RITORNO A KANAGAWA - Capitolo 1° -
I personaggi (purtroppo) non mi appartengono, sono di Takehiko Inoue, tranne Aiko Mitsui che è di mia invenzione, buona lettura...
Capitolo 1: Ritorno a Kanagawa
Un anno era trascorso dal giorno in cui era partita da quel luogo, ed ora eccola li, alla stazione con una valigia in mano, di nuovo, ma stavolta non era una vacanza, era il cambiamento della sua vita.
Si passò una mano tra i folti capelli, dopo aver sospirato iniziò ad incamminarsi verso un taxi, nonostante avesse gli occhi lucidi, il suo splendido sorriso non la abbandonava.
La ragazza consegnò un biglietto sul quale vi era scritto l’indirizzo di quella che sarebbe diventata la sua nuova casa. Dopo quasi un’ora arrivò di fronte ad una villetta su due piani, con un vasto giardino, entrò in casa, appoggiò la valigia in quella che era la sua nuova camera, poi scese in sala e si sdraiò sul divano, da quando era partita da Hokkaido non si era ancora riposata un attimo, in breve si addormentò.
Il suono del telefono la svegliò, a piedi scalzi raggiunse il cordles e con malavoglia rispose, sapeva già ci poteva essere, infatti aveva pienamente ragione.
-Ciao tesoro com’è andato il viaggio?- domandò una voce femminile
-Bene mamma- rispose con il suo solito tono freddo
-Come ti sembra la casa?-
-Bella, non preoccuparti andrà tutto bene-
-Tuo padre ha già provveduto all’iscrizione a scuola, andrai allo Shohoku, mi raccomando, studia e comportati bene-
-Certo stai tranquilla- rispose con un pizzico di sarcasmo prima di interrompere la comunicazione
Guardò l’orologio, erano le 17.10, chiuse gli occhi e sospirò, era veramente giunta a Kanagawa, uscì da quella casa che le sembrava troppo grande per viverci da sola, passeggiava senza meta, finchè non raggiunse la spiaggia, si appoggiò alla barriera ed iniziò ad osservare le onde del mare, poi prese in mano una lettera, si voltò ed iniziò a camminare fino a quando sbadatamente si scontrò contro qualcosa o meglio qualcuno, prontamente la ragazza si scusò, il ragazzo che le era davanti la guardava sorridendo, era alto, di media corporatura, capelli neri, occhi di un blu intenso, avrà avuto non più di 17 anni, lei si chinò per prendere la lettera che le era caduta nell’impatto.
-Scusa ancora- mormorò prima di voltarsi per tornare a casa
-Aspetta, come ti chiami?-
-Non ricordi più il mio nome Akira Sendoh?- chiese senza guardarlo e riprendendo a camminare
Akira rimase fermo ad osservarla, chiedendosi se veramente la conosceva, strano una ragazza così bella me la ricorderei pensò prima di avviarsi verso casa. Aiko rientrò in quella casa che le appariva fredda, salì in camera e riprese a leggere la lettera.
-Stupida sorella- sussurrò tristemente prima di appoggiare le ultime parole della sua gemella sulla scrivania per poi dirigersi in cucina per prepararsi la cena.
continua...
Come vi sembra? Aspetto i vostri commenti, ciao ed al prossimo capitolo...
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