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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: BOH!
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: dolcepix galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/06/2005 19:25:33

aggiungerò gli altri capitoli appena posso!
 
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MANGIAMORTE IN LIBERTÀ
- Capitolo 1° -

MANGIAMORTE IN LIBERTA'
Capitolo 2

Harry si abbandonò al pensiero di Hermione che diceva a Ron di non essersi impegnata abbastanza, aveva la sua visione davanti agli occhi, ma lo schioccare del becco di Edvige lo fece tornare alla realtà. Era stanco e andò a letto presto.
Era al primo anno ed era un Serpeverde. Era amico di Malfoy e insieme a lui prendeva in giro Ron, Hermione e Neville. Era a disagio, non riusciva a credere di pronunciare quelle parole così cattive a quelli che avrebbero dovuto essere i suoi migliori amici. Poi tutto si fermò: l'aria si fece fredda e di nuovo si trovò nel cimitero dove due anni prima aveva visto morire Cedric, però la sua visuale era diversa, di solito si trovava vicino a Cedric, ma ora riusciva a vederlo e una voce alle sue spalle gli ordinò: -Uccidilo!- La sua voce risuonò nell'aria: -Avada Kedavra!- Aveva ucciso Cedric.
Si svegliò di soprassalto con un grido che risuonò in tutta la casa. Era tutto sudato e il suo cuore batteva a mille e in quel momento ripensò al cappello parlante: "Non Serpeverde eh? Ma Serpeverde ti porterà sulla via della grandezza". Dopo mezz'ora si convinse che più di una volta aveva dimostrato di appartenere a Grifondoro, così si riaddormentò e non sognò più niente quella notte. Il giorno seguente si alzò con l'intento di scrivere una lettera ai suoi compagni per farli sapere del suo sogno, ma poi ci ripensò: raccontarli di nuovo sempre la stessa storia non era una grande idea, poi era un sogno banale e inutile. Erano le cinque meno un quarto e stava aspettando con impazienza La Gazzetta del Profeta. Alle cinque arrivò un gufo grigio spennacchiato che consegnò il giornale a Harry. Lesse la prima pagina: "Goblin ribelli assalgono il Ministero della Magia per far sapere di essere seguaci di colui-che-non-deve-essere-nominato". Allora Silente aveva ragione: avrebbe raccolto seguaci anche tra le creature magiche che non sono maghi. Ricordò che Hagrid aveva raccontato che dei Mangiamorte nel suo viaggio nella terra dei Giganti stavano trattando con il nuovo capo. Tra poco forse anche i Giganti, essendo un tantino stupidi avrebbero fatto sapere a chi erano devoti, avrebbero risalito le montagne per creare scompiglio. Chissà quante altre creature Voldemort poteva arruolare nel suo esercito, non più composto solo da migliaia di Mangiamorte, ma anche esseri più potenti, come i Giganti che non potevano essere schiantati. Decise di scendere per non rimanere ancora lì con quell'agonia. Vedendo che in cucina non c'era nessuno, preparò la colazione. Dopo dieci minuti scesero tutti con i loro modi sgarbati, in prima posizione Dudley. Era diventato sempre più sballato, infatti, i suoi lobi giganteschi ora portavano orecchini, indossava sempre una giacca nera in pelle e degli occhiali da sole neri pure se pioveva, il suo titolo di campione di boxe da scolastico era diventato regionale, aveva delle scarpe in pelle nera e viaggiava sempre col suo motorino truccato; zio Vernon quella mattina era di pessimo umore, perché il titolo di caporeparto gli era stato tolto per aver sporcato dei documenti importanti con il caffè e lo zucchero delle ciambelle; i vicini avevano scoperto zia Petunia mentre li spiava e meditavano vendetta. Dopo aver mangiato, Dudley uscì. Harry sapeva dove andava, ma Dudley sosteneva che andava da nuovi amici e nessuno poteva replicare. Harry uscì poco dopo e si diresse verso il parco in Magnolia Road. Era stato ristrutturato e ora c'era sempre un vigile che sorvegliava, in modo che Dudley e i suoi compagni non potessero distruggerlo di nuovo come già avevano fatto. Harry si sedette su una panchina e si mise a scrutare il cielo: era limpido senza nemmeno una nuvola e il sole era basso. Poi in quella quiete Harry sentì uno strano rumore di moto e vide il vigile correre verso la strada. Stava inseguendo Dudley e i suoi compagni, li avevano beccati in una corsa clandestina di motorini modificati. Harry corse a casa: erano le undici. Entrò e vide zio Vernon che parlava con un poliziotto. Aveva assunto un colorito rossastro e pensò che era meglio stargli alla larga. Forse per la prima volta Dudley sarebbe stato punito. Harry sentì (con il resto del quartiere) che l'unica punizione inflitta a Dudley era un sequestro del motorino fino alla settimana seguente, cioè il suo compleanno, e che avrebbe avuto meno regali quest'anno. Secondo Harry era una punizione troppo buona.
Quella sera gli arrivò una lettera via gufo di Hermione e Ron.

CarorHarry,
resisti, verremo a prenderti il venerdì della prossima settimana per portarti alla nuova sede dell'Ordine. Abbiamo molte cose da dirti, ma non arrabbiarti troppo, sappiamo che soffri. Ci vediamo presto. oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooConraffetto, yyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyRon erHermione



Dopo la lettera Harry era più felice. Tutto si calmò in lui e andò a dormire col felice pensiero di rivederli tra una settimana.


 
Continua nel capitolo:


 
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