perdevo, comunque mi di rigetti verso le cucine e con tranquillità accesi la luce che mi accecò, che stupido!, presi una padellina e ci misi dentro l’acqua per poi metterla sul fuoco, presi la bustina e la versai dentro la tazzina per poi metterci l’acqua ormai calda, girai il cucchiaio e bevvi i liquido giallastro,
io: “ci voleva proprio…”
??: “takao!!! Che ci fai qui??”
mi presi uno spavento tale che la tazzina mi scivolò dalle mani, ma per fortuna riuscì a fermarla in tempo col pensiero, così che non si rompesse e la riposi sul tavolo, poi mi girai,
io: “rei!!!! Porca miseria! Quante volte ti ho detto di non arrivarmi alle spalle??”
rei: “scusa, comunque che ci fai qui? Ancora con quel’ incubo??”
io: “si, ma non preoccuparti ora sto meglio e quindi mene torno a letto!”
rei mi guardò con una faccia poco convinta, mentre io lo sorpassavo e mene tornavo in camera ma lui mi afferrò per un braccio tirandomi in dietro e abbracciandomi,
io: “che…” non riuscì a finire la frase che rei mi baciò, era così bello sentire le sue labbra sulle mie,ma senza il mio consenso mi sembrava di venir preso in giro, quello era il mio primo bacio che mi sembrò durare un’eternità mentre invece furono solo pochi attimi, quando ci separammo io ancora scosso e rosso in viso guardai rei che fissava il pavimento,
rei: “mi dispiace…” io ero imbarazzatissimo e non rimasi oltre, girai i tacchi e mene tornai in camera, mentre sentivo il suo sguardo che mi seguiva fino a che non scomparivo nel buio del corridoio.

Io: “che sete!” mi ero svegliato con una sete micidiale, era notte tarda e avevo deciso di andare a prendermi da bere, così nel buio mi di rigetti verso le cucine, ma un rumore di voci mi fermò, sembravano quelle di rei e takao, anche loro erano svegli?? Mi nascosi dietro a una colonna, non era mia abitudine origliare, ma la mia curiosità mi tradì!
Rei: “scusa,comunque che ci fai qui? Ancora con quel’ incubo??”
Takao: “si, ma non preoccuparti ora sto meglio e quindi mene torno a letto!”
Lo vidi allontanarsi di poco perché rei l’aveva afferrato per un braccio e dopo averlo abbracciato lo stava baciando, non so perché ma un’incontrollabile odio per rei mi scorreva in tutto il corpo o forse era invidia??, comunque si scostarono subito e per fortuna takao sembrava non aver apprezzato!, gioia nel vedere egli allontanarsi da quel brutto gattaccio, così entrai in scena io,
io: “oh, rei, che ci fai in piedi?”
rei: “eh? kei, sei tu? Ero venuto a prendermi da bere”
io: “che coincidenza, anch’io ero qui per lo stesso motivo!”
rei: “ci hai visto non è così?”
io: “no io…”
rei: “non mentire, ho percepito la tua presenza, sei felice non è così? Anche a te piace takao vero?”
io: “non lo nego, ma almeno non sono così stupido da sprecare le mie possibilità di piacergli!”
rei: “che vorresti dire?” mi ringhiò contro,
io: “niente” gli risposi con aria innocente e quello arrabbiato sene andò in camera sua, io risi sotto i baffi, non aveva speranze.

Che rabbia!!! Kei mi stava prendendo in giro così decisi di tornarmene in camera, ma appena svoltato l’angolo mi trovai di fronte max abbastanza triste,
rei: “che c’è max? perché sei triste?”
max: “tu ami takao non è così?”
rei: “come…”
max: “ho fatto una magia proibita, ho chiesto se tu mi amavi, ma non è così”
rei: “perché?”
max: “ a me tu piaci molto, ma ora che la magia proibita è stata attivata, la mia condanna sarà amare chi tu ami, per riuscire a toglierti la possibilità di conquistarlo”
rei: “ma tu non ami takao!”
max: “ora si, è come se i miei sentimenti per te si fossero posati su di lui!”
rei: “è stata la magia?”
max: “questo non ti deve interessare! Ora noi due saremmo rivali!buona notte…gattaccio!”
rei: “max…” accettai la sfida, ma il suo comportamento nei miei confronti mi addolorava, ma per takao avrei fatto questo ad altro!
Rei: “si, buona notte bugs banny!!”
Max: “thzz..” disse arrabbiato e dopo avermi quasi tirato a terra con una spallata sene tornò nella sua camera.

Mi ero preso un bicchier d’acqua e ora stavo seduto a pensare, a pensare alla prima volta che avevamo incontrato takao, infatti a quel tempo io max e rei eravamo amici inseparabili…

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<FLESCH BECK>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Io: “forza rei tirami la palla!!!”
Rei: “arrivo, non riesco a tirarla giù d’albero, non ho nessun potere che possa aiutarmi!”
Max: “non guardate me!, io vado d’accordo solo con l’acqua!”
Io: “e io rischierei di bruciare l’albero!”
Rei: “ e allora che si fa?”
3 bambini cercavano invano di tirare giù da un albero una palla rossa, quando ormai si erano rassegnati una voce da dietro le spalle gli spaventò.
?: “se volete la tirerò giù io!”
Un bambino più piccolo di loro di un anno, dalle guance paffute e rosse aveva parlato, aveva i capelli blu scuro, e gli occhi di un marrone che tendevano al rosso,
io: “come ti chiami?”
takao: “sono takao, mi sono trasferito da poco e non conosco nessuno!”
max: “ciao! Io sono max!, lui e rei e lui e kei!”
takao: “ciao a tutti!” e dicendo questo la palla scese da sola andando nelle mani di takao: “posso giocare con voi?”
tutti(eccetto takao) “certo!!”
i 4 si misero a giocare tutti insieme, ridendo e scherzando.
/ ma un brutto giorno…/
…: “aiuto!!!!!!!!!!”
Io: “di chi è questa voce?”
…: “aiuto vi prego…sto affogando!!!”
Io: “max!!!!!!!!! presto qualcuno sta affogando!”
Max: “intervengo subito!!!!!!” per un soffio max riuscì a salvare il malcapitato che si scopri essere takao, che per prendere un mazzo di fiori su una parete rocciosa era scivolato finendo nel lago.
Io: “tutto bene taki??”
Takao: “cof…si, volevo prendere dei fiori da portarvi, invece vi ho solo fatto preoccupare…mi dispiace!”
Max: “sei stato molto coraggioso…solo per noi…stupido!” max si avvicinò a takao abbracciandolo così fecero anche rei e kei.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<FINE FLESCH BECK>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Io: “mpf…che stupido…”
Mi alzo e torno in camera mia ma mentre faccio questo passo davanti alla camera di takao, io e la mia curiosità, entro piano senza fare rumore e lascio la porta accostata, mi avvicino piano, takao sta dormendo e non voglio certo svegliarlo (come è carino), il suo petto si muove lento su e giù, (è così indifeso), gli sposto un ciuffo che gli copre il viso e come se fosse la cosa più naturale lo bacio, un bacio casto, ma che dura molto.

