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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Cronache dei Vampiri
Titolo Fanfic: IL CONTROLLO SUI MORTI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: blackbat galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/06/2005 11:29:09 (ultimo inserimento: 22/06/05)

rovy è una giovane negromante alla scoperta dei suoi poteri, con i quali potrebbe avere dominio su tutti i morti, per la porta che conduce all`aldilà
 
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UN CUORE SOLO
- Capitolo 1° -

Ho scritto questa ff basandomi, oltre che sui racconti della Rice, anche sul libro "Sabriel", che mi è piaciuto molto. Avevo in mente di scrivere un capitolo unico ma, se è di vostro gradimento, magari la continuerò. Fatemi sapere. Buona lettura.

La luna era alta quella notte, circondata da un tenue alone rossastro, mentre il vento muoveva le fronde degli alberi della radura, ed increspava leggermente le acque del lago. Rowenda osservava tutto in silenzio, espandendo intorno il suo potere, alla ricerca di un qualsiasi segno che mostrasse la presenza di esseri che risalivano la superficie. Che comparissero! Lei amava le sfide, voleva continuamente mettere alla prova il suo potere, così instabile e complicato…congiunse le mani, da cui scaturì un debole bagliore. La sua figura venne avvolta da fuochi fatui mostrandole la via. In quella città lontana c’erano numerosi morti, allora? Lei sarebbe andata là…

Lestat camminava per le vie del centro, in cerca della sua prossima vittima…la sua fama gli permetteva di avere tutte le migliori prede in circolazione, e lui desiderava solo che cadessero ai suoi piedi; in fondo, chi poteva resistergli? Ogni volta che girava per strada uomini e donne, ragazzi e bambini, si voltavano a guardare quella bellissima figura che elegantemente, con passo felino, si muoveva per le vie del centro “peccato per la macchina” pensò; in quel corso, così affollato, la macchina sarebbe stata solo d’intralcio, così con rammarico era stato costretto a lasciarla al limitare della via…si fermò, sentendo un potere aleggiare nell’aria. Concentrandosi, cercò d’individuarne la fonte, ma sembrava che questo non avesse un nucleo definito, vagasse come una scia fra la folla…si voltò e riconobbe la figura leggera e evanescente che si muoveva poco lontano da lui “un morto è qui…” tentò di avvicinarsi a quel fantasma, ma esso scomparve, rotto in minuscoli frammenti da quella che sembrava una biglia. Tentò di raccogliere il curioso oggetto, ma al suo tocco questo divenne incandescente –ehy tu, quella è roba mia!- una ragazzina, che doveva avere circa l’età di Armand, lo raggiunse, per poi raccogliere la sferetta caduta a terra –vi ho forse colpito? Non sono molto brava con la mira, stavo…ehm…cercando di fare pratica per una gara in spiaggia…- lestat rise a quella scusa così banale, per poi chiederle diretto –sei una negromante? Quell’oggetto è tipico della vostra razza…- il viso della ragazzina s’indurì, ed i suoi occhi scrutarono con attenzione il ragazzo che aveva di fronte, squadrandolo per poi soffermarsi sulla sua mano ustionata –allora…tanto per cominciare potrebbe evitare di definirmi una “razza” visto che non sono molto diversa da vo…aspetta un momento, tu non sei umano? Come ha fatto a vedere la sfera…gli umani non sono in grado di vederla e…- la ragazzina sgranò gli occhi osservando il sorriso di Lestat -…tu sei un vampi…- Lestat le coprì la bocca con una mano per poi trascinarla in una viuzza parallela al buio. La bloccò contro un muro, pronto a gustarsi quel sangue, così ricercato dai vampiri e definito migliore di quello di qualunque altra creatura, capace di donare molto potere. Le scostò la giacca scoprendole la spalla ma non fece in tempo a morderla perché la ragazzina riuscì a liberarsi dalla sua stretta, colpendolo al torace…-spiacente ma non sono caduta così in basso da farmi mordere da te…- Lestat scoppiò a ridere…quella ragazzina era interessante, perché ucciderla? –il mio nome è Lestat de Lioncourt ed il vostro?- la ragazza estrasse un pugnale incandescente, con il quale costrinse Lestat ad arretrare contro la parete opposta –mi volete dire il vostro nome, prima di uccidermi?- la ragazza rifoderò l’arma e liberò il vampiro –il mio nome e Rowenda…sei uno strano vampiro, sai? La tua aura maligna è scomparsa di colpo…non vuoi più mordermi? Eppure senti il bisogno di nutrirti…- il vampiro sorrise, per poi porgerle elegantemente la mano…- mon chere, sono felice che tu l’abbia constatato. Ma perché non andiamo a parlare in un posto più caldo e comodo?- la ragazza lo scrutò, per poi annuire. In fondo cosa poteva esserci di male? Era normale vedere un cacciatore di morti viventi che accettava un invito da una sua preda! Rowenda scosse la testa, ma poteva tornarle utile quella conversazione –in effetti sono qui perché sono alla ricerca di una cosa, magari tu potresti aiutarmi…- aiutò il vampiro ad alzarsi per poi tuffarsi assieme a lui fra la folla che faceva acquisti.

