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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: PIRATI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kagome008 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/07/2005 13:34:34 (ultimo inserimento: 12/06/06)

una storia di pirati, dove intrighi e tradimento alimentano la sete di richezze e potere...ok, sono matta!
 
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IL GALEONE
- Capitolo 1° -

Allora, dovrei cominciare questa nuova ff au presentandomi e descrivendo più o meno la storia che ho intenzione di scrivere, ma la realtà è che molto probabilmente siete stanchi di me e se siete giunti ad aprire il primo capitolo di questa ff vuol dire che siete matti come me! Nel senso che il titolo della storia spiega esattamente di che cosa si parla, ossia di pirati, e per aver avuto un idea del genere, che tra l’altro mi è venuta mentre ero al lavoro, devo essere completamente partita! Quando mai si è letta una cosa del genere?
Comunque questa è la mia ottava fan fiction in un solo anno di attività e se volete licenziarmi come scrittrice dopo questo primo capitolo, bhe, lo posso ben capire!^^
Ora bado alle ciance, leggete e commentate!

Leggenda: -<discorso> -“pensiero”

CAPITOLO 1
IL GALEONE

Le grandi e bianche vele del galeone si gonfiavano in conche di vento, tendendosi soffici verso le azzurre onde del mare aperto, così spumeggianti e dal sapore salato. Il sole risplendeva alto nel cielo limpido, frastagliandosi in mille riflessi colorati sulla superficie scura de profondo mare. L’aria era pulita ed il gonfio vento spazzava le nuvole, tingendo il cielo di un azzurro intenso.
Un galeone, grande e massiccio, robusto e pensate, costruito con il miglior legno di faggio nero, solcava tranquillo il vasto oceano che gli si estendeva davanti.
Le vele ben fissate agli alberi e ai legacci di tribordo e babordo, producevano continui scricchiolii, che si intensificavano con le oscillazioni della grande nave.
L’equipaggio lavorava in silenzio sotto la calura del mezzogiorno, sotto lo sguardo vigile del pilota, che manovrando con dimestichezza il timone, portava la nave verso la propria meta, veloce e spedita tra le piccole onde che si infrangevano al contatto con la grande pancia robusta del grande galeone.
Il capitano osservava rapito il mare all’orizzonte, come perdendosi nel contare lo onde del mare.
La brezza marina gli muoveva i lunghi capelli d’ebano, scompigliandogli la frangetta corvina. I grandi occhi d’ambra erano fissi su di un punto preciso, indeterminato in quell oceano d’acqua.
Vestiva di semplici pantaloni marroni e di una camicia bianca svolazzante, con appese alla cintura la sua fida spada, tramandata nella sua famiglia, ed una pistola, anch’essa, di vecchia data.
Gli mancava il grande capello tipico degli uomini di mare, ma non gli era mai piaciuto indossare quel coso ingombrante che lo ostacolava, a suo dire, negli assalti alle navi mercantili.
Era un pirata, così come tutta la sua famiglia, e sentiva scorrergli nelle vene il rischio ed il pericolo dell’ avventura. Una vita normale non avrebbe mai fatto per lui: avrebbe saccheggiato i sette mari per tutta la vita, ed alla fine, troppo stanco e stufo di quel mondo bastardo, si sarebbe spento in pace in un luogo deserto, diventando una leggenda indimenticabile.
Avrebbe solcato il mare per giorni e giorni, sovrastando tutta quell acqua con la sua bella galea, la shikon no tama, e con i suoi amici e compagni avrebbe, finalmente, trovato tutto quello che qualunque pirata da sempre bramava, il…
-<Inuyasha, il vento sta calando!> disse il pilota, distogliendo il comandante dai suoi pensieri.
Si chiamava Miroku ed era il giovane pilota della shikon. Portava un buffo codino di cappelli marroni dietro la nuca e due vispi occhietti blu/azzurro gli conferivano un aria allegra e solare.
-<Dici che il tempo sta cambiando?> domandò Inuyasha, perdendosi a contemplare il cielo azzurro.
-<Se la temperatura si abbassa un po’ è molto probabile che si scateni una tempesta!> rispose Miroku, tornando a manovrare la grande ruota che fungeva da timone -<Per quand’è che dobbiamo essere al punto d’incontro?> domandò poi, rivolgendosi ad Inuyasha che era passato ad osservare i suoi uomini che spazzavano il ponte.
-<Il piccione con il messaggio è arrivato quattro giorni fa, facendo i calcoli mancano tre giorni alla scadenza!> rispose il comandante -<Pensi che ce la faremo se ci fermiamo a riparare la nave dalla furia della tempesta?>
-<Si, sicuramente! Possiamo procedere tranquillamente per altre due o tre leghe al massimo!> rispose Miroku.
-<Bene, allora lascio il comando del ponte a te! Se succede qualcosa chiamami, io vado nella mia cabina!> disse Inuyasha, scendendo i giardini del cassero ed addentrandosi sotto coperta.