Che rabbia, ma soprattutto tristezza, e dire che io lo amavo così tanto!, ma ora…takao, io lo amo veramente? Oppure è tutto frutto della magia proibita?
Sto andando in camera mia quando vedo la porta di takao accostarsi, è ancora sveglio? Mi metto a guardare cosa succede dentro la stanza,i mie occhi si sgranano, qualcosa nel mio animo mi dice che devo prendere a cazzotti kei!, e un’altra che io non devo intromettermi, ma la prima prende il sopravvento, e quando kei sta per uscire dalla stanza lo prendo di sorpresa e lo butto per terra con un pugno.

Che carino, mene sto andando dalla sua stanza quando all’improvviso qualcosa mi colpisce, la mia bocca si riempie velocemente di sangue e io ancora stordito noto che a colpirmi è stato max,
io: “ma che diavolo…”
max: “tu non ti devi avvicinare a lui…”era diverso, i suoi occhi sembravano più scuri e i capelli erano come rialzati <avete presente quando marik o bakura sono posseduti? Una cosa del genere!>
io: “che cosa ti succede?”
max: “non ti avvicinare! Lui è solo mio! Se farai ciò che ti dico vivrai, altrimenti…ti pentirai di essere nato!”
sene andò lasciandomi un senso di paura sulla pelle.


Il giorno dopo tutti si svegliarono a andarono nell’enorme cucina a fare colazione, erano stranamente silenziosi, eccetto takao, che stava preparando la colazione, tutto felice e pimpante come se durante la nottata non fosse successo niente, così preferirono fare anche gli altri.
Takao: “max!, mi passeresti 5 uova? Se non ti dispiace potresti imburrare tu il pane?”
Max: “ecco, figurati lo faccio volentieri!” e i 2 si scambiarono un dolce sorriso, mentre rei arrabbiato spremeva le arance con anche troppa forza, mentre kei cercava di non farci caso per non spaccare qualche cucchiaio mentre preparava la tavola.
Takao: “ecco fatto! Non sarà venuto un gran che ma spero che vi piacciano le mie frittate con il prosciutto!” (che buone che sono! :°-D_______)
Kei: “beh, se non sono buone le daremo sempre al cane!”
rei: “non saranno poi così immangiabili, e poi rischieresti di avvelenare il cane!”
takao: “ah ah, siete davvero spiritosi! ç_ç”
max: “su non prendertela, stanno solo scherzando!”
takao: “si va bene ma com’è?”
kei: “buono!”
max e rei: “quando dice così vuol dire che gli piace!”
Takao: “meglio, SLESH!!”
slesh: “bau bau!”
takao: “ciao piccolo e a te, ti piace la mia cucina?”
slesh: “bau, bau!”
max: “pare che gli piaccia!”
rei e kei: “gia!” slesh era un terranova, aveva il pelo di un nero lucido e setoso, i suoi occhi marroni chiaro come il miele erano dolci e sinceri come lo stesso nettare, il suo carattere allegro e giocoso assomigliava un po’ a quello di takao che tra i 4 era il preferito dal cuccioline, infatti, se non veniva portato fuori dal moretto, esso diventava triste e mogio finché non ritornava a casa dal prediletto.
Takao: “ora mi vesto e ti porto fuori, che ne dici slesh?”
Slesh: “bau!”
Kei: “sembra che ti capisca!”
Takao: “lui è intelligente!, non per niente è il miglior amico dell’uomo!”
Slesh: “bau”
Takao: “ho capito!”
Max: “io penso invece che andrò a fare la spesa!”
Rei: “io invece mi farò un giro in bicicletta!”
Kei: “non so, mi farò una corsetta, tanto non ho di meglio da fare!”
Intanto takao si stava vestendo con il fidato aiuto di slesh aveva optato per delle scarpe da ginnastica bianche e nere, dei pantaloni azzurri, una maglietta senza maniche bianca panna con il cappuccio un po’ slabbrata (ciò significa che faceva vedere una spalla), le braghe avevano molte tasche, ed erano molto larghe infondo, infatti facevano effetto batuffolo (come dico sempre io, ma in realtà è quello che succede quando le braghe sono troppo lunghe, che si forma il “batuffolo” intorno, scusate le mie strampellerie = sempre che questa parola esista =)
Takao: “bene, sono pronto!, oggi è la giornata ideale per fare una buona camminata al parco non trovi?”
Slesh: <già, credo che sarebbe meglio prendere la pallina vecchia, quella nuova usiamola dentro casa!> “bau!”
Takao: “ok!”

Kei: “ciao, io vado!”
Max: “cosa vi serve?, vabbè prenderò un po’ di tutto!”
Rei: “ciao!”
Takao: “ciao a tutti, vieni slesh!”
Slesh portava un collare blu che si intonava con le braghe, neanche avessero fatto apposta, il guinzaglio nero era di quelli a corda (cioè che non poteva allungasi).
Rei si allontano con la bicicletta rossa, portava dei pantaloni neri, delle scarpe da ginnastica bianche e una maglietta rossa con un tao sopra, Max invece con i suoi soliti vestiti, cioè le braghe rosse e la maglietta gialla con le maniche verdi con a sinistra una m; sene andò a fare la spesa, mentre kei con una normale tuta da ginnastica e delle scarpe anch’ esse da ginnastica incominciò a correre,
takao: “bene slesh! Siamo rimasti io e te! Dove vorresti andare? Al parco qui vicino, oppure a quello in centro dove ci sono tutti quei bellissimi alberi di pesco?”
slesh: <la seconda mi va bene!> “bau!”
takao: “bene! allora vada per il parco in centro!”
camminarono per un po’ incontrando padroni di altri cani, che takao salutava con naturalezza e questi rispondevano con altrettanto buon umore.

Rei continuava a pedalare, su ripide salite o su pericolose discese senza per fortuna farsi male, ripensava ancora al bacio che la notte scorsa aveva dato a takao, chi sa se takao provava qualcosa per lui, forse lo ricambiava? Era meglio non illudersi troppo, magari a takao nemmeno piacevano i maschi, forse non era come gli altri due della casa che erano da pochi giorni come lui gay!.Takao sembrava un tipo normalissimo, allegro, spensierato, il classico ragazzo che non farebbe niente di male a nessuno, nemmeno a una formica, la cosa che più adorava in takao era la sua innocenza e la sua allegria che contagiava tutti, a volte invidiava il modo così facile con cui faceva amicizia, gli bastava solo un sorriso e tutti gia gli volevano bene.
Continuava a pensarci quando qualcosa gli taglio la strada, per un soffio non la investì.
Rei: “caspita! Ma che diamine ti salta in mente! Non hai visto il semaforo rosso?”
??: “scusa io…”
Rei: “ma tu sei…”

