- Capitolo 1° -
Soltanto parole
Le prime luci dell'alba coloravano il cielo di un romantico e caldo color pesca, accompagnata dallo struggente canto dell'oceano la ragazza dai ribelli boccoli neri correva sostenutamene sul bagnasciuga, al faro la stavano aspettando. Ogni tanto si voltava e contemplava la maestosità di quel luogo che aveva sempre adorato, e non solo perché era cresciuta li, ma soprattutto perché l'oceano poteva dire più di quanto si potesse immaginare. Ammirava la sua potenza, la sua imponenza, la sua capacità di regalare intense emozioni, e...si tutti i misteri che nascondeva.
Correva già da un po' quando intravide una bottiglia conficcata nella sabbia. Spinta dalla curiosità la liberò e la ripulì con un po' d'acqua. C'era un foglio dentro! Sfilò il tappo e tirò fuori un foglietto arrotolato, sulla parte bianca poté vedere chiaramente la firma 'Louis Napoleon ' ; lo srotolò: era scritto a mano con una grafia a metà fra il disperato e il furioso, la frettolosità con cui erano state tracciate le lettere era un chiaro segno di ansia e preoccupazione. Iniziò a leggere...
Cara Martine,
perdonami. Perdonami perché non riesco a dirtelo chiaramente, perdonami perché sono un codardo, perdonami perché io non ci riesco. Le cose sono cambiate Marty, non sono più come quando eravamo bambini e giocavamo sui binari di un treno. Io non sono Louis. Non quello vero. Non quello che conoscevi tu. È cambiato tutto in me. Il calcio non è più una passione, non è più quel cordone ombelicale che univa noi uguali eppure tanto diversi; da quando il nostro mondo è cambiato e tu te ne sei andata, sono diventato un altro. Picchio i miei avversari, a volte anche i compagni, e l'unico scopo che mi prefiggo è, neanche vincere, ma dimostrare di essere il più forte. Sono freddo, cinico, e distaccato. Lo senti, Marty? E tu? Tu cosa fai adesso ? anche tu non sai più chi sei come me? Oppure sei rimasta sempre la ragazzina dolce e femminile anche quando giocava a calcio o mi dava scappellotti? È da tanto che non ci vediamo, non saresti dovuta andartene, ma su questo non possiamo farci niente. Il mondo va avanti, il tempo passa e i cuori di milioni di persone muoiono. Il mio con loro. Lo vedi, Marty? Non sono più il tuo Louis, quello vero. Forse se tu fossi con me tutto andrebbe meglio o anche peggio, non lo so. Perdonami Martine. Tu almeno. Anche per me. Non sono poi così forte, non sono poi così speciale come mi dicevi. Io ero qualcuno solo quando c'eri tu con me. Nella tempesta tu eri il mio porto, nel buio tu eri la mia luce: il faro. Sempre pronta ad illuminarmi. Sono contento di aver saputo apprezzarti. La tua presenza è stata importante, ma presto non lo sarà più. Perdona perciò questo bell' imbusto che ti scrive con le ultime gocce di Louis Napoleon dentro di sé.
Se leggessi capiresti tutto. Allora, comprenderesti? Non lo so! Sta di fatto che io rimarrò con l'angoscia di non sapere se ho il tuo perdono.
Non so se leggerai questa lettere, ma spero vivamente che non lo farai, Marty.
Soltanto parole.
La ragazza dai ribelli boccoli neri si strinse al petto la lettera e riprese la sua corsa al faro.
- Guarda cos' ho trovato, Philip! -
By mandysweetlove :)
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