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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MEDALLION QUEST
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sl88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/06/2005 12:17:46 (ultimo inserimento: 25/07/05)

in realtà è la sceneggiatura di un fumetto, posterò anche dei disegni... e` un fantasy. leggete e commentate!!!
 
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PRIMA TAPPA
- Capitolo 1° -

Medallion Quest-Episode 1
E’ una tranquilla giornata di sole nella terra di Somnia... Ma cosa succede nel villaggio degli elfi?
Una donna piange, intorno a lei ci sono molte persone e una di queste dice: “Che cosa è successo?”. La donna risponde: “Mia figlia se n’è andata... Ha intrapreso una difficile missione... Ed è tutta colpa mia!”.
Per capire cosa è accaduto dobbiamo tornare indietro di una settimana.
E’ mattina. Il sole splende sul villaggio degli elfi. Ci avviciniamo alla casa di Willow. Lei è nel suo letto e dorme.
Una donna alta, bella, con i capelli lucenti arriva nel villaggio. Tutti scappano nelle loro case. Solo un uomo alto, forte, con i capelli biondi è rimasto fuori. Sulle spalle ha un arco stupendo, opera del miglior fabbro di tutta Somnia. La donna sorride e grida: “Non hai più scampo Leran! Consegnami il frammento!”. L’uomo prende l’arco, vi incocca una freccia e risponde: “Rimarrai delusa, perché non lo avrai mai! La mia famiglia lo proteggerà ad ogni costo!.”. La donna scaglia un incantesimo sull’uomo, ma prima che lo colpisca Leran lascia la freccia e colpisce la donna sul fianco sinistro. Leran viene colpito dal raggio di luce e cade a terra, morto.
Willow si sveglia di soprassalto, ma si tranquillizza subito. Si stropiccia gli occhi, si alza e mentre si dirige in cucina accarezza un arco appeso alla parete dicendo: “Buongiorno padre”.In cucina c’è una donna con i capelli rossi legati in una coda e la saluta mentre beve una bevanda calda. Willow si siede e dice: “E’ successo di nuovo”.La donna spalanca gli occhi e dice: “Ancora lo stesso sogno?”.Willow risponde: “Sì, quello in cui muore mio padre. Ma non capisco come faccio a ricordarmelo. Quando è successo ero una neonata”. La donna sospira e dice: “Ah, ieri il signor Brya mi ha chiesto se potevi andare da lui prima...”.Willow chiede, con aria assonnata: “Quanto prima?”. La madre risponde: “Circa mezz’ora fa”. Willow si alza di scatto con occhi e bocca spalancati: “Perché non me l’ hai detto prima?!”. La donna sorride e risponde: “Dormivi così bene...”. Willow corre in camera, si cambia, prende una fetta di pane con il miele e corre via.
Si vede una strada con una nuvoletta di polvere in fondo, poi un signore sulla cinquantina che aspetta davanti ad un negozio. Willow arriva e si scusa: “Mi scusi, signor Brya, mi sono svegliata tardi...”. L’uomo sorride e dice: “Non fa niente, ma sbrigati! Sono arrivate delle nuove erbe da Leafa!”. Willow lavora in una bottega di erbe medicinali come apprendista; i suoi compiti sono:studiare le funzioni e le capacità delle erbe, tagliuzzarle, essiccarle ecc. Ora sta esaminando delle foglie rosse con le venature blu. Mette i guanti di pelle, la prende e mormora: “Non sembra velenosa...”. Prende un grande libro e cerca la foglia; la trova e legge: “Ah, ecco... Rubria: pianta officinale ottima per gli infusi corroboranti”. La taglia, la mette in un barattolo e vi applica l’etichetta. Prepara alcune pozioni e le porta all’edificio dove sono in cura i malati del villaggio. Infine saluta il signor Brya e torna a casa stanca.
Si siede su una panca e sospira. Poi si alza e va a prendere su di uno scaffale una delle sue letture preferite: “Historia Somniae”.Sulla copertina è dipinto un medaglione con 12 rune. Anche la madre torna a casa e le dice: “Ancora con quel libro?! Perché ti piace tanto la storia della nostra terra?”. Willow risponde con occhi sognanti: “Somnia è così piena di popoli e tradizioni... mi piacerebbe tanto esplorarla...”. La madre rassegnata risponde: “Sei un caso disperato, anche tuo padre era così...”. Willow legge un pezzo ad alta voce: “Quando Somnia iniziò a popolarsi, le diverse genti che la abitavano erano sempre in conflitto, perciò forgiarono un medaglione che avrebbe garantito la pace tra loro”.