Max era intento a cercare la maionese che per sua sfortuna non riusciva a trovare in nessun scaffale dell’enorme supermercato,
max: “ç_ç dov’è la maionese????” ma ad un certo punto individuò l’ultimo tubetto rimasto, come una furia si precipitò a prenderlo ma inciampò in qualcosa che un qualche contenitore aveva perso, e scivolò spiaccicandosi su di un muro, che era vicino allo scaffale dove c’era la ricercata maionese, mentre era nella posizione di spiaccicamento sul muro, una giovane donna passo li vicino e afferrò la maionese mettendola nel carrello, un migliaio di goccioline apparvero sulla testa del povero max che come una fontana inizio a piangere, dicendo che voleva la maionese!, una commessa si avvicinò e gli porse ciò che tanto anelava.
Commessa: “ecco prenda, ma non pianga così o mi spaventa la clientela!”
Max: “grazie signorina! Lei mi ha salvato! ^_^”
Commessa: “si figuri per così poco! ^_^”

Kei correva mentre curioso si guardava attorno, non si ricordava che i fiori e gli alberi fossero tanto belli, i magnifici colori e profumi che essi emanavano erano a dir poco meravigliosi, si fermò sedendosi su di una panchina per riprendere fiato, il laghetto con le papere non era mai stato più luminoso, chissà come mai oggi erano così belli, forse era il suo umore migliore, ma non ci fece caso, perché imperterrito ripartì subito, ma qualcosa o per maglio dire qualcuno gli venne addosso buttandolo a terra e schiacciandolo sotto il suo “peso piuma”
??: “schitty!!!!! Caspiterina quante volte ti ho detto di non saltare addosso alle persone??”
Per fortuna kei era caduto sull’erba e ciò aveva attutito la caduta.
??: “mi dispiace molto, si è fatto molto male?”
Kei: “no, per fortuna sono tutto intero!”
??: “mi fa piacere, io sono Elina, e lei è schitty!, lei come si chiama?”
Kei: “il mio nome è kei, e se vuole potremmo darci del tu”
Elina: “certo,” Elina era una ragazza di taglia media, non troppo magra, ma nemmeno troppo grassa, non troppo alta, ma nemmeno troppo piccola, i capelli rosso vivo erano legati da un codino e pochi ciuffi le ricadevano sul viso, gli occhi verde intenso facevano venire in mente un prato verdeggiante, immenso e maestoso, portava dei jins con una maglietta maniche corte nera con su disegnato un diavoletto, le scarpe da ginnastica erano colorate sulla suola di nero e aveva attorno al collo una cordina di tessuto nera, con appesa una murrina (non so se sapete cosa siano).
Elina: “ti va se per farmi perdonare ti offro un the?”
Kei: “si, lo accetto volentieri!”

Takao e slesh giocavano tranquillamente su un grande prato, quando all’improvviso un cane di razza Labrador dal pelo marroncino chiaro si avvicinò a slesh, esso si avvicinò incerto, ma dopo poco fecero subito amicizia,
??: “vedo che a kory piace molto il tuo cane taki!”
Takao: “ma…CIAO JEN!!!!!!quanto tempo che non ti vedo!”
Jen: “ciao taki! Vedo che da quanto te ne sei andato non sei cambiato di una virgola!”
Takao: “neanche te vedo! Ma come mai sei qui? Non dovresti essere ancora ad Osaka?”
Jen: “io e la mia famiglia ci siamo trasferiti qui per il lavoro di mio padre, pare che sia stabile!”
Takao: “è fantastico!” jen era una ragazzina molto presuntuosa e vanitosa, ma anche simpatica e altruista, aveva gli occhi del color del fuoco che risaltavano con i suoi capelli azzurro chiaro portati sciolti, con al lato destro un ciuffo intrappolato in una serie di perline e fili, molto graziosi, aveva delle scarpe bianche con i pantaloni neri e una maglia maniche corte dal colore verde militare, al collo aveva una cordicella di stoffa nera con attaccata una gemma che pareva di vetro, a forma di goccia,
jen: “facciamo una passeggiata insieme? Abbiamo tantissime cose da dirci!”
takao: “hai proprio ragione!”

rei: “ma tu sei…”
??: “rei…”
Rei: “kaioko??”
Kaioko: “ciao! Come stai?”
Rei: “bene, ma come mai sei qui?”
kaioko: “ sono qui per una borsa di studio e quindi mi sono trasferita in questa città!”
Rei: “capisco…”
Kaioko: “comunque, come stanno max, takao e kei?”
Rei: “loro stanno bene,ma dimmi l’ hai più rivista la tua amica che dicevi di voler rincontrare?”
Kaioko: “si, appena ci siamo riviste non a più voluto separarsi da me e così è venuta anche lei a Tokio”
Intanto 2 persone si stavano avvicinando a loro,
??: “ciao kaioko anche tu qui!”
Kaioko: “ciao elina!, ci sei anche tu kei!”
Rei: “ciao kei!”
Kei: “ciao kaioko!, ciao rei”
Elina: “ciao rei, io sono elina!”
Rei: “ciao elina!”
Kaioko: “dove stavate andando di bello?”
Elina: “stavamo andando a prenderci qualcosa da bere, venite anche voi?”
Kaioko/rei: “si!”
E cosi i 4, rei naturalmente in bici, andarono al bar di “SILVER” una loro vecchia amica, che ora doveva avere la loro età.

Max intanto era tornato a casa, aveva sistemato le borse e ora si accingeva a preparare il pranzo per il ritorno dei suoi amici,usando il potere dell’acqua era tutto più facile, cosi poteva riempire le padelle senza trasportarle piane d’acqua.
Max: “vediamo cosa potrei fare…”
??: “posso entrare?” disse una voce maschile piuttosto strafottente,
max: “ chi è la?” disse mettendosi sulla difensiva
??: “un vecchio amico di un tuo caro compagno…”
Max: “fatti vedere!”
Appoggiato alla colonna della porta della cucina si mostro un ragazzo alto slanciato con un corpo perfetto, aveva i capelli rossi lisci e due ciuffi li cadevano sugli occhi azzurro ghiaccio, portava dei pantaloni neri con attaccate delle catenelle che tintinnavano a ogni suo movimento e degli anfibi che luccicavano da quanto erano lisci e puliti, indossava anche una maglia maniche lunghe color panna con il cappuccio con scritto in rosso “bad” e sopra aveva una giacca in pelle nera, con le maniche strappate (quindi un gilé), al collo aveva una collana avvolgente borchiata. (un gran figaccio in poche parole!, che farebbe sbiadire kei al solo contatto, senza offesa, ma è troppo bello
:-D----)
Max: “chi sei tu?”
??: “il mio nome non dovrebbe importarti molto, comunque sono yuri, e vorrei vedere un mio vecchio amico”
Max: “come sei entrato?”
Yuri: “logico dalla porta”
Max: “ma l’avevo chiusa a chiave”
Yuri: “con la forza della volontà si ottiene tutto” disse guardando con sguardo di sufficienza max, che si era precipitato a vedere le condizioni della porta, che era ridotta proprio male, era stata congelata e rotta come se fosse fatta di vetro.
Yuri: “ora scusa, ma dato che vedo che “lui” non c’è mi toccherà mandagli un invito, altrimenti chissà quando lo potrò vedere”
Max: “di che parl…” non pote finire la frase che il suo braccio sinistro venne completamente congelato, mentre cercava un modo per liberarsi, vennero congelate anche la sua gamba destra e quella sinistra, per non parlare del braccio destro e il busto, ora solo la testa non era avvolta dal giaccio,
max: “liberami!”
yuri: “io non prendo ordini da nessuno, specialmente da uno come te, tu poi sei l’avvertimento per l’invito!”
max: “che cosa…” neanche questa volta finì la frase che yuri lo congelò completamente, facendo comparire sulla lastra di ghiaccio una lettera per il suo misterioso vecchio amico.