Attraversando i lunghi e bui corridoi della shikon, Inuyasha si fermò davanti alla porta di una cuccetta, dove, dopo aver bussato ed essersi annunciato, entrò.
-<Allora Sango, come stai?> domandò in un sorriso il comandante, sedendosi accanto al letto della ragazza.
-<Bene, la caviglia guarisce in fretta!> ripose la ragazza, alzandosi a sedere sul letto.
Si chiamava Sango ed era una bella ragazza dai lunghi capelli castani raccolti in una alta coda.
Sebbene fosse una donna, ed una pirata oltretutto, era anche il comandante in seconda della grande galea shikon. Una settimana prima, durante l’assalto ad un mercantile spagnolo, la ragazza si era infortunata ad un piede ed era costretta a letto da allora. Correva voce tra l’equipaggio che tra lei e il pilota Miroku fosse nato qualcosa di più di una semplice amicizia, il che, a dire il vero, era noto a tutti, ma veniva sempre smentito dai due interessati. In effetti il loro rapporto era un po’ conflittuale!
Il pilota aveva, diciamo così, il brutto vizio di allungare le mani in posti poco opportuni e le reazioni di Sango erano sempre, giustamente, un tantino violente. Comunque era innegabile che tra i due ci fosse un profondo affetto, ancora nascosto, ma indubbiamente c’era!
-<Il viaggio procede tranquillo?> domandò la ragazza, tornando a massaggiarsi la caviglia ancora gonfia e dolorante.
-<Si, però questa notte ci fermeremo. Molto probabilmente sta arrivando una tempesta!> rispose Inuyasha -<Miroku ha detto che poi viene a trovarti!>
-<Per me può anche rimanere lì dov’è!> rispose stizzita Sango.
-<Sempre a litigare eh?> domandò divertito Inuyasha.
-<Quel pilota è un grande cafone pervertito! Qui sulla nave è sempre pronto ad allungare le mani e a farmi una corte serrata, ma appena attracchiamo in un qualsiasi porto sembra dimenticarsi completamente di me! Si va a divertire nelle locande lui!> disse seccata Sango, piantando il muso -<Se solo questa dannata caviglia si muovesse a guarire!>
-<Con tutto quel peso che ti porti sempre dietro! Sei veramente sicura di non voler una spada o una pistola al posto di quell enorme boomerang ?> domandò Inuyasha, accennando con il capo al grande hiraikotsu che Sango teneva sempre vicino al letto.
-<Nessuno riuscirà mai a separarmi dal mio boomerang!> disse la ragazza, toccando lievemente con la mano la ruvida superficie d’osso della sua arma.
D’improvviso, mentre il galeone ondeggiava e il rumore soffocato delle onde faceva da sottofondo alla loro conversazione, la campana di allarme, posta sopra coperta, incominciò a suonare rumorosa.
-<Che succede?> domandò Sango, facendo per alzarsi.
-<Vado a vedere! Tu rimani qui!> le ordinò Inuyasha, uscendo di corsa dalla piccola cella e precipitandosi in grani balzi sopra coperta.
-<Che succede Miroku?> domandò frettoloso il capitano, puntando lo sguardo sul vasto mare che riusciva appena a coprire con la sua visuale.
-<Cinque gradi a babordo una nave mercantile con bandiera portoghese!> disse Miroku, porgendo il cannocchiale ad Inuyasha.
-<Abbiamo tempo a sufficienza?> domandò in un sorriso il comandante.
-<Direi proprio di si!> rispose divertito il pilota.
-<Uomini!> urlò Inuyasha, sporgendosi oltre il cassero e passando in rassegna con lo sguardo la sua ciurma disposta sul ponte -<Issate la bandiera nera e preparatevi all’arrembaggio!>
***
Grandi nuvole nere, rumoreggianti e cupe, coprivano tutto il cielo, nascondendo la luna e le stelle oltre le vecchie sbarre arrugginite di una piccola e buia cella.
Una ragazza, vestita unicamente di una sporca veste lacerata, era distesa mollemente a terra, con lo sguardo puntato oltre la piccola finestrella che dava sul mondo esterno, a lei così inaccessibile e negato.
Il polso destro ed entrambe le caviglie erano legate alla parete da una robusta catena, che ad ogni minimo movimento cigolava in sordi suoni fastidiosi.
Il cappelli spettinati ed il volto sporco di terra non riuscivano comunque a nascondere la sua bellezza.
-“ Da quanto diamine di tempo mi trovo qui?” pensò, ormai in dormiveglia, sbattendo le palpebre che coprivano grandi e profondi occhi color cioccolato.
Svogliatamente, con l’unica mano libera, si grattò il collo. All’altezza dell’ incavo del collo si vedeva distintamente uno strano tatuaggio, dal disegno incomprensibile e dalle fattezze insolite. Sembrava una strana scritta in caratteri sconosciuti.
-“ Tra un paio di giorni al massimo mi metteranno in vendita al mercato degli schiavi, questo è più che certo, ed allora che razza di vita condurrò?” pensò triste, girandosi di lato –“ Non che fino ad ora me la sia cavata meglio!”.
Prime e minuscole gocce di pioggia incominciarono a cadere dal buio cielo, attraversando la grata e infrangendosi contro il viso immobile della ragazza dai capelli corvini.
-< Piove…> disse con voce lieve, alzandosi a sedere -<…peggio di così non può andare!>

