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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: YOUR EYES ONLY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: snowrain galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/06/2005 10:58:37

e` vero che è sentimentale ma è anche fantasy... spero vi piaccia! ^__-
 
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`THE TWO HALVES A SAME COIN`
- Capitolo 1° -

Hatari si voltò di scatto. E vide quelle grandi ali... Proprio quello che cercava!
Sul suo bellissimo viso si disegnò un tiepido ghigno. Ripercorse piano il vicolo, camminando lentamente. Era sicuro di vincere, non c'era neanche bisogno di volare...
Giunse alla grande piazza. Essendo gotica e medioevale era spoglia e lugubre. Il posto perfetto per uccidere un Angelo.
Salì i tre gradini e si fermò davanti al piccolo pozzo. Alzò al cielo gli enormi occhi rossi. I corvini capelli svolazzarono al vento, gli accarezzarono il candido viso. Le labbra rosse si deformarono in un gelido sorriso. -Devo ucciderti, lo sai- soffiò.
In volo, su di lui, si stagliava leggiadro l'angelo. Era bello quanto lui, se non di più.
I mossi capelli color castagna, al vento. Gli splendidi occhi viola, grandi a dismisura. La carnagione lattea, da far sembrare lo stesso bianco del latte nero come la pece. Sei enormi bianche ali lungo la schiena. Le pieghe della toga greca in preda al vento.
-Non puoi!- strillò.
-Oh, si, invece!- la contraddisse Hatari -Ma ti assicuro... nulla di personale-ghignò ancora. Aveva mentito, ovviamente. Nessuno gli aveva ordinato di uccidere Sayo, il cherubino prediletto da Dio. Era difatti una vendetta personale. La bellissima Sayo era l'unico angelo che fosse mai riuscito ad umiliarlo. E non gliela poteva perdonare.
Era il demone dell'orgoglio, dopotutto, figlio di Satana.
-Come puoi far un atto tanto crudele!- urlò lo splendido angelo, in lacrime.
Hatari inarcò le sopracciglia, preso da una forte rabbia. Odiava essere criticato.
'Non puoi parlarmi così!' pensò 'Nessuno può farlo!'.
Portò velocemente una mano in alto e dal palmo ne uscirono delle catene che si avvinghiarono al braccio dell'angelo. Poi la spinse a terra, portandola a sè.
Le circondò i fianchi perfetti col braccio. Le prese fra due dita il mento.
-Sayo... Io sono te e tu sei me... come puoi dirmi una cosa del genere?-.
Le sfiorò le labbra, fini e rosee. Gli ansimi si unirono ai suoi. L'attrazione era fortissima... Socchiuse gli occhi e uscì la lingua. Le leccò le labbra. Sayo, seppur fosse contraria a quei contatti, ed essendo lei un angelo e lui un demone, avrebbe voluto sottrarsi, ma era come se le avesse incatenato l'anima.
Del resto...
...Lei era in Lui, e Lui era in Lei...

-NO! E' assolutamente assurdo! Perchè l'avete fatto allontanare, sporchi esseri bastardi?!- Tuonò l'essere oscuro adagiato sul suo prezioso trono d'ossidiana.
Gli inservienti trasalirono. Voleva torturarli di nuovo? Ma li aveva già frustati quella mattina!
-Il principe, o Nostro Potente e Assoluto Signore, è libero di fare ciò che vuole- chinarono allunisono il capo- Non possiamo certo essere noi ad impedigli di oltrepassare gli Oscuri Cancelli del Suo Regno- sbirciarono il loro Capo con il loro unico occhio celato fra i ribelli capelli color pece. 'Leccaculo...' pensò Satana.
Pur essendo Sue creazioni non erano belli quanto lui. Satana, il male di tutti i mali. Lui era alto, imponente e muscoloso. Bruno di pelle e di capelli, e dai grandi occhi neri.
Si chinò leggermente in avanti con un perfido ghigno stampato perennemente sulle labbra -Però potete andare a riprenderlo!- ruggì il Sovrano- Forza, volate! Toglietevi dalla mia vista, sporchi esseri impuri!-.
Con un brivido di paura, i tre esseri presero il volo.


