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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: MARY
Genere: Sentimentale, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: kia-hikotaru galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/07/2005 17:57:19

sulle note della canzone mary dei gdv un ragazzo ricorda il triste passato del suo più caro amico...
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

^*MARY*^


Mary è andata via,
l'hanno vista piangere,
correva nel buio di una ferrovia.
Notti di sirene in quella periferia,
si dice che di noi tutto è un po' nostalgia,
ma lei se n'è andata, Mary...
Mary...

Te ne andasti, Kai, realizzasti il tuo sogno, volevi abbandonare quel posto schifoso in cui ci avevano costretto a stare, ce l'avevi fatta. Sei scappato via da un mondo crudele, da un luogo al di fuori della civiltà che regnava sulla terra, quella notte le ambulanze andavano e venivano dal monastero, ma erano tutte per te, portavano i migliori medici della Russia, perché il nipote del plurimiliardario Soichiro Hiwatari aveva avuto un'incidente. Hai lasciato questo posto, la Russia, i tuoi amici, non ti ricordavi di noi, l'hai fatto solo più tardi, non hai mai provato nostalgia per la Russia, la tua gelida e amata Russia, perché non la ricordavi, te ne sei andato, sparito sotto il mantello scuro di tuo nonno, ti ha portato con sé in Giappone, nemmeno lì eri contento...

Si sente sola, Mary,
ora ha paura, Mary,
l'ho vista piangere, poi
chiedere una risposta al cielo, Mary.

Eri solo, non sapevi spiegarti cosa fosse quella sensazione di vuoto che avevi dentro, in Giappone, te lo dico io, Kai, ti mancavamo, ma tu non lo capivi perché non ti ricordavi. Ti conosco meglio di me stesso, ero il tuo migliore amico al monastero, tu ti sentivi solo, avevi paura, ma ti mostravi forte a tutti altrimenti Borkov avrebbe infierito ancora di più su di te, lasciavi cadere quella maschera di ghiaccio solo con me, e piangevi, ti chiedevi perché, perché proprio a te erano capitate tutte quelle cose orribili, e io non sapevo cosa risponderti, mi mandavi in una crisi profonda, Kai, non ho mai avuto risposte, io, ma soltanto domande, milioni di miliardi di domande, ma cercavo di consolarti, di risponderti, di spiegarti che tu non avevi alcuna colpa per ciò che ti facevano... non avevo idea che ciò che sapevo io non era nemmeno la minima parte di quello che ti aveva sconvolto...

Ora il suo sguardo non mente
agli occhi di chi nasconde alla gente
gli abusi osceni del padre, ma...
non vuol parlarne, Mary
e cela i suoi dolori
in ogni foglio del diario che ora ha tra le mani.

Nei tuoi occhi si leggeva tutto ciò che ti rifiutavi di dirmi e io non ho mai capito perché non volessi farlo, ma io ti capivo lo stesso perché era scritto nelle tue iridi, non parlavi con me ma ti sfogavi su qualunque pezzo di carta ti capitasse tra le mani, buttavi giù fiumi e fiumi di parole, accompagnati da fiumi e fiumi di lacrime, ogni santissima sera piangevi e scrivevi, scrivevi e piangevi. L'ho scoperto poi, un giorno, quando te n'eri andato da un pezzo, Borkov me lo disse: tuo padre ti violentava. Era una cosa che Soichiro faceva a lui e lui ha fatto a te, e a volte partecipava persino il caro nonnino. Dio, Kai, quando me l'ha detto non riuscivo a crederci, stavo per mettermi a piangere davanti a lui, non sai quanto mi dispiace, so che si prova, ma non credevo che... Mi dispiace. Mi dispiace non solo per ciò che hai dovuto passare, ma anche per non averlo capito, per non essermi dimostrato degno della tua fiducia, Kai, dimmi cos'ho sbagliato, perché non me ne hai voluto mai parlare? Ti avrei potuto aiutare, capire, meglio, insieme a me ce l'avresti fatta a superare tutto e a smettere di piangere...

Guardando vecchie foto
chiede aiuto ad una preghiera,
sui polsi i segni di quegli anni chiusa in una galera.
La madre che sa tutto e resta zitta,
ora il suo volto porta i segni di una nuova sconfitta.

