LA DISTRUZIONE DELLA FOGLIA
- Capitolo 1° -
Naruto: Another story
Piccola premessa. Ho deciso di incamminarmi per uno stile di scrittura molto interessante, ma non di sicuro effetto. Questa nuova serie è del tipo “What If”, ovvero “Cosa Se”. Qui la storia prende una piega diversa da quella originale, e per la precisione, durante la battaglia con Gaara, avvengono dei fatti inaspettati che cambiano le carte in tavola. Questo perché? Per quattro motivi:
1. Kimimaro non prende la malattia, e può quindi partecipare alla distruzione della foglia.
2. L’assassinio del Kazekage viene scoperto da una truppa della sabbia mentre si dirigevano alla foglia.
3. Sasuke non riesce a muovere un muscolo.
4. Il suono aveva un piano di riserva.
Come cambierà la storia, a causa di questi avvenimenti? Lo saprete leggendo. Spero che vi piaccia, e vi saluto con un affettuosissimo e speranzoso Enjoy!
Capitolo1: La distruzione della foglia
È un istante. Il terzo Hokage stava combattendo contro il suo ex-allievo prediletto, quel viscido utilizzatore di corpi, capo del villaggio del suono, che corrisponde al nome di Orochimaru. Non riesce a sigillare, con la tecnica che ha richiesto la sua vita, non più delle sue braccia, perché prima che potesse estirparne l’intera anima, qualcosa di lungo e affilato, che rassomigliava incredibilmente un osso, gli aveva trapassato l’addome. Riesce a sigillare le braccia di Orochimaru, impedendogli così di poter effettuare tecniche per il resto della vita, ma avrebbe voluto andarsene con lui. Orochimaru si accascia a terra, con le braccia come in fiamme, mentre un giovane dai capelli lunghi e bianchi lo sostiene.
- Orochimaru-sama!
- Uhhhh… Le mie braccia…
- Maestro, dobbiamo andarcene!
- Non prima di aver distrutto la foglia! Avete fatto tutto come vi ho detto?
- Si, signor Orochimaru. Abbiamo piazzato gli esplosivi nei punti strategici che ci ha rilevato.
Nel frattempo, in una radura vicino al villaggio, un ragazzo biondo e uno dai capelli rossi sono riversi a terra, uno vicino all’altro. Naruto aveva appena detto a Gaara quello che pensava fosse il motivo della sua forza, e Gaara stava riflettendo su quelle parole. All’improvviso appaiono dietro di lui i suo familiari, Kankuro e Temari. I due guardano come Gaara sia completamente sfibrato, incapace di muoversi, e di come il suo avversario sia svenuto.
- Gaara… Lo uccidiamo?
- No… Basta combattere… Smettiamola…
- … E’ successo qualcosa, fra voi due?
- Diciamo che… Mi ha aiutato a capire…
- Uh?
I tre ninja della sabbia sentono un rumore di passi alle loro spalle, e vedono arrivare tre ninja della sabbia, e sembrano indaffaratissimi.
- Signorino Gaara! Signorino Kankuro! Signorina Temari!
- Che cos’è successo?
- Vostro padre… Il kazekage…
- Che gli è successo?
- È morto!
- !
- !
- !
- Abbiamo ritrovato il corpo mentre venivamo qui. Dopo la sua morte Orochimaru o uno dei suoi sottoposti ne deve aver preso il posto.
- Allora… Tutto questo… Siamo stati ingannati?
- Si… E ora dobbiamo sbrigarci ad andarcene.
- Come mai? Che sta succedendo?
- Il suono sta per attuare il piano di riserva. Hanno messo masse enormi di bombe incendiare in punti strategici del villaggio della foglia. Scoppieranno entro quindici minuti! Tra poco sarà l’inferno!
- Mio dio…
- Dobbiamo scappare!
Uno dei ninja della sabbia prende Gaara in spalla, e il gruppo fa per andarsene, quando Gaara proferisce parola.
- Fermi…
- Cosa c’è, Gaara?
- Lui…
E con lo sguardo indica Naruto, svenuto a terra.
- Dobbiamo… Portarlo con noi…
- Ma… Signorino Gaara…
- Gli devo… Un favore…
- … Va bene…
Un altro dei ninja della sabbia prende Naruto in spalla e quindi si dirigono tutti verso il limite del villaggio della foglia. Dieci minuti. Raggiungono la palizzata che segna il confine col mondo esterno, e la superano con un balzo. Dopodichè continuano ad allontanarsi più in fretta possibile. Tre minuti. Arrivano sulla cima di un altura, e li si fermano, come se non volessero perdersi l’orrendo spettacolo che si sarebbe svolto da li a pochi secondi. Quaranta secondi. Naruto apre gli occhi per uno strano scherzo del destino, come se qualche dio beffardo volesse renderlo partecipe degli ultimi momenti del suo villaggio. Tre… Due… Uno… Enormi vampate di fiamme si diradano a vari punti del villaggio della foglia, e cominciano ad appiccare il fuoco anche agli elementi circostanti. In circa cinque minuti il villaggio è completamente avvolto dalle fiamme. Una lacrima scende dagli occhi di Naruto, prima di perdere nuovamente conoscenza. Il gruppo di Ninja della sabbia si gira, e riprende la marcia verso il loro villaggio. Nel frattempo, su un altura nella direzione opposta, alcuni ninja del suono, insieme al loro padrone Orochimaru, ammiravano l’opera di cui andavano fieri. Orochimaru, seppur debilitato e in preda a fori dolori, trova la forza per ridere.
