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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: ***CONCORSO FANFIC*** ````WHEN LOVE ARRIVES...````
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: elyon03 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/06/2005 12:05:14

ho deciso di provare a partecipare al concorsocon una vecchia fic!!!
 
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WHEN LOVE ARRIVES...
- Capitolo 1° -



Un’altra mattina inizia per tutti…
…: Svegliati, Kaede… devi andare a scuola… lo so che non rientra nei tuoi standard di gradimento, ma d’altronde… Kaede!! Mi stai ascoltando??
Kaede(Avete capito quale?ndelyon): Mmmh… si, ora mi sveglio…
La ragazza dai lunghissimi capelli corvini tolse con un gesto le coperte al fratello, che si alzò di scatto per il cambiamento di temperatura improvviso.
Kae: Reira… cosa cavolo hai fatto???
Rei: Devi andare a scuola!!! E anch’io!!! Perciò muoviti!!!
Il ragazzo uscì di malavoglia dal letto e si diresse verso il bagno.
Kae: Guarda un po’ te che razza di sorella mi doveva capitare…
Rei: Ti ho sentito…
Kae: Chi se ne importa?
Rei: Niente colazione allora! Arrangiati!!
Kae: NO!!! Tutto ma non questo… ti chiedo umilmente perdono!!
Rei: OK… ma solo per questa volta…
Nonostante queste litigate quotidiane, i due andavano molto d’accordo. Ma, se in casa erano così loquaci, non si poteva dire lo stesso di fuori. Infatti avevano lo stesso carattere chiuso, difficilmente si aprivano con gli altri. Reira era un po’ più loquace, soprattutto con il suo miglior amico. Solo fra di loro si confidavano abbastanza apertamente.
Rei: Kae, la colazione è sul tavolo!!! Io vado, se no perdo il treno… il Ryonan è più lontano dello Shohoku… e vedi di non arrivare in ritardo anche oggi!!
La bella ragazza si avviò verso la porta e uscì. Assomigliava molto al fratello: aveva gli stessi capelli corvini, solo lunghi fino a metà schiena,e gli stessi penetranti occhi blu. Allo Shohoku nessuno sapeva che Kaede Rukawa aveva una sorella. Al Ryonan, la scuola della ragazza, si sapeva, ma solo nella squadra di basket, dato che tutti i giocatori conoscevano Kaede Rukawa, la matricola dell’anno. Reira aveva un anno in più del fratello. Dopo che i genitori per lavoro, si erano trasferiti a Tokyo, lei e il fratello vivevano da soli nella loro grande villa. Reira salì sul treno, e aspettò la sua fermata. Poi scese e percorse i 5 minuti a piedi che la distanziavano dal liceo con la solita espressione fredda, che era un vizio di famiglia. Qualcuno le corse incontro e la fermò.
…: Reira!!! Aspettami!!!
Rei: Oh, ciao Akira!
Aki: Ma come sei carina oggi!!
Rei: Che compiti ti servono? Giapponese antico o chimica?
Aki: Ma perché devi sempre pensare che io voglia i tuoi compiti?
Rei: Perché tu sei sempre il solito…
Aki: Non è vero… però stavolta ci hai azzeccato!
Rei: Non per niente sei il mio best friend!! Ti conosco meglio di chiunque altro!!
Aki: Sono cosa?
Rei: Il mio miglior amico, Mr Sendoh!!! Studia inglese ogni tanto! Non ti farebbe male!!
Aki: Eh, dai… mi conosci dall’asilo, dovresti sapere che per lo studio sono negato!! ^///^
E le regalò uno dei suoi migliori sorrisi, con il quale si era guadagnato il soprannome di Mr Smile da Kaede.
Aki: Vieni oggi agli allenamenti?
Rei: Non posso.
Aki: Perché?
Rei: Ho le prove per lo spettacolo di sabato sera! Lo sai che è troppo importante per me!
Aki: Certo!! E devi ballare come un angelo quella sera, altrimenti te le sentirai da me!!!
Rei: Ok. Andiamo, se no il prof ci butta fuori.
Aki: Corri, sorella!
Arrivarono in classe per il rotto della cuffia (come al solito)e presero posto. La giornata passò velocemente e Reira, alla fine delle lezioni, andò verso il teatro, non prima di aver salutato Akira con un bacino sulla guancia. La sua amicizia con Akira causava l’invidia di tutte le ragazze della scuola, che per questo la detestavano. Ma Reira non se ne faceva troppi problemi. Non era di carattere troppo socievole e non le piaceva essere circondata da troppe persone. Arrivò al teatro, dove la coreografa la stava aspettando: Reira era una ballerina di danza classica. Ballava divinamente e quello spettacolo era la sua occasione per essere notata dai talent-scout ed era decisa a mettercela tutta. Ballare era la sua unica, vera aspirazione. Le prove cominciarono e andarono bene: Reira aveva già imparato il pezzo, erano solo prove per non “arrugginirsi”. Tornò a casa distrutta.
Rei: Ciao Kae!! Sono a casa!!
Ma il fratello non c’era ne’ancora.
Rei:”Chissà dov’è finito… boh… arriverà…”
Mise su qualcosa da mangiare e si mise a guardare la TV. Mezzora dopo suonò il campanello. Andò ad aprire. Ma quando aprì la porta, lo spettacolo che si trovò davanti non era dei migliori…
Rei: Kae, che ti è successo?
Il ragazzo non rispose, ma parlò per lui il ragazzo che lo teneva in piedi.
Kogure: C’è stata un’aggressione alla palestra da parte di una banda guidata da un’ex-giocatore, ma adesso si è sistemato tutto…
Rei: Beh, non proprio tutto!! Hai visto mio fratello?
Kog: Tuo fratello? Lui.. ha una sorella?
Rei: Si! Ciao e grazie per avermi portato Kaede.
E gli sbatté la porta in faccia.
Kog: “Che caratterino…”(vorrai dire caratteraccio… ndelyon)
In casa…
Rei: Kae, come stai?
Kae: Abbastanza… ho solo mal di testa…
Rei: Aspetta un momento… ti medico, poi ti prendi un aspirina e vai a letto.
Detto, fatto. La ragazza lo medicò e lo accompagnò nella sua stanza.
Rei: Chi è stato, Kae?
Kae: Un ragazzo che adesso è di nuovo nella mia squadra… una strana persona…
Rei: Nome?
Kae: Hisashi Mitsui...
Rei: Bene, quello mi sente…
Kae: Rei…
Rei: Zitto e dormi, ora. ‘notte…
Kae: ‘notte…
La ragazza entrò nella sua stanza e si mise a meditare vendetta: nessuno poteva far male a Kaede! Quando si ritenne soddisfatta del suo piano, andò a dormire.

