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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: DI MILLE...UNO!
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ran7 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/09/2002 01:04:29

un`altra fff!!!! questa volta si puo dire un tuffo nel futuro che però si attacca al passato...ok sarò confusa??no!!!!
 
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UNICO
- Capitolo 1° -

Di mille anni, uno!


Takenori Akagi guidava tranquillamente in mezzo al traffico cittadino, ascoltando la radio distrattamente: era molto stanco dopo una giornata di pieno lavoro.
- sono già le sette, ho una fame spaventosa, speriamo che Sya abbia preparato qualcosa di buono!!!!- si disse quell'omone, intanto sorrideva a pensare la sua mogliettina mentre cucinava per lui, lui adorava quella donna che aveva sposato 5 anni prima, dopo averla corteggiata all'università per almeno 2 anni.
E ora che aveva un buon posto di lavoro in uno studio legale, iniziava anche a pensare ad allargare la famiglia...voleva diventare padre! -Beh- si disse -un che di paterno l'ho sempre avuto, basta pensare a 10 anni fa, quando ero il capitano di quegli immaturi...-
Si mise a ridere pensando a quante ne avevano combinate insieme, alla sua soddisfazione nel campionato, poi un po' di tristezza lo aveva preso...lui aveva smesso il gioco vero e proprio, solo qualche partitella ogni tanto con i colleghi, degli altri non aveva molte notizie, ogni tanto sentiva che Maki o Sendo avevano vinto la tale partita, ma onestamente i suoi compagni di squadra non li aveva più sentiti nominare...

Nel bel mezzo dei suoi pensieri vide una coppia che attraversava la strada, due faccie note che però, per un attimo, stentò a riconoscere...
-Ma quelli sono Ayako e Ryota!!!!-
suonò il clacson e vide le loro espressioni mutare da infastiditi a sorpresi e infine a felici.
-Noooo! capitano!!!- disse Ryota quasi con le lacrime agli occhi!
-ciao Akagi, è da tantissimo tempo che non ci vediamo!!!!- urlò lei in mezzo alla strada, attirando l'attenzione dei passanti.
Erano rimasti gli stessi, forse un po' più adulti ma impossibili da non riconoscere!

Così si ritrovarono a parlare del più e del meno sul lungomare, dopo che Akagi ebbe telefonato a sua moglie per spiegarle il cambio-programma.
-Allora ragazzi, che mi raccontate di bello? Non mi dire Ayako che alla fine questo imbecille l'ha spuntata con te!!!-
-Eh si, che ti devo dire?!-
-ehi non sono imbecille e poi la mia Aya ha sempre ricambiato i miei sentimenti!!!-
Tutti e tre iniziarono a ridere, mentre la loro mente percorreva lo stesso cammino nel passato, verso 10 anni prima quando si erano visti per l'ultima volta...
-E così non giochi più, Ryota!-
-nemmeno tu mi pare!!!! Sai ho smesso di giocare per lavorare, così ho potuto sposare Ayako....abbiamo un bambino, lo sai?-
-Ah complimenti!!! Anche io fra un po' spero di diventare papà, sapete ora ho un buon lavoro...cmq anche io ho smesso, le uniche partitelle che faccio sono quelle con i miei colleghi, sapete tipo "scapoli contro ammogliati"?-
Iniziarono di nuovo a ridere, ma ognuno nel cuore poteva sentire un'ombra di malinconia e tristezza....
-si dovrebbe organizzare una bella rimpatriata, magari una partita che ne dite?-
-Ayako, non sei cambiata affatto!!! Sempre super esuberante e vivace!!!-
-dai cap non è una brutta idea quella della partitella!!! E poi l'ha avuta la mia Aya x cui è geniale!!!!-
-Non mi dispiacerebbe neppure a me, però gli altri? Io non so più nulla di nessuno!!!!-
-Guarda, io conosco l'indirizzo di Hanamichi e di Kogure, anche loro si sono dedicati ad altro, anche se Hana ogni tanto va a giocare x hobby!!
Per quanto rigurda Mitsui e Rukawa la faccenda si complica xchè entrambi giocano in America!-
-cosa?! Non avevo dubbi sul fatto che Rukawa potesse sfondare, ma Mitsui proprio non l'avrei detto!!!Dopo i due anni di stop, non credevo avesse la costanza per diventare professionista!-
-Sorpreso, vero? E sai chi ce l'ha detto a noi? Ran!!!-
L'immagine di una ragazza dallo sguardo sempre triste si formò nella mente di Akagi...lei frequentava l'ultimo anno nella classe di Mitsui, dopo che lui e Kogure se n'erano andati, e spesso la vedeva al club di basket..un vero mistero quella ragazza...
-Ma scusa, non si odiavano???-
-Già, per una storia mai scoperta che riguardava il passato, poi diciamo che si erano "avvicinati" !!! Cmq 5 anni fa Mitsui è partito per gli Usa, mentre lei è rimasta qui...e proprio l'altro gg che ci siamo visti mi ha detto di aver ricevuto una lettera di Mitsu in cui diceva che sia lui che Rukawa si trovavano in Usa a giocare ecc, ecc...-
-e così stanno insieme ora?-
-No, non hai capito, si odiano + di prima!!!!-
-Bando ai sentimentalismi, ci vorrebbe quasi un miracolo x trovare tutti i giocatori!!!!-
-Lo so Aya-chan, ma ti ricordo che sei stata tu ad avere l'idea!!!-