Kaioko: “eccoci qui!”
Silver: “ma voi siete le miei vecchie compagnie di asilo! Ciao kaioko, ciao elina!”
Elina: “ciao silver, questi sono kei e rei, due nostre vecchie conoscenze!”
Silver: “piacere!” silver era una ragazza piuttosto alta, aveva i capelli corti ricci che gli arrivavano alle spalle di un bel verde vivace,che intonava con i suoi occhi verde scuro, portava dei jins strappati in vari punti e una maglietta maniche corte con scritto “lavorare è uno schifo…” e dietro “…ma sempre meglio che essere barboni” con una faccina felice su ambo le maniche, diceva che quella maglietta l’aveva fatta lei e che studiava per diventare stilista e lasciare quel buco che aveva ereditato dal padre, dove aveva passato gran parte della sua infanzia, non che non gli piacesse, ma gli servivano soldi per andare a studiare a Parigi, li gli avevano detto che c’erano ottime scuole sul campo stilistico, raccontò a i 4 un po’ tutta la sua vita incasinata, come naturalmente fecero gli altri, e andarono avanti così per un paio di ore.

Jen: “e così mio padre a deciso di trasferirsi qui!”
Takao: “caspita deve essere stata dura per te!”
Jen: “no anzi, ho superato brillantemente i primi mesi, facendo nuove amicizie, ma mi sono ripresa del tutto quando ho visto te, abiti sempre allo stesso indirizzo?”
Takao: “^///^ si perché?”
Jen: “pensavo che potremmo sentirci un po’ più spesso, che ne dici di scambiarci i numeri di telefono? Il mio te lo scrivo qua insieme all’indirizzo di dove abito, per sicurezza ti do anche quello di casa mia, così se trovi il cel spento puoi sempre trovarmi li!”
Takao: “grazie ecco il mio, il telefono di casa e del mio cel, per sicurezza, non si sa mai!”
Jen: “ben detto!”
Takao: “ o sono arrivato a casa…” ma appena si girò per salutare jen, questa era gia unita con le sue labbra a quelle di lui, che stupito non sapeva cosa fare, lasciò che jen insinuasse la sua lingua nel suo palato, e dopo poco decise di ricambiare il bacio, le loro lingue duellarono tra loro, mentre i due sentivano nuove emozioni che li avvolgevano,
jen: “scusa…non ho resistito” e con kory si allontanò, mentre takao e slesh rimasero sulla porta di casa uno che scodinzolava e l’altro stupito e imbarazzato da quello che aveva fatto, jen era una ragazza così carina perché non avrebbe dovuto piacergli? Infondo cosa c’era di male a essersi innamorato di una ragazza come lei?, subito gli tornò in mente il bacio che gli aveva dato rei la notte passata, era forse questo il problema? Lui non era, o almeno non si sentiva attratto da rei, max o kei , ma sentiva che loro invece avevano diversi sentimenti nei suoi confronti, tante volte aveva fatto finta di non accorgersene, ma ormai non cela faceva più, lui non voleva ferirli, ma nemmeno illuderli, perché troppo forte sarebbe stato il colpo che gli avrebbe inferto.
Così entrò mogio in casa, ma una cosa lo spaventò appena passata la porta, che non c’era la porta!
Takao: “c’è nessuno? Max??”
Vide che intrappolato nel ghiaccio c’era quest’ ultimo e una lettera faceva capolino sulla lastra di ghiaccio, la lesse “ciao! Ti ricordi del tuo vecchio amico yuri??, spero che per domani non avrai impegni, che ne dici per le 15.00? che sciocco non ti ho detto dove abito, l’indirizzo lo troverai in cucina, sul tavolo, spero che verrai piccolo ven! ops, ti ho chiamato col tuo soprannome, ora ti chiamano tutti takao, be ciao, ciao!”
Takao: “è tornato?...max, caspita che scemo, mi sono dimenticato di te!”
Slesh: <prendi degli asciugamani,dopo ne parleremo, ora sciolgo il ghiaccio!>
Takao: “va bene!”
Slesh posizionò le due zampe anteriori sulla lastra e questa a contatto si sciolse, ci vollero pochi minuti per scongelare max completamente.
Takao mise sulle spalle di max un asciugamano: “non preoccuparti max ci sono qui io!”
Questo cominciò a prendere colore, mentre takao cercava di scaldarlo,
takao: “slesh! tu scalda max, io vado a preparagli una camomilla!”
slesh: <ok!>

mi sento strano, ho freddo…ma intorno a me c’è un magnifico calore, socchiudo gli occhi e vedo takao, una morsa mi attanaglia il cuore, ma non lo vorrei è il maleficio che melo fa provare, non posso andare avanti con questo rimorso!, devo dirlo a qualcuno,
io: “tak…ao…”
takao: “max! tieni, bevi questo ti farà bene!” solo adesso mi rendo conto che sono sul vivano blu a fiori bianchi e che senza pensarci ho afferrato la tazza.
Io: “takao…io…”
Takao: “non temere, so già chi è il responsabile…”
Io: “apparte questo, volevo dirti una cosa che riguarda noi 4…”
Takao: “di che si tratta?”
Io: “ devi sapere che io ho sempre avuto problemi di cuore…”
Takao: “stai male?...è grave?”
Io cado a terra, ma che cosa ha capito!,
io: “non problemi di salute! Ma amorosi!”
takao: “ora comprendo…va avanti”
io: “così ho fatto un sortilegio per sapere chi era la mia anima gemella ed è uscito fuori rei, ero terrorizzato, ma dopo quell’episodio ho cominciato a sentirmi strano, mi sentivo attratto da rei, così ho provato di nuovo a fare il sortilegio ma questa volta su rei e ne è venuto fuori che lui amava te!”
takao: “che caos…ma tu non dovevi metterti contro il futuro!”
io: “lo so, ma la mia curiosità mi ha tradito, così ho deciso di farlo anche su kei, e ne è venuto di nuovo fuori te!, così mi sono detto che uno dei 3 riti era sbagliato, così faci altri esperimenti, che naturalmente peggiorarono la situazione…ho cambiato i loro sentimenti e i miei…sei schifato da me?”
takao: “no, anzi forse ti capisco, certo non approvo la tua sfida con il futuro, ma di certo non volevi fare del male a nessuno!”
max: “oh…takao…sigh…” mi rifugiai tra le sue braccia e lui come un vero amico mi accolse con tanta tenerezza, finalmente non mi sentivo più così oppresso, takao sembrava avermi compreso e io ne ero veramente felice, ma il mio cuore era spezzato, così come gli incantesimi, che come per magia scomparirono facendo venire a galla i veri sentimenti dei 3.

