ALLA RICERCA DEI MEMBRI DELL`ACROSS
- Capitolo 1° -
Era passato circa un anno da quando Excel era stata arrestata dalla polizia di Tokyo. Un anno prima lei e Il Palazzo, tentarono di fuggire dall'Across, da una via segreta, ma appena giunti all'uscita, decisero di dividersi, e di rincontrarsi dopo 2 ore in un punto accordato. Purtroppo Excel venne fermata ed arrestata dalla polizia, dopo soli 15 minuti. La polizia l'arrestò con l'accusa di spionaggio. Excel venne portata in una prigione di Sendai, e veniva puntualmente torturata e maltrattata dalle guardie, poichè non voleva pronunciare i nomi dei suoi complici. Le guardie le mostravano, più volte le fotografie di Hyatt e Il Palazzo, ma lei fingeva di non averli mai visti. In alcuni filmati, le dimostrarono che mentiva spudoratamnte, visto che Hyatt ed Excel erano state inavvertitamente, riprese da alcune telecamere, nei vari luoghi, dove lavoravano come part-time. Una delle guardie disse:"Come fai a dire di non conoscere codesta ragazza, se in quei filmati sei sempre assieme a lei! E per giunta ci abitavi nello stesso appartamente assieme ad un gatto!" "Non è un gatto, è un cane...." rispose Excel, la quale subito dopo ricevette una sonora sberla da una delle quardie, e finìi a terra con la bocca sanguinante. Ma non disse nulla di Hyatt, non disse mai di conoscerla. Così come de Il Palazzo, le mostrarono più e più volte la sua foto, ma lei ribadiva sempre di non averlo mai visto in vita sua. Dopo un anno di maltrattamenti e di torture, decisero di falra uscire, poichè non c'erano evidenti prove contro di lei, inoltre il ricercato numero uno era Il Palazzo, in quanto capo della cospirazione segreta, detta "Across".
Excel, ritornò a Tokyo, non le sembrava ancora vero, di essere libera come prima. Era felice, e la prima cosa che le passò per la mente, era di ritrovare i membri dell'Across: la sempai Hyatt, Frattaglia, e il suo adorato Il Palazzo, che non vedeva l'ora di riabbracciare. Tutte le notti, prima di addormentarsi in cella, non pensava che al suo volto, finchè la stanchezza, non prendeva il sopravvento sul suo corpo, e si addormentava con la figura del suo amore, stampata nella sua mente. Excel, si ricordava ancora dove abitava, giunse alla porta, e bussò parecchie volte. Finalmente la porta si aprì, ma non era Hyatt che si trovò davanti, bensì una bimba bruna sui 10 anni, che le dissse "Ciao" Excel sorpresa rispose "Chi sei? Dov'è Hyatt?" la bambina domandò "Chi è Hyatt? Qui non ci abita nessuno con un nome così...", Excel entrò con la forza, e incominciò a gridare "Hyatt, Frattaglia, dove siete?" I genitori della bambina, si spaventarono, nel vedere un'estranea in casa e le dissero che lì non c'era nessuna Hyatt, e nessun Frattaglia. "Ma com'è possibile! Io abitavo qui con loro! Dove sono? Dove le hanno portate? Cosa hanno fatto loro?" gridò Excel, "Mi spiace, ma noi siamo venuti ad abitare qui sei mesi fa, e prima di allora questa casa era disabitata", disse il padre della bambina. "No, non è possibile! Nooooooo", urlò Excel, e subito dopo uscì dalla casa. Sentendo le urla familiari di Excel, Iwata e Sumiyoshi, uscirono dal loro appartamento, seguiti da Matsuya, che essendo diventata la ragazza di Iwata, frequentava spesso la loro casa. Quest'ultima riconobbe subito Excel, fu lei stessa a medicarle la ferita provocata dall'alrma da fuoco de Il Palazzo. "Ma tu sei la ragazza che salvammo un anno fa, Excel!" disse Matsuya, Excel dapprima non li riconobbe, poi con un filo di voce, disse "Si, me lo ricordo.... " "Che ti è successo?" disse Iwata, lei rispose:"Hyatt, non trovo più Hyatt, la mia sempai..." I tre sapevano che la sua sempai e la ragazza che piaceva a Watanebe, erano la stessa persona. Matsuya, spiegò ad Excel, che dopo la loro scomparsa, l'appartamento rimase disabitato per un pò, fino all'arrivo dei loro nuovi vicini. Matsuya, poi diede ad Excel un biglietto con sopra scritto un indirizzo. "Qui troverai la tua amica..." disse con voce bassa. "Grazie, non vedo l'ora di rivedere