INCONTRO
- Capitolo 1° -
[Si lo so che questo capitolo sembra più una sega mentale che altro….ma mi è venuta quest’idea e penso sia carina portarla avanti.Vi prego siate clementi è la mia prima fanfiction vera,non ne ho mai pubblicate.]
Harry
Mi svegliai quando un raggio di sole colpì i miei occhi
“Dudley smettila di fare scherzi cretini”dissi e poi mi accorsi,con sommo piacere di non essere a Privet Drive. ma a Grimmauld Place anche se non era la stessa cosa senza di lui,niente era più la stessa cosa da quando anche l’ultimo pezzo della mia oramai inesistente famiglia era volato via al di la di un velo crudele.
Quell’estate era passata con il contagocce…fino a quel fantastico giorno di metà luglio quando Edvige era apparsa alla mia finestra portando la lettera di Lupin….non ce la facevo a chiamarlo per nome,forse perché l’avevo conosciuto come professore,ma infondo lui era l’unico rimasto della vecchia squadra…dei malandrini….
Non ci potevo credere che avrei passato il compleanno con lui e con tutta la famiglia Weasley(tranne Percy ovviamente) che sarebbero arrivati tra circa….due ore!! Mi alzai in fretta dal letto e mi infilai un completo gabbano comprato a DiagonAlley il giorno prima, non dovevo essere triste,loro non l’avrebbero voluto.
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Lilian
Riavviai i miei lunghi capelli neri e aprii gli occhi. Ero sveglia da molto tempo ma mi piaceva stare li ad oziare,questo l’avevo preso tutto da mia madre me lo diceva sempre lui…mia madre….non la ricordavo quasi.. sapevo solo che era morta per salvare due bambini speciali da Voldemort lasciandomi a lui,mio padre;Nessuno vedendoci vicini avrebbe potuto confutare la cosa diceva sempre Silente…”Identici…stessa altezza,stessi capelli,aura di faccia da schiaffi che su di lei diventa quasi angelica..ma mi dispiace Sirius gli occhi no….gli occhi sono della madre”. Al che un silenzio tombale cadeva sulla cucina di Grimmauld Place,interrota,forse,solo dalle urla della nonna.
Quell’estate non ero restata fino a fine Luglio al collegio estivo,volevo festeggiare a casa il mio sedicesimo compleanno anche se lui oramai non c’era più…mio padre quell’essere tanto simile e tanto diverso da me…l’unica persona che sentivo di amare più di me stessa…era volato via oltre una strana coltre di dolore.
“Kreatcher ..”chiamai prima di ricordarmi che non ero a casa ma da zio….aveva tanto insistito che non andassi li la casa era in ristrutturazione mi aveva detto,Kreatcher aveva combinato un casino….
Ma io fui tremendamente curiosa e con uno scatto mi alzai dal letto. Mi vestii in un lampo legai i capelli alti sulla nuca con un nastro verde come i miei occhi e uscii velocemente di casa dopo aver preso la borsa. Ogni tanto mi piaceva fare la babbana, quel mondo era…misterioso e affascinante,mi divertivo sempre a parlarne con i Weasley, soprattutto con il signor Arthur.Comprai una rosa rossa e me la appuntai nei capelli,canticchiai fino all’arrivo a casa stranamente felice.Non ero sola,nonostante tutto lui non mi aveva lasciata sola,era sempre con me,sempre li ad accudirmi e a seguirmi,anche se non lo poteva più fare sotto le sembianze di felpato.Una lacrima mi rigò i viso ma la ricacciai indietro,lui non mi avrebbe voluta triste e ne sono sicura,neanche la mamma se era tanto simile a me come diceva sempre lo zio.Ero arrivata,respirai a fondo e aprii la porta
“Zio Remus sono arrivata si lo so scusa non dovevo venire”dissi vedendo un’ombra silenziosa scendere dalle scale,ma non era lui bensì un ragazzo…poco più basso di me,capelli castani arruffati,ma i miei stessi occhi…
“Zio Remus???”disse lui stranito.
“Lily!!!”mi rimproverò lui uscendo dalla cucina.
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