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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: CHI L`AVREBBE MAI DETTO?
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: flamia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/05/2005 15:17:41

piccoloxradish... >////<
 
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CHI L`AVREBBE MAI DETTO?
- Capitolo 1° -

Ho trovato questa ficci su Fanfiction.net, e dato che da un po’ mi diverto a tradurre testi dall’inglese all’italiano (come ti diverti male u_u nd Tutti) come ho fatto con Orgoglio di Harry Potter… l’autrice di questa fanfic è Lady Tsuru, e la storia mi ha colpito per la coppia abbastanza particolare che descrive… MOLTO particolare, in effetti O_o… e ora, le note dell’autrice:


Disclaimer: Dragon Ball Z non mi appartiene. L’ho soltanto preso in prestito per divertirmi e divertire un po’quelli che leggeranno questa fic.

Titolo: Chi L’avrebbe Mai Detto?

Attenzione: AU, Shonen Ai (storia di omosessualità)

Pairing: PiccoloxRadish (capito xkè è particolare!!! o__O ndFlamia)

Rating: PG 13 per Shonen Ai

Genere: Romantico

Riassunto: One-shot su una coppia improbabile…

Note: Beh, avevo notato che qui in giro non c’erano fic PiccoloxRadish, così mi sono detta “perché no?”. Io sono il tipo di persona amante dei pairing non convenzionali, e quindi non potevo lasciarmeli scappare! Ora, per tutti quelli che si sentono a disagio con le yaoi o con questo pairing, nessuno vi costringe a leggere. Perciò, nel caso che intendiate comunque ingiuriarmi, sarete semplicemente ignorati. Non sprecate il vostro tempo. In ogni caso, questa è solo una stupida one-shot, perciò godetevela!
……………
Radish sospirò mentre fissava fuori della finestra della sua camera, guardando le stelle. “Non che non abbia mai osservato le stelle fino ad ora,” pensò, “Ma hanno un aspetto diverso viste dalla Terra. Non sono come su qualunque altro pianeta sia mai stato…”

Sin da quando lui e Bardack erano stati riportati in vita, Radish aveva passato un periodo difficile prima di mettere in ordine la sua vita e sistemarsi sul pacifico Pianeta Terra. Suo nipote, Gohan, era già sedicenne, e c’era anche un altro nipotino di sei anni. Il suo principe si era fatto una famiglia, e per una volta nella sua vita non aveva ragione di combattere. Al tempo aveva scoperto che la pace era una bella cosa; il suo stesso padre, una volta, gli aveva detto che anche i Saiyan avevano passato un periodo di tregua. Ma in altri tempi, la pace era davvero noiosa.

Era uno di quei tempi. Radish si stiracchiò sul letto, poggiando il mento su un cuscino. Sospirò per l’ennesima volta, e infine si alzò. Suo fratello e la sua famiglia stavano dormendo, e si poteva udire il russare suo e di suo padre, nelle rispettive camere, attraverso il muro. Radish ghignò: tale padre, tale figlio. Raggiunse la finestra e la aprì, ricompensato dalla fredda brezza. Si sporse fuori dalla finestra e prese il volo, puntando silenzioso verso il lago.

Il lago era stato uno dei primi posti sulla Terra che suo fratello gli avesse mostrato; Radish aveva scoperto di amare la pesca, e Goku, Bardack e lui si divertivano a fare a gara per vedere chi prendeva il pesce più grosso. Radish aveva sempre amato l’acqua, e gli piaceva andare al lago quando si sentiva annoiato o confuso; in effetti, gli piaceva andare al lago sempre.

Si fermò sopra le acque chiare del lago, osservando il riflesso della luna sulla sua superficie limpida. Poiché si trovava già in boxer, azzerò l’aura che lo teneva sospeso in aria e atterrò nell’acqua gelida con un appagante spruzzo. La sua testa riemerse spezzando la superficie, e lui quasi si mise a ridere.