Dopo un'altra oretta di discorsi e pettegolezzi, Akagi tornava a casa un po' malinconico, ma galvanizzato all'idea di poter rivedere i suoi amici di un tempo.Probabilmente non ce l'avrebbero mai fatta, ma ad ogni modo non costava nulla provare....
Fu così che iniziarono un giro di telefonate, appuntamenti, passa parola alla ricerca dei Fab Five dello Shohoku....e fu così che Akagi si accorse che se avesse potuto rivivere un anno della sua vita, avrebbe vissuto proprio l'ultimo delle superiori!
DI MILLE ANNI, UNO!



Di mille tramonti, uno!


Ran, come ogni giorno da quando aveva 14 anni, era sulla passeggiata lungomare a correre...ormai aveva 27 anni, quasi 28, ma rimaneva una bella donna, tanto da attirare l'attenzione di tutti gli uomini che le passavano vicino...
Stava pensando alla telefonata ricevuta il gg prima da Ayako, probabilmente era la canzone del walkman che le aveva fatto venire in mente il club di basket e, di conseguenza l'idea di Ayako...che assurdità organizzare una nuova partita, magari invitando i vecchi avversari di sempre...ma cmq Ayako era stata irremovibile, lei avrebbe dovuto contattare Kyota, con cui era rimasta in contatto, e in America....
L'idea di doverlo risentire dopo 5 anni la sconvolgeva a tal punto che avrebbe volentieri rinunciato alla rimpatriata, neppure le sue lamentele avevano impietosito l'amica, che si era ostinata a sapere il motivo di tale accanimento...per evitare le domande assillanti, aveva finito per accettare la "missione"...ma ora se ne pentiva...
-Ma dai, dopo 10 anni...-questo le aveva detto Ayako.....
....10 anni....intanto non erano 10 bensì 5 quelli che avevano diviso lei da Hisashi...poi a loro volta erano stati una parantesi dopo quegli anni alle medie...quelli si che erano stati importanti...ma poi lui aveva tradito lei e se stesso....gli anni dopo, quelli delle superiori erano stati un continuo rinfacciarsi di errori...fino a quella debolezza di entrambi che li aveva portati ad un rapporto basato solo sull'attrazione fisica....o perlomeno da parte di lui era così!
Solo dopo 10 anni ammetteva che anche nell'odio non aveva mai smesso di amarlo e se lui si presentava a casa di lei ogni tanto, giusto per un'oretta di piacere, lei lo accettava solo perché ancora lo amava...
Si ricordava ancora tutto l'anno di terza, in cui lo aveva aiutato a finire quel benedetto liceo, poi i suoi impegni lo avevano portato in giro per la nazione...e solo 5 anni dopo si era ripresentato da lei, giusto per una notte delle tante....poi era partito senza neppure salutare, era andato in America....
Da quel giorno l'amore di lei si era trasformato in un odio così profondo, in un rancore cosi impresso nell'anima, che aveva giurato a se stessa di non cascarci più...con nessuno...
E ora avrebbe dovuto rivederlo, senza neppure poter rinfacciargli niente perché lui non aveva mai preteso nulla di più che il suo corpo...lo odiava!
I lunghi capelli biondi, mai più tagliati dalla partenza di Mitsui, le solleticavano il viso, mentre i suoi occhi verdi scrutavano il mare poco distante da lei...ad un tratto vide un'ombra familiare, sapeva che era lui solo per il suo modo di camminare ed ebbe la tentazione di andarsene di corsa, ma fu fermata proprio dalla sua voce...
-Ran!!! Quanto tempo!!!-
-Ciao, così sei tornato!!-
-Che accoglienza gelida!! Non sei contenta di rivedere un vecchio...amico?-
Il tono in cui disse quest'ultima parola fu così odioso per lei che i buoni propositi di autocontrollo sparirono in un attimo...
-Brutto bastardo! L'unica consolazione di vederti qui è il fatto che non ti dovrò venire a cercare io....-
-Ma....-
-Zitto! Telefona a Miyagi o ad Akagi o a che cazzo vuoi tu, basta che ora te ne vai via, mi rovini la giornata così!-
-Ma ce l'hai con me o cosa?- disse lui con un moto d'ira...
