LA FABBRICA!
- Capitolo 1° -
Allora... Di solito scrivo yaoi sulla mia coppia preferita, Kai e Ray... Questa però è un'eccezione scritta per ringraziare la mia amica Ullen-chan del disegno che mi ha dedicato!
Penso che sia molto dolce (kumie direbbe "cariadenti"!) ma spero che vi piaccia!
Buona lettura!
Esco di casa, sbattendo la porta! Non ne posso più di questa vita... Non sopporto più di diver lavorare così tanto spaccandomi ogni giorno la schiena per sopravvivere!
Sono le sei del mattino, e fino a non molto tempo fa a quest'ora io ero ancora nel mio caldo letto, circondata da morbidi cuscini... Godendomi un dolcissimo sonno...
Adesso invece sono già fuori di casa, diretta in quella cavolo di fabbbrica che mi sta rovinando la salute e la vita!!
Salgo sull'autobus sul quale una mamma tiene in collo la sua bambina,abbracciadola teneramente...
Mamma... Con la mente torno indietro fino a pochi anni fà. Mia madre mi appare davanti agli occhi nel letto dove è morta, e sul suo volto i segni della malattia si vedono già.
-Ullen, tesoro.. Ascoltami. Tra poco io non ci sarò più, e non sarò più in grado di proteggerti come invece mi ero promessa! Non so cosa ti succederà dopo la mia morte, non so nemmeno se potrai stare ancora quì; ma tu mi devi promettere che farai di tutto per continuare a vivere... Non permettere a nessuno di distruggere la tua libertà!-
Annuisco con le lacrime agli occhi, tenendo la mano a mia madre. Mi dispiace moltissimo vedere mia madre che soffre, ma non capisco tutte queste preoccupazioni... Mio padre mi vuole bene, e sarà lui a proteggermi... E noi due vivremo sempre quì, onorando la sua memoria.
Ma tutte queste illusioni di ragazzina furono spazzate via in un secondo...
Quando la mamma morì io ero in viaggio all'estero,e non potei darle il mio ultimo saluto!! In seguito mio padre mi fece una rivelazione che mi lasciò sotto shock e mi fece capire a cosa mia madre si riferiva...
-Io ho un'altra donna, e lei verrà a vivere quì. Potrai stare quì anche tu, ma dovrai fare come se non esistessi... Altrimenti sei libera di andartene.-
"Non permettere a nesuno di distruggere la ta libertà!"
Le parole della mamma mi tornarono in mente, nitide e decise. Feci uno sforzo immane per trattenere le lacrime e guardai mio padre negli occhi, sfidandolo. -Benissimo, me ne andrò!- Sillabai, cercando di apparire calma, sebbene dentro me avevo solo voglia di urlargli in faccia tutta la mia rabbia.
E adesso eccomi quì. Con i soldi che la mamma aveva risparmiato per me mi sono comprata un monolocale ed ho trovato un lavoro in una fabbrica che produce borsette, scarpe, cinture e tutto ciò che abbia a che fare col cuoio e con la pelle.
E' un lavoro duro e stancante, e molte volte il capo ci obbliga anche a fare gli straordinari...
Intanto sono arrivata al portone del magazzino in cui lavoro, distribuendo in grossi e pesanti scatoloni i vari prodotti. Spingo la maniglia e apro faticosamente il portone cigolante. Un sacco di sguardi preoccupati mi guardano, hanno tutti paura che arrivi il capo: ogni giorno se la prende con qualcuno... Raggiungo il mio banco e comincio a lavorare, sospirando.
Poco dopo mi raggiunge un ragazzo dai lineamenti perfetti e i capelli bicolore. Mi sorride timidamente e prende posto al banco di fianco al mio.
Ricambio il suo sorriso e mi avvicino a lui, battendogli una pacca sulla schiena. Sul suo volto si delinea una sforfia di dolore e si lascia sfuggire un mugugno. -Kai, è successo di nuovo?!- Sussurro portandomi una mano sulla bocca. Lui annuisce piano, ma senza guardarmi in faccia.
Non posso credere che sia uccesso di nuovo! Io e Kai siamo molto simili caratterialmente, in particolare siamo entrambi molto orgogliosi.
Non ci piace obbedire al capo ed è per questo che in qualche modo veniamo sempre puniti. Con me il capo non ha mai usato violenza (in fin dei conti sono pur sempre una ragazza!!) ma con Kay è diverso! Lui viene spesso picchiato e punito in modo eccessivo ed ogni volta ci rimette più del dovuto! Lui mi lancia uno sguardo malinconico ma dolcissimo ed io gli sorrido. Poi torno al mio lavoro, ma col pensiero ancora rivolto a Kay. Lentamente il tempo passa ed arriva l'ora di andare a casa. Raduno le mie cose ed esco dalla fabbrica, senza salutare nesuno.
-Ullen, aspetta!- La voce che mi chiama mi è familiare, e mi fermo ad aspettarne il proprietario. -Torniamo a casa insieme?- Sorrido. -Ma kay, tu abiti in un'altra parte della città!- Lui rimane un attimo in silenzio e poi esclama -beh, vorrà dire che farò una passeggiata!!-. Scoppiamo entrambi a ridere e po ci incamminiamo. Per tutta la strada non facciamo che ridere e scherzare e arriviamo a casa mia in un attimo. Lo saluto allegramente, augurandogli la buonanotte e salgo le scale che portano al mio appartamento. Riscaldo la mia cena precotta e la mangio in silenzio, da sola. La stanchezza del lavoro si fa sentire, e decido di andare già a dormire...
Mentre mi rigiro nel letto, aspettando di addormantarmi, vago col pensiero fino a Kay. Ho sempre saputo che prova qualcosa di speciale per me... Ma non gli ho mai dato spago... Chiudo gli occhi e mi vedo il suo sorriso dolcissimo quanto raro davanti. Gli sorrido a mia volta, e poi scivolo in un tranquillo sonno ristoratore.
Allora che ne dite? Questo è solo l'inizio!!
Il bello deve ancora arrivare!!
Leggete e commentate,
Ma soprattutto ricordate:
RAYUCCIO FOR PRESIDENT!!!
Tschussy!
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