-Perchè le hai permesso di uscire?- chiese con tono amabile, come il suo aspetto, Dio.
-Perchè aveva le lacrime agli occhi, Signore!- rispose il Cancelliere, Pietro.
-Ma io desidero solo il suo bene- sospirò il Signore- Quando si incontra con Lui non è certo al sicuro...-.
Pietro osservò il Suo Signore. Aveva preso le sembianze di un bimbo, stavolta, ed indossava un completo in velluto bianco con un cappellino dorato calcato sul capo. Solitamente prendeva le sembianze di un gatto bianco. Ma questo bambino, ovviamante, era particolarmente bello. Aveva pelle chiara come le nuvole, il capelli vaporosi color dell'oro e dei grandi occhi azzurri. Quelle sembianze Gli donavano particolarmente... era puro fuori e dentro. Come tutti i bambini.
Pietro sorrise e si azzardò a carezzargli i morbidi capelli, come un padre.
-Le prometto, Mio Signore, che non appena Sayo tornerà le farò una bella ramanzina!-.
Dio ricambiò il sorriso e corse oltre il cancello dorato trascinandosi dietro il candido ed enorme coniglio di peluche.

-Allora? Dov'è stato il nostro bel principino?-.
-Stà zitto, Caino! Gira al largo e non fare l'idiota- sbuffò Hatari -che poi non sarebbe una novità...-.
-Và al diavolo, Hatari!- cantilenò Caino, il famoso 1° assassino.
-Ci stò andando...- soffiò seccato Hatari.
-Non intendevo... Bhè allora và da Dio, idiota di un 'principino'!- Lo beffeggiò cn una linguaccia, ma Hatari non ci fece caso. Non lo toglieva di mezzo solo perchè era la spia preferita di suo Padre.
Giunse davanti l'imponente porta in bronzo dello studio di suo Padre. Bussò ma non attese la risposta ed entrò direttamente. Penetrò l'oscurità e si richiuse dietro la pesante porta d'entrata.
-Finalmente...- sussurrò una voce gelida ed inquietante.
-Comprendo la tua passione per la scena, Padre, ma evita di prepararla proprio al mio rientro...- sospirò esasperato Hatari.
-Non hai senso del gusto, Hatari, figlio mio...- sbuffò la voce. Avvamparono le fiamme attorno tutta la sala.-Maltornato!-.
Il ragazzo guardò torvo suo Padre. Era attorniato dai suoi figli, nati prima di Hatari. Rispettivamente erano Luxury, il più bello di tutti i figli, dato che era alto, dalla carnagione chiara (l'unico all'inferno, oltre Hatari e Vanity), con mossi e lunghissimi capelli fulvi che si adattavano perfettamente ai suoi giganteschi occhi gialli. Era snello e atletico da far invidia. Dopo di lui, Gelosia, bella anche lei, dalla carnagione mulatta, i capelli verde scuro e gli occhi grandi e brillanti, nocciola.
Poi Vanity, una ragazza stupenda, anche lei chiara di pelle, dai lisci e lunghi capelli rosa e i vistosi occhi azzurri.
Accidia, dai corti e lisci capelli neri e gli occhi verdi che risaltavano sulla carnagione olivastra. Era alto e dal fisico scolpito.
Gola, un ragazzo piuttosto pieno, dai capelli bianchi e gli occhi blu. Era anche piuttosto basso.
Avarizia, dai capelli d'oro ed occhi castani. Sempre adornata d'oro e gioielli.
Ed infine Vendetta, dai capelli Castani e gli occhi grigi. Erano tutti quasi sempre a seminare zizzania qua e là. Satana era seduto al centro ed aveva in braccio il piccolo Lucyfer, il suo ultimo figlio, ancora molto piccolo, che fra tutti era quello che più gli assomigliava.
Hatari sospirò alla vista dell' "allegro" gruppetto.
-Cosa volevi dirmi, Papà?-.

