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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall Z
Titolo Fanfic: IL CUORE DELLA MENTE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: flamia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/06/2005 22:25:43

altra piccolo x gohan ^__^ sono taaaaanto carini!!!!!
 
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IL CUORE DELLA MENTE
- Capitolo 1° -

Il Cuore della Mente


Ok, probabilmente Stelluna starà progettando di uccidermi con tutte le fanfic PiccoloxGohan che traduco, ma che ci posso fare? I LOVE THIS PAIRING!!!!!! >< (anche questa naturalmente da Fanfiction.net) Questa volta abbiamo come autrice BlueRaven. Enjoy!




Il Cuore della Mente



Nota dell’Autrice: Come avrete capito, io amo Piccolo e i Namecciani. E la mia parte preferita in tutto DBZ è quella dell’amicizia tra Gohan e Piccolo… la adoro… questo è il mio primo tentativo di songfic. Shonen ai, quindi non uccidetemi se ci rimanete male… DBZ e tutti i suoi personaggi non mi appartengono, quindi non denunciatemi!

La canzone è “With You” dei Linkin Park.

***********************************************



Se ne stava lì in silenzio, guardando il sole sorgere in lontananza. Che strano, quei momenti di calma erano quelli che amava di più, ma quel giorno c’era qualcosa di strano nel modo in cui si sentiva… Dentro aveva un vuoto che aveva cercato di ignorare fino ad allora… ma non ci riusciva.



~* I woke up in a dream today

to the cold of the static/ and put my cold feet on the floor

forgot all about yesterday *~



Era passata una settimana da quando aveva sentito le ‘buone nuove’… da lui. Una settimana da quando Gohan era arrivato e gli aveva detto che si stava per sposare. Quelle nuove lo avevano ucciso dentro.

Alzò lentamente una mano e si asciugò una lacrima che gli correva giù per la guancia. Guardò la goccia sul suo dito per molto tempo, poi volse rabbiosamente lo sguardo altrove e incrociò di nuovo le braccia.

“Sto diventando debole!” Proruppe, irritato con sé stesso, ma sentì una voce dentro di lui gemere un triste “Gohan…” e rimase in silenzio.

Sapeva che gli mancava e che era… geloso. Geloso di lei… Sarebbe stato capace di ucciderla pur di portare Gohan via da lei.

Piccolo gettò un sospiro. Sapeva che questo NON sarebbe stato affatto la risposta al suo…problema. Probabilmente avrebbe solo causato un distacco ancora maggiore tra di loro.



~* Remembering I’m pretending to be where I’m not anymore

A little taste of hypocrisy *~



Ripensò a quel giorno di una settimana prima, quando Gohan era arrivato e gli aveva parlato… Gohan era così felice. Così contento che la persino la vista di quel suo sorriso, che era sempre stato diretto a lui, lo aveva ferito così tanto da costringerlo a voltare lo sguardo.

“Sto per sposarmi, signor Piccolo! Sono così felice! Non posso crederci, Videl mia moglie… Deve assolutamente essere presente, lei è, dopotutto, il mio migliore amico, signor Piccolo.”

“Sono… sono felice per te.” Piccolo era riuscito a nascondere i suoi denti digrignati. Quello che voleva dirgli davvero era di non lasciarlo. Di amare solamente lui e stare con lui per sempre. Ma era rimasto in silenzio.



~* And I’m left in the wake of the mistake/ slow to react

even though you’re so close to me

You’re still so distant/ and I can’t bring you back *~



Gohan poi gli aveva sorriso. Un vero sorriso solo per lui. “Ci sarà, allora?” Piccolo lo aveva fissato per quello che gli parve un’eternità, poi aveva mormorato un debole “Certo.” Gohan si era illuminato e aveva abbracciato il suo passato maestro ed era volato via per dire tutto ai suoi genitori e ai suoi amici.

