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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SPACCIANEVE E I SETTE NASI
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: avalanche galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/06/2005 18:25:23

mm...come dire...fa ridere! ristampa della mia fic
 
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FACCIAMO SCASSARE (CAP. UNICO)
- Capitolo 1° -

Eccomi a voi! heheh mi presento, sono lo zio selluz che tutti conoscono e tutti amano per le sue burle. proprio io apro i battenti con questo nuovo nick fondato dal nostro capo Shinji026 (o kyou-soma per chi lo conosce cosi) e che comprende molti elementi tra cui io. allora dato che questo nick comprenderà fanfiction soprattutto comiche (ma anche altro) inizio ribattendo una mia vecchia chicca, bensì "la storia di spaccianeve". godetevela.

spaccianeve viveva ai margini del bosco fatato,in un monolocale equo-canone semi arredato, e si guadagnava da vivere non vendendo le rose, bensì campava smerciando la dose.
con lei abitavano i sette nasi contenti che poi erano i suoi migliori clienti; c erano spinolo, passalo, scaldalo, pillolo, trippolo e rollo e in fine sniffolo, che di essi era il rampollo, si alzavan di mattina a un ora molto presta e prendevano la pista attraverso la foresta, era una pista lunga e polverosa che conduceva ad una radura erbosa, dove i nasi lavoravano tutta la settimana coltivando papaveri e canapa indiana.
"andiam (sniff sniff) andiam (sniff sniff) andiamo a coltivare tanti bei papaverini da raffinar e ne vogliam (sniff sniff) vogliam (sniff sniff) vogliamo respirare la polverina che ci darà la felicità", ma spaccianeve dirigeva la piantagione e suggeriva moderazione "portate pazienza miei giovani amici, mettete un freno alle vostre narici, soltanto se i raccolti saranno buoni soddisfatte saranno le vostre ambizioni".
intanto la malvagia regina nel suo attico con piscina stava armeggiando senza fretta con uno specchio e lametta, ah, no, scusate, mi son sbagiato con uno specchio si ma fatato. "specchio, specchio delle mie brame chi ha la roba piu buona del reame?" "regina, una volta l avevi tu, ma ora spaccianeve ne ha di piu buona e molta di piu!" "ah sciagurata! come osi ostacolarmi? dimmi dov è sicchè possa vendicarmi?" "ai bordi del bosco valla a cercare e questo strano frutto le dovrai portare".
cosi la regina un bel mattino sotto mentite spoglie di pusher marocchino giunse poco dopo alla casina portando in tasca una siringa piena di stricnina. "benvenuto amico mio,posso darti una mano?" disse spaccianeve quando vide l africano. "gradisci un chilom, un strip, un caffe con panna?" aggiunse poi rollandosi una canna. "gara sbaggianeve, ti ringrazio dell invito e g hai gulo ghe stasera son brobrio ben fornito! gosa ne digi di farmi entrare così questa bella bera gi possiamo sparare?" spaccianeve accettò volentieri la proposta, senza nemmeno immaginare la malvagità nascosta, ma poco dopo cadde a terra rivolta sulla schena con ancora la siringa piantata nella vena. ora la regina, tornata normale, quella sventurata si mise a sbeffeggiare "guardati spaccianeve, sei ridotta ad uno straccio, ed io ho di nuovo il minopolio dello spaccio! vedi cosa succede alle persone golose? chi troppo vuole finisce in overdose!"
immaginate voi lo strazio e la disperazione che colse i nasetti al ritorno dalla piantagione, il primo di essi aprendo la porta la vide distesa che sembrava morta "oh spaccianeve, dicci chi è stata, chi ti ha venduto la roba tagliata? come faremo noi ogni mattina senza la magica polverina?" e rimasero a fissare quel corpo inerte che aveva le gambe tutte scoperte, "certo però che è proprio carina!" sussurrò sniffolo con la sua vocina, rispose rollo "che vuoi che ti dica, è sempre stata un gran pezzo di fica, ma adesso è in coma e non sente niente, protremmo farcela tranquillamente".
così si disposerò in fila indiana all ingresso di quella tana, entrando a turno per pochi minuti finchè tutti quanti non furono venuti, quindi riposero quel corpo giallo in una bara di puro cristallo e dopo un viaggio di pochi minuti la scaricarono in mezzo ai rifiuti.
da quel dì vissero nella disperazione trascurandio persino la piantagione, e diedero fondo a ritmi indecenti alle riserve di stupefacenti.
era da tempo finita la scorta quando qualcuno bussò alla porta, e di chi era quel tocco lieve? ma che domande! di spaccianeve! l accolsero tutti con entusiasmo sfiorando persino l orgasmo, quindi le chiesero come si chiamava quel tipo strano che la accompagnava "cari nasetti, prestate attenzione è a lui che devo la resurrezione, è dolce come il miele, tenero comeil burro ed il suo nome è principe buzzurro!"
costui era un tipo un casino alternativo, capelli lunghi, la barba, lo sguardo primitivo, i jeans unti e strappati, portava un grosso anello, gli puzzavan le ascelle e fumava uno spinello, e quando i sette nasi gli chiesero una spiegazione lui rispose così, grattandosi il panzone "a nasè, cioè, io stavo a rovistà n'a monnezza quando vidi sta bellezza, stava ferma, distesa, tutta sbrancata e che dovevo fà, io m'a so chiavata" "e lei-chiesero i nasetti- si è svegliata?" "no, però la voglia mica mi era passata, e lei stava sempre dentro sta scatola di vetro aho, io la ho girata, m'a so fatta pure dietro!" "ed è a quel punto- insistettero i nasetti- che lei sè svegliata?" "manco pe' gnente però la voja me l ero levata. me ne stavo annà abbonandome i cartoni quando questa lanciò un urlo -mi cojoni!" "amore-me dice- per tutta sta trafila vedi un po di calà un centomila!" "e siccome che sta cifra nu je la potevo dare mha chiesto di seguirla, ed ora eccome qua!"
e da quel giorno vissero ai margini del bosco spaccianeve, i nasi, con quel tipo losco, ripresero a coltivare e tutto andava bene anche perchè avevano le narici sempre piene, mentre invece la regina, travolta dall egoismo, si era data addiruttura all alcolismo.
"tutto è bene ciò che tu fa star bene" disse il saggio e a volte ne basta appena un assaggio.
ma... lunga la pista, stretta la via, occhio che arriva la polizia!
FINE.

bene bene ho terminato, aspetto commenti nel fermo posta di questo nuovo nick. Bella!!!

Zio-Selluz, Avalanche. 16 giugno 2005
 
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