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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: INCONTRARE I TUOI OCCHI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kia-hikotaru galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/07/2005 18:04:40

ennesima scler-fic postata nella giornata... io la trovo muy dolce fatemi sapere cosa ne pensate voi ^__^
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Hellù! Siccome ultimamente sono un po' giù (okkei forse qualcosina in più di un po') sono più ispirata (ovviamente per modo di dire) a Fic tristi. Il mio umore contagia anche le altre Fic tipo quelle a più capitoli, infatti sto causando sovraffollamenti nei cimiteri e ciò che posto è morbosamente dipinto di grigio e nero. Adessho vi lassho a quetta Fic che vi consiglio di leggere solo se avete voglia di rimanere a bocca asciutta ^__^

INCROCIARE I TUOI OCCHI

Questo posto è una noia (azz cominciamo bene Oo'').
Non è sempre stato così, anzi.
Lo è precisamente da un anno e due mesi, da quando la vita l'ha lasciato per disperdersi nel mondo.
Non era mai stato così, quando c'erano loro.
C'era sempre un via vai di gente, un tran tran continuo, uno usciva e l'altro tornava e non rimaneva mai nessuno solo, in casa c'era sempre qualcuno.
Vivevamo a un ritmo frenetico, sì, però era divertente.
E anche se non me ne rendevo conto io amavo quello stile di vita, perché odio la solitudine e il silenzio assordante che regna adesso, adesso che non ci sono più.
La nostra vita di conviventi è durata un anno dopo l'ultimo mondiale cui abbiamo partecipato tutti e quattro.
Due anni fa, mese più mese meno.
Eravamo felici, tutti sotto lo stesso tetto, questo tetto.
Quattro caratteri così diversi eppure così uguali, sembrava impossibile che potessimo convivere pacificamente.
Beh, pacificamente per modo di dire, perché non mancavano mai le liti, ma era tutto cosparso di quella magia chiamata amicizia, che fa sembrare tutto, anche le litigate, molto più bello e dà sapore alla vita.
Era così piacevole stare con loro, i miei amici, la mia famiglia.
Ognuno di noi aveva un ruolo ben preciso, più o meno.
Rei era la mammina premurosa, apprensivo al punto giusto, sempre pronto ad ascoltare i nostri sfoghi e ogni tanto cacciava fuori anche qualche consiglio valido anche se in genere si trattava, in massima parte, di dolci e cibi vari, ma chi s'è mai lamentato?
Max il paparino terrorizzato dal mondo, apprensivo da dare la nausea, ma che sapeva anche quando darsi una calmata ed essere più "elastico", buon confidente per il sottoscritto. Quando avevamo bisogno di un consiglio su come vestirci o qualunque altra cosa ci rivolgevamo a lui, e poi facevamo tutto il contrario di ciò che ci aveva detto.
E poi...
Kai. Il freezer della famiglia, buono per conservare i cibi e i gelati. Ma soprattutto i segreti. Era il fratello maggiore, quello un po' teppistello ma col cuore tenero che non rifiuta mai un favore anche se fa tanto il duro; il miglior confidente di tutti perché una volta che gli avevi confidato un segreto lui lo archiviava nel suo cervello e per riaprire il file c'era bisogno della password. Quando avevamo dei guai con qualche banda di quartiere Kai era la persona giusta cui rivolgersi: pestava tutti in pochi secondi e il problema era risolto.
Infine io, Takao, il bambinone un po' ingenuo che tutti coccolano e proteggono, accidenti, non so quante volte ho costretto il mio "fratellone" Kai a malmenare bande intere di teppisti perché ogni volta uscissi da solo sistematicamente mi trovavo coinvolto in qualche rappresaglia e altrettanto sistematicamente ero quello che le prendeva di più, e il mio 'fratellone' non poteva tollerare che qualcuno facesse del male a un membro della sua famiglia preferita.