Il lungo strascico della lunga e azzurrina toga greca volteggiava sugli splendidi marmi bianchi del pavimento del corridoio. Il corridoio che portava direttamente alle camere di Dio. Il corridoio che tutti sognamo di percorrere, un giorno, per raggiungerLo. Sayo lo stava già facendo... Si fermò davanti alla porta in legno, lavorata egregiamente in oro bianco e giallo. Incerta sull'entrare o no, attese in silenzio. Appoggiò la leggiadra mano candida alla maniglia d'avorio e, dopo un lungo sospiro, l'abbassò lasciandosi intravedere sulla soglia.
Fece capolino con la testa e vide Dio, in quel momento come un bambino, seduto compostamente su una poltrona di velluto dorato. Perfettamente in tinta col suo cappello. Per quanto riguarda i colori, Dio è impeccabile, ma anche, ed ovviamente, per tutto il resto.
Sayo si lasciò scivolare dentro e si chiuse la porta alla spalle.
Si esibì in un profondo inchino -Vedo che siete in ottima forma, mio Signore- affermò per rompere il ghiaccio.
-Sayo...- iniziò Dio con un tono dolcemente rimproveratorio, stringeva al petto il suo coniglio di peluches -... figlia mia, cosa ti accade? Cosa ti turba?-.
-Nulla, Signore- mentì lei. Sebbene sapeva fosse del tutto inutile mentire proprio a Lui.
-Ah, Ah...- scosse il capo il Bimbo -Non si dicono le bugie!- a tutti i suoi angeli, e non solo, parlava da vero Padre, come del resto era... Spesso si divertiva anche ad affibbiare ad ognuno un nomignolo affettivo.
-Signore... -Sayo sentì il suo cuore pervadersi come di un senso di colpa. Ovviamente non aveva commesso nulla di che, ma essendo un angelo, il solo fatto d'aver interagito con un demone era una specie di peccato. Che comunque per Dio non contava affatto, data la sua bontà e misericordia.
Non ebbe parole per continuare. Non aveva nulla di cui giustificarsi, non aveva peccato, e non riteneva quella conversazione indispensabile. Non era nemmeno un rimprovero. Allora perchè l'aveva convocata?!
Il biondo bimbo sorrise. Appoggiò il mento sulla testa di peluches del coniglio.
-6 mesi fa...- iniziò con tono lento e pacato, come per raccontare una favola -un piccolo ed inesperto cherubino, chiamato Sayo, angelo di natura organica e femminile, si cacciò in un grosso, grosso guaio per la sua insaziabile curiosità. Venne rapita dai demoni. Che ovviamente non avevano intenzioni... come si dice?... Innocenti!- sorrise -Sayo, dotata di grande coraggio e determinazione, riuscì a fuggire ma ad un prezzo: metà della sua anima angelica si trasferì nel corpo di uno dei figli di Luzbel, un demone chiamato Hatari, il quale aveva cercato di opporsi all'incantesimo effettuato dall'angelo Sayo, ma così facendo aveva attuato lo scambio opposto. Lui cedette al cherubino metà del suo cuore demoniaco.- alzò il dito indice e se lo portò alle labbra come per pensare.
-Ma i demoni non hanno un cuore!- intervanne Sayo.
Dio non rispose. Continuò a pensare fra sè e sè. Poi continuò:
-E tu Sayo, sai chi era il demone Hatari nella sua vita terrena?-.
Sayo ci riflettè. No, affatto. Senza contare che poi lei non ricordava nulla neanche della sua vita terrena. -No- rispose.
-Non lo immagini proprio?- insistè il bimbo.
Sayo scosse la testa, stringendosi nelle spalle.
-Bè, Sayo, te lo dico io- appoggiò la testa indietro, allo schienale dorato della poltrona. -Era tuo fratello gemello.-.

Ecco finito il primo capitolo... entro brevissimo arriverà anche il secondo!!^o^ Spero che commentiate in tanti!!^__-
 
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