la mia sempai!" disse Excel raggiante. Iwata disse a alla sua ragazza "Perchè non le hai detto la verità?" e Matsuya: "Non ne ho avuto il coraggio, poverina era già così abbattuta... Ci penserà Watanebe a dirglielo, è lì come ogni mattina...". Excel giunse finalmente all'indirizzo, ma con sua sorpresa, scoprì che si trattava di un cimitero. Pensò ad un scherzo, ma camminando nel viale, scorse da lontano un ragazzo dall'aria vagamente familiare. Era Watanabe, che accorgendosi della presenza della ragazza, le andò incontro e le disse "Io ti conosco! Tu eri la coinquilina di Hayasugi, la nostra vicina di casa, alla quale salvammo la vita un anno fa!" "Chi è Hayasugi?", chiese Excel, "dov'è Hyatt? La tua amica mi ha detto che potevo trovarla a questo indirizzo......ma forse si è sbagliata, qui non c'è nessuno, solo il cimitero......" Watanabe capì la situazione e con gli occhi lucidi le disse "Hayasugi era il vero nome di Hyatt, purtroppo Matsuya non si è sbagliata... Vieni un attimo con me" La prese per mano e la portò di fronte ad una tomba. Excel notò la foto della sua sempai sulla tomba, con sotto scritto il nome "Hayasugi" il cognome non c'era, era sconosciuto. Excel trasalì, e buttandosi in ginocchio gridò tra le lacrime "Noooooooo! Perchè!!! Non puoi essere morta! Non puoi! Dovevo essere io a morire!" Watanabe la strinse a sè, e dopo che Excel si calmò, la fece sedere su di una panchina lì vicino. "Hyatt era l'unica amica che avevo, era come una sorella per me... Lei era più intelligente di me, non meritava una fine così. Ma come è successo?" Chiese Excel ancora con le lacrime agli occhi. "E' stato lo stesso giorno in cui sei sparita. Hyatt stava molto male, così la portammo in ospedale. I medici dissero che non c'era più nulla da fare, aveva una gravissima forma di tubercolosi, che poteva essere curata, se solo lei si fosse rivolta ad un medico molto prima... Non faceva che ripetere il tuo nome. E' morta tra le mie braccia, ho fatto appena in tempo a dirle che l'amo... Credo che mi abbia capito, perchè ha aperto gli occhi e mi ha sorriso, poi li ha richiusi... per sempre..." seguì qualche minuto di silenzio. Poi Watanabe le disse: "Ah, prima di morire, mi ha dato questa busta sigillata per te. Cel'ho nella mia tasca da allora..." Excel la prese e gli disse "Grazie" Lasciò il cimitero, e si fermò un attimo per aprire la busta, c'era sopra una frase, riconobbe la grafia, era proprio la scrittura de Il Palazzo! C'era scritto sopra un indirizzo. "Forse posso trovarlo a questo recapito!" penso Excel fra sè e sè. Sotto l'indirizzo c'era scritto il nome di una città: Oita, nell'isola di Kyushu. Nella busta c'erano anche i soldi per il biglietto. Excel si precipitò all'aeroporto, e giunse finalmente a Oita. Prese un taxi ed arrivò all'indirizzo del biglietto. Vide davanti a se una graziosa villetta, il giardino era bellissimo, c'erano molti alberi e piante diverse e le sfumature autunnali, esaltavano ancora di più la bellezza di quel posto. Giunse alla porta. Sopra c'era scritto "Fujita". Suonò, le mani le tremavano e il cuore le batteva forte. Finalmente la porta si aprì. Un giovane dai capelli argentati raccolti in una folta coda le si pose davanti, e la guardava con aria sorpresa. Dopo un pò gridò "Excel!" Excel non poteva credere ai suoi occhi, era lui, proprio lui! L'uomo che amava e che non vedeva da quasi un anno, l'uomo che sognava ogni notte, e che nei suoi pensieri le dava la forza e il coraggio di andare avanti, era lui, Il Palazzo. Excel disse con voce tremante: "Sua... Ec- cellenza.... Il Pa-palazzo......." Lui rispose: "Mi aspettavo Hyatt, credevo che i poliziotti ti avessero arrestata, cosa ti è successo?" Excel non ce la fece a trattenere le lacrime, e si getto fra le sue braccia gridando: "l'ho ritrovata, Sua eccellenza!" Il Palazzo la invitò in casa, Excel notò una ragazza dai capelli castani e corti, di circa 25 anni. "Questa è Ayumi, la mia fidanzata", disse Il Palazzo. Excel divenne improvvisamente cupa in volto e disse "fidanzata? Ah, capisco...". Ayumi era molto felice di conoscerla "Hideki mi ha molto parlato di te, è come se già ti conoscessi! Mi ha raccontato che eri il membro migliore, eri la sua punta di diamante! Mi ha anche raccontato che non godevi di ottima salute, ma sono felice di vedere che ora ti sei ripresa, e..." Non riuscì a finire la frase, Il Palazzo la interruppe, e fece cenno di no con la testa. Excel a quelle parole disse "Mi dispiace, ma credo che tu ti riferisca ad Hyatt... Io non sono mai stata capace di far niente di buono, ero una buona a nulla, l'unico mio ruolo, era quello di finire giù per la botola...." Il Palazzo disse alla sua ragazza "Ayumi, ti dispiacerebbe lasciarci soli un momento?" La ragazza, lasciò immediatamente la stanza, e si ritirò nella sua camera da letto. Excel non riuscì più a pronunciare alcuna parola. Ci furono attimi di silenzio, tale silenzio fu interrotto dal guaito di un cane. Excel sollevò lo sguardo e vide Frattaglia. "Frattaglia! Ma sei proprio tu!" disse. Frattaglia la riconobbe, e subito andò verso di lei scodinzolando. Excel la prese in braccio e disse "Tranquilla, non voglio mangiarti, non ne ho mai avuta l'intenzione..." Il Palazzo finalmente parlò e disse "L'ho trovata vicino all'uscita dell'Across, ho deciso di occuparmene io... Ayumi l'adora. Senti.... dov'è Hyatt?"Excel rispose: "Hyatt, la sua punta di diamante è morta!" "Morta? Ma....... come è successo?"disse Il Palazzo. "Aveva la tubercolosi... Non è mai stata da un medico, se l'avessero curata in tempo, a quest'ora sarebbe qui con noi..." Il Palazzo si sedette accanto ad Excel, le prese le mani e le disse "Excel, nonostante il mio comportamento indegno nei tuoi confronti.... sappi che ti ho sempre voluto bene. Tu per me eri come una sorella minore, da sgridare, e da rimproverare, non ti avrei mai voluto fare del male... Quell'incidente... Non ero io che ti sparai, e tu lo sai..." Excel lo interruppe: "Non menta, a lei non le è mai importato nulla di me! Era di Hyatt che le importava.... Perchè non ha lasciato un biglietto anche a me? Se non era per Hyatt, non sarei qui... Lei mi ha lasciato un biglietto prima di morire..." "Excel, ti prego, dammi del tu e chiamami Hideki..."disse Il Palazzo, "E' il tuo vero nome? Hideki Fujita?" Il Palazzo disse "No, ho cambiato nome, per non essere trovato dalla polizia di Tokyo. A dir la verità non ho mai saputo quale fosse il mio vero nome... Il mio passato per me è un mistero." "Tu per me sarai sempre SUA ECCELLENZA IL PALAZZO", disse con un sorriso Excel. Dopo di che, si alzò e si diresse verso la porta d'ingresso. "Te ne vai di già?" disse Il Palazzo. "Si, è meglio così, non voglio più soffrire...." "Ti accompagno all'aeroporto" le disse. Giunti all'aeroporto, e acquistato un biglietto per Tokyo, Il Palazzo le disse: "Ora non sono più quello di una volta. Ero un giovane squilibrato con manie di grandezza. Ora ho un lavoro onesto, e presto mi sposerò con Ayumi. Sei invitata alle nostre nozze." "Ti ringrazio, ma sarebbe troppo straziante per me..."rispose Excel. Il Palazzo continuò: "Ma io non capisco, Excel, anche ad Ayumi farebbe piacere se tu...." Excel non gli fece finire la frase e gli disse "Possibile che non te ne sei mai accorto? Io ti ho sempre amato..... Anche quando mi hai sparato al cuore! Ogni volta che guardo quella cicatrice, penso a te, all'amore che provavo e provo tutt'ora per te, e che non hai mai ricambiato..." Il palazzo abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. L'aereo per Tokyo stava per partire. Excel disse "addio, spero che almeno con lei sia felice..." Una lacrima ardente scivolò sul suo viso, ma venne fermata e raccolta dal dito de Il Palazzo.Lui le disse "perdonami, per essere stato così cieco" detto questo, avvicinò il suo volto a quello di Excel, e senza che lei avesse il tempo per rendersene conto, le loro labbra si unirono in un intenso e indimenticabile bacio.
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Ciaoo
Ciaoo
Ciaoo
Ciaoo
grandissima Excell!