Nonché l'unica che avesse.
Eravamo la grande famiglia dei Blade Breakers, non avevamo alcun legame di sangue ma era come se ci fosse, tutti amici, tutti uniti.
Ne abbiamo passate tante insieme, ma tutto ciò che abbiamo vissuto non è riuscito ad intaccare la nostra amicizia che è durata e dura ancora.
Era bellissimo vivere tutti insieme, ma sapevo perfettamente che non sarebbe potuto durare a lungo, infatti lentamente i miei amici hanno cominciato ad abbandonare questa casa.
Il primo fu Max, proprio quello che m'aveva promesso che non se ne sarebbe andato. Sua madre non stava particolarmente bene, era negli States e lui voleva starle accanto. Se n'è andato una mattina di ottobre... Ci sentiamo via e-mail, a volte messaggiamo in tempo reale nelle chat, anche con gli altri, ma non è la stessa cosa, perché io preferisco parlare con una persona guardandola negli occhi piuttosto che tramite computer, ma è sicuramente meglio di niente.
Rei fu il secondo, se n'è andato meno di due mesi dopo Max, quando l'atmosfera si stava facendo già più cupa perché avevamo capito tutti che il sogno dei Blade Breakers per sempre uniti, per sempre insieme, stava sfumando. E' tornato in Cina, Mao e gli altri ce l'hanno praticamente trascinato di peso e in quell'istante ammetto di averli detestati.
Li vedevo come i distruttori di un sogno, il mio grande sogno, perché mi stavano portando via una parte della famiglia, una persona che era diventata ormai parte integrante della mia vita.
I primi tempi senza Max erano stati duri perché ci mancava la sua allegria, le sue occasionali lezioni d'inglese, i suoi CD strampalati, nella sua stanza c'era e c'è ancora una parete interamente adibita ai CD musicali, solo che allora era stracolma, adesso è vuota. Ricordo che aveva dischi di cantanti e gruppi sconosciuti, dai nomi improbabili, tipo i Fantasy Kingdom che m'è sempre sembrato un nome da videogioco più che per un gruppo musicale, però facevano tutti canzoni stupende, una più bella dell'altra.
Però ancora peggio è stato il non avere più Rei, perché improvvisamente mi sono reso conto di quanto il suo fare da mamma a tutti noi fosse importante. Fino a quel momento avevo considerato la sua presenza quasi scontata, poi quando il cinesino è venuto a mancare...
Però ero felice, sì, perché in casa c'eravamo solo io e lui, io e Kai, Kai, io e nessun altro, ed eravamo solo noi, in un'intimità unica, che non si era mai più creata tra noi dai tempi del nostro ultimo scontro a Bey Blade ai mondiali.
Ho sempre amato stare con Kai, lui mi capisce, mi sa ascoltare e sa farsi ascoltare, quando sto con lui non mi annoio mai, il suo sorriso, la sua voce, il suo sguardo... tutto di lui mi rapisce e io amavo passare delle ore intere seduto di fronte a lui a parlargli e a sentirlo parlare, a volte non lo ascoltavo nemmeno, sentivo solo il dolcissimo brusio della sua voce sensuale nelle orecchie e mi sentivo morire...
Perché io amo Kai Hiwatari.
Lo amo da sempre, dal primo istante in cui l'ho visto, amo tutto di lui...
E non c'è niente senza di lui che abbia un senso.
Adesso mi sento vuoto, come se m'avessero strappato via l'anima a morsi, perché è stato più o meno così, lentamente la vita mi ha strappato tutto ciò che ha significato qualcosa per me.
Mia madre.
Mio fratello Hitoshi e mio padre.
Il nonno che s'è trasferito in campagna subito dopo la disfatta della BEGA.
Kyo che se n'è andato in giro per il mondo con Hitoshi e papà.
Lo stadio dove ho combattuto la prima volta contro Kai che è stato abbattuto.
Rei.
Max.
...Kai...
Sono stato uno sciocco ad innamorarmi di lui, davvero uno sciocco.