LA MATTINA SEGUENTE…
Reira si alzò prima del fratello, lo svegliò e gli disse che non sarebbe andato a scuola. Kaede acconsentì senza discutere: poteva dormire al calduccio nel suo lettino!! Meglio di così.
Reira andò a scuola, ma finite le lezioni non tornò a casa, ma si diresse verso lo Shohoku. Arrivò alla palestra ed entrò. Tutti (o quasi) si voltarono a guardarla. Un grosso gorilla (che lei etichettò come Akagi) le si avvicinò.
Aka: Scusa, ma che ci fai qui?
Rei: Sto cercando Hisashi Mitsui.
Aka: Lo trovi in quella stanza laggiù, il deposito dell’attrezzatura.
Rei: Grazie.
La ragazza si diresse verso la stanza indicatagli. Aprì ed entrò. Un ragazzo era accucciato davanti a dei palloni e li stava riordinando.
Rei: Scusa, sei tu Hisashi Mitsui?
Il ragazzo si alzò e su voltò, sorridendo.
Hisa: Si, perché?
La ragazza rimase un attimo spazzata da quel sorriso: come poteva un sorriso così dolce essere quello di un teppista? Subito si riprese. Anche Hisashi era rimasto colpito nel vedere la ragazza: era davvero bellissima.
Rei: TU hai picchiato MIO fratello. Per un motivo assurdo.
Hisa: Chi è tuo fratello?
Rei: Kaede Rukawa.
Hisa: Lo so, scusami. È una lunga storia. Non ero me stesso.
Rei: Ciò non toglie il fatto che lui adesso stia a casa con 15 punti in testa.
Hisa: Lo so, te l’ho già detto… non ero me stesso… mi dispiace… adesso sono cambiato… non sono più come una volta… ti prego di scusarmi…
La ragazza rimase impressionata dalla tristezza e dal dispiacere che emanavano quegli occhi.
Rei: Per questa volta passi… ma non avrai la mia pietà due volte…
Hisa: Ti giuro che non si ripeterà più.
Rei: Lo spero.
Hisa: Senti…
Rei: Si…?
Hisa: Posso sapere il tuo nome?
Rei: Reira Rukawa.
E Reira se ne andò, senza salutare nessuno e senza voltarsi, lasciando uno stupito Mitsui e un’altrettanto stupito Shohoku.

IL GIORNO DOPO…
Quando Kaede Rukawa arrivò a scuola, subito Mitsui gli si fece incontro.
Hisa: Ehi, Rukawa! Devo parlarti… vieni un momento…
Rukawa si girò e lo seguì.
Kae: Che vuoi?
Hisa: Solo scusarmi con te e tua sorella.
Kae: Che c’entra mia sorella adesso?
Hisa: Ieri è stata qui. Voleva vendicarsi di quello che ti ho fatto, ma poi ha deciso di lasciar perdere.
Kae: Ah. “solita scema, mai che si faccia gli affaracci suoi.” Posso andare adesso?
Hisa: Certo, certo…
Kaede si girò e fece per andarsene, quando…
Hisa: Ah, un ultima cosa…
Kae: si…?
Hisa: Tua sorella ha il ragazzo?
Kaede scosse la testa e se ne andò.
Kae: ”Un altro che si è invaghito di lei… bene…”

Quando Kaede tornò a casa, trovò la sorella che stava preparando la cena. Le si avvicinò.
Kae: Ciao Rei!
Le schioccò un bacio sulla guancia.
Rei: Ciao Kaede! Come va?
Kae: Bene, tu?
Rei: Non c’è male…
Kae: Ho scoperto quello che hai fatto ieri pomeriggio… Mitsui me ne ha parlato… voleva scusarsi con me.
Rei: Sul serio?
Kae: Già.
Rei: Che ti ha detto?
Kae: Mi ha chiesto scusa e se hai il ragazzo.
Rei: ?__? Che gliene frega?
Kae: Secondo me…
Rei: Secondo te cosa?
Kae: Fai due più due… hai fatto colpo…
Rei, sospirando: Dai, vieni a mangiare!
I due mangiarono, poi ognuno andò nella sua stanza. Prima di andare a letto, Kaede entrò nella stanza della sorella.
Rei: Ciao Kaede, che c’è?
Kae: Domani vieni agli allenamenti?
Rei: Si, perché no? A che ora?
Kae: Quattro e mezza.
Rei: Ok, tanto io domani ho allenamento alle sette e mezza, perciò…
Kae: Ok. Buonanotte.
Rei: ‘notte.
Reira andò a letto, ma non riuscì a prendere sonno. Aveva sempre in mente il viso di quel ragazzo…