Piangevi fiumi di lacrime, ma non era abbastanza, scrivevi poemi, e nemmeno questo era abbastanza, nulla era abbastanza, se tu avessi mai creduto in Dio probabilmente nemmeno una preghiera sarebbe stato abbastanza... piangevi da solo, piangevi con me, piangevi guardando vecchie foto, di quando avevi due anni, quando tuo padre ancora non aveva preso quel brutto vizio, quando eravate... una famiglia. Tua madre... lei se n'è andata che avevi sei o sette anni, ora non ricordo, eri al monastero con noi quando morì, di questo sono sicuro, perché i tuoi pianti si fecero ancora più disperati, perché avevi il rimorso di non averle mai detto quanto fosse stata importante per te, ma perché, poi? Non conosco bene tutto, ma credo che lei sapesse di ciò che ti facevano, sapeva e stava zitta, allora perché l'amavi? Perché la difendevi, perché quando ti chiamavano 'figlio di puttana' non ci vedevi più dalla rabbia? Dove hai trovato la forza di spedire quei quindici ragazzi in ospedale quando avevi otto anni e mezzo perché avevano offeso non so in che modo tua madre? In fondo lei non ha mai fatto nulla per te... Ma non posso parlare, non conosco la storia fino in fondo quindi può darsi che io mi stia sbagliando e di grosso anche... Come hai sbagliato tu, razza di idiota, hai deciso di lanciare Black Dranzer pur sapendo di non esserne all'altezza non per ambizione, ma volevi semplicemente lasciare quel posto... cretino... ha funzionato, sì, te ne sei andato, ma a quale prezzo?!?

E l'ho vista
girar per la città senza una meta,
dentro lo zaino i ricordi che le han sporcato la vita.
Tradita
da chi l'ha messa al mondo,
in un secondo,
sul suo corpo i segni di un padre
che per Mary adesso è morto.

Quando tutto ci abbandona, quando tutto va male, i ricordi sono l'unica cosa cui possiamo aggrapparci, Kai, l'ultimo spiraglio di luce che abbiamo, parlo per esperienza personale, sono stati i bellissimi ricordi che avevo della nostra amicizia, di quella con Bo, a farmi svegliare dal coma un anno fa. Tu li hai persi quella notte di tanti anni fa, perché volevi andartene, hai raggiunto il tuo scopo ma hai perso quanto di più prezioso avessi. Certo hai scordato anche le cose terribili, ma credi forse ne sia valsa la pena? E' un prezzo giusto da pagare per dimenticare la sofferenza il dimenticare delle nostre chiacchierate? E' stato giusto scordarti di quei pianti che ti facevi nelle aule vuote, e io che venivo a consolarti? E' stato giusto questo, forse? Non è stato giusto nemmeno ciò che hai passato, tuo padre, colui che ti ha messo al mondo, è stato davvero uno stronzo, tu dicevi di non avere un padre, solo ora capisco perché... Ti ha violato, tradito, strappato l'innocenza e la voglia di vivere tipica di ogni bimbetto... Ti ha proibito di vivere come tutti... lo odio per questo, con che diritto lo ha fatto?

E' stanca, Mary
non ha più lacrime ed ora
chiede al destino un sorriso
chiuso in un sogno la sera, ma...

Eri stanco di piangere, me lo dicesti, perciò decidesti di lasciare quel posto, ma non era così che avresti voluto che andassero le cose, vero? Avresti voluto uscire da lì, tagliare una volta per tutte i ponti con la tua famiglia e poi venirci a prendere, i tuoi amici, per scappare chissà dove, in un luogo dove nessun adulto potesse obbligarci a sottostare ai suoi ordini. Desideri arditi, considerato che eri un bimbo di soli nove anni. Ormai non piangi più per questo, me l'hai confidato quando sei tornato alla Neo Borg, ormai vorresti soltanto un pochino di affetto... il mio non basta, non me l'hai mai detto a parole ma so che è così, e lo comprendo, io sono solo un amico, ormai tu hai bisogno di qualcuno che ti ami... sono certo che lo troverai, e presto anche, Kai, come si può non amarti?

Dicono che Mary se n'è andata via,
l'hanno vista piangere,
correva nel buio di una ferrovia,
sanno che scappava,
notti di sirene in quella periferia,
non bastava correre,
si dice che di noi tutto è un po' nostalgia,
ma lei se n'è andata,

Te ne sei andato ma poi sei tornato, non riuscivo a crederci, eri proprio tu, hai riacquistato i dolorosi ricordi d'infanzia ma non hai deciso di scappare ancora... sei stato coraggioso, aquilotto...

Mary,
che cammina sui sentieri più scuri,
sta cercando sorrisi sinceri
oltre i muri di questa città.
Mary,
camminando sui sentieri più oscuri,
sul diario segreto scrivevi:
quella bestia non è il mio papà.