Come le farfalle che s'innamorano delle luci, e cominciano a svolazzargli attorno, sempre più vicine, sempre più vicine, finché si avvicinano troppo e queste le fulminano.
Io sono stato stupido come una di quelle farfalline.
Ho amato Kai, e all'inizio andava tutto bene, eravamo amici, poi lentamente il nostro rapporto è diventato più stretto, e allora l'ho amato ancora di più.
Credevo fosse tutto perfetto, stavo per dichiararmi, credevo che lui ricambiasse almeno un po' i miei sentimenti, lui era la luce della mia vita, tutto per me.
Finché mi ha fulminato, tornandosene in Russia, una volta per tutte, disse suo nonno.
E io seppi di essere ufficialmente morto, la mia anima se l'è portata Kai con sé, nella gelida Russia, e spero che almeno là se la tenga stretta...
KAI TI AMO!!!!!!!!
Te lo urlerei in faccia, ma tu non sei qui, non ho la più pallida idea di dove tu sia...
Non so quanto darei per stare un altro giorno con te, non sai quanto darei per potermi specchiare ancora nei tuoi meravigliosi pozzi scarlatti, che sono la parte di te che più amo...
Ti amo, Kai, ti amo, ti amo, ti amo...
Te l'avrei voluto dire tante volte, l'avrei dovuto fare, ma non ce l'ho mai fatta, temevo mi rifiutassi, cominciassi a considerarmi un po' una piaga, una palla al piede, e non volevo certo rovinare la stupenda amicizia che avevo tanto faticato ad instaurare con te.
Forse, però, se te l'avessi detto non te ne saresti andato via, non per sempre.
Ti amo.
Solo due parole.
Ogni volta che mi piazzavo davanti alla porta della tua camera, deciso a dirtele con aria spavalda, ero sicuro che ce l'avrei fatta, ma poi bussavo, e tu venivi ad aprirmi con quel sorriso gentile che raramente si poteva ammirare, e sentivo le ginocchia cedere, un groppo in gola mi impediva di parlare.
Allora m'inventavo qualcosa, una volta era il libro di filosofia, un'altra una penna, un maglione, un jeans, un lenzuolo, una lampadina, e tu sempre pronto, lì, non mi hai mai rifiutato niente, credo che nel profondo tu sapessi cosa in realtà significava quel "Scusami, potresti prestarmi una matita?"
E quel sorriso timido e imbarazzato che ti rivolgevo...
L'hai capito, vero, Kai?
L'hai capito che era un sorriso innamorato, il sorriso di un Blader pazzo di te, che cercava solo qualcosa cui aggrapparsi, un segno da parte tua, perché se tu m'avessi dato anche solo qualcosa di vagamente simile a un cenno d'amore, che ne so io, un bacio, una carezza un po' più prolungata, una parola più dolce, uno sguardo più tenero e sensuale, io mi sarei gettato tra le tue braccia, urlandoti i miei sentimenti.
Invece tutto ciò che ho ricevuto da te era affetto fraterno, è questo che sono per te, Kai?
Un fratellino minore da coccolare e proteggere, ma non da amare?
Se è così dimmelo, perché comincerò a fare davvero il fratellino, facendoti dispetti, però saprei come farmi perdonare.
Se sono un fratellino per te, allora portami con te in Russia, tieni questo piccolino sangue del tuo sangue sempre al tuo fianco, perché io non posso stare senza di te, ed è questo che vorrei farti capire!
Odiavi vedermi piangere, odiavi chi mi faceva piangere, allora se tu mi vedessi in questo momento mi odieresti e odieresti te stesso...
Ma tu non hai colpe, Kai, sono io che mi sono illuso di essere qualcosa per te, sono io che mi sono illuso che potesse funzionare, la colpa è soltanto mia...
E ho deciso che dovrò cercare di farmi perdonare dal mio cuore, che ormai sarà arrivato a detestarmi.
E' molto che ci penso, Kai, mi ricordo che mi dicesti, prima di partire, che un giorno saresti tornato.
Sì, sono giorni ormai che rifletto su queste parole, non l'ho fatto prima perché me l'hai solo sussurrate e credevo di averle immaginate, però più ci penso e più mi sembrano reali.