IL GIORNO DOPO…
Reira si stava avviando verso la scuola a piedi, quando qualcuno di familiare le tappò gli occhi.
Rei: Akira…
Aki: Rei!! Ma come hai fatto ad indovinare?
Rei: Poteri soprannaturali…
Aki: Che c’è?
Rei: Non ho dormito molto, sono solo un po’ stanca.
Aki: ^___^ah, capito tutto!! Che ne dici di un caffè?
Rei: Quasi quasi…
Aki: Andiamo!
I due si diressero verso un bar e vi entrarono.

ORE 16:45, LICEO SHOHOKU
Reira stava correndo verso la palestra. Era un po’ in ritardo, così quando entrò gli allenamenti erano già iniziati. Aprì la porta e tutti si voltarono a guardarla.
Rei: …
Kae: Ah, ciao Rei.
Hana: Kitsune, la conosci?
Kae: Idiota, è mia sorella.
Hana: Però, per essere tua sorella è davvero carina!*ç*
Kae: Idiota. Rei, sei in ritardo.
Rei: Sorry!^__^
La ragazza andò a sedersi sugli spalti. Però si sentiva osservata. Voltò lo sguardo e incrociò i SUOI occhi. Quegli occhi blu come il mare, quegli occhi che le avevano fatto provare sensazioni mai provate. Distolse lo sguardo. Per tutto la durata degli allenamenti si sentì osservata, ma fece finta di niente. Vennero le sette e gli allenamenti finirono.
Rei: Kaede, io vado agli allenamenti. A casa c’è della pasta da scaldare, poi vedi un po’ tu… ci vediamo dopo.
Kae: Ok.
Reira uscì dalla palestra e entrò in strada. Sentì che qualcuno la stava seguendo. Si voltò.
Rei: Chi è?
Hisa: Ciao…
Rei: Mitsui?
Hisa: Già…
Rei: Che ci fai qui?
Hisa: Sto andando a casa. Tu?
Rei: Allenamento di danza.
Hisa: Ah, allora vai sicuramente nella palestra di fronte a casa mia!
Rei: Credo di sì…
Hisa: Facciamo la strada insieme?
Rei: Perché no?
S’incamminarono in silenzio. Ma poi Hisashi interruppe il silenzio.
Hisa: Fai danza classica?
Rei: Si.
Hisa: Wow…
Non parlarono per il resto del tragitto. Ma quando arrivarono alla palestra…
Hisa: Verrai anche domani agli allenamenti?
Reira non riusciva a rispondere: lui la stava fissando con quei due occhi magnetici…
Rei: Non so…
Hisa: Dai, fai quel che puoi per venire! Ci conto! Ci vediamo, ciao!!
Rei: C-ciao…
Reira andò in palestra, ma non riuscì a concentrarsi, tanto che la sua insegnante la mandò a casa.
Tornò a casa e andò a dormire.

Il mattino dopo si svegliò in ritardo, perciò dovette correre. Poi vide davanti a sé un uomo con la testa da riccio che le risultava familiare…
Rei: Aki!!!!!
Lui si voltò e sorrise^___^.
Aki: ‘giorno Rei! Come mai così allegra?
Rei: Così… senti, tu hai allenamento oggi?
Aki: No, perché?
Rei: Verresti con me agli allenamenti di mio fratello? Solo per mezz’oretta, poi ho danza io…
Aki: Ok… ma se qualcuno attenta alla mia vita te la vedi tu poi con Taoka, ok?
Lei rise.
Rei: D’accordo!
Entrarono insieme in classe.

Finalmente le lezioni erano finite! Hisashi Mitsui non ne poteva più sul serio! Tra poco sarebbe andato agli allenamenti… chissà se LEI ci sarebbe stata… chi lo sa?