Kaioko: “grazie Silver!, ci rivedremo!”
Elina: “ciao presto!”
Kei: “ciao”
Rei: “ciao Silver!”
Silver: “ciao ragazzi, tornate quando volete!”
Elina: “bene e ora dove andiamo?”
Kaioko: “io direi di andare al parco!”
Rei: “e io come faccio con la bici?”
Elina: “portala dietro non da mica fastidio!”
Rei: “ ^_^’’’ok ”
Kaioko: “ok allora al parco!”
I 4 dopo un po’ di cammino arrivarono al parco, quello con i peschi che piaceva a takao, e con la coda dell’occhio kei guardò l’orologio,
kei: “cavolo! Sono già le 16.00!!”
rei: “che cosa????”
kaioko: “vi aspettava forse qualcuno?, per mangiare avete mangiato da Silver, cosa volete ancora?”
rei: “niente, niente =_=”
kei: “ma…”
rei lo fulmino,
kei: “no, niente…”
kaioko si mise sotto un pesco stanca, invece Elina trascinò kei sotto un altro pesco,
kaioko: “senti…>///> tu…si insomma…mi piaci tanto….”
Rei: “O////////O” rei sembrava un pomodoro maturo, sembrava che dovesse esplodere da un momento all’altro,
kaioko: “allora?...?////?”
rei: “anche…a me…tu piaci…molto…x////x”
kaioko: “vorresti essere il mio ragazzo?”
rei: “s-si”
kaioko gli salto quasi in braccio dalla felicità, ma rei era inquieto gli sembrava di aver dimenticato qualcosa, fece spallucce e si disse che primo o poi gli sarebbe venuto in mente.
Intanto sotto un altro pesco,
elina: “evviva!!!!!!!, comesonofelicecomesonofelicecomesonofelice!”
kei: “O/////////////////////////O”
elina: “finalmente ho il ragazzo!”
kei: “non urlare così! ù__ù”
elina: “ma sono felice!”
STONK
Kei: “trattieniti!”
Elina: “aia!!!!”
Kei/elina: “hahahahahahaha” i due scoppiarono in una risata sdraiandosi sull’erba e baciandosi appassionatamente. (niente lemon, sono molto pudica! È gia tanto se faccio un bacio, mia mamma dice che mi dovrebbero mettere in un convento, ma in realtà non sono poi cosi schizzinosa …hihihihihihi n.d. silvia) (=_= secondo me sta pensando una ff su me e homura, quella maniaca! N.d. goku) ( ù_ù forse n.d. silvia) (O__________________________________O n.d. goku)
Invece rei e kaioko erano seduti, ma indovinate un pò………………………..esatto si stavano baciando pure loro, che fantasia =___=.

Takao: “ti sei calmato ora?”
Max: “si grazie…”
Takao: “ora riposa, ci vediamo dopo, slesh! Vieni bello!”
E così max rimase sul divano blu a fiori bianchi a sonnecchiare, mentre takao e slesh mangiavano qualcosa e discutevano telepaticamente, la situazione che avrebbero dovuto affrontare con yuri.
Takao: <credi che lo sappia?>
Slesh: <non saprei, forse lo sapeva già, ma ha voluto aspettare>
Takao:<comunque sono costretto ad andare al suo appuntamento, seno chissà che caos tirerà su quello li!>
Slesh: <ora non pensarci, comunque dove diavolo sono finiti quei due di rei e kei?>
Takao:<non ne ho idea, sarà meglio chiamarli con il cellulare>
Takao digitò veloce i tasti del cellulare e dopo un paio di squilli sentì che qualcuno senza fiato stava rispondendo al telefono.
Rei: “s-si?”
Takao: “rei, sono takao, dove diavolo siete finiti??non siete neppure tornati a casa!”
La voce di rei sembrò improvvisamente mutare in quella di un bambino piccolo che cercava di nascondere la verità, allora takao capì (cos’è a pure il potere di leggere nella mente?? N.d. silvia) (può darsi >__>n.d. takainoinoino)
Takao: “smettila di pomiciare e torna subito a casa e portati dietro quel maniaco di kei!”
Rei: “0///////0 si!” ma infondo takao era felice, tutto era tornato nel giro di pochi minuti normale, ora non doveva più preoccuparsi dei sentimenti di rei, kei e max, aveva campo libero con jen!!!
Takao: “:-D______”
Rei: “tu-tu-tu-tu-tu-tu”
Rimase imbambolato ancora per poco, finché nono sentì slesh che lo chiamava, caspita! Erano già le 18.00! così dato che max dormiva decise di preparare lui la cena, ma dato che non era un buon cuoco e sapeva solo fare un piatto che guarda caso era la frittata con il prosciutto, decise che avrebbe ordinato la pizza, ma poi si ricordò la porta e così disse rassegnato,
takao: “oggi frittata con il prosciutto!=_____=”
slesh: “=__=”

rei: “caspita, ma cosa è successo???”
takao: “è venuto a farmi visita o per meglio dire a fare visita a max un mio vecchio amico” disse sarcastico apparecchiando la tavola,
kei: “vedo che non ha risparmiato la porta!”
takao: “già è sempre stato un tipo che usa sempre la porta, anche se chiusa”
rei: “non dirmi che…”
takao: “già oggi frittata di prosciutto!”
rei cadde a terra,
rei: “non in quel senso!, non mi dire che è stato lui il motivo del tuo trasloco!” a takao gli si sgranarono gli occhi, come un proiettile, come un proiettile quell’ affermazione lo aveva colpito.
Takao: “scusatemi, chiamate voi max per la cena è in salotto, io vado a dormire!”
Rei: “takao…”
kei mise una mano sulla spalla di rei scuotendo la testa, era meglio lasciarlo da solo, ma non tutti erano d’accordo, slesh infatti era andato con takao in camera.

Gocce cadevano nel buoi della camera, esse nascevano negli occhi di una persona con un segreto anche troppo grande per lui, ma che veniva dimezzata dalla compagnia di un grosso cane nero, che stava vicino a lui, mentre questo piangeva abbracciando la bestiola.
Takao: “per quanto ancora?”
Slesh: <no so…>
Takao: “mi mancano…sigh…non cela faccio più!”
Slesh: <non posso fare altro che starti accanto>
Takao: “lo so den!...sigh…ma non resisto più…devo…devo dirlo a qualcuno!”
Slesh: “lo sai che non devi chiamarmi così!! e poi se qualcuno lo scoprisse tutto questo non servirebbe a nulla!”
Takao: “ma io…”
Slesh: <niente ma! Ora dormi, domani sarà una giornata dura!>

Rei: “chissà cosa è preso a takao…”
Kei: “max si è svegliato, ora è in bagno, dovrebbe arrivare tra poco”
Rei: “bene!”
Max: “che si mangia?”
Rei: “sei già qui?”
Max: “sono un fulmine quando si tratta di cibo!”
Kei: “non è proprio la tua tipica frase =_=”
Rei: “già…”
Dopo mangiato i 3 andarono a dormire e max non disse una parola di quello che era successo, tanto sapeva che takao prima di andarsene gli aveva accennato qualcosa, così andò nella sua stanza e si addormentò come gli altri 2.