La tua vita è stato un baratro oscuro, ma tu eri sempre alla ricerca di qualcosa che potesse salvarti, all'inizio era la mia amicizia, ci salvammo a vicenda, poi volevi scappare per trovare qualcuno che ti volesse bene sul serio lontano dalla tanto amata Siberia... la nostra terra, bella, fredda, candida Russia... Quei fogli che compilavi non li ho mai letti, mi si è presentata più volte l'occasione ma pensavo che se non volevi parlarmi di ciò che ti affliggeva avevi pure un motivo, e poi sì volevo sapere, ma non in quel modo, volevo conquistarmi la tua fiducia, volevo sentire le parole scorrere dalle tue labbra. Però una volta me li hai fatti leggere, più di una a dir la verità, ma la prima avevi nove anni e io dieci, era proprio quando volevi andare via, mi facesti leggere solo una frase: "quello non è un uomo, tantomeno mio padre, è una bestia, io non ho un padre". All'inizio non capii, non conoscevo tutta la storia, ma adesso...

Ora ripenso a quando mi parlavi in lacrime,
dicevi questa vita non la cambio mai.
Ci sto provando,
sto pregando,
ma sembra inutile,
e abbracciandomi dicesti tornerò.

Me lo promettesti e io seppi che saresti tornato, non sei mai venuto meno a una promessa. Quattro anni fa sei tornato nei Demolition Boys, avevi riacquistato la memoria vedendo Black Dranzer assieme a Borkov e ti eri ricordato anche della promessa che mi avevi fatto, è per questo che sei tornato da noi, tradendo i tuoi amici. Hai pensato prima a noi, a me, alla promessa, ed egoisticamente non posso fare a meno di esserne felice, anche per te, quando ti ho visto mi sono tornati in mente tutti gli attimi passati insieme, quando mi parlavi, in lacrime, dicendomi che avresti voluto avere la forza necessaria per cambiare la situazione, la tua vita, che però non ci riuscivi, che eri soltanto uno schifosissimo debole... Non sei debole, Kai, eri soltanto un bambino! Credimi, ti conosco, Kai Hiwatari non è mai stato un codardo né un debole, nessuno che ha passato quel genere di cose può essere definito un debole.

Ehi,
guarda, c'è Mary, è tornata in stazione, sai,
stringe la mano a due persone,
il suo bel viso ha cambiato espressione.
Senza più gocce di dolore,
ora la bacia il sole,
bacia il suo uomo e la bimba
nata dal suo vero amore.
Con quel suo sorriso
che dà senso a tutto il resto,
protetta da un mondo sporco
che ha scoperto troppo presto.

E sei tornato ancora una volta, un mese fa, sei tornato qui dove tutto ha avuto inizio, la tua vita, la tua nuova vita. Sei tornato dai tuoi amici, ma stavolta eri diverso, non più un ragazzo solo, triste, depresso, no, sei venuto qui in compagnia, quando hai bussato e sono andato ad aprire non credevo ai miei occhi, era davvero Kai Hiwatari quello che avevo davanti?!? Non ti ho riconosciuto, te lo giuro, non perché tu sia cambiato, ma per la tua espressione... sorridevi, un sorriso così radioso che non ne avevo quasi mai visti prima illuminarti il viso, i tuoi occhi avevano un'espressione dolcissima, si vedeva che eri finalmente felice. Con Takao. Gli stringevi una mano, lui era appiccicato al tuo braccio, un po' in imbarazzo, ma è bastato un tuo sguardo perché si calmasse, si vede lontano un miglio che ti ama. Il tuo sorriso era così bello, non lo dimenticherò mai, se nel mio cuore non ci fosse posto solo per Boris magari mi sarei innamorato di te. Non posso che essere felice per te, amico mio, finalmente sereno, finalmente la tua anima ha trovato pace, la Fenice si è acquietata, smette di volare intorno al mondo alla frenetica ricerca di qualcuno che la ami. Sono contento, Kai, il mio migliore amico ha visto realizzati i suoi sogni e, dopo una vita segnata dal dolore, non soffrirà più, Takao non te lo permetterà. Sei protetto, e proteggi lui, sono sicuro che abbiate fatto l'amore già molte volte, e quest'unione vi lega in un modo definitivo, siete insieme, lo sarete per sempre.

Ha un'anima ferita,
un'innocenza rubata,
sa che è la vita,
non una fiaba,
ma ora Mary è tornata,
è una fata.

