CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Seol, capitale sud coreana illuminata dai mille palazzi che la formano; città dove chiunque può trovare la sua anima gemella...
-Cavoli che mangiata! Certo che da Marshall si sta proprio bene! Non è vero ragazzi?- disse Jin incamminandosi verso la strada.
-Si è vero fratello! Quel pollo non era niente male...- aggiunse Hwoarang leccandosi le labbra ancora sporche di sugo.
-Idem!- fecero Xiaoyu e Miharu che erano dietro i due ragazzi.
-Dunque che si fa adesso regi?- chiese Jin rivolgendo ai tre.
-Si va a casuccia che domande! Sono stanco morto con tutto l'allenamento che ho fatto oggi al dojo!- ordinò Hwoarang in tono imperativo.
Rassegnati dalla perseveranza de coreano, i quattro si diressero verso casa.
La loro dimora, si trovava in una bellissima valle dove si poteva ammirare un bellissimo tramonto all'orientale.
-Chi vuole andare per primo in bagno? Volete anare voi ragazze?- chiese Jin in tono gentile e cortese.
-Si grazie! Non ci metteremo molto!- risposero loro, dirigendosi verso il bagno.
Dopo essrsi lavate, fu il turno di Jin e Hwoarang.
Quando tutti si furono sistemati, andarono nelle loro rispettive camere dove piano piano si addormentarono (P.s.:ricordatevi che le camere erano separate, maschietti da un parte e femminucce dall'altra ^___^ ok?)
Saranno state circa le quattro di mattina quando Jin si alzò per andare a bere un biccher d'aqua: forse aveva mangiato troppi involtini.
Si alzònel massimo del silenzio, cercando di non farsi sentire da nessunodei ragazzi, ma a sua insaputa Xiaoyu lo avvrtì camminare e lo seguì.
Appena Jin si fu dissetato fece per andare in camera sua, ma sorpreso si ritrovò la ragazza all'entreta della stanza. Si fissarono.
I loro sguardi si incrociarono.
Oh...erano occhi speciali quelli di Jin, sentimentali e profondi come nessun altro uomo avrebbe mai potuto avere.
Continuarono a guardarsi per qualche minuto, finchè Jin timidamende non andò a toccare con una delle mani, i fianchi della ragazza. Lei rabbrividì a sentire quel dolce tocco percorrerle lungo tutta la schiena.
Xiaoyu da parte sua appoggiò le sue sinuose dita sulle gote del ragazzo, avvicinandosi alle sue labbra.
A quel punto si baciarono.
Mentre si coccolavano, Hwoarang li osservava indisturbato:-Bravo Kazama, hai fatto colpo...-.
Detto questo, il suo sguardo si posò sulla stanza di Miharu; sentiva l'irrefrenabile desiderio di andare da lei, ma come? Con i due piccioncini sulla porta non doveva essere facile farla franca.
Il coreano riuscì comunque a passare; forse perchè i ragazzotti erano troppo presi. A passo lento e silenzioso, si fermò all'entrata della camera di lei:- Sei così bella...- sussurrò, avanzando verso il letto.
Miharu sentì qualcosa sedersi accanto sè e si sveglò; capì subito che si trattava del suo "Hwoary-kun". (Scusami Akira14 se ho copiato il soprannome ^-^)
Si voltò verso di lui ritrovandeselo di fronte.
Lui, la osservava con occhi dolci e protettivi, facendo sparire dal suo volto la solita espressione arrogante e strafottente.
Una delle mani della ragazzaandò ad accarezzargli i suoi caldi pettorali mentre lui, la strinse accanto a sè. Si scambiarono un profondo e romantico bacio: le loro lingue si toccarono.
I brividi scendevano lungo la schiena della ragazza facendola sospirare; questo li spinse a intensificareil loro contatto.
Le mani di Hwo, arrivarono fino al petto di lei avvicinandosi sempre di più al reggiseno.
Timidamente glielo sganciò; dopodichè le tolse la maglitta: rimase senza fiato. Il ragazzo, venne sopra di lei inziando una serie di sensuali e regolari movimenti.
Intanto nella stanza di Jni, l'aria ai era già riempita di adrenalina.
Il ragazzo aveva portato Xiaoyu nel suo letto, togliendosi i pantaloni. Alla ragazza faceva impazzire quel suo caorpo atltetico e possente; così invitò Jin a salire sopra di lei, stimolandolo ad azioni avventate.
Infatti, Jin le sflò canottiera e reggiseno tutto d'un colpo: stava per svenire davanti a quella visione meravigliosa.
Insomma, quella nottata si stava facendo veramente eccitante.
Hwoarang però, si stava sfrenando pericolosamente. Visto che ormai aveva già preso confidenza con Miharu, non esitò ad entrarle dentro. Il coreano lanciò gemiti di piacere.
Mentre tutti e quattro i ragazzi si apprestavano alla loro brama amorosa, qualcosa li fece fermare all'improvviso.
Come se avessero già capito che cosa stava succedendo, si alzarono e andarono tutti in salotto dove si affacciarono alla finestra. A quella vista agghiacciante, dei pensieri di terrore affollarono le loro menti...non avrebbero mai dovuto guardare attraverso quei vetri.
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Erano loro: gli yakuza.
-Oh mio Dio...e quelli che cazzo ci fanno qui?!Jin ne sai qualcosa?!- esclamò Hwoarang con la sua solita arroganza.
-Non...non lo so; non ho fatto niente di male per meritami degli yakuza a casa mia...- disse Jin incredulo.
L'agitazione, persuase subito i quattro ragazzi: non sapevano cosa fare; erano del tutto inermi. Avevano pocji minuti per pensare un piano strategico.
Ad un tratto, Xiaoyu disse:-Ragazzi! Sentite la mia idea: li attireremo verso la finestra del bagno per poi scappare su una delle loro macchine.- (Scusatemi per la stupida via di fuga, ma non ho saputo trovare di meglio)
-Ok, sembra la migliore idea per adesso, diamoci da fare!- esclamò Jin, dopodichè si diressero in bagno per attuare il loro piano.
Accesero le luci e iniziarono a parlare ad alta voce: gli yakuza ci cascarono in pieno.
-Che cretini! Non ho mai visto dei mafiosi cadere così in basso!- esclamò Hwo.
Quando videro che ormai c'era campo libero, si diressero verso la porta.
-Ok ragazzi, diamocela a gambe verso l'auto!- gridò Jin agli altri. Tutti e quattro si fiondarono fuori di casa correndo verso una delle macchine: bella sfiga però!
Uno degli yakuza infatti era rimasto a pattugliare così, inziando a sparare, avvertì i suoi compagni.
Gli altri mafiosi, arrivarono direttamente sul luogo aggredendo i ragazzi a suon di mitragliatrice.
-Porca puttana! Ma che cazzo vogliono da noi questi stronzi?!- urlò Hwoarang.
Con velocità impressionante, i ragazzi si buttarono dietro l'auto.
A causa degli spari però, della benzina fuoriuscì dalla macchina costringendo i nostri eroi a fuggire ancora una volta.
Riuscirono ad alontanarsi a sufficienza per non essere coinvolti nell'esplosione, quando...
-Ahhhhhhhhh!!!!!!- un urlo risuonò nella notte: era quello di Miharu.
-Oh...Cristo...- disse Jin.
Davanti a loro una scena orripilante: Miharu non si era allontanata in tempo, e rimase ferita al ventre da dove sgorgava un fiume di sangue.
-Miharu, noooo!!!!- gridò Hwo, come se non avesse mai provato un tale dolore dentro di sè.
Iniziando a correre, si diresse verso di lei, con lui però anche gli yakuza. (Ehi immaginatevi la scena a rallentatore ok?)
Corse, corse e corse ancora come se ormai non sapesse neanche più respirare.
Quando fu abbastanza vicino, con un balzo prodigioso riuscì a coprire la ragazza con tutto quanto il suo corpo.
Gli yakuza li raggiunsero e, fermandosi davanti a loro, puntarono i mitra sulla schiena del coreano: Hwoarang ormai sapeva che non avrebbe potuto salvarsi.
-Miharu io ti amo, ti ho sempre amato e sono pronto a sacrificare la mia vita per questo.- disse.
Continuando a fissarla negli occhi, il ragazzo si avvicinò alle sue labbra baciandola. Fu un bacio speciale quello, molto speciale.
Poi, si separarono e gli yakuza spararono.
Non ci fu nessuno scambio di parole; solo silenzio.
Dalle labbra del ragazzo, cominciò a scendere un sottle filo di sangue mentre il volto si schiariva.
Uscì altro sangue, così tanto che sembrava non avesse più da versare.
-Hwo..Hwoarang?- sussurrò debolmente Miharu.
Il coreano, sentiva la sua esile voce, ma ormai la vita,stava per abbandonarlo.
In quel preciso istante il suo ultimo pensiero, andò al suo maestro: Baek Doo San.
Non sapeva come fosse entrato nella sua testa in un momento del genere. Forse perchè per lui, era stata la persona più importante della sua vita.
Intanto gli yakuza se ne erano andati.
Il corpo di Hwoarang, si adagiò lentamente su Miharu.
-No...No...NOOO!!!- urlò disperata.
Questa volta però, Hwo non diede risposta.
Insieme al sangue del coreano, si trovavano anche delle lacrime: quelle di Miharu.
Lacrime, che avevano colpito il cuore di una ragazza, che amava il suo compagno più di ogni altra cosa.
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Jin, da lontano guardava come se non volesse credere a quello che stava vedendo; come...come poteva accadere tutto questo senza neanche una ragione?
Non voleva credere, non poteva.
Anche Xiaoyu provava lo stesso in quel momento, ma non come Jin.
Il ragazzo era profondamente legato a Hwoarang: la prima volta che ha lottato con lui, la prima volta che sono andati a rimorchiare, la prima volta che si sono innamorati di Xiaoyu e Miharu; tutto.
Tutti, avevano appena perdudo un glorioso amico, fedele e coraggioso.
Mentre il mondo, aveva appena perso il più grande combattente di Tae Kwon Do.
Miharu intanto,aveva adagiato il corpo di Hwoarang sulle sua ginocchia cercando invano di risvegliarlo:-Hwoarang! Hwoarang! Svegliati ti prego! Io ti amo! TI AMO!!!- gridò.
Nessuna risposta.
Era morto. Il grande Blood Talon era morto. Nessuno credeva, nessuno voleva credere.
Jin corse da Miharu e delicatamente, si chinò vicino a lei.
-Lascialo a me- disse.
Tu devi andare a curarti, sei gravemente ferita.-
Infatti il ventre della ragazza sanguinva molto.
Xiaoyu li raggiunse e, aiutando Miharu ad alzarsi, si diresse verso casa.
Jin, era rimasto da solo sul prato, col cadavere di Hwoarang stretto tra le braccia.
Piangeva, piangeva per una breccia aperta nel cuore.
Quel giorno sarebbe diventato la memoria di un grande eroe, un valoroso combattente che non si arrese mai di fronte ai problemi.
Quell'eroe era un giovane ragazzo,di nome Hwoarang.
FINE PRIMO CAPITOLO
Note: ......ç_____ç......
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cmq è bella la ficcy xd
che bella storia!
peccato x Hwoarang sigh
spero di leggere il secondo cap al + presto
ciau