Reira e Akira erano quasi arrivati allo Shohoku, e videro Kaede attenderli fuori dalla palestra. Gli si avvicinarono.
Rei: Ciao Kae!!
Kae: Che ci fa qui il porcospin.. ehm Sendoh?
Aki: Sono solo venuto ad accompagnare tua sorella!!
Kae: Ok, ma se qualcuno attenta alla tua vita prenditela con lei, chiaro?
Aki: D’accordo!^__^
Rei: Ah, Kaede, potrò fermarmi solo per una mezz’oretta, non di più, ok?
Kae: Ok.
Entrarono nella palestra e tutti si stupirono nel veder entrare Sendoh con Reira e Kaede. Ma quello che rimase stupito più di tutti fu Mitsui. Infatti i due si sedettero sugli spalti e si misero a chiacchierare allegramente. Poi Hanamichi si avvicinò.
Hana: Ehi, tu, porcospino! Sei venuto a spiare il genio all’opera per carpirne i segreti, eh?
Kae: Esaltato.
Hana: Zitta stupida kitsune!!! Qualcuno ti ha chiesto qualcosa??
Kae: Do’hao.
Hana, rosso come i suoi capelli: Sei solo invidioso!!!!!
Kae: Continua a sognare…
E la storia continuò per un bel po’ di tempo, sotto gli occhi esterrefatti di Akira e Reira.
Rei: Ok guys: finitela qui!!! Siete semplicemente ridicoli!
I due si girarono e chiesero scusa, poi tornarono ad allenarsi.
Aki: Questo è il cosiddetto potere persuasivo femminile o è solamente il potere di una sorella maggiore che impone la sua autorità al fratello minore??
Rei: Fai un po’ tu…
Akira rise e anche Reira: non si poteva non essere coinvolti dall’allegra risata del porc… ehm Akira.
Mitsui non riusciva a staccare gli occhi dalla ragazza: era davvero bellissima quando rideva. Ad un tratto lei si girò e i loro occhi si incontrarono per un breve attimo, che però fece provare ad entrambi forti emozioni…
La mezzora di tempo che Reira poté passare ad osservare il fratello passò in fretta così lei e Akira se ne dovettero andare.
Aki: Ti accompagno, dai!
Rei: Ok.
Aki: Chi è quel ragazzo che continuava a fissarti?
Rei: Hisashi Mitsui, un “nuovo” acquisto. È tornato a giocare dopo un anno e mezzo.
Aki: Hisashi Mitsui? L’ex MVP??
Rei: Già…
Aki: Wow, è tornato a giocare!! Lo Shohoku rischia di diventare una squadra pericolosa…
Rei: …
Aki: Che c’è?
Rei: Niente ^//^
Aki: Sicura??^^
Rei: Akira…
Aki: Ok, ok… sto muto…
Reira sorrise all’amico e continuò a camminare fino alla sua palestra. Dopo due ore di estenuanti allenamenti, se ne tornò a casa.

Quella sera Reira tornò a casa particolarmente stanca. Gli allenamenti l’avevano distrutta, anche perché era molto distratta… i suoi pensieri continuavano a tornare a lui… a Hisashi Mitsui…
Arrivò a casa ed entrò, aspettando di trovare il fratello addormentato sul divano, ma lo sentì parlare con qualcuno dalla cucina.
Rei: Ciao Kae, sono tornata!!
Kae: Ciao… sono in cucina…
La ragazza si avviò verso la cucina, entrò e si trovò davanti… Hisashi… già, proprio lui, il fulcro dei suoi pensieri durante tutta la giornata…
Rei: C-ciao…
Hisa: Ciao…
Rei: Che ci fai qui?
Hisa: Ho saputo che Kaede è bravo in matematica e così mi da una mano…
Rei: Kae, che altruista che stai diventando!!
Kae: Hn… però mi devio aiutare anche tu, che sei più avanti con il programma… Mitsui è in terza, io in prima, tu invece sei a metà…
Rei: Ok, ma prima lasciatemi mangiare qualcosa… sto morendo di fame!!
Kae: C’è della pizza, ok?
Rei: Perfect! Voi avete già mangiato?
Hisa: Si, non preoccuparti! ^__^
La ragazza rimase incantata a vedere lo stupendo sorriso dipinto sul volto del ragazzo… come si poteva non venirne rapiti? Lei sorrise a sua volta, e stavolta fu il turno di Hisashi perdersi negli occhi sinceri e allegri della ragazza…
Kae: “Vedo che Mitsui non è l’unico ad aver perso la testa per qualcuno…”
Reira cenò velocemente poi, con l’aiuto del fratello, diede ripetizioni di matematica a Mitsui fino alle 11.
Poi venne però ora per il ragazzo di tornare a casa. Reira lo accompagnò alla porta, perché Kaede, per mantenere viva la sua fama di ghiro, si era –tanto per cambiare- addormentato.
Hisa: Grazie di tutto!! Se non recupero per bene mate rischio di venire espulso dalla squadra!!
Rei: Di niente!^_^ se hai bisogno di aiuto, torna pure, anche per le altre materie…
Hisa: Certo, grazie ancora!!
Rei: Buonanotte!!
Hisa: Anche a te!
Il ragazzo si voltò, fece per andarsene, ma poi tornò indietro e schioccò un bacio sulla guancia a Reira, scappando poi via. La ragazza rimase per qualche secondo impietrita sulla porta, prima di rientrare, senza abbandonare però lo sguardo sognante…
Entrò nella sua stanza e si sdraiò sul letto.
Rei: “Non ci posso credere… Hisashi mi ha baciata… ok, era solo un bacetto sulla guancia ma allora, perché mi sento così… così… felice? Perché ogni volta che sorride il mio cervello va in pappa?? Che mi stia innamorando di lui?? Boh… però devo ammettere che mi piace…”
Con questi pensieri in testa, la nostra bella si addormentò.