Nuotò per un poco nelle parti più profonde del lago, immergendosi sott’acqua e tutto sommato godendosela. A volte le sue inquietudini notturne potevano essere placate solo dall’attività fisica. La moglie di suo fratello era impensierita da queste sortite e rincasate nel mezzo della notte, e Radish doveva fare attenzione durante la luna piena, ma generalmente gli era permesso di soddisfare a suo piacimento gli impulsi notturni.

Quando raggiunse l’argine del lago, si accorse che qualcuno lo stava guardando. Scrutò gli alberi intorno coi suoi occhi affilati, e infine avvertì un’aura. Era sopra di lui. Alzò lo sguardo e digrignò i denti.

“È tua abitudine osservare le persone mezze nude mentre nuotano?” chiese ad alta voce cosicché lui potesse udirlo. “Ovviamente, con quelle orecchie, come poteva non sentirmi?” pensò sarcastico.

“Non di solito,” replicò l’altro, scendendo dall’alto per atterrare sulla riva, “È tua abitudine nuotare all’aperto abbigliato in maniera indecorosa?”

“Sì, a volte lo faccio,” sbuffò Radish, “D’altro canto, tu cosa ne puoi sapere di fare il bagno o nuotare, Piccolo? Di solito puzzi come una stalla.”

“Hn,” sbuffò Piccolo di rimando, “Piccolo, stavolta? Non ‘Muso Verde’ o ‘Moncone’?”

Radish ridacchiò nel sentire quest’ultimo soprannome del guerriero Namecciano, riferito alla loro ultima battaglia, quando Piccolo era venuto a mancare di un braccio. “Trovo solo sorprendente che tu possa rigenerare i tuoi arti,” Radish finse di svenire, “Ma come ci sei riuscito?”

Piccolo si limitò a fissarlo torvo.

“A proposito, che ci fai qui?” chiese Radish, uscendo dall’acqua, “Perché mi stavi osservando?”

Piccolo scrollò le spalle. “Ero già qui quando ti sei tuffato nel lago,” disse, “Riguardo all’osservarti, è una cosa come un’altra da fare.”

“Beh, visto niente che ti piaccia?” lo stuzzicò Radish, facendo passare Piccolo al verde scuro.

“Niente che mi interessi, Saiyan,” disse Piccolo, incapace di non fissare il corpo agile di Radish, ancora grondante e scintillante nella luce lunare, coi capelli gocciolanti incollati alla schiena e alle cosce.

“Oh, davvero?” disse Radish, “Allora perché mi guardavi?”

“Per nessun motivo.”

“Certo. E suppongo che dovrei crederci?”

Piccolo si avvicinò, le sopracciglia corrugate alla faccia beffarda e irrisoria di Radish. “Vuoi sapere perché ti stavo guardando?” chiese, e improvvisamente tirò Radish a sé cingendogli con un braccio la vita snella.

“S-sì…” balbettò Radish, arrossendo per l’improvviso gesto e per il contatto, sentendo il respiro del Namecciano così vicino…

“Tu mi affascini,” la voce di Piccolo era quasi un sussurro, ma Radish la sentì. I suoi occhi si chiusero, e lui si adagiò sul petto di Piccolo solo per scoprire che l’altro guerriero era sparito.

Arrossendo ancora più ferocemente, Radish volò verso casa, rimuginando sull’incontro. Senza che lui lo sapesse, un paio di occhi d’ebano lo osservarono dal riparo degli alberi, e una figura ghignò.

Owari

Beh? Che ve ne pare? Commentate, please! Gli insulti saranno ignorati: ho già postato gli avvertimenti! Lo so che il pairing è bizzarro, ma io adoro le coppie strane! Voglio scrivere ancora su Piccolo e Radish; la fic che ho in mente è una specie di commedia romantica!

Nota di Flamia: O_O………………………………..giuro, da Piccolo questa non me l’aspettavo. Però devo ammettere che…sono davvero carini!!!! ^__^ Se ci saranno aggiornamenti, vi faccio sapere!!! Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!

 
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