“Io ti amo.” Le tre parole più difficili da dire in tutto l’universo, quelle tre piccole parole che Piccolo voleva che Gohan sentisse dalle sue labbra. Ma non osava.

E non voleva spezzare il suo amato sorriso in uno sguardo confuso sul viso del suo passato allievo.

Poté sentire un’altra lacrima scivolargli sul volto, imprecando la asciugò e cercò di smettere di pensare. Ma non funzionava. I suoi pensieri continuavano a vagare verso Gohan e il suo felice, sorridente volto.

Le lacrime presero a scorrere liberamente stavolta. Odiava ammetterlo ma era vero, non poteva vivere senza Gohan. ‘Lo amo, lo amo sopra ogni altra cosa,’ pensava tra sé e sé. Gohan era l’unica ragione per lui di restare sulla terra o persino di vivere. L’unica.



~* It’s true the way I feel

Was promised by your face

The sound of your voice

Painted on my memories

Even if you’re not with me

I’m with you *~



Si voltò e prese a camminare, prese una decisione. Una decisione crudele, ma doveva…

Piccolo gonfiò il suo ki e si sparò nel cielo, un solo pensiero nella sua mente mentre volava verso la residenza dei Son. Dire a Gohan cosa provava e poi farla finita con questa miseria.

-----

Atterrò senza un suono nel cortile anteriore della casa dei Son. Poteva sentire delle risate provenire dal retro della casa. Erano molte voci tutte insieme. La sua mente si lasciò trasportare un poco e poi ritornò di colpo alla realtà. Quello era il giorno del matrimonio di Gohan! Mentre si voltava di nuovo per volare via sentì la presenza di un familiare ed amato ki. Girandosi, vide quello che si era aspettato. C’era Gohan presso un albero. Aveva gli occhi pieni di dolore per aver visto che il suo maestro voleva andarsene senza nemmeno dirgli ciao.

Indossava un elegante smoking nero, e un fiore bianco era fissato sopra al cuore. Gli sta bene, pensò Piccolo. La mano di Gohan si posò sull’albero, stava tremando? Respirava affannosamente, il petto che si alzava e si abbassava scuotendosi. Allora Piccolo realizzò che aveva corso… Non appena Gohan aveva sentito il ki del suo maestro era corso lì!?

“Gohan… io…” la voce di Piccolo si spense e lui rimase a fissare gli occhi tristi di Gohan.



~* You/ now I see/ keeping everything inside

You/ now I see/ even when I close my eyes *~



Non poteva dirglielo. Quelle tre parole erano troppo difficili da pronunciare, così volse lo sguardo altrove. Sapeva qual’era il motivo della tristezza di Gohan, lui non era stato lì nel giorno più importante della sua giovane vita.

Poi Piccolo si accorse improvvisamente che Gohan era di fronte a lui, e lo fissava. “Io…” balbettò di nuovo, ma le sue parole furono interrotte da un forte pugno in faccia. Questo riportò Piccolo sulla guardia e gli fece restituire il colpo. Inciampando, Gohan cadde a terra con le lacrime agli occhi, lo sguardo fisso sul suo maestro.



~* I hit you and you hit me back

We fall to the floor/ the rest of the day stands still *~



“Questo perché cercavi di andartene.” Disse calmo il giovane Saiyan. La sua mano si posò sul livido del pugno di Piccolo. “Mi sei mancato… avrei davvero voluto che fossi qui.” Tenne ancora gli occhi fissi in quelli del Namecciano, poteva vedere il dolore in essi?

“Non…non potevo.” La voce di Piccolo era quasi un sussurro, le parole che gli uscivano debolmente dalla bocca senza che lui potesse farci niente. “Non… non potevo sopportare… il pensiero…” Piccolo guardò Gohan, che non riusciva a dire nient’altro.