-No! Però ho chiuso con i miei errori del passato e siccome sei il più grande di tutti tu...-
Ma Ran non riuscì a finire la frase perché il suo sguardo incrocio gli occhi di lui, tristi come non mai..
-Me ne andrò per sempre dalla tua vita, Ran, lo giuro! Però prima devo parlarti, devo dirti una cosa che mi tengo dentro da troppo tempo...-
-Fai in fretta...-
-Senti sediamoci perché non sarà una cosa breve...cmq mi dispiace che tu mi odi ancora così tanto...-
Erano seduti vicino, sulla spiaggia rivolti entrambi verso il mare, ma mentre lei guardava la grande superficie marina, lui guardava lei, trovandola più bella che mai...
-Alle medie noi ci amavamo vero? Poi sono stato un idiota a lasciarti, è che sai bene che dopo l'incidente non sono stato più io per un bel po...quello che volevo dirti è che...beh sai dopo, quando ci siamo ritrovati faccia a faccia...tu mi odiavi e io non ero di certo gentile con te, tante volte ci siamo scontrati...eppure io non riuscivo a non pensarti, non avevo il coraggio di ammettere i miei errori e di chiederti perdono...in più sapevo che tu mi odiavi per cui non mi sono più illuso...tante volte avrei voluto dirtelo, durante una delle nostre notti, ma sapevo che se tu stavi con me non era di certo x lo stesso motivo mio...sentivo che tu ancora mi odiavi...sapevo del tuo rancore e in fondo non avevi torto tu...ti ho rovinato la vita...scusa...-
-ma che stai dicendo?- la voce di Ran non usciva più dura e gelida come prima..
-io ti amavo!!!! non sono mai riuscito a dirtelo ma ti posso giurare che mai ti ho sfiorato, dico mai, se non per amore...anche se non corrisposto...-
-Hisashi...-
-No aspetta, fammi finire....dopo il liceo ho deciso di lasciarti libera di vivere come volevi, speravo venissi a cercarmi, ma sapevo che non sarebbe mai accaduto...poi ero troppo orgoglioso e non sono mai venuto io da te...capisco che ho sbagliato...e ho sbagliato 5 anni fa che sono venuto da te per una cosa e non l'ho fatta....sai quella sera ero venuto per chiederti se volevi venire in America con me, ma ho visto il tuo rancore...non sono riuscito più a parlarti..-
-però sei riuscito benissimo a fare altre cose....-
-lo so, scusami, sono stato anche lì un vigliacco....ora sono tornato per una vacanza, sapevo che eri qui a correre, sei sfortunata perché anche dopo altri 5 anni io ti amo ancora...non potevo non dirtelo stavolta!
Ma dimmi sei sposata? LO so sono l'ultima persona con cui vorresti parlare, scusami-
Ora non la guardava più in viso, aveva abbassato gli occhi e non si era accorto delle lacrime di lei...
-Stupido!!! Sei un maledetto stupido se pensi di risolvere qcosa ora!!! Ma lo sai quanto ho sperato tornassi...ma lo sai quante volte ho maledetto il tuo nome in questi 10 anni?? Quante volte ho pianto per te, quante da quando ci siamo riincontrati al liceo? Sii maledetto perché sei falso, sei falso, non posso averti amato fino ad ora per soffrire...tu non mi amavi allora, dimmelo ti prego...-
-io ti amavo e ti amo anche ora...-
-ogni giorno da dieci anni, dico ogni giorno, ti ho pensato, ti ho maledetto e ti ho amato...e che credi che oggi non sia stato così?
Ma come posso credere che ho sofferto tanto inutilmente? solo xchè entrambi siamo dei maledetti vigliacchi...-
-Ran dimmi solo una parola e me ne vado per sempre, però non illudermi del tuo amore ora...anch'io ho sofferto, pieno di rimorsi...-
-Mi dispiace Hisashi...stavolta non ti lascio scappare, ora hai delle responsabilità...-
-Amore mio!!!-
Da troppo tempo i due non si erano parlati, da troppo tempo nn si erano guardati in viso, da troppo tempo non avevano pianto di felicità, da troppo tempo si erano sognati, da troppo tempo si amavano...
E ora alla luce del tramonto si parlavano di sguardi, senza toccarsi, senza baciarsi...perché i baci possono essere falsi come le parole, ma gli occhi sono lo specchio dell'anima, sempre!