DUE GIORNI DOPO, OVVERO SABATO^__^

Reira era agitatissima: da li a poche ore si sarebbe esibita nel teatro di Kanagawa!! Quello spettacolo sarebbe stato il suo trampolino verso una possibile carriera di ballerina… si era allenata tantissimo per riuscire a fare bella figura e adesso stava sperando che tutta la sua fatica venisse ripagata.
Kaede aveva tentato di tranquillizzarla, ottenendo scarsi risultati. Anche Akira aveva tentato di dare una mano, ma con lo stesso risultato di Kaede.
Reira sperava che ci fosse una persona in particolare a vederla, ma dato che non ne sapeva niente, era impossibile che ci fosse… non vedeva Hisashi Mitsui da quella sera, e un po’ le mancava… voleva assolutamente rivederlo!!! Eh già, si era presa proprio una bella cotta… forse anche qualcosa di più…

Il tempo passava e l’esibizione si faceva sempre più vicina. Reira sapeva di sapere il pezzo alla perfezione, ma lo stesso era agitata… per fortuna mancava ancora poco…

Ore 21:00

Lo spettacolo era appena iniziato. Era diviso in vari balletti. Reira stava aspettando il suo turno con impazienza. Diede una sbirciatina fuori dalle quinte e vide il fratello in prima fila, con seduto vicino un ragazzo che le risultava familiare… guardò meglio… cosa ci faceva Hisashi li??
Rei: “Porca paletta!! Cosa ci fa Hisashi qui?? Oddio!!!!!! Calma, Rei!! Tranquilla!!”
Man1: Rukawa, è il tuo turno!!
Rei: Arrivo… “Respira… 1, 2, 3…”
La musica iniziò e Rei iniziò a ballare, ormai dimentica di tutto. Alla fine, il pubblico esplose in un boato. Rei arrossì, poi si inchinò. Aveva visto in prima fila Hisashi applaudire e sorriderle. Sorrise a sua volta, poi sparì dietro le quinte.

Alla fine dello spettacolo, Rei trovò fuori ad aspettarla Kae e Hisa.
Kae: Sei stata bravissima!!
Hisa: Davvero notevole…
Rei: ^///^Grazie… ma tu che ci fai qui, Hisa… ehm… Mitsui??
Hisa: Chiamami pure Hisashi, Rukawa!
Rei: Si, ma tu chiamami Reira, ok?
Hisa: Ok… comunque, è stato Kaede a dirmi dello spettacolo!
Rei: Davvero Kae??
Aki: Rei!!! Sei stata bravissima!!
Il nostro beneamato Sendoh arrivò con la delicatezza del pallonaio e abbracciò Rei da dietro. Era solo un abbraccio fraterno, ma qualcuno lo interpretò in modo diverso…
Hisa:”Che ci fa qua il porcospino?? E che ci fa abbracciato a Reira?? In quella maniera, poi…”
Il nostro bellissimo, fantastico, tenebroso, stupendo, meraviglioso, indescrivibile tiratore da 3 punti aveva uno sguardo accigliato…

Rei: Aki, anche se non mi stritoli fa lo stesso!! Comunque grazie per i complimenti!!
Aki: ^__^
Kae: Ecco che inizia a sorridere con la sua solita faccia da ebete…
Rei: Kae!!!
Mitsui si sentiva un po’ escluso… Si capiva che quei tre erano abituati a stare l’uno con l’altro… soprattutto Sendoh e Reira… Mitsui non riusciva a dare un nome a quella punta di fastidio che cominciava a fare capolino dal suo cuore…
Hisa: Beh, allora io vado…
Rei: Di già? Dai vieni a bere qualcosa con noi… Per favore…!!!
E Reira gli sorrise così dolcemente che il nostro eroe non poté rifiutare, anche se la gelosia che c’era in lui non si era attenuata…
Hisa: Se mi guardi così non posso che dirti di no! Va bene, vengo!
Rei: Grazie…
E si avviarono ciccisbeccolando (àovvero chiacchierando,cosa ke I miei prof mi dicono d nn fare durante le lezioni!!^____^) verso un bar, dove stettero per una mezzoretta…
Kae: Io vado adesso, devo andare ad allenarmi… Ma voi restate qui…
Aki+Hisa: A quest’ora?! (erano le 23)
Kae: Hn…
Rei: Ok, ci vediamo dopo a casa Kae!
Kae: Hn…
Mitsui non voleva sentirsi di troppo, così…
Hisa: Vado anch’io… Ormai è tardi, i miei saranno preoccupati!!
Aki: Vado anch’io… Tu che fai Rei??
Rei: Sto qua da sola!! Ma va scemo, vado anch’io!
Aki: Sola soletta?
Rei: D’altronde…
Aki: Mitsui, non è che puoi accompagnarla a casa? Kaede mi ha detto che abitate vicini… E poi non è bene che una ragazza giri da sola per Kanagawa!!!^___^
Hisa: Per me non ci sono problemi! Andiamo, allora?
Uscirono dal bar e si salutarono, poi Akira andò da una parte, mentre Mitsui e Reira dall’altra…
Hisa: Sei stata veramente brava oggi…
Rei: dici davvero?
Hisa: Certo… posso chiederti una cosa?
Rei: Dimmi pure…
Hisa: Che rapporto c’è tra te e Sendoh?!
Rei: Siamo amici da quando siamo venuti al mondo… è come un altro fratello per me… e io sono come una sorella per lui… Tutto qua! Gli voglio solo un gran bene!
Hisa: Ah…
Rei: perché volevi saperlo?
Hisa: Così… perché visti da fuori sembrate quasi due fidanzati…
Rei: No!! Akira è già fidanzato e io non ho mai avuto tempo per un ragazzo… devo prendermi cura di Kaede…
Lo sguardo della ragazza si rabbuiò, pensando alla vita svagata che i genitori le avevano negato…