“Non potevo guardarla portarti via da me!! Io… io…” Le parole non venivano. Non poteva dirle. Erano lì ma non uscivano. Si voltò, invece, e mostrando la schiena a Gohan sussurrò dolcemente con un piccolo sorriso sulle labbra.

“Non potevo guardarla portarti via da me perché… io ti amo.” Le parole erano uscite! Ma non importava più. Il suo cuore era spezzato. Era troppo tardi. Gohan aveva la sua vita e la sua famiglia, e lui, Piccolo, non poteva farne parte. Faceva troppo male, e così fuggì.



~* Fine line between this and that

When things go wrong I pretend the past isn’t real *~



L’aria fluiva su di lui, tutto quello che poteva sentire era il vento nelle sue orecchie. Era bello non poter sentire i suoi pensieri. Aveva perso. Quella battaglia l’aveva persa, era qualcosa a cui non avrebbe mai potuto rimediare, così era fuggito. Le lacrime gli scorrevano sulla faccia erano così amare e dolorose, aveva perso la sua vita, il suo tutto. Il suo Gohan.



~* Now I’m trapped in this memory

And I’m left in the wake of the mistake/ slow to react

Even though you’re close to me

You’re still so distant/ and I can’t bring you back *~



“Gohan… GOHAAAN!!!” Il suo grido riecheggiò tra le montagne, un grido di amarezza, di sconfitta. Atterrò in una piccola radura di un deserto roccioso, il luogo dove aveva allenato Gohan, il suo posto più prezioso. Lì era dove aveva imparato a provare sentimenti, e tutto a causa sua… a causa di Gohan.

Piccolo si gettò in ginocchio e iniziò a piangere, i suoi singhiozzi che echeggiavano in lontananza e il suo cuore che versava lacrime di perdita. Cadde gemendo in uno stato di sonno in cui i sogni non potevano perseguitarlo.

Il giorno dopo fu svegliato da un ki che si avvicinava, quello di un guerriero. Si alzò in piedi e fissò gli occhi in direzione del ki in rapido avvicinamento, tutti i sensi in allerta, ma presto si distese un poco quando riconobbe quel ki. Era Gohan. Nel tempo in cui il suo cervello registrava quel pensiero si tese di nuovo. Era Gohan!

Paralizzato, poté solo restare immobile a fissare in lontananza Gohan avvicinarsi. Un momento più tardi il giovane Saiyan atterrò davanti al suo maestro. Lo guardò, la sua presenza gli causava un guazzabuglio di emozioni, Piccolo non riusciva a capire a cosa stesse pensando il suo allievo. Gohan si avvicinò al suo maestro e rimase di fronte a lui per un lungo momento prima di gettarsi infine tra le braccia del Namecciano, con le lacrime che gli correvano sulla pelle bruna.

“Ti… ti amo anch’io, Maestro. Perché, oh perché non me l’hai detto prima! Perché!?” Il giovane Saiyan strinse le dita nel mantello bianco che Piccolo indossava e sospirò penosamente nella sua divisa. Lentamente Piccolo riguadagnò la sua normale compostezza, quella che aveva prima di ricevere quella notizia. E così avvolse le braccia attorno al Saiyan col sorriso più luminoso che avesse mai decorato i suoi bei lineamenti. Questo era ciò che voleva sentire, che Gohan lo amava.

“Non importa, Gohan. Solo, pensavo che avresti creduto che fossi pazzo o disgustoso, e che avresti smesso di parlarmi… mi dispiace così tanto.” Piccolo si piegò in avanti e diede al giovane un piccolo bacio sulla sommità della testa. “Ti amo, ma non potrei mai farti del male.” Gettò un sospiro sapendo che probabilmente aveva peggiorato le cose il giorno prima.

“L’hai fatto… ma adesso so perché, Piccolo. Ora lo so…” Gohan usò il suo ki e si innalzò da terra abbastanza da arrivare al livello del viso del suo passato maestro. E lì diede a Piccolo un profondo bacio. Le loro lingue giocarono l’una con l’altra, ma la mente di Piccolo fu riportata alla realtà e lui si staccò improvvisamente da Gohan, fissando incredulo il suo passato allievo.