- Uhuhuh… Uhuhuh… Ahahahah! Forse non sarei riuscito a distruggere i ninja della foglia, Sarutobi, ma il villaggio si, a quanto pare! E se il villaggio brucia, anche le piccole foglie al suo interno fanno lo stesso! Ahahahah!
La folle ambizione di Orochimaru si era avverata. Il villaggio della foglia non esisteva più. Bruciava, assieme alle persone, alle ambizioni, e ai sogni che conteneva…
- … (Dove mi trovo? Non sento rumori attorno a me… Che mi è successo? Non ricordo niente… Ricordo solo che ero collassato dopo aver combattuto con Gaara… E poi, quello strano sogno… Il villaggio della foglia bruciava, e io lo guardavo bruciare, da lontano… Ma perché è così buio? Ah, devo ancora aprire gli occhi… Che strano, li sento così pesanti…)
Naruto apre gli occhi, e la prima cosa che vede è un soffitto bianco. Si alza, ritrovandosi seduto. Si trova in un letto, vestito con un pigiama a righe bianche e azzurre. L’intera stanza è bianca, e c’è un'unica porta, con scritto sopra un numero, dall’esterno. Affianco a lui vede un comodino con una piccola lampada, e un televisore appeso in alto, in un angolo. Naruto riconosce che si trova in una stanza d’ospedale. Si alza, e per prima cosa, come se attirato da una forza magica, si avvicina alla finestra, per guardare il panorama. Afferra la piccola cordicella e la tira fino ad alzare le tapparelle completamente. Quello che vede davanti a se, non gli sembra affatto il villaggio della foglia. Non vede molto verde, e la forma delle case è diversa. Sono spariti i volti in pietra degli Hokage, e a dire la verità, non vede neanche la montagna. Quello non era il villaggio della foglia.
- Dove… Dove mi trovo?
All’improvviso, dietro di lui, una porta si apre, e compare un infermiera, con una cartella clinica in mano.
- Oh! Ti sei svegliato! Meno male… Vado a chiamare il dottore.
L’infermiera esce di nuovo dalla stanza, chiudendosi immediatamente la porta alle sue spalle. Mille domande si affollano nella mente di Naruto. Dove si trovava? Come era arrivato li? Cos’era successo mentre era svenuto? Non sapendo trovare risposta, si stende nuovamente di schiena sul letto. Nota che sul tavolino c’è il telecomando della televisione. Lo afferra, e accende il televisore. Scorre un poco i canali, finché non trova quello che cercava: un telegiornale. Subito dopo la sigla, appare l’annunciatrice, vestita di blu e con dei fogli in mano.
- “Salve. Benvenuti al TG del primo canale del villaggio della sabbia. Cominciamo con la prima notizia.”
- Villaggio della sabbia? Sono al villaggio della sabbia?
- “Il Kazekage è morto. L’entrata in guerra del nostro paese è stata decisa dalla persona che ha preso il suo posto dopo il suo assassinio. Si suppone che dietro l’assassinio ci sia la mano del membro reietto dei tre ninja supremi, Orochimaru. La sabbia ha intenzione di rendere pubblico l’accaduto, per esentarsi dalla responsabilità della faccenda. E qui ci colleghiamo alla seco…...zia.”
- Naruto…
- ?
La porta della camera di ospedale di Naruto si è aperta, ed era entrata la ragazza bionda della sabbia, la sorella di Gaara, Temari. La ragazze si accomoda su una sedia vicino al letto di Naruto.
- Tutto ok?
- Si… Tu sei Temari, vero?
- Si. Che facevi?
- Guardavo il telegiornale, ma ci sono delle interferenze.
- È a causa della tempesta di sabbia. Ogni tanto succede.
- Scusa, come mai mi trovo nel vostro villaggio? Ho sentito che il Kazekage è stato ucciso…
- Si…
- Uh? Il video è partito, ma si sente qualche parola…
- …Foglia…Bruciato…Due giorni…Perdita di vite……Stimate…Migliaio…
- :°_°:
- … Mi dispiace…
- Non… Non era un sogno… Che… Che è successo?
- … Il suono aveva un piano di riserva. Durante l’esame di selezione dei chunin hanno piazzato bombe incendiare per tutto il villaggio. Il tuo villaggio era pieno di verde, e di costruzioni di legno… Stanno ancora cercando, ma non hanno ancora trovato sopravvissuti…
- … Sai, è buffo…
- Eh?
- Anzi, no. È più che logico.
- Di che stai parlando?
- Il mio villaggio, salvo una ventina di persone, mi ha sempre odiato. E io odiavo loro. Adesso vorrei piangere, vorrei costringermi a provare dispiacere per la loro morte, ma… Non ci riesco. Se penso al villaggio nella sua interezza, non ci riesco… Solo… Solo se penso alle singole persone… A quelle singole, poche persone che si preoccupavano per me, che mi volevano bene… Sniff… Allora, non riesco a frenare il pianto… Sniff… Sniff…
Temari resta a sentire la dichiarazione del ragazzo, che non riusciva a piangere per il suo villaggio, ma solo per le persone a lui care. Ma lei, non pensa che sia buffo. Come ha detto lui, è logico. Anche lei conosceva bene i suoi sentimenti. Il Kazekage, suo padre, era stato assassinato, ma non aveva versato neanche una lacrima, perché lo odiava. Lo odiava per quello che aveva fatto a suo fratello, a sua madre, che era morta per partorire Gaara mentre Shukaku lo possedeva… Non riusciva a piangere. Sarebbe stato giusto farlo, ma… Non ci riusciva…
By Meinos Kaen… Continua…
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