FLASHBACK

5 anni prima…

Ma: Bambini, noi andremo a vivere a Tokyo… Vostro padre deve gestire l’azienda e io con lui… Starete con una governante… Arrivederci!
E se ne andò… Da quel giorno l’avevano rivista solo2 volte e sentita al telefono molto poche… I due bambini vivevano con una governante, alla quale Reira però ordinò di non venire più: si sarebbe presa cura lei del suo fratellino, gli avrebbe dato lei l’amore e le attenzioni che i genitori non gli avevano mai dato… E così a soli 12 anni, lei puliva la casa, faceva da mangiare e aiutava il fratello in tutto…

FINE FLASHBACK

Rei: Scusami…
Alzò lo sguardo e sorrise, ma i suoi occhi erano velati… Mitsui si sentì in colpa per essersi intromesso.
Hisa: Scusami tu…
Arrivati davanti ala casa di Reira, Mitsui fece per salutarla…
Hisa: Allora… a presto!
Rei: Vuoi venire su a bere qualcosa?
Hisa: Se non disturbo…
Rei: Tranquillo, ci saremo solo noi… I miei non ci sono…
Hisashi accettò l’invito a salì nella grande casa della ragazza.
Rei: Che cosa ti posso dare?
Hisa: “Un bacio…” Una coca cola?!
Rei: Perfetto, aspetta un secondo!
Tornò con due lattine e lo fece sedere sul divano.
Rei: Avete partite in questi giorni?
Hisa: Si, domani! Infatti è meglio che tra poco vada a casa!!
Rei: Scusami se ti ho trattenuto!
Hisa: Niente, mi fa molto piacere anzi… Mi piace stare con te… ^//^
Reira arrossì e ammutolì…
Hisa: …
Rei: …
Hisa: Allora vieni a vederci domani??
Tensione sciolta…
Rei: ^////^ Va bene… a che ora?
Hisa: Alle 10!! Adesso però è meglio che vada!! Mi raccomando, sveglia Kaede in tempo domani!
Rei: ^___^ Ok!! A domani Hisashi!
Hisa: A domani Reira!
Hisashi se ne andò e Reira poté pensare alle parole del ragazzo… Sarebbe stato bello se… No, lei non poteva distrarsi, aveva il suo dovere di sorella da portare avanti… Niente avrebbe potuto distrarla dal suo impegno.. Eppure… No, era tutto impossibile… Tutto… Si scoprì sul punto di piangere… Sentì Kaede rientrare ma per non farsi vedere in quelle condizioni, si chiuse in camera e finse di dormire quando il fratello vi entrò per darle la buona notte. Quando la porta si chiuse, Reira si abbandonò sul cuscino e si addormentò, con un peso nel cuore che, stavolta, non avrebbe cancellato facilmente.

La mattina Reira si svegliò nelle stesse condizioni della sera prima. Erano appena le 8, aveva tempo per stare un po’ per i fatti suoi prima di svegliare Kaede… quindi scese in cucina e preparò la colazione. Ben presto l’aroma del caffè si sparse per la cucina e Reira lo assaporò con lo stesso piacere di sempre. Riempì due tazze, e ne bevve una. Poi, con l’altra in mano, si avviò verso la camera del fratello.
Entrò e lo svegliò.
Rei: Kae, è ora di alzarsi!
Kae: Hn…
Rei: Tieni, ti metto qui il caffè… se scendi in cucina ci sono dei cornetti…
Kaede, nonostante fosse addormentato, si accorse del tono triste della sorella, ma non poté chiederle niente, perché era già uscita.
Reira si chiuse in bagno e ripensò a quel ragazzo che, con un solo sguardo, la faceva sentire viva come non si sentiva da anni. Perché non poteva essere semplice come per tutte le altre ragazze?
Tutta colpa dei suoi genitori…
Cercò di eliminare I brutti pensieri e si lavò e vestì: era quasi ora di andare!
Rei: Kae, sei pronto??
Kae: Si…
Rei: Andiamo allora!
I due fecero per uscire, quando Reira si ricordò che aveva promesso ad Akira di portagli i compiti…
Rei: Kae, tu vai… io ti raggiungo con il motorino, devo passare un secondo da Aki… va, corri!!
Kae: OK…
Reira scese veloce in garage e montò sul motorino… casco in testa e via…!
Arrivò velocemente a casa di Aki e gli consegnò i compiti. Poi rimontò in sella e si diresse verso la palestra… in quel mentre aveva iniziato a piovere, sempre più forte, tanto che le strade si bagnarono in fretta… Reira si preoccupò più che altro per i vestiti che non per sé stessa… distratta dalla guida per colpa dei suoi pensieri, non si accorse che una macchina le stava per tagliare la strada… poi la vide e inchiodò di colpo, chiudendo gli occhi…