“Ti sei appena sposato! Gohan… io… non penso che sia giusto… Lei è tua moglie, adesso…”

Piccolo si sorprese di averlo detto. Ma era vero, Videl era la moglie di Gohan, e meritava di essere almeno rispettata. “Gohan… Tu--”

“Ho annullato il matrimonio!” Le parole di Gohan interruppero Piccolo a mezzo della frase, e lo scioccarono.

“C… Cosa… Cos’hai detto?” Balbettò al suo passato studente. ‘Questo è uno scherzo… uno scherzo crudele!’ si disse mentalmente. Non poteva essere vero.

“Ho annullato il matrimonio. Non sapevo che mi amassi così tanto, Piccolo. Altrimenti, non avrei mai detto ‘sì’ alla proposta di Videl. Avrei scelto te, Maestro.” Gohan si avvicinò al suo Maestro e gli avvolse le braccia attorno alla vita, stringendosi a lui. Gettò un sospiro di appagamento e chiuse gli occhi con un sorriso sulle labbra mentre posava il viso sul petto caldo di Piccolo, sussurrando dolcemente:

“Tu sei il solo e unico per me, Maestro. Io ti amo, Piccolo.”

Queste parole scaldavano. Piccolo poté sentire la sua anima mescolarsi con quelle parole. Avvolse lentamente le braccia attorno al corpo di Gohan, stringendolo ancora di più a sé. Era tutto così bello, così… necessario.

“Ti amo anch’io. Allora il matrimonio è revocato?” Piccolo sentì Gohan muoversi un poco e poi annuire sul suo petto. “Sì… è revocato.” Mugolò, e Piccolo poté sentire dell’umidità sulla pelle che la tuta lasciava scoperta, il Saiyan stava piangendo.

Alzò con cautela la testa di Gohan e vide la faccia del suo passato allievo inzuppata di lacrime. Alzò un sopracciglio, confuso. Perché stava piangendo? “Gohan…?” ma mentre era sul punto di andare avanti, Gohan balbettò, “Sono… sono solo felice.”

Stringendo le braccia attorno al corpo di Gohan, Piccolo gettò un sospiro e smise di pensare, l’ultima cosa su cui voleva riflettere era quello che gli altri avrebbero detto. Quello era il suo momento di trionfo. E a pensarci bene, era il migliore.



~* No

No matter how far we’ve come

I can’t wait to see tomorrow

With you *~



Il migliore…



FINE!!!!!!

*************************************************************

Nota dell’Autrice
NESSUNO L’AVREBBE MAI DETTO… o__O *risatina*

Beh…che ne pensate??? Bella? Brutta? Fantastica? Hm, Piccolo è venuto di nuovo un po’ insulso, ma chi se ne importa, eh? Gohan ha annullato il suo matrimonio con Videl per stare con Piccolo. (WooHoo) Non è carino?? All’inizio questa doveva essere una fic di come Piccolo si uccideva, come in Fiocchi rosa e indaco di Velasa (una grande scrittrice ^_^) (prossimamente su questi schermi ^___^ nd Flamia) ma non potevo uccidere Piccolo-sama… comunque lasciate un mucchio di commenti su questa fic shonen-ai… (ho bisogno di vedere commenti… non… posso… vivere… senza… commenti… (+_+))

~(o_o)~

**// BlueRaven \\**

~~**~~

Nota della Traduttrice
WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA CHE CARINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!! >__< Non sono dolcizzimizzimi???? (Flamia, preferisci morire ora o subito? =___= ### nd Piccolo O//////o’’’ nd Gohan)

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
erin96 - Voto: 10/11/10 22:03
che bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! bella la parte "Nota della traduttrice" e sono d'accordo con te!!!Su tutto!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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