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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: AL DI LÀ DEI SOGNI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: avalanche galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/06/2005 20:24:15 (ultimo inserimento: 24/07/05)

inventata con qualche personaggio vero...forse è una stupidata..ma a me piace..spero anche a voi
 
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UN PEZZO DI ME
- Capitolo 1° -

una mia nuova storiella! leggetelaaa

Il sole è gia sorto da un pezzo e io sono ancora a letto. Mamma mia che sonno. Sento la voce di mio fratello maggiore che mi chiama per la colazione, la mia ultima colazione da studente, infatti quel dì era l ultimo giorno di scuola per me. Ho 17 anni, mi chiamo Alessandro, Dante per gli amici, perché dicono che assomiglio a un personaggio di un videogioco della play station 2, quel tizio, il demone di devil may cry, non certo ci assomiglio fisicamente, ma solo che ho i capelli lunghi a caschetto molti chiari, quasi bianchi. Frequento, anzi frequentavo il terzo anno del liceo, spero di venire promosso se no posso dire addio alle mie vacanze, che ogni fine di anno scolastico sogno di andarci. Sole, mare, tutta l estate in costume in spiagge e…tante belle ragazze. <allora vieni giù o no? Guarda che il caffè è pronto> allora mi alzo, dai un altro piccolo sforzo, tanto è l ultimo giorno. Mi guardo allo specchio di camera mia, uno zombie, che sonno pazzesco, forse ho preso troppo alla leggera gli ultimi giorni, in effetti andare a letto all 1 ancora prima della fine della scuola non fu una bella idea. Scendo di sotto, mio fratello è al tavolo della cucina che sorseggia un caffè corretto e legge il giornale <era ora che ti alzavi, non vorrai arrivare in ritardo proprio l ultimo giorno di scuola> a il mio fratellone, che palle. Lui è Domenico, mio fratello, ha 25 anni e mi ha accolto a casa sua, dopo le mie ripetute suppliche in ginocchio. Lavora in un bar, come barman, uno di quei “pagliacci” che fanno i numeri facendo intanto i cocktail, è bravo comunque, e poi, anche se a volte litighiamo gli voglio bene hehehe. <scusa non ho sentito la sveglia, yawn, è pronto il mio caffè?> e lui, senza togliere lo sguardo dalla gazzetta <si è li sul tavolo>. Dopo la colazione risalgo in camera mia, mi vesto,la cartella non serve, e ritorno di sotto <fratello? Io vado, prendo le chiavi del cross, te a che ora torni?> <tardi, non preoccuparti, prima di uscire ti preparo qualcosa per oggi quando torni> <grazie ciao>. Esco di casa, faccio quei pochi scalini che mi separano dal garage, alzo la cler e tiro fuori la moto, una moto da cross 125, nera e gialla, prendo il casco e parto. La strada deserta come al solito, chi volete che ci sia in giro alle 7 e mezza di mattina. Come ogni mattina, per strada incontro Davide, il mio migliore amico,un ragazzo di corporatura esile, non molto alto, nella norma, molto simpatico, lui sulla sua aprilia sr. Ci conosciamo da una vita, dalla prima elementare e praticamente siamo usciti insieme. Suoniamo anche insieme, si, facciamo parte degli Avalanche, io come batterista, lui come chitarrista, insieme poi a Peppe al basso e Luigi il cantante. Davide si avvicinò a me mentre andavamo, <we Dante! Sei pronto per oggi?> <oggi?> <ma si dai, dobbiamo suonare a scuola non ti ricordi, oggi cè la festa, è l ultimo giorno> <cazzo le bacchette!!!> <idiota vai subito a casa a prenderle, dovresti fare in tempo, io ti aspetto a scuola con gli altri! Vola!>. Inversione di marcia, rifaccio ripartire le marce dalla prima, e riparto, non ho molto tempo, spero di riuscire ad arrivare. Sulla porta di casa stava per uscire Domenico. Mentre parchèggiavo gli urlai di non chiudere, velocemente entrai in casa, salii le scale e entrai in camera mia. Le bacchette di legno erano sulla scrivania insieme al plettro di davide..<che cretino ieri sera l ha dimenticato qua, va be dai, glielo porto> esco da camera mai, e come sono entrato, esco da casa, risalgo sulla moto e parto per la scuola. Avevo poco tempo, mancavano 10 minuti all inizio del concerto scolastico, e per andare a scuola piu o meno ci mettevo un quarto d ora o poco piu. Stavo andando piu veloce che potevo, entro i limiti ovvio, per strada non si vedeva nessuno, i ragazzi erano gia tutti a scuola. Davanti a me vedevo il cancello dell edifico che si avvicinava sempre di piu, sulla soglia Davide che mi aspettava. Prima dell ingresso c era un incrocio, me ne accorsi all ultimo, non ci stavo pensando, per di piu notai che una ragazza stava attraversando per entrare a scuola. Frenai di colpo, scalando le poche marce che riuscii ad abbassare. La ruota posteriore si bloccò e scivolò un po in avanti, comunque dopo tutta quella scena da moto GP, riuscii cmq a fermarmi. La ragazza mi guardò un attimi con uno sguardo che parlava, capii cosa voleva dirmi..tipo “ma chi sei imbecille, o che cazzo fai” dopo quell attimo si girò facendo spiovere i suoi lunghi capelli castano-mori un po ricci dietro di se e se ne andò. Davide si avvicinò a me <ma sei scemo?? Tra un po la investivi> dopo qualche secondo diltolsi lo sguardo <Dav te la conosci?> <se la conosco?? Quella è Federica, la ragazza piu popolare della scuola, e pensa che è solo in 1° è arrivata quest anno da non so dove>
<ah si?> Davide di diede una bottarella sul casco <we ti sei incantato? Guarda che abbiammo un concerto da fare, ma se te preferisci guardarla il culo mentre entra a scuola…> <non dire cazzate! E comunque ieri sera hai lasciato il plettro a casa mia, te l ho portato> <eccolo dovera!! Grazie sei un amore!> mi baciò il casco <ma piantala va..fammi parchèggiare>.
Il concerto si sarebbe svolto nella hall della scuola, un bel posto azzeccato, era una specie di anfiteatro, c era gia un po di gente, e sul piano rialzato erano gia la pronti gli altri 2 componenti del gruppo, Luigi stava mettendo a posto il microfono e tutto cio che comprendeva l audio, invece Peppe stava accordando il suo basso. Luigi era tipo l idolo degli Avalanche, essendo il cantante, diciamo che era il piu conosciuto della scuola, e poi era anche un bel ragazzo, Peppe invece diciamo che era il piu tranquillo, simpatico, ma faceva accordi da paura. Salimmo sul palco, Luigi si accorse di noi <ma è l ora di arrivare? Guarda che stiamo aspettando solo voi, guardate che pubblico hehe> Peppe si avvicinò <Dante la tua batteria è gia pronta> <grazie Peppe>, appoggiai il casco per terra insieme alla giacca in pelle. Mentre Davide tirava fuori la sua fender, per così dire, io mi posizionai dietro la batteria, sistemai leggermente qua e la le varie percussioni, prendendo poi in mano le bacchette. <siete pronti?> ci chiese Luigi <yeah!> <e allora via!>. Avevamo preparato una serie di canzoni dalle piu leggere a quelle piu spinte tipo i Sistem. Alla fine il pubblico, scolastico, ci fece un bell applauso, in lontananza scorsi una figura a me famigliare, capelli scuri forse era…<hei Dante noi andiamo al bar, vieni anche tu?> <eh? Si si..certo>.

continue...

Zio-Selluz, Avalanche. 19 giugno 2005
 
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