Tu-tu…tu-tu…tu-tu…

Kae : Strano, Reira non risponde… non si è nemmeno fatta viva… eppure aveva detto che sarebbe passata…
Non appena ebbe riposto il cellulare nella tasca, cominciò a vibrare. Il numero era quello di Reira, ma non la voce che parlò…
Kae: Rei finalmen—
Dot: Scusi, lei è parente della signorina Reira Rukawa?
Kae: Si, perché?
Dot: La signorina ha avuto un incidente con il ciclomotore e ora si trova presso il nostro ospedale…
Kae: “Ma… è impossibile…”Come sta?
Dot: Non ha ripreso ancora conoscenza, ha subito un forte trauma cranico, m in qualche giorno si riprenderà… comunque la preghiamo di raggiungerci al più presto all’ospedale XY… grazie…
Kae: ok…
Kaede mise giù il telefono: non era possibile… non a Rei… non a sua sorella…
Kae: MITSUII!!!!
Mit: Cosa c’è?
Kae: Per favore, portami in moto all’ospedale Kawamari… Reira ha avuto un incidente, svelto!!
Per Mitsui fu una mazzata…
Mit: Ma sta bene?
Kae: Ti spiego dopo, muoviti!!
I due saltarono in sella e si diressero veloci verso l’ospedale. Quando arrivarono furono mandati dal dottore con il quale Kaede aveva parlato al telefono.
Kae: Voglio vedere mia sorella.
Dot: Un attimo soltanto… lei sarebbe…?
Kae: Il fratello…e lui un amico…possiamo vederla adesso?
Dot: Vi avviso che non sarà un bello spettacolo… è piena di tagli e graffi e, appunto, non ha ne’ancora ripreso i sensi a causa del trauma cranico…
Mit: Ma li riprenderà, vero?
Dot: Si, ma sarà un po’ stordita per qualche giorno… adesso seguitemi…
I due seguirono il dottore in una stanza, dove Reira era l’unica ospite. Era distesa su un letto con molti tubicini attaccati al corpo,pallida come un cadavere e con in segni rossi dei tagli che contrastavano vivamente con il pallore della pelle…
Kaede corse vicino alla sorella e le prese la mano…
Kae: Rei, mi senti? Stai bene??
Mitsui lo seguì a ruota, provando una sensazione di vuoto che non aveva mai provato mentre stringeva la mano della ragazza, tranquillizzandosi un po’ dopo aver constatato che era calda…
Dot: I vostri genitori ne sono stati informati?
Kae: Non vivono con noi da molti anni ormai… siamo solo Reira ed io…
Dot: Dove vivono?
Kae: A Tokyo…
Dot: Penseremo noi ad informarli… Voi state qui con la ragazza intanto…
E se ne andò.
Kaede si rivolse di nuovo verso la ragazza e le strinse forte la mano Mitsui capì che il legame che univa quei due era più forte di qualunque altro legame tra due fratelli…
Kae: Si riprenderà?
Mit: ne sono certo…
Kae: Quando l’ho vista ho pensato che…
Mit: Lo so, l’ho pensato anch’io…
Kaede guardò con amore la sorella e le strinse un po’ la mano. la ragazza si mosse leggermente e negli occhi dei due ragazzi si accese un barlume di gioia…
Kae: Io vado a chiamare i miei genitori… Mi raccomando, bada a Reira…
Mitsui annuì e Kaede si allontanò.
Mitsui strinse con forza la mano della ragazza e la guardò con tutto l’amore che aveva in sé… Dalla strada cominciarono a propagarsi le dolci note di una canzone che arrivarono fino lassù… E fu grazie alla dolcezza di quelle note che Mitsui decise di aprire il suo cuore a quella ragazza che tanto significava per lui…

TRULY MADLY DEEPLY

“I'll be your dream
I'll be your wish I'll be your fantasy
I'll be your hope I'll be your love
Be everything that you need
I'll love you more with every breath
Truly, madly, deeply do
I will be strong I will be faithful
'cause I'm counting on
A new beginning
A reason for living
A deeper meaning, yeah”

Mt: Sarò tutto per te… tutto ciò di cui hai bisogno… tu hai bisogno di me e io di te… non te ne rendi conto? Possiamo ricominciare tutto… Potremmo iniziare una nuova vita, una vita piena di significato, insieme… È inutile nasconderlo… io ti amo sempre di più, ogni volta che respiro il mio amore per te aumenta… Ci credo in noi…

“I want to stand with you on
a mountain
I want to bath with you in the sea
I want to lay like this forever
Until the sky falls down on me”

Mit: E non pensare che io mi arrenda facilmente… Io ti amo, starò con te dovunque… non mi staccherò da te finché il cielo non mi cadrà addosso… e questo lo sai… non dubitarne mai…

“And when the stars are shining
brightly in the velvet sky,
I'll make a wish send it to heaven
Then make you want to cry
The tears of joy for all the
pleasure in the certainty
That we're surrounded by the
comfort and protection of
The highest powers
In lonely hours
The tears devour you”

Mit: Finché sarai con me, farò il possibile per riempirti il cuore di gioia… niente ti turberà o infastidirà… esaudirò tutti i tuoi desideri… perché tu sei il mio angelo…

“Oh can you see it baby?
You don't have to close your eyes
'Cause it's standing right here
before you
All that you need with surely come
I'll be your dream I'll be your wish
I'll be your fantasy
I'll be your hope I'll be your love
Be everything that you need
I'll love you more with every breath
Truly, madly, deeply do”

Mit: cos’altro dirti? Te lo ripeto… sei tutto per me… non lasciarmi perciò… ti darò tutto quello di cui hai bisogno… fatti forza piccola mia… perché io ti amo veramente, pazzamente, profondamente…
Reira si mosse e a Mitsui parve di aver visto un sorriso leggero passare sulle sue labbra… Lo aveva solo immaginato… o forse no?