All’improvviso nota un particolare di cui non si era mai accorta: la copertina posteriore è più spessa di quella anteriore.Prende un coltello, la taglia e ne sfila una lettera. La legge: “Dolce Sarah, quando leggerai questa lettera io sarò morto. La freccia che ho lanciato a Mirrowa era incantata, il suo nome è Fealin, dardo di luce. Essa ha il potere di bloccare Mirrowa in un sonno profondo per 15 anni. Spero che questo tempo ti basti per recuperare i frammenti del medaglione. In realtà ti dovrebbero bastare un paio d’anni per riunirli tutti, ma potresti trovare questa lettera non subito dopo la mia morte. Spero che la troverai al più presto e che nostra figlia sia diventata bella come te. Ti amo, Leran. Ps: ho lanciato un incantesimo su questo libro; appena finirai di leggere la lettera sul medaglione della copertina comparirà il frammento degli elfi”. Willow gira il libro e in rilievo vi è apparso un frammento del medaglione.
Va dalla madre e la trova accovacciata sul letto che tossisce forte. La calma e le chiede: “Che ti è successo?”.l La madre risponde: “Non mi sento molto bene, ma passerà...”. Willow si fa coraggio e le chiede: “Mamma, ti devo chiedere una cosa importante... Cosa è successo quando è morto papà?”. La madre dice: “Oh, è una storia lunga, ma sei diventata abbastanza grande per saperla... Quando non eri ancora nata, una donna malvagia tentò di impossessarsi di Somnia spezzando il medaglione, perché sapeva bene che se tutti i popoli si fossero alleati contro di lei non avrebbe avuto speranze. Così Mirrowa lo ruppe per far scoppiare guerre tra i popoli, che, distruggendosi a vicenda, le avrebbero permesso di conquistare Somnia. La magia che utilizzò Mirrowa per dividere il medaglione era potentissima, talmente potente che non riuscì a controllarla; i dodici frammenti tornarono ai rispettivi possessori. Mirrowa per assicurarsi che non venisse riunito doveva possedere tutti i pezzi. Il primo popolo a ricevere la sua visita fu il nostro, perché siano un popolo pacifico e decisamente il meno potente di tutti. Tuo padre, che all’epoca era il custode del frammento, combatté con tutte le sue forze, ma morì, ferendo, però, gravemente Mirrowa. Ma mi chiedo perché in tutti questi anni il mondo non sia andato in rovina. Coff... Coff... Come mai lei non abbia più tentato di impadronirsi del frammento, forse perché neanche io l’ ho mai trovato…”.
Willow si rende conto che la madre non è più in grado di partire per il viaggio e decide di andare lei. Inizia a prepararsi: prende uno zaino molto capiente, dà fondo alla dispensa, prende tutte le rupie che ha accumulato, un po’ di vestiti, una piccola pentola e l’ultimo giorno ruba un po’ di erbe dal negozio del signor Brya lasciandogli una lettera su cui è scritto: “Caro signor Brya, stanotte partirò per un lungo viaggio. La prego di scusarmi se le ho preso un po’ di erbe, ma mi saranno necessarie durante la mia spedizione. Giuro che la ripagherò quando tutto sarà finito. Con affetto, Willow”.
La sera aspetta pazientemente che sua madre si addormenti, prende il suo bagaglio e sta per partire, ma il suo sguardo si sofferma sull’arco di suo padre. Lo prende e nel muro si apre una piccola conca. Dentro di questa ci sono faretra, frecce e tra le frecce c’è anche Fealin. Prende tutto e finalmente parte, lasciando alla madre una lettera in cui le spiega tutto. La sua prima tappa è la città degli uomini. Si incammina per la strada maestra. Un paio di occhi rossi al centro di una sagoma scura la osservano in lontananza.

 
Continua nel capitolo:


 
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