CAP. UNICO
- Capitolo 1° -
“Non è triste?” aveva chiesto. Me lo ricordo come fosse oggi.
“E' triste!” ripeteva.
“Lo è.” assentii.
“Non possiamo farci nulla.” risposi.
Il suo volto si rattristò più di quanto già non fosse.
“Vorrei che il nostro amore durasse per l’eternità. Se potessi… se potessi qualcosa farei!” disse.
Sorrisi.
“Ma che dici?! Non lo dire più. Non lo dire.” ero triste, ero affranto, ero addolorato e non avevo in mano nulla che potesse cambiare le cose.
“Nulla è per sempre, lo so.” pianse.
“No… non dirlo” lo strinsi a me.
Forse passò tutta la notte...
Forse solo qualche ora…
Ogni secondo lo afferravamo per farne un eternità, una vita, una speranza.
“Guarda sempre avanti”
“Guardo sempre le stesse stelle e sempre lo stesso cielo e sempre gli stessi visi... eppure non ne ho mia abbastanza! Non mi bastano mai! Li vorrei vedere tutti i giorni, per sempre!”
“Guarda avanti…” ripetei.
“Avanti…” mi fece eco.
“La vita dura solo pochi istanti… Ti scivola tra le dita solo quando veramente cominci ad apprezzarla… ed è triste.”
“canta…”
“Questo per te è l’eternità?”
“Si.”
“Allora canterò per te, perché il mio ricordo sia eterno.”
Si alzò e si tese verso l’aere imbrunito. Il crine danzava al vento e il suo canto vibrava nell’aria…
[ La bianca Luna sorride.
La notte silenziosa si diverte alle nostre spalle…
Una voce lontana mormora.
Tu, amore, sopra al ricordo sparisci da me.
Un fresco vento sta ballando…
Io ti guardo lontano, sempre di più.
Forse in un sogno lasciato dietro.
Un forte bisogno di te ritorna…
Ed io abbraccio i tuoi peccati imperdonabili…
Non voglio la perfezione, non esiste…
Non voglio la solitudine, è troppo triste…
Non voglio le tue parole…
Non voglio le tue parole…
Voglio solo il tuo amore…
Solo il tuo amore…
Il nostro marchio di peccatori è vivo…
E il suono di quel canto disperato è nella mia testa…
Mentre il vento ci accarezza il viso, ci prepariamo a pagare i nostri peccati…
La Luna ci guarda…
Rubami la voce per non urlare, oh Luna.
Coprimi gli occhi per non vedere, oh Luna.
Basta che la memoria sia eterna, uno per l’altro.
Basta che noi lo vogliamo, amore… e sarà per sempre.
Ora ho bisogno di te, come la persona che amo…
Ora, nella fine…
Tu, amore, se hai paura stringi la mia mano, mentre il nostro ricordo fugge… e solo il presente sarà dolore.
Imperdonabile peccato…
Oggi è il giorno del giudizio…
Pagheremo gli errori.
Saremo giudicati.
Ma non avere paura…
Stringi la mia mano e stammi vicino.
Sono crudele, sono peccatore, sono innamorato.
E un dolce suono annuncia la fine…
Il giorno della fine, della condanna…
Affrontiamolo insieme.]
“è triste…” dissi.
“è triste!” pianse.
“Troppo triste…” gemetti.
“Ti amo”
“Anche io…”
-Forse fu il suo sorriso l’ultima cosa che vidi…
E il suo canto…
Il suo canto è fervido nella mia memoria…
Forse sulle miei spalle gravava un peccato troppo grande, perché non lo potei più rivedere… mai più… Il mio amore è così: Silenzioso e triste. Non cerco commiserazione nei vostri sguardi. Non voglio nemmeno lacrime dai vostri occhi, perché sarebbe solo un’ipocrisia… Voi ora uscirete da questa stanza e continuerete la vostra vita, così perfetta, come credete voi; non rimarrà memoria di questo incontro. Ma… nulla è eterno… La bellezza della rosa muore nel momento stesso in cui la rosa appassisce; il suo profumo dolce ed inebriante scompare; nessun insetto potrà più bearsi del suo essere prelibato… Sarà solo un fiore appassito, agli occhi di chi lo guarda… Ma gli uccelli e gli insetti, che amavano quel fiore, ne soffriranno…-
*Questa per te è l’eternita?
Allora canterò per te…perché il mio ricordo sia eterno…*
FINE
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