Continua capitolo 2…

Ok, ora potete ufficialmente chiamare la neuro!
Cmq vorrei tanto sapere che ne pensate di questa cosuccia che la mia mente perversa ha prodotto!
È vero, siamo solo all’inizio, ma se a voi va l’idea vorrei tirarne fuori davvero una bella ff!
Ovviamente, come ormai tutti sapete, io tendo un tantino a fare la bastarda, diciamo che ce l’ho nel dna, o meglio a farvi penare un pochino, quindi io continuo a vostro rischio e pericolo!^^
Avrete sicuramente notato che Inuyasha è umano… necessità di copione! Cmq rimane sempre un grandissimo pezzo di gnocco… sbav sbav!
Ora non so assolutamente quando aggiornerò questa ff, visto che A TIME FOR DANCING è ancora in corso e devo anche preparare il seguito della ff AL RISVEGLIO DELLE TENEBRE! Ovviamente quando inizio una cosa la porto sempre a termine, ma vi chiedo di avere un po’ di pazienza se non aggiornerò così spesso! Finito A TIME FOR… mi metterò d’impegno per questa storia, lo prometto!^^
Ok, ora direi che è giunto il momento di separarci! Mi raccomando commentate, altrimenti non posso sapere se la mia pazzia piace, cosa molto improbabile, o non piace, cosa quasi certa!





 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 20
yuhno-gasai - Voto:
11/06/14 13:20
Stupenda,però inuyasha come pirata sarebbe figo, ma.... maledetta KIKIO e quello......(evitiamo é meglio) di naraku se li avessi davanti li ucciderei con l'aiuto di Jeff the Killer cosi imparano
cmq continua la ti prego!!!��
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Rif.Capitolo: 28
kagomina - Voto:
01/03/09 01:27
Bella bella continuala!!!!!!!!!!!!!!!

Kikyo maledetta pensa di essere inteligente invece è una stupida cretina!!!!!!!!!!!!!

Continua così e al più prest!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


By kagomina
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