BIP-BIP-BIP-BIP-BIP-BIP
Mise una mano sopra la sveglia che si spense, si girò ignorandola del tutto, ma quando questa dopo mezzora ricominciò a suonare la persona svegliata si dovette alzare per forza, erano le 7.00 del mattino e il rimbombo di altre 3 sveglie che suonavano nella casa faceva da musica al ragazzo che ancora assonnato si dirigeva in bagno, oggi era lunedì e quindi giorno di scuola, odiava svegliarsi presto ma non aveva scelta, si lavò e si vestì come solito con delle braghe nere con molte tasche e il “batuffolo” infondo (ricordate?), delle scarpe da ginnastica bianche, una felpa bianca con il cappuccio che nascondeva una maglietta maniche corte nera con un draghetto pucciosissimo argentato e aveva anche un braccialetto nero avvolgente al polso sinistro, che non si vedeva, dato che era coperto dalla manica della felpa,
takao usci dalla sua camera per fare colazione e li vide i suoi compagni che avevano già preparatoessa, gli sorrisero, a parte kei, che lui rideva raramente.
Dopo aver fatto la colazione prese il suo zaino e con max, kei e rei si diresse a scuola, nessuno parlò, forse per tutto quello che era successo negli ultimi giorni, oppure perché nessuno aveva niente da dire.

Prof.: “…ateshi?”
Ateshi: “presente”
Prof. : “hiwatary?”
Kei: “presente”
Prof.: “mizurawa?”
Max: “presente”
Prof.: “kinomiya?”
Ma takao era distratto, stava guardando il pesco fuori dalla finestra e pensava ancora a quello che c’era scritto sulla lettera che yuri gli aveva scritto, alle 15.00 avrebbe dovuto incontrarlo, aveva il presentimento che yuri sapesse il suo terribile segreto e questo in un modo strano lo sollevava,
prof.: “cham, cham(schiarisce la voce) kinomiya?”
takao: “eh? Si…presente!”
la prof. Distolse lo sguardo e continuò…
prof.: “kon?”
rei: “presente”
prof.: “bene, oggi parleremo del romanticismo, bla, bla…”
takao:<sarà una giornata lunga e noiosa!>
rei:<notte…zZZZzzzzZZZ>

?: “deve essere quella…aspettami, sto arrivando”
Un’ombra si mosse di tetto in tetto per raggiungere la scuola hiroscima ( ho inventato)(non si era visto =___= ‘’) dove qualcuno era ignaro di avere visite così in anticipo.

Prof.: “ e quindi…bla bla bla….il romanticismo fu bla bla bla…”
La finestra dell’aula all’improvviso venne rotta con un grosso blocco di ghiaccio, la prof si affacciò alla finestra con l’intento di dare una mega ramanzina a chi aveva fatto questo, ma appena vide un ragazzo che stava sul ciglio della finestra come un gatto si spaventò molto,
prof.: “ei, ragazzo! Non fare pazzie!”
yuri: “si figuri vecchia, non voglio mica perdermi spettacoli di vecchiaia come lei, quando sarò grande!”
prof.: “brutto impertinente! Come osi!”
yuri: “oso e come brutta befana!” e con un salto gli saltò sopra la testa facendola cadere fuori, per fortuna riuscì ad aggrapparsi alla sporgenza della finestra,
tutti: “prof!”
takao: “presto aiutiamola! Se no finisce di sotto!”
tutti: “si!”
yuri però si parò davanti a takao, che colto di sorpresa non sapeva che fare,
yuri: “Ciao ven! come te la passi? Sono venuto troppo presto?”
takao: “yuri?”
yuri: “esatto! Vedo che ti ricordi di me, ne sono felice!”
kei: “presto, tiratela su!”
rei: “takao, chi è lui?”
ma takao era come se non connettesse più, una sola frase gli girava per il cervello “ricorda, se incontri yuri, la cosa più saggia è scappare, lui è molto più forte di te!” appena ne capì il significato, prese a correre,
yuri: “fermo! Tanto ovunque tu andrai, io saprò dove trovarti!” e gli andò dietro con tranquillità.

Takao correva, ma si sentiva come se nessuno lo seguisse ma lo osservasse da lontano,
yuri: “non ti sei ancora stancato?” disse una figura appoggiata al muro, takao sconvolto dalla velocità dell’avversario rimase spiazzato e questo gli costò quasi la vita, se non si fosse tolto in tempo un grosso pezzo appuntito di ghiaccio gli avrebbe perforato il braccio,
yuri: “veloce…ma non abbastanza” disse puntando il dito sul braccio destro di takao, che aveva iniziato a sanguinare, il dolore era tremendo, non poteva lottare in queste condizioni, così decise di ricominciare a correre, ma sta volta molto meno veloce, si teneva il braccio, le parole dalla sua bocca erano come sparite, non aveva detto niente da quando yuri gli aveva rivolto la parola, nemmeno un “ai” per l’enorme graffio al braccio, il sangue continua a scorrere, mentre la vista si appannava e l’andatura diventava dondolante, chissà come mai a quell’ ora non ci fosse nessuno, forse perché quel vicolo era poco frequentato.
Yuri: “ti arrendi?”
Takao non rispose, ma continuò una camminata lenta, finche non cadde a terra, privo di sensi per l’aver perso troppo sangue.
Yuri: “non melo ricordavo così testardo!” e così dicendo mise una mano sulla spalla di takao e si tele trasportò nel suo covo.