-è di tuo gradimento? Sembri non mangiare da un secolo!- Lestat era divertito dalla voracità della ragazza, la quale, effettivamente, era a digiuno da una settimana…-scusami, ho viaggiato a lungo…comunque, torniamo al nostro discorso…sono qui a caccia, semba che in questa città si stiano aprendo molte porte che danno sullo Stige, lo sapevi?- lo Stige. Il fiume dei morti. Quindi erano vere le voci che giravano fra i non-morti di quella città. Gli esseri aldilà del fiume premevano per risalire…-yuhuu, mi stai ascoltando? Ti ho chiesto se conoscevi qualche particolare su questa storia!- Lestat sbuffò per l’impazienza della ragazza, che gli agitava una mano davanti al viso –si, tutti gli esseri si stanno concentrando qui per l’emanazione di potere che aleggia intorno alla città- Rowenda estrasse dal suo tascapane un pesante libro con la copertina di cuoio, che consultò avidamente…-uhm, un caso simile c’è già stato, e sembra che non sia finito bene perché lì i morti…- la negromante continuava a leggere le parti ad alta voce ma Lestat non ascoltava più i suoi discorsi, preso com’era dal fissare la vena che attraversava il collo di lei, pulsante di sangue e vita; come sarebbe stato affondare le zanne in quel collo e gustare il sangue che da esso sgorgava? Che poteri avrebbe ricavato e cosa avrebbe fatto quella ragazza per difendersi? –pronto? Ci sei? Inferno chiama vampiro…capisco la tua fame ma non mi sembri il caso di mostrarla cosi palesemen…- Lestat si sporse verso la ragazza e, sollevandole il mento, affondò i denti nelle sue labbra, leccando avidamente il sangue che fuoriusciva dalle piccole ferite; si scostò di colpo, sentendo il potere del negromante avvolgerli ed investirlo come un onda impetuosa –COME HAI OSATO, PAGHERAI PER QUESTO, VAMPIRO!!!!- Lestat si accasciò sulla sedia, con gli occhi lucidi ed un sorriso beato, vedendo l’espressione furente della giovane negromante. Quelle poche gocce erano bastate a renderlo su di giri e a rinvigorirlo…se ne avesse preso di più, cosa sarebbe accaduto? Ma voleva veramente scoprirlo, togliendosi il divertimento di vedere quella bimba tanto interessante? –calmati, era solo un assaggio, ora possiamo riprendere!- la ragazzina si alzò di scatto dalla sedia, portandosi una mano alle labbra che sanguinavano ancora e, prendendo la sua borsa, corse fuori, non prima di aver gridato un -cercherò qualcun altro da cui ricavare informazioni, usando il vecchio metodo- Lestat rise, intuendo quale sarebbe stato il vecchio metodo. Quella ragazzina gli piaceva parecchio, ed il suo potere era straordinario…come serva umana sarebbe stata perfetta!

Cosa vi sembrà? Alla fine ho deciso per i capitoli…comunque se la storia è interessante mandatemi un messaggio in fp, solo per sapere se continuarla o meno, magari con dei suggerimenti.

 
Continua nel capitolo:


 
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