Era sera e Ran, coricata sul letto pensava all'incredibile sorpesa che le aveva riservato la vita...contemporaneamente infatti si erano detti il loro amore e il loro odio, ed erano rimasti in quella strana situazione in cui si trovavano al liceo...ma ora sapeva che anche lui la amava...e si erano promessi di non toccarsi neppure con un dito finchè non avessero chiarito il loro rapporto...ma non quel giorno perché non volevano rovinare di nuovo tutto...aveva visto tante volte il sole essere inghiottito dal mare, ma quello di quel giorno le aveva regalato la vita...
DI MILLE TRAMONTI, UNO!


Di mille sguardi, uno!

Era tornato da poche ore, ancora rintronato per il viaggio aereo, ma da troppo tempo non vedeva la sua citta...non che fosse un sentimentale, anzi più volte era stato felice della sua scelta di vita...ma ora che era tornato gli andava di vedere come era cambiata la città della sua giovinezza.
Ora lui era un famoso giocatore, ne aveva sentito parlare, ma mai si era fatto sentire...d'altraparte non era forte nei discorsi, quindi che dirgli?
Quasi seguendo l'istinto si era recato al campetto dove aveva speso tante ore della sua vita, per un attimo un segno di espressione turbò il suo impassibile viso, c'erano dei ragazzini che facevano ciò che lui aveva fatto per degli anni...
Poi una voce, familiare certamente, che si rivolgeva a lui, che chiamava proprio il suo nome con tono incredulo...
-Kaede Rukawa?!-
-Hn?-
-Ehi sono io, non ti ricordi del tuo più terribile rivale?- e sorrise, con quel sorriso inconfondibile...
-ah ciao!-
-eh bè, direi che non sei minimamente cambiato, non mi vedi da anni e non mi parli neppure...-
-ciao Akira! Che ci fai qui?-
-Beh davo lezioni di basket a mio nipote, sai io gioco da professionista, ma mi diverte giocare con i ragazzi...-
Non era affatto cambiato, sempre così cordiale, era proprio lui...
-sono tornato xchè mi ha chiamato Mitsui, giochiamo entrambi in America sai?, facciamo una specie di ritrovo..-
-oh ma lo so!!!-disse Sendo sorridendo come non mai - anche io farò parte della rimpatriata, io e molti altri vostri avversari!!!-
-Bene, allora ci vedremo lì!- tagliò corto Rukawa...
-Eh no, campione!!! Ora mi racconti che hai fatto in questi anni, come va in Usa, insomma per una volta dovrai essere chiaccherone...-
-fammi domande, se proprio sei curioso-
-Mammamia non sei cambiato affatto!!!-

Mentre parlavano i due ripensavano al loro passato, erano stati rivali, si erano sfidati più volte sia in campo che fuori, insomma si potevano definire veramente nemici giurati...eppure quel giorno dopo una delle loro ennