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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: LA DECISIONE CHE PRENDE IL CUORE
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: dana-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/06/2005 16:27:23

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4
- Capitolo 1° -

La decisione che prende il cuore


Capitolo 4


Kaname si risvegliò il giorno dopo solo grazie ad una possente scrollata di Sango, altrimenti avrebbe potuto continuare a dormire ancora per un bel po’ di tempo, non si sentiva ancora del tutto riposata “Yauun (sarebbe uno sbadiglio) ma che modi sono, io voglio continuare a dormire!”
Detto questo si tirò su le coperta e chiuse gli occhi, ma urlo di Inuyasha la costrinse ad alzarsi in piedi “Cosa stai facendo ancora a letto, si può sapere? Dai alzati che dobbiamo trovare i frammenti della sfera!”
*Perché Inuyasha è così duro con me? A volte sembra che io gli piaccia, ma altre sembra che io non gli interessi per niente! *
“Si, si, va bene adesso mi alzo, ancora cinque minuti he!?”
“No, no, no e no, tu ti alzi adesso, punto e basta!”
”D’accordo non ti scaldare!”
Kaname si alzò dal letto sbadigliando ed andò a vestirsi con Kagome e Sango, subito dopo si rimisero in viaggio tutti insieme e Inuyasha si affiancò a Kaname fingendo che fosse completamente normale e gli chiese a bassa voce “Si può sapere dove sei stata questa notte?”
”Hem…io sono stata…aspetta! Tu come fai a sapere che ieri notte io sono uscita?”
“Io ti ho sentito tornare!” poi si ricordò della buona notte della ragazza ed arrossì.
“Questo vuol dire…questo vuol dire che hai sentito quello che ti ho detto!?!!!” e arrossì vistosamente anche lei.
Il mezzo demone non rispose, però rimase con la testa bassa e si vedeva che era molto imbarazzato e questo significava che la risposta era affermativa, così per togliere l’imbarazzo Inuyasha continuò “Comunque adesso vuoi dirmi dove sei stata?” il suo tono di voce era notevolmente aumentato.
“Desolata, ma non posso dirtelo!” disse lei in tono di sfida.
“E perché no?” naturalmente Inuyasha accolse subito la sfida che gli era stata lanciata “Dai, voglio sapere dove sei stata!!”
“Mi dispiace, ma non te lo dirò mai!” detto questo Kaname cominciò a correre e mentre correva si voltava in dietro sorridendo volendo far capire ad Inuyasha che non aveva intenzione di dirgli niente e di cambiare argomento, però non sapeva se il suo messaggio era arrivato all’hanyou che la stava rincorrendo urlando frasi tipo “Appena ti prendo ti costringo a dirmi tutto!” oppure “Non potrai scappare per sempre!”.
Per loro sfortuna Kagome stava osservando tutto quello che stava succedendo tra di loro e non sembrava esserne affatto contenta, non gli piaceva affatto che qualcuno gli prendesse il posto, ed era la prima volta che era stata veramente gelosa, così decise di passare all’azione *E’ ora che Kaname si tolga dai piedi, e che tutto ritorni come prima, e che anche il rapporto fra me e Inuyasha torni ad essere lo stesso * pensò Kagome indignata, aveva già in mente un piano.


“Kaname, scusa, posso parlarti un attimo?”
“Certo Kagome, dimmi pure!”
“Vieni vorrei parlarti da sola!”
“D’accordo, ma…” non finì la frase che Kagome l’aveva afferrata per un braccio e la stava trascinando lontano dal gruppo.
“Stammi a sentire, non puoi più viaggiare con noi, hai recuperato il frammento della sfera e sei stata brava, ma adesso il tuo compito è finito, e nessuno di noi ti vuole più nel nostro gruppo, quindi puoi pure andartene:” e indicò a Kaname una direzione nel bosco.
“Ma….” la ragazza fece per protestare, ma non sapeva cosa rispondere a quelle ragioni più che valide per cacciarla via, così si voltò e stava per andarsene quando guardò Kagome e le chiese “Posso almeno salutare gli altri prima di andarmene?”
“Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara quando ti ho detto che non volevano più vederti!”
Kaname aveva previsto una risposta del genere, così le sorrise dolcemente e le disse “Bene, allora ti saluto Kagome” si voltò di nuovo e si avviò verso la foresta, Kagome restò ferma per vederla scomparire del tutto nella vegetazione e dalla sua vita.
Poi si voltò un attimo e pensò *Oh santo cielo! Ma che cosa ho fatto!!”


Kagome tornò dagli altri fingendo che non fosse accaduto niente.
Quando la videro arrivare Inuyasha le chiese subito “Dov’è Kaname?”
“Non ne ho idea!” rispose lei mentendo, voleva dichiarare la verità, ma ormai il danno era fatto e se avesse detto ad Inuyasha che cosa era stata capace di fare, non l’avrebbe più voluta neanche vedere.
“Io prima l’ho vista allontanarsi con te!”
”No, no, ti sbagli con me non c’era nessuno!”
”Strano, allora dove può essere?”
“Può darsi che abbia deciso di andarsene da sola; tanto è così forte!”
”Forse Kagome ha ragione…” intervenne Miroku “…infondo potrebbe essere andata così!”
Kagome era sollevata al pensiero che avessero creduto alla sua storia, però sapeva che Inuyasha non aveva creduto ad una sola parola, perché durante il tragitto era silenzioso e triste, e prima, con Kaname era gioioso e spensierato, tanto meno era riuscita a convincere Sango che la scrutava sospettosa ogni volta che gli era concesso farlo, Kagome sperava di convincersi che tra un paio di giorni si sarebbero dimenticati di tutto e sarebbe stato solo un brutto ricordo, almeno lo sperava.
Intanto Kaname era immersa nei suoi pensieri, e solo dopo esse ritornata alla realtà si accorse di essersi persa nel bosco *Meglio così * pensò rattristata *almeno non potrò più tornare indietro da loro! *
D’un tratto sentì qualcosa che si muoveva tra le foglie ad una velocità impressionante “Kikyo…” disse intimorita, ma appena sussurrò quelle parole vide che davanti a lei non c’era Kikyo, come aveva sospettato, ma vi era un demone, per essere più precisi un mezzo demone ricoperto da un vestito da babbuino, capì subito di chi si trattava “Naraku!” disse Kaname in tono deciso e furioso per far credere al suo avversario di non essere per niente intimorita da lui, ma non poteva nascondere la sua paura di trovarsi davanti a lui.
Naraku cominciò a parlare “Sei tu Kaname, vero? La nuova arrivata? Ho saputo che sei molto simpatica ad Inuyasha, per questo ho deciso di rapirti!”
“Razza di mostro!” urlò lei “Cosa vuoi fare ad Inuyasha!”
“lo scoprirai molto presto” disse Naraku ridendo, poi si avventò su Kaname e la afferrò per la gola.
“Ahahahahahahaha….Inuyashaaaa!” gridò Kaname in preda al panico.
Inuyasha avvertì subito il grido di aiuto “Avete sentito? Era la voce di Kaname che chiedeva aiuto!” senza perdere tempo si mise a correre e dietro di lui anche Sango, Miroku e Kagome.
Una volta arrivati videro Naraku che stava cercando di soffocare Kaname, ma tutti sapevano che non l’avrebbe fatto, perché voleva qualcosa in cambio per quel rapimento, e gli serviva un’esca viva.
“Naraku, lascia subito andare Kaname!”
“Oh Inuyasha, come sei ingenuo. Pensi davvero che possa lasciarla andare? Non sarei mai riuscito a catturarla se non fosse stato per Kagome!”
tutti si voltarono verso di lei e poi Inuyasha replicò “Cosa diavolo centra Kagome in tutto questo?”
“Vuoi dire che non l’ha ancora detto a voi? Bene ve lo farete spiegare dalla vostra amica più tardi, se vuoi rivedere Kaname ancora viva dovrai trovare il mio rifugio…” prima che finisse la frase Kaname aveva ripreso i sensi e si era resa conto della situazione, così decise che non poteva starsene con le mani in mano “Naraku….sei un essere spregevole!” detto questo alzò un braccio e sciolse la presa di Naraku che non si aspettava una reazione da parte della ragazza, si voltò e tagliò in due meta il corpo del nemico con la sola forza dalla sua mano.
Tutti la guardarono con sollievo ed ammirazione, non era da tutti reagire ad una situazione di quel genere in un modo così coraggioso!
Però la pace non durò a lungo, perché si fecero vivi gli insetti velenosi di Naraku, e prima che Kaname potesse raggiungere i suoi amici, la afferrarono e la alzarono in volo “No, Kaname!!!!” urlò Inuyasha.
Ma lei era troppo stanca sia che per ascoltare Inuyasha sia che per reagire contro gli insetti, così fu portata via.


Arrivata al rifugio di Naraku, Kaname era ancora un po stordita e ci mise qualche secondo prima rendersi conto di essere in una cella, legata per le mani con delle manette sigillate al muro, si accorse che in quella cella non c’era solo lei solo quando si sentì chiamare “Kaname…Kaname, sei tu?”
“Si, sono io Kaname, ma tu chi sei?” poi si guardò intorno e vide un’altra donna ammanettata come lei, non ebbe bisogno di sentire la risposta che lo capì “Kikyo, sei tu? Ma cosa ci fai qui?! Cavolo, sei ridotta proprio male, sei piena di ferite, chi è stato?! E’ stato Naraku, vero? Grrr..se gli metto le mani addosso, altro che in due pezzi, lo ridurrò in pezzettini così piccoli che lo dovranno raccogliere con il cucchiaino!”
“Kaname” disse con voce lieve Kikyo “devi venire a curarmi!”
“Kikyo, io vorrei farlo, ma sono ammanettata, vedi?”
“Devi liberarti.”
“Ho capito che devo liberarmi, ma non ce la faccio, sono troppo spesse per me!” disse Kaname e fece un tentativo di spezzare le manette per fare vedere a Kikyo che era un’impresa impossibile.
“Devi raccogliere la forza spirituale che giace dentro di te..”
“La forza che?? Senti Kikyo a me piacerebbe liberarmi, ma non ce la faccio, io…”
“Devi almeno provarci, ricordati che dentro di te c’è una parte della mia anima.”
“D’accordo” disse in tono rassegnato Kaname “però non ti arrabbiare se non ce la faccio!”
Chiuse gli occhi e cercò una forza dentro di se a lei sconosciuta, voleva liberarsi dalle catene, così si concentrò sempre di più, fino a che il suo corpo non cominciò a risplendere di una luce rosa abbagliante che accecò Kikyo.
Quando Kikyo tornò a vedere si accorse che Kaname era riuscita a spezzare le manette e che lei era ancora più incredula di quello che era riuscita a fare solo concentrandosi.
“Molto brava” commentò Kikyo “però ti dispiacerebbe venirmi a slegare?”
Kaname non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso la ragazza “Come ho fatto a spazzare le manette?!”
“Ad essere sincera non lo so neanch’io, comunque adesso devi guarire la mie ferite, altrimenti non potrò esserti di aiuto, ma solo di intralcio!”
“Si, è una parola! Comunque visto quello che sono riuscita a fare prima ci proverò, allora, come devo fare?”
“Io non ne ho idea!”
“Come non hai idea?”
”So solo che basta che ti concentri, devi cercare di donarmi parte della tua energia.”
“D’accordo” disse Kaname seria e schioccò le dita “si comincia!” detto questo appoggiò le mani sul corpo di Kikyo e si concentrò sulla sua energia vitale cercando di trasmetterla nel suo corpo, questa volta non occorse tanto tempo prima che le mani di Kaname cominciarono a risplendere della solita luce rosa, questa volta, però era meno luminosa delle altre volte, perché le ferite dell’amica non erano tanto gravi, quindi, per curarle, non occorreva ne tanta energia, ne tanta concentrazione.
Le ferite della miko si rimarginarono in pochi secondi e, quando Kaname se ne accorse si guardò le mani con aria stranita.
“Cavoli, sono davvero forte!”
“Complimenti, ce l’hai fatta! Non è da tutti, lo sai imparare a fare questo tipo di incantesimi così alla svelta! Anzi, è praticamente impossibile, io stessa ho impiegato tre anni della mia vita e ancora adesso non riesco a guarire le persone, mentre tu lo fai con una semplicità incredibile!”
“Ti ringrazio, comunque non è il momento adatto per fare complimenti, ti ricordo che ci troviamo nel nascondiglio di Naraku e non siamo affatto al sicuro!”
“Hai ragione” concordò la sacerdotessa.
Così le due sacerdotesse si guardarono intorno per cercare una via d’uscita, poi a Kikyo venne un’idea.


Intanto il gruppo di amici si era messo alla ricerca di Kaname e durante il viaggio Inuyasha si ricordò delle parole di Naraku e guardò Kagome, * chissà cosa intendeva quando diceva che non c’e l’aveva ancora detto, e soprattutto non ci aveva detto cosa! *
Queste domande continuarono a frullare nella mente di Inuyasha, fino a quando non si decise “Kagome, tu non c’entri niente con il rapimento di Kaname, vero?”
“Che cosa intendi dire?”
“Niente stavo solo ripensando a quello che ha detto Naraku e…” Inuyasha si bloccò quando vide il volto di Kagome rivolto tristemente verso il basso.
Kagome non ne poteva più, aveva fatto una cosa troppo orribile per tenersela dentro, così confessò “Io..io ho detto a Kaname che noi non la volevamo più con noi..” disse Kagome mentre alcune lacrime scendevano senza sosta dai suoi occhi “..e che poteva anche andarsene via!” concluse con un pianto liberatorio, sapeva che non doveva piangere, ma era stato più forte di lei.
“Che cosa hai fatto, scusa?” chiese Inuyasha con uno stupore che gli sembrava innaturale “Vuoi dire che hai praticamente consegnato Kaname nelle mani di Naraku!?!!?”
“Adesso non esagerare Inuyasha!” disse Sango facendo un cenno ad Inuyasha, indicando Kagome che piangeva ormai da molto e i suoi occhi si erano arrossati “Sono sicura che Kagome è molto dispiaciuta per ciò che ha fatto!”
“Hey, guardate davanti a noi, c’è il nascondiglio di Naraku!” interruppe Miroku “Sono sicuro che anche Kagome avverte l’aura malvagia di Naraku, vero?”
Kagome smise per un attimo di singhiozzare e rispose “Si, avverto anche la presenza della parte più grande della sfera.”
“Ok, allora muoviamoci, Kaname potrebbe essere in pericolo!” disse Inuyasha cercando di non pensare a ciò che aveva fatto Kagome.


“Kikyo, come ti è venuta quest’idea!” disse Kaname mentre correva lungo il corridoio buio.
“Non lo so!” rispose timidamente.
“Io non avrei mai pensato di usare un elastico per capelli per forzare la serratura!”
“Hey, cosa credi, anche io sono stata una ragazza che voleva vivere le esperienze della vita!”
“Già, e …che vita!”disse sarcasticamente Kaname “Cosa avevi intenzione di fare da grande, sentiamo!”
“Em…be..” per sua fortuna Kikyo non poté finire la frase che le due ragazze videro una luce, era segno che il corridoio era finalmente finito.
Le due ragazze si guardarono intorno e Kaname cambiò discorso “Finalmente! Adesso possiamo trovare una via d’uscita e….Kikyo cosa c’è? Cos’hai?”
Lo sguardo della sacerdotessa era fisso in un punto preciso della stanza, il suo corpo tremava e Kaname capì subito che il motivo non era l’eccitazione, ma qualcosa di molto più terrificante.
Puntò lo sguardo nella direzione di quello di Kikyo e con orrore costatò che i suoi sospetti erano fondati, era Naraku la figura scura che sedeva davanti alle due ragazze e gli rivolgeva un sorriso malefico.
Kaname fece per urlare, ma in un attimo il mezzo demone le fu alle spalle e gli tappò la bocca con una sua lunga e ossuta mano, a quel punto capì perché Kikyo non reagiva, non sarebbe mai sopravvissuta ad uno scontro diretto con Naraku, neanche in due ci sarebbero riuscite.
La presa del demone si faceva sempre più forte, fino a che a Kaname non mancò il respiro e cadde a terra svenuta.


“Maledizione, perché non riesco a passarla!” mormorò Inuyasha; erano ormai arrivati davanti alla barriera di Naraku, Inuyasha aveva già provato a superarla un paio di volte, ma senza risultato, poi a Kagome venne un’idea “Allontanatevi tutti!” ordinò ai suoi compagni.
“Cos’hai intenzione di fare Kagome!”
“E’ semplice, voglio usare una freccia sacra!” così tirò fuori il suo arco e si preparò, quando ebbe mirato il punto giusto scoccò la freccia e la barriera si smaterializzò in un attimo.
“Ottimo lavoro!” si congratulò Sango, ma Kagome non si sentiva per niente fiera di lei, stava pensando ancora a quello che aveva fatto a Kaname e continuava a pensare che quello che stava succedendo era tutta colpa sua.
Il gruppo sorpassò la barriera e si recò l palazzo di Naraku.
Erano arrivati dentro il castello senza alcuna difficoltà * E’ stato troppo facile* continuava a pensare Inuyasha mentre seguiva l’odore di Kaname, poi d’un tratto riconobbe un altro odore che gli erta famigliare e si fermò bruscamente.
“Che c’è Inuyasha!” chiese preoccupata Sango
“Questo…questo è l’odore di Kikyo!” disse incredulo Inuyasha.
Si mise a correre per i corridoi, fino a che arrivò in una larga sala illuminata, e sgranò gli occhi quando vide Kaname e Kikyo legate con una pianta in un piano sopraelevato immediatamente gridò “Kikyo, Kaname, state bene!?”
Le due ragazze non risposero, ma al loro posto sentì una strana voce agghiacciante e profonda che si avvicinava sempre di più “Ti stavo aspettando…” poi vide una scura figura e quando la luce la illuminò la riconobbe immediatamente “…mio caro Inuyasha” aggiunse ancora.
“Naraku, che cosa le hai fatto!” disse Inuyasha estraendo tessaiga.
“Rilassati, sono solo svenute, si riprenderanno! Sono così fragili quando dormono, non ti pare?!”
“Stai zitto! Non avvicinarti a loro!”
I due si guardarono negli occhi per alcuni secondi, poi Naraku disse “Solo uno è il mio vero avversario..”
Inuyasha allora si scagliò sul mezzo demone e la battaglia cominciò, intanto Sango, Kagome e Miroku avevano incontrato dei demoni ed erano impegnati a sconfiggerli.
Con il chiasso anche Kaname si svegliò e, ancora un po’ sbigottita si accorse che Inuyasha si stava battendo contro Naraku e che stava riportando gravi ferite in tutto il corpo, avrebbe voluto liberarsi per aiutare Inuyasha, ma era ancora troppo debole per farlo, poi quando vide Sango e gli altri affacciarsi alla porta si sentì gioire “Kagome, Miroku, Sango, presto andate ad aiutare Inuyasha che sta…” la voce le si fermò in gola quando vide Inuyasha disteso per terra “Noooooooo..Inuyasha!!” gridò Kaname.
Anche gli altri erano rimasti stupiti quanto lei, così si affrettarono ad andare contro Naraku “Bastardo, ti ucciderò!” gridò Sango con disprezzo.
*Non c’e la faranno mai * pensò Kaname, poi, con le lacrime agli occhi gridò “Non andate, state fermi, non c’e la farete mai!”
Ma ormai era troppo tardi, si erano già tutti lanciati contro Naraku, e, come previsto da Kaname, uno dopo l’altro caddero a terra esausti e gravemente feriti.
Kaname si sentiva impotente dinnanzi a quella scena e mentre vi assisteva, strattonava la robusta pianta che la legava nella speranza che si spezzasse da un momento all’altro.
*Niente da fare, non si spezza! * pensò Kaname seccata.
I suoi pensieri furono interrotti dal risveglio di Inuyasha che si stava preparando ad attaccare nuovamente il mezzo demone e, quando lo vide cadere a terra dopo un colpo quasi mortale, il suo dolore fu così forte che con uno strattone Kaname si liberò, si guardò per un attimo i polsi doloranti e rossi e poi corse da Inuyasha che giaceva a terra.
Quando gli arrivò accanto si gettò sopra di lui come per proteggerlo, le lacrime sgorgavano come un fiume in piena dai suoi occhi “Povero stupido” mormorò Naraku “io avevo affermato che solo uno può essere il mio vero avversario, e lui ha subito pensato che mi riferissi a lui.”
Kaname capì subito a chi si stava riferendo il mezzo demone, alzò lentamente il capo e posò lo sguardo su di lui “E va bene Naraku, se sono io la tua avversaria, allora fatti sotto!” ci fu un attimo di pausa “oppure hai troppa paura per farlo!?”
Naraku rise con aria di superiorità “Comincia pure quando vuoi!” affermò in seguito.
“Non…non farlo Kaname..” disse Inuyasha con il poco fiato che aveva in gola, ma Kaname sapeva di non potersi tirare indietro, quella era la sua sfida, il suo destino.
La ragazza corse verso l’hanyou e sferrò un potente calcio che lui prontamente schivò, se lo ritrovò dietro e gli sferrò una gomitata sulla schiena.
Kaname restò per un attimo ferma in terra, del sangue gli colava dalla bocca, aspettava che Naraku le fosse alle spalle, poi, quando stava per colpirla nuovamente, si alzò, lo prese per un braccio e lo scaraventò contro il muro, poi sorrise e si pulì il sangue.
“Sei ancora così sicuro di te Naraku?”
“Devo ammettere che sei sicuramente molto più forte dei tuoi amici, e pensare che stai usando solo la tua forza fisica, comunque, per sconfiggermi, non ti basterà, dovrai usare la tua energia spirituale!”
*Energia spirituale.. * pensò Kaname mentre tornava all’attacco *…ma certo, me ne aveva parlato Kikyo, forse è quella che.. * non fece in tempo a pensare che l’hanyou l’aveva scaraventata a terra ancora una volta.
La gamba cominciava a farle male a furia di caderci sopra, ma non ci diede peso, si rialzò e tornò per l’ennesima volta all’attacco, quando però finì contro il muro ancora una volta, sentì le gambe che stavano cedendo sotto il suo peso, non riusciva più ad alzarsi, anche Naraku era ridotto piuttosto male, però stava decisamente meglio di lei, o quello, oppure era diventato un bravissimo attore.
“E’ stato divertente lottare contro di te, mia cara Kaname, però la partita si chiude qui.” disse Naraku, poi chiuse le mani e dentro di esse cominciò a crescere una sorta di sfera di energia che cresceva sempre di più e quando fu grande quanto un pallone da calcio, gliela scagliò contro.
Kaname doveva pensare velocemente, l’onda di energia era solo a qualche metro di distanza da lei, stava per raggiungerla, quando gli vennero in mente le parole di Kikyo *raccogli l’energia che hai dentro di te * aveva già funzionato una volta e poi non c’era molto tempo per riflettere, così lasciò che il suo corpo si muovesse da solo, l’indice e il medio della sua mano destra si posizionarono sulla fronte della ragazza, poi Kaname sentì come una scossa che le attraversò tutto il corpo e che si fermò nelle sue dita, era come se tutta la sua energia vitale e spirituale si fosse concentrata in un punto solo.
Quando si sentì pronta puntò le dita verso l’onda che era ormai a pochi centimetri da lei e da esse fuoriuscì un raggio rosastro di una potenza inaudita che portò più indietro l’onda di Naraku.
L’hanyou era stupefatto, quella ragazzina era alla pari con lui, così raccolse anche le sue ultime energie e le concentrò contro Kaname.
L’energia stava per travolgere la ragazza, quando alcuni demoni di Naraku entrarono nella stanza e aggredirono i suoi amici che non erano in grado di difendersi, vedendo Inuyasha cadere ripetutamente con i colpi inflitti dai demoni Kaname si rese conto di essere l’ultima speranza per loro, così, cercò l’energia spirituale che era celata in lei e, quando finalmente la trovò, la lasciò uscire con un urlo disumano.
Il suo raggio di energia, diventò così luminoso e potente che tutta la fortezza brillò per un istante, si sentivano le grida di Naraku, si era reso conto che era giunta la sua fine, e anche le urla della ragazza si fecero più acute, in quel momento provava un dolore cosi acuto e pungente che non riusciva tenerlo dentro di se, dopo il caos, il silenzio.
Quando il raggio svanì lasciò spazio solo ad uno scenaggio desolato.
Nagaku era scomparso, sparito per sempre, e non sarebbe mai più tornato, tutti i demoni erano scomparsi, le catene che legavano Kikyo erano sparite e tutti erano tornati sani, tutti tranne Inuyasha, lui giaceva ancora per terra e non dava segni di vita.
Il sorriso di Kaname si trasformò in una smorfia di dolore, si avvicinò lentamente ad Inuyasha, e lo stesso fecero anche gli altri.
Miroku si chinò sul mezzo demone “Il polso è debole, non c’e la farà.”
Tutti erano stupefatti, non potevano credere che Inuyasha stesse per lasciarli, alcune lacrime solcarono il volto di tutti i presenti, anche di Kikyo che stava correndo giù dalla piattaforma da una scala.
Kaname aveva il volto basso e mormorava continuamente”Non può essere vero, non può essere vero…”
“Calmati” disse Sango fra i singhiozzi “Ormai non c’è più niente che possiamo fare per lui!”
Quella frase illuminò la mente di Kaname, alzò lentamente il volto e sorrise “Invece si che posso!”
Sentendo quelle parole Kikyo si fermò bruscamente e gridò alla sua amica “No, ti prego Kaname, non lo fare!”
“E invece si che lo farò!”
“No, tu non capisci…”
“E invece capisco benissimo, senti, io salverò Inuyasha, costi quello che costi!”disse in tono duro, poi si addolcì “Non preoccuparti per me” poi la sua voce tornò dura e impenetrabile “allontanatevi tutti!”
Ancora una volta raccolse le sue poche energie e poggiò le mani sul petto di Inuyasha, poi si illuminò della solita luce rosastra che accecò tutti, e sentì sgorgare tutte le sue energie via dal suo corpo, fino a che, con le ultime energie rimaste sorrise e mormorò ad Inuyasha “Addio” poi sentì anche le sue ultime energie vitali abbandonarla, lasciando il suo corpo senza vita cadere sul freddo terreno.
Inuyasha intanto si era svegliato, non sapeva cos’era successo, ma quando vide Kaname sdraiata da fianco a lui la abbracciò, ma non sentì il suo cuore battere, così giunse alla tremenda verità, Kaname era morta “Noooooo….Kanameeeeeeeeeeee!!!”





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