Ho deciso.
Tornerai, ne sono certo, Kai Hiwatari mantiene sempre le promesse.
E allora, quando incrocerò ancora i tuoi occhi, senza esitare, ti dirò quelle due parole che tanto bramo sentire da te.
Ti urlerò che ti amo, Kai, e non voglio sapere come reagirai, non m'importa di un tuo rifiuto, devo dirtelo, voglio che tu sappia che ti amo e che ti ho sempre amato, e che non smetterò mai.
Tu devi saperlo, non mi basta più scrivere i miei sentimente sulla sabbia, così che le onde del mare cancellino lentamente quelle parole...
Non posso più continuare a mandare messaggi alle radio e sentire i miei sentimenti sbandierati dai dj, frasi dolci che tu non sentirai mai.
Non posso più cantare a squarciagola canzoni d'amore fingendo che tu sia davanti a me e mi ascolti, Kai.
Voglio che le tue orecchie le sentano, sentano la mia voce dire "Ti amo" e voglio che il tuo sguardo sia puntato su di me, voglio essere oggetto della tua attenzione anche solo per tre secondi, ma voglio che tu mi guardi sapendo che ti amo.
Chiedo troppo?
E' troppo voler rivedere quegli splendidi specchi scarlatti, che tanto amo e da cui sono sempre riuscito a trovare il coraggio necessario per vincere le sfide, per tirare avanti nella vita?
Voglio rivederti, voglio incrociare ancora i tuoi occhi e allora non avrò più paura, ti dirò ciò che provo.
Questa è una promessa che ho fatto a me stesso e la manterrò, Kai.
Non m'importa quanto dovrò aspettare, anche una vita intera, purché io abbia l'occasione di farlo, altrimenti la mia anima non troverà mai pace.
Quanto vorrei che adesso sia stato tu a suonare questo campanello, ma non è così, dev'essere il postino, Hitoshi mi ha detto che aspettava una raccomandata.
Bussano ancora, sì, un attimo, arrivo, lasciatemi ancora un momento per perdermi nel torpore dei bei ricordi che ho, i bellissimi ricordi con il mio Kai...
Piove a dirotto fuori, vedo la pioggia attraverso la finestra.
Le chiavi sono più fredde del solito, come tutto, come anche la mia anima e mentre le infilo nella serratura vorrei scappare via, lontano da tutti, vorrei...
Andare in Russia...
Accidenti, 'sta cacchio di porta è davvero pesante...
Chissà chi è...
Qualcosa di caldo e bagnato, vagamente tremante, si posa sulla mia guancia, realizzo che è una mano che mi sta accarezzando piano e lentamente.
No, non può essere...
Il mio cuore accelera, uno strano calore s'impadronisce del mio corpo.
Sollevo una mano a sfiorare quella che ho sulla guancia, non ho il coraggio di alzare lo sguardo, non voglio, perché se lo facessi e scoprissi che non è lui... ci resterei così male...
Un respiro mi scalda la guancia destra, poi un paio di labbra morbide e sottili vi si appoggiano, lasciandomi un bacio dolcissimo.
La vista mi si annebbia, sto per mettermi a piangere.
Sono uno stupido, lo so, come una farfallina, ma che ci posso fare?
La mia luce è tornata qui, posso solo sperare che non mi uccida di nuovo...
La sua voce calda, sensuale, stupenda, mi distoglie dai miei pensieri.
"Ciao, piccolino... mi sei mancato..."
E trovo il coraggio di alzare lo sguardo.
Piano.
Finalmente ho avuto quello che volevo.
Una carezza.
Un bacio.
Una parola dolce.
Ora mi resta solo una cosa da fare.
Incrociare i tuoi occhi...


.::*OWARI...


XDDD Come son bastarda come son bastarda come son bastarda, chi legge Fire lo sa bene X°°°DDD Nata da una tremenda voglia di romantico dopo un pomeriggio ammorbante... Trovo che sia dolcissima, soprattutto alla fine *ç* Vi prego commyyyyyy!!! Ma non chiedetemi sequel perché non ne scrivo!!!
ViViBi

La vostra farfallina (purtroppo... se esaminate la Fic capirete perché ^_^),
.^.:*Kia*:.^.

 
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