In quel momento la porta si aprì e Kaede fece il suo ingresso nella stanza.
Kae: Come sta?
Mit: Stabile, credo… Hai chiamato i vostri genitori?
Kae: Si, verranno domani… Mitsui, c’è una cosa che devi sapere di Reira… Però prima mi devi dire una cosa: la ami?
Mitsui non esitò a rispondere.
Mit: Si.
Kaede sorrise (0__o ndely) e continuò…
Kae: Io e Reira siamo stati lasciati soli dai nostri genitori 5 anni fa, perché loro andarono ad abitare a Tokyo per cause di lavoro… Diciamo anche che non si sono mai occupati granché di noi… Comunque, quando se ne andarono, ci lasciarono con una governante, ma Reira non ne volle sapere: la licenziò in tronco e mi disse che si sarebbe presa cura lei di me… All’inizio non avevo capito il peso che quelle parole ebbero su mia sorella, ma adesso lo capisco veramente: lei ha paura che io mi possa sentire abbandonato se lei smette di riversarmi tutte le sue attenzioni addosso, e questo la trattiene anche dall’avere un ragazzo… Le piaci, Mitsui, ma lei non lo ammetterà mai, perché si sente responsabile nei miei confronti…
Mitsui rimase leggermente shockato da quelle parole…
Mit: Lo immaginavo che ci fosse qualcosa che la bloccava… Comunque stai tranquillo, ci penserò io…
Kae: Grazie… Senti, adesso se vuoi puoi andare anche a casa, sto qua io…
Mit: No, fa lo stesso… piuttosto va tu… Non hai da accogliere i tuoi genitori domani??
Kae: In effetti… Non ti disturba stare qui tutta la notte?
Mit: Nessun disturbo!
Kaede allora fece un cenno di saluto a Mitsui, baciò la sorella sulla fronte e poi se ne andò.
Mitsui riprese la mano di Reira fra le sue, si appoggiò con la testa al letto e si addormentò… Dei leggeri movimenti lo svegliarono… Così alzò la testa e vide che Reira si stava risvegliando! Le strinse ancora più forte la mano e la guardò mentre i suoi occhi faticavano per aprirsi. Dolcemente cominciò a chiamare il suo nome…
Mit: Reira… Reira…
La ragazza aprì finalmente gli occhi e arrossì nel trovarsi davanti i magnifici occhi blu di Mitsui, resi ancora più profondi dal buio che regnava nella stanza...
Rei: Mitsui? Ma dove sono?
Mit: Non ricordi? Sei caduta in motorino e hai sbattuto la testa… Ci hai fatti preoccupare sai??
Reira sorrise… Com’era dolce…
Rei: Non mi ricordo assolutamente niente… dov’è Kaede?
Mit: A casa, a dormire… Domani arriveranno i vostri genitori da Tokyo e dovrà andare ad accoglierli, così mi sono offerto di restare a farti compagnia…
Rei: Grazie…
Come sembrava piccola e indifesa in quel letto di ospedale… Altro che la tigre della Malesia che lo aveva aggredito quel giorno in palestra!!
Mit: Mi sono preoccupato moltissimo quando ho saputo dell’incidente… Ho avuto paura che tu fossi… ecco…
Rei: Immagino… Ma comunque sono ancora qui, no?
Mit: Per fortuna… Se fosse successo che… ecco… non saprei cosa avrei fatto…
I sensi di Reira si raddrizzarono a quelle parole…
Mit: Tu ormai fai parte della mia vita… Pensarti, vederti, parlarti, stare con te… sono diventati momenti incancellabili per me… Volevo aspettare a dirtelo, ma ho capito che questo è il momento giusto… Ti amo, Reira Rukawa, ti amo con tutto il mio cuore…
Reira era sbalordita: le parole che aveva sempre agonizzato di sentirsi dire da Hisashi, ora le aveva appena sentite… Ma come avrebbe fatto a dirgli che lei non poteva, se la prima che lo voleva con tutto il cuore era lei??
Rei: Mitsui… Io… Mi dispiace…
Mit: Niente ma… Dimmi solo quello che provi veramente… Kaede mi ha spiegato della storia della promessa di badargli sempre che gli hai fatto quando I tuoi se ne sono andati, ma lui non vuole rovinarti la vita… Me lo ha detto prima… quindi, ti prego, dimmi solo ciò che tu realmente senti…
Reira non si trattenne più e le lacrime cominciarono a scorrere sul suo bel viso…
Rei: Io… Io… Io ti amo Hisashi… Però devo badare a Kaede…
Mit: Niente però Reira… Lo sai che Kaede non ti negherebbe mai la possibilità di amare chi ami… Quindi dimmi solo di si, che mi ami… Per favore…
Rei: Ti amo Hisashi Mitsui… Ti amo tanto…
Mitsui non resistette e si avvicinò e la baciò dolcemente… Reira assaporò quel bacio intensamente, e dentro di sé capì che l’amore era finalmente arrivato…

EPILOGO

Sono passati ormai 7 anni da quel giorno in ospedale… Quel giorno in cui ho trovato l’amore… Tutto ora va bene… Dopo l’incidente, i nostri genitori si sono fatti un esame di coscienza e sono tornati a vivere a Kanagawa, e pian piano abbiamo cominciato a riallacciare i rapporti… Non saremo mai uniti come una normale famiglia, ma va bene così, perché adesso io e Kaede abbiamo le nostre famiglie… Eh già, infatti il mio fratellino l’anno scorso si è sposato con una dolce ragazza conosciuta a scuola, Mika, e fra qualche mese sarà papà…
In quanto a me… Io e Hisashi ci siamo sposati tre anni fa e dal nostro amore è nata una bambina, Yumi, che io e Hisashi adoriamo e viziamo, forse anche un po’ troppo… Comunque, adesso sono felice… Si,perché quando l’amore arriva, tutto diventa perfetto…




 
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