“””””””””””””””””””””””””””””””””””””””SOGNO FLESH BECK”””””””””””””””””””””””””””””
Non melo ricordo poi così bene…anche perché avevo solo 3 anni…den me l’ha raccontato spesso…io vivevo su una bella collinetta , sotto di essa c’erano boschi pieni di fragole buonissime e un ruscello stupendo, papà mi faceva fare il bagno tenendomi perché non cadessi , anche perché ero piccolo, mamma invece mi faceva le fragole schiacciate, diceva che mi avrebbero aiutato a crescere. Ma un giorno mamma e papà diventarono tristi, uno strano vecchio venne al villaggio con a presso un bambino che aveva all’incirca 7 anni, il suo nome era den, melo ricordo solo perché me l’ha detto lui, il vecchio diceva qualcosa su una pietra…un possessore.
Il giorno dopo io stavo dormendo…almeno questo mi a detto den, e non so come…mi sono ritrovato con una pietra vicino al cuore e uno strano simbolo sul braccio, sembra un piccolo draghetto nero…ma non saprei.
È stato difficile…mi anno separato dai miei genitori e mi anno detto che se avessi rivelato il mio segreto a qualcuno la mia vita non sarebbe più stata mia.
Mi trasferirono in Giappone…den faceva finta di essere mio padre, finche non conobbi jen…appena vista…e già dovevamo trasferirci,e così con il secondo trasloco conobbi all’età di 7 anni max, rei e kei che ne avevano già 8.
Un giorno incontrai un bambino…con gli occhi azzurro come il ghiaccio e uno sguardo triste…mi avvicinai…den diceva che non si parlava con gli sconosciuti…ma mi sembrava così triste…gli parlai e facemmo subito amicizia…quel bambino mi chiamava in un modo strano, piccolo ven, ma non ho idea del perché lo facesse, forse perché ero più piccolo di lui di due anni o forse per il mio potere, non saprei, jen diceva che era utile, infatti quando lei spaccava i piatti con il pensiero era utile nascondere i pezzi senza toccare nulla, lui sapeva controllare il ghiaccio e quindi quando era estate, faceva sempre ghiacciare i succhi di frutta per fare i ghiaccioli, conobbi anche grazie a rei, kaioko che passava tutto il tempo con lui, mentre io lo passavo con yuri…lui era molto più solo degli altri…quando un brutto giorno, yuri sene dovette andare, non so per quale motivo, disse che ci saremmo rincontrati, anche perché aveva un missione da compiere…io li per li non capì…
“””””””””””””””””””””””””””””””FINE SOGNO FLESH BECK””””””””””””””””””””””””””””””””
Prof.: “chi era quel ragazzo e dove è finito kinomiya?”
Rei: “scusi prof, lo andiamo a cercare!”
Kei: “giusto!”
Prof.: “aspettate un momento…”
Ma i 3 erano già spariti,
prof.: “quei 4 mi faranno andare in pensione prima del dovuto!, bene riprendiamo la lezione”
(come, senza 4 alunni?? N.d. silvia) (si arrangeranno, io hai miei tempi bla, bla…n.d. prof.) (*___* morta n.d. silvia) (O^__^O n.d. secchione) ( +_+ che scemo! N.d. silvia)
Rei: “da dove incominciamo a cercarli?”
max: “non ho idea!”
Rei: “un momento possiamo sempre rintracciarlo con il mio potere!”
Kei: “sbrighiamoci! Takao potrebbe essere in pericolo”
E così rei si concentro e sul terreno cominciarono ad apparire delle impronte, sembravano solo quelle di takao,
rei: “muoviamoci!”
e i 3 cominciarono a seguire le orme,
rei: “sembra esserci stato uno scontro qui!”
kei: “già e qualcuno dei due è stato ferito!”
max: “venite a vedere qui, c’è una macchia di sangue molto più grande!”
rei: “forse chi era ferito non ha trovato la forza per continuare…”
kei: “oppure è morto!”
max: “non credo, ci sarebbe il cadavere e qui non ne vedo”
rei: “forse quel ragazzo conosce l’arte del teletrasporto!”
max: “se è così, dovremmo cercare takao per via spiritica”
kei: “speriamo che non sia fuori dal raggio di 100 km”
rei: “già, altrimenti non riusciremmo mai a trovarlo!”
max: “concentriamoci!”

io…io non capisco…
…come si può da amici passare a nemici…
…perché mi ci hanno costretto!...
…mi ci hanno costretto a fare amicizia con ven….pensavo perché fossi solo, ma in realtà…
…era solo per prendergli la famosa gemma “BLACK STAR”…
…con me era gentile, perché dovrei fagli questo?...
??: “cosa aspetti? Avanti uccidilo e impossessati della black star!”
Io: “non posso…” dissi come un bisbiglio abbassando la testa, questo comportamento non era da me,
??: “come non puoi?, ti rifiuti di obbedire a me?”
Io: “esatto!, mene vado da questo buco e porto via lui con me!”
??: “non oserai! Miei seguaci uccidete il traditore e portatemi il prediletto vivo, lo voglio uccidere io con le mie stesse mani!”
Yuri prese takao e si teletrasporto appena in tempo, ma alcuni uomini erano altrettanto capaci di teletrasportarsi e quindi yuri fu costretto a combattere, in pochi minuti, il sangue e gli organi interni di 20 uomini era sparso per una strada che veniva percorsa al massimo dalle macchine della polizia,
cosi yuri sparì con takao chissà dove.

Kaioko: “ei ciao ragazzi!”
I 3 si sconcentrarono e questo gli fece perdere il segnale,
Elina: “cosa ci fate da queste parti?”
kei:”emm…una passeggiata…vero rei”
Rei: “ma…sicuro…”
Max: “e voi chi siete?”
Kaioko: “io e la ragazza dai capelli rossi siamo le fidanzate di kei e rei!”
Jen: “mentre io sono jen, piacere!”
Max: “invece io sono max piacere mio”

Yuri: “cavolo, quelli ci stanno attaccati come api al miele!” yuri nascosto dietro a un muro, guardava con la coda dell’occhio la figura di takao che ancora sotto l’effetto del narcotico, che il suo capo gli aveva fatto iniettare, dormiva beato.
Yuri: “dove potrei nascondermi?, cavolo ven, dovevi proprio essere gentile e simpatico? Non potevi essere antipatico e poco socievole, sarebbe stato più facile ucciderti!”
Takao: “mm…”
Yuri: “che fai ti metti a parlare mentre dormi?, sei strano come 7 anni fa!”
Uomini: “ho sentito un rumore! Presto venite!”
Yuri: “e che ne sapevo che quelli potevano ricomporsi da soli e tornare in vita!, ho deciso! Ti porto dai tuoi amichetti, mi costerà cara questo tradimento, ma sono disposto a tutto!”

Jen: “allora che ci facevate qui?”
Rei: “noi...veramente…”
Un bagliore accecò i 6 e da una parte comparve yuri inginocchiato sulla gamba destra piuttosto stanco con takao poggiato per terra,
jen: “takao!” disse preoccupata andando a vedere le condizioni in cui si trovava, non sembrava stesse bene, il colore pallido della carnagione lo faceva supporre,la manica del braccio destro strappata che faceva vedere la fasciatura ormai sporca di un colore rubino, il respiro affaticato, doveva aver perso e perdere tuttora molto sangue.
max: “che gli hai fatto maledetto!” sbraitò contro yuri, che stanco per il combattimento e per l’uso di troppa energia non riusciva a stare in piedi,
yuri: “anf….gli ho salvato la vita…almeno…prima no…insomma, non capisco perché l’abbia fatto…”
kei: “di che stai parlando?...”
jen: “presto! Takao a perso molto sangue, non resisterà molto!”
rei: “c’è un’ ospedale qui vicino, lo accompagnerò più velocemente io!”
e così dopo aver detto varie parole incomprensibili, si teletrasportò con takao davanti all’ospedale,
rei: “presto! Un mio amico è ferito!”
medico: “presto, prepari un lettino, sembra aver peso molto sangue, che gruppo sanguigno ha il tuo amico, ragazzo?”
rei: “RH positivo”
medico: “maledizione!, oggi l’abbiamo finito per via di quel’ incidente stradale”
rei: “so dove trovare un donatore!”
medico: “ti conviene fare alla svelta, il tuo amico non resisterà con tutto il sangue che ha perso!”
tutti(i ragazzi che sono arrivati a piedi): “eccoci!”
rei: “chi di voi è RH positivo?”
jen: “io!”
medico: “bene, venga con me!”
passarono alcune ore, di incessante attesa, di cui alcune jen le passo la tenersi il braccio o per meglio a toccarsi il cerotto dove gli avevano tolto il sangue, lei era forte, per 2 o 3 litri in meno non sarebbe morta di certo, anche se ne avevano preso molto meno!,
medico: “ora il vostro amico è fuori pericolo, per fortuna il suo fisico a reagito, altrimenti sarebbe stato spacciato!”
jen: “possiamo vederlo?”
medico: “uno alla volta!”
yuri e rei dormivano, max si stava riprendendo ora dallo spavento, kaioko e Elina erano scese ad avvisare i genitori per le assenze, e kei faceva segno ad jen di entrare,
jen: “allora vado io”

