1=OCCHI!
- Capitolo 1° -
SALVE A TUTTI MI CHIAMO IRETH! Questa che vi presento è la mia terzo fiction su Saiyuki che pubblico qui su Manga.it! Spero che vi piaccia! Questo è il primo capitolo, ma state pur certi che questa storia non si limiterà ad un unico capitolo o a 3 (come nelle precedenti) Quindi rimanete attaccati alla seggiola davanti al computer e preparatevi! Ehm… già che ci sono… Vorrei fare pubblicità quindi… VI PREGO DI LEGGERE LE ALTRE MIE DUE FAN FICTION CHE SI INTITOLANO: “INCONTRI DEL TERZO TIPO” & “SOLE PER SEMPRE”! E vi prego: MANDATEMI DEI COMMENTI!! PLEASE! >>///////<< O finirò per piangere! (Ehm… c’è una descrizione iniziale che potrebbe fare un po’ impressione, ma poi tutto il resto non sarà così terribile, quindi ho preferito non metterla vietata ai minori di 18!)
Grazie!
CAPITOLO 1
<<Ti ho aspettato… ho contato tutti i secondi e gli attimi che tu non c’eri… per cosa?>> Era lì ormai da qualche ora. Fissava il vuoto. Si immaginava come dovesse essere la sensazione del vuoto nello stomaco. Quello che ti attanaglia il cuore e non ti da neanche la forza di urlare per vomitare tutti i peccati commessi in quella vita fatta di egoismo ed ipocrisia. Allungò il braccio verso il nulla. Adesso lo vedeva: lui era lì. Con lei sarebbe caduta da quel dirupo per rincontrarsi e creare una nuova vita fatta d’amore e felicità. Una vita, forse, ancora più egoistica, ma non le importava perché lo avrebbe potuto rivedere, abbracciare ancora e baciare nuovamente. Fece qualche passo indietro e poi, con il sorriso stampato in volto, fece il salto nel vuoto. Sarebbe morta sul colpo, ma lei era felice.
<<Sanzooooo! Io ho fameeeee!>> si lagnò il piccolo demone dagli occhi d’oro. <<Scimmia, tu hai sempre fame!>> lo prese in giro Gojio mentre che lanciava per strada l’ennesimo mozzicone di sigaretta. <<Ehi, chi hai chiamato “scimmia”, scarafaggio rosso?!>> rispose a tono Goku stringendo i pugni. <<”Scarafaggio rosso”? Come osi?>>. <<Io oso eccome! Sei solo un kappa! Pervertito di un kappa!>> urlò tirandogli i capelli. <<Tieni quelle zampacce lontane dai miei capelli, stupida scimmia!>> replicò allontanandolo con i piedi. Intanto, mentre che i due litigavano, una pulsante ed atletica vena violetta faceva capolino sulla fronte di Sanzo che già cercava freneticamente la sua fedele pistola ed il suo harisen nella manica della veste sacerdotale. <<INSOMMA! VOLETE CHIUDERE QUELLE STRAMALEDETTE BOCCACCE?!>> sbottò sparando all’impazzata e colpendo chiunque gli capitasse a tiro nel sedile di dietro della jeep, quindi solo ed esclusivamente Gojio e Goku. <<Aha!>> rise di gusto Hakkai al volante. <<Suvvia, Sanzo! Goku ha perfettamente ragione di comportarsi così, in fondo non mangiano un pasto decente da settimane, ormai!>>. Il bonzo si voltò di scatto e, puntando la sua fedele arma, chiese con uno strano ghigno: <<Hai “per caso” detto qualcosa?>>. Il ragazzo dagli occhi verdi, preferì zittirsi ingrandendo ancor di più il suo usuale sorriso, facendosi quasi male. Di colpo però la macchina frenò e tutti finirono catapultati sul parabrezza. <<Ehi! Hakkai, ti ha dato di volta il cervello!>> urlò Gojio massaggiandosi il gomito che aveva sbattuto contro la testa di Goku che a sua volta si stava grattando la capigliatura. <<N… no… >> balbettò Hakkai indicando un punto davanti a loro che, appena voltatisi, rimasero stupiti da quello che si presentava davanti i loro occhi: una ragazzo giaceva sulla riva di un fiume. L’osso del braccio era completamente uscito fuori e un’immensa quantità di sangue sgorgava dalla bocca della figura. Tutti scesero di corsa dall’auto, tranne Sanzo che naturalmente se la prese comoda, anzi, si accese anche una sigaretta. <<E’ ancora viva…>> commentò Hakkai sollevandola leggermente e sentendole il polso. <<Dovremmo portarla con noi!>> suggerì Goku voltandosi verso l’auto dove lì vi era Sanzo che aspettava indifferente. <<No…>> rispose secco il monaco. <<Ehi, ma dove hai lasciato i tuoi sentimenti?>> chiese Gojio per provocarlo, ma Sanzo, capendo le intenzioni del giovane, ghignò. <<Li ho persi quando ho giocato a poker con un pervertito come te…>> rispose prendendo una boccata di fuma. Il rosso andò su tutte le furie, ma Hakkai lo bloccò prendendolo per un braccio. <<Sanzo!>> lo chiamò il giovane dai capelli neri. <<Se la lasciassimo morirebbe!>> lo informò con un espressione abbastanza addolorata. Sanzo sbuffò, quindi poi risalì in macchina. <<Fate come volete!>> urlò incrociando le braccia e voltandosi da un lato come un bambino. Risalirono in macchina e poggiarono la ragazza sulle gambe di Gojio e Goku. “Mamma mia…” pensò Gojio “… questa ragazza è veramente bella!”. La poverina aveva dei capelli neri di media lunghezza. La pelle, anche se pallida per lo shock era però morbida e vellutata. Le labbra erano sottili e rosse e sul labbro inferiore vi un piccolo graffietto che però, in quel volto così perfetto, le donava. Le ciglia erano lunghe e nere. “Chissà di che colore sono gli occhi?!” si chiese. Quindi si accertò che nessuno lo stesse osservando: Sanzo aveva lo sguardo rivolto verso il fuori; Hakkai guardava dritto e la scimmia dormiva. Avvicinò una mano tremante ai suoi occhi. Poi, con delicatezza, alzò una palpebra: per poco non urlò. Ritirò la mano di scatto. “No! Non può essere!” pensò tra se. “Non può essere vero!”. Volse lo sguardo verso Goku per vedere se stesse ancora dormendo e tirò un sospiro di sollievo quando fu certo che russava ancora. Però quel colore che aveva visto era ancora impresso nella sua mente. Intanto, non si era accorto che un bambino troppo cresciuto dai capelli biondi aveva osservato tutta la scena dallo specchietto.
Continua...
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