Tuo padre, tuo nonno, la tua famiglia, ti hanno rubato la tua infanzia, non sei mai stato innocente, mai stato bambino, la tua anima è ridotta a brandelli, sai perfettamente cosa voglia dire vivere, cosa sia il dolore fisico e morale, cosa sia la paura, quella vera, hai visto la morte in faccia tante volte... non lo nego, anch'io sono così, e tutti e due siamo stati fortunati, Kai, io con Bo, tu con il tuo Takao. Sei tornato, non sembravi lo stesso, non sembravi Kai Hiwatari, eri un altro, sei un altro, eri e sei felice, lo sarai per sempre. Finalmente il demone ribelle che ha sempre dominato incontrastato sulla tua anima ha ceduto il posto al dolcissimo angelo che sei in realtà...

Cammina lenta, ma sembra che sia contenta, attenta,
una sfida eterna aspetta,
ma non la spaventa.
Eh, d'altronde suo padre ha smesso di vivere,
Mary fissa la sua lapide,
versare lacrime è impossibile.

Ti aspetta una nuova vita, fatta di dolore certamente, ma anche tanta, tanta felicità. Ti auguro tutto il bene del mondo, te lo meriti, fratellino, vedrai che però adesso sarà tutto più facile, tuo nonno è morto di ictus, tuo padre ha avuto un infarto, e hai Takao accanto a te. Siamo andati al cimitero, volevi vedere le loro lapidi, ti ho accompagnato, Takao era terrorizzato, quando siamo arrivati al punto critico ha cominciato a tremare e si è stretto a te, tu lo hai tranquillizzato, com'eravate carini!! Ma il tuo sguardo era distaccato, anche se stringevi forte il tuo tesoro fissavi le lapidi degli uomini a parer mio più spregevoli della terra, Soichiro e Susumu Hiwatari, quelli che ti hanno distrutto la vita. Non una lacrima ha solcato il tuo bel viso, lo capisco, al posto tuo nemmeno io avrei pianto. Però mi sei sembrato immensamente triste, ti ho chiesto il perché e tu con un sorrisetto mi hai risposto "spesso è peggio quando sono i tuoi nemici a cadere piuttosto che i tuoi amici". Mi hai lasciato senza parole.

Si chiedono:
ma è Mary quella in fondo alla via?
E' riuscita a crescere,
tornata con il giorno in quella ferrovia,
fresca di rugiada,
parla di sé Mary senza nostalgia,
è stanca ormai di piangere,
lei sa quanto dura questa vita sia,
ma lei l'ha cambiata...

Ah, com'erano buffe le facce di Boris e Sargay quando ti hanno visto, sorridente, sulla porta, con Takao. Non credevano ai loro occhi, il grande Kai Hiwatari era sceso dalla sua posizione dominante per venire giù, tra noi mortali, si era persino innamorato. Sono rimasti sconvolti per una settimana, non riuscivano a crederci... Io ho cercato di spiegarglielo, che l'unica cosa di cui la Fenice aveva bisogno fosse qualcuno che l'amava, e che questo qualcuno era Takao, ma loro hanno continuato a guardarmi con una faccia da ebeti, come se avessi parlato marziano. Sei riuscito a crescere, hai superato i tuoi problemi ed io non posso fare altro che essere felice per te, sono orgoglioso di essere stato il tuo migliore amico, sei riuscito a sopravvivere, non solo, hai anche trovato la forza di cambiare la tua vita ed essere una persona completamente diversa. Riesci persino a parlare di te stesso, del tuo passato, senza scoppiare in un pianto disperato, quando l'hai fatto una sola lacrima ti ha bagnato le guance diafane, ed è scesa quando hai parlato della tua adorata madre, ma è comprensibile, coraggio, Kai, supererai anche questa. O almeno lo spero.

Mary,
che cammina sui sentieri più scuri,
hai trovato sorrisi sinceri
oltre i muri di questa città
Mary,
camminando sui sentieri più scuri,
sul diario segreto scrivevi:
quella bestia non è il mio papà...

Hai trovato quello che cercavi, quella bestia di tuo padre se n'è andata e il mondo ha due farabutti in meno, complimenti, Kai Hiwatari, i miei più sentiti complimenti.

Ti voglio bene.


^*__*^

Immagino abbiate capito che il narratore è Yuriy Oo'' Amme piace ho cercato di mantenerla coerente a 'Ti prego perdonami' insomma i fatti che descrivo qua non sono poi così divergenti da quella Fic. Ho cercato di farla meno drammatica almeno scrivendola non mi sono messa a piangere ^^''
Me adora GiDiVi *ç* ...tu corri! Es una delle mie preferite *O* anche Mary la lovvo *__* Fatemesape'chevvenepare!

 
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