apri la porta, la stanza era illuminata e piena di fiori, takao era steso sul letto, la carnagione più colorita e la ferita ricucita, una flebo saltò al mio occhio, ma subito fu sfumato dallo sguardo rilassato di takao che dormiva, mi avvicinai piano, quanto mi piaceva quel ragazzo!, fin da piccolo era proprio carino, mi innamorai subito…gli accarezzo le guance, sono così morbide e passando gli scosto dal viso i ciuffi dei suoi setosi capelli, non resisto, lo bacio, un bacio lungo, mi piace sentire le sue labbra calde sulle mie, lui apre gli occhi e mi vede, capisce e risponde al mio bacio, il nostro secondo bacio, pieno di purezza e passione, mi prende e io prendo lui, le nostre lingue duellano, ma la mia vuole di più e gli accarezzo le labbra con lentezza, lui sembra gradire e quel momento magico si ferma e si impregna nella mia mente, il profumo dei fiori ci circonda e per un momento penso ad alta voce,
io: “ti amo” non dirmi che l’ho detto veramente, che imbarazzo!...ma lui mi sorride…
takao:“penso di provare lo stesso…ti amo” e dopo aver detto questo mi bacia ancora, più candidamente, io gli sorrido, gli voglio bene…l’ho detto e lui mi ricambia…sono felice…
Io: “come stai?”
Takao: “bene…ora che ci sei tu…” si addormenta come un bambino, lo capisco non deve essere stato facile, d’altronde è difficile essere il custode della pietra black star. (O_O come lo sa?n.d. autrice) (che rincoglionita, non sa nemmeno quello che scrive! N.d. lettori)

Kei: “come sta?”
Jen: “tutto ok, sta solo riposando!”
kaioko: “ora devo andare, salutatemi takao quando si sveglia, e non dimenticatevi di avvisare rei!”
Jen: “d’accordo!”
Elina: “anch’io vado, ciao jen, salutatemi tutti, arrivederci kei!”
Kei /jen: “ciao!” e così dicendo le due sene andarono, per colpa delle loro madri preoccupatissime che le volevano immediatamente a casa.
Jen: “io rimango qui, voi andate pure a casa…”
Kei: “non sene parla, sei stanca quanto noi, quindi rimarò io!”
Jen: “non ci penso neanche, io rei non lo porto sulle spalle…un momento dove è andato quel ragazzo che dormiva con lui?”
Kei: “ma dove…”
Medico: “se state parlando del vostro amico dai capelli rossi, è entrato a salutare il paziente”
Jen: “O___O”
Kei: “ O___O” i due entrarono spalancando la porta,
infermiera: “fermi…”
ma si calmarono appena videro lo sguardo triste di yuri che fissava takao, si sentiva in colpa, non sapeva come da un minuto all’altro avesse cambiato idea, forse perché si sentiva usato, o forse perché era stufo di quella vita,
jen: “em…”
yuri:”scusa…” un sussurro, gli occhi lucidi, il duro ora era tornato bambino e chiedeva perdono a una persona che l’unico errore che aveva fatto era incontrarlo,
takao: “non è colpa tua, in fondo lo sapevo…non sei mai stato cattivo”
yuri: “ma io…”
takao: “non mi interessano i tuoi errori…conta quello che hai fatto ora…le scuse sono segno di pentimento…non facili da fare sinceramente, ma tu ci sei riuscito…”
kei: “takao…”
jen: “hai proprio ragione…”
yuri: “grazie…ma ora il mio capo ci sta cercando…come faremo?”
kei: “non preoccuparti, ho avvertito la presenza dei soldati e ho mandato delle specie di bombe/bolla che disintegreranno completamente quegli zombi!”
yuri: “ma come…”
kei: “l’aura…poco percettibile, quindi zombi!”
yuri: “bel’ amico ti sei trovato, molto intelligente!”
takao: “lo so, ma non fagli troppi complimenti altrimenti si monterà la testa!”
kei: “ei!”
jen: “come facciamo per il capo del raga…?”
yuri: “yuri, non saprei, si potrebbe tentare una bomba oscura, non la vedrebbe neanche e lo spedirebbe nel mondo oscuro”
jen: “per me va bene…”

passarono un paio di settimane, il piano aveva funzionato e takao si era rimesso del tutto, jen aveva affermato di essere la sua ragazza e takao non aveva negato, ciò mi rese felice, ma io non avevo nessuno e ogni volta che ci pensavo mi rattristavo, un giorno…
io: “ma tu non eri la commessa del super market?”
commessa: “tu devi essere il ragazzo che piangeva per la maionese!”
io: “O///O si -////- comunque il mio nome è max!”
commessa: “io sono serena, piacere!” la ragazza slanciata, dai capelli neri e gli occhi azzurri, portava dei pantaloni neri di felpa, una maglietta bianca con un disegno di un sole cartonesco, che ascoltava la musica con le cuffie, e delle scarpe da ginnastica.
Io: “ti andrebbe di mangiare qualcosa?”
Serena: “certo, ho una fame!”
Io: “^__^ grandioso, offro io!” di li a poco diventò la mia ragazza, me lo chiese mentre addentavo un panino, la maionese schizzò proprio in faccia al signore vicino a me che mi rincorse per tutto il fad-food, ma dopo che il gentile vecchietto mi ebbe picchiato per bene, io senza alcuni denti risposi di si, non so se mi avesse capito, ma mi sorrise.

Camminavo per strade poco affollate e li seduta su una scatola di legno vidi una ragazza dei capelli violetto con un giubbotto di pelle nera, delle braghe dello stesso tessuto e degli anfibi con la punta di metallo, i pantaloni erano tenuti su da una cintura borchiata, aveva vari pirsing e orecchini, mi attraeva molto, si avvicinò,
tipa: “hai da accendere?”
io: “si, tieni”
tipa: “non ci siamo già visti?”
io: “non credo…”
tipa: “io mi chiamo ryka e tu?”
io: “yuri…”
neanche il tempo di finire la frase che mi ritrovai la sua bocca sulla mia, baciava proprio bene,
ryka: “…vieni a fare un giro?” disse dopo avermi baciato,
io: “ok”
fantastica….potete immaginarvi cosa successe dopo.

Tutti ora si vedevano poco e niente troppo impegnati con le loro ragazze, ma quando potevano in quella grande casa i misteri non finivano mai, soprattutto quando in giro c’era il rande cane nero, che come una guardia, sorvegliava una grande porta, che illuminava il corridoio solo quando il cane si spostava di pochi centimetri.

La grande vasca si svuotò, il liquido verde scomparve definitivamente lasciando posto al colore rossastro dei fili, attaccati al corpo di una creatura che ora si era svegliata, (svip) il rumore dei cavi che si rompevano, (crash) la porta della capsula ora era aperta, una nuova vita era giunta per ucciderne un’altra,
creatura: “il buio, la desolazione…questo era la mia vita, ora sarà la tua…mi vendicherò maledetto traditore!”.

FINE

Autore: “silvia21

Spero vi sia piaciuta, forse un po’ incasinata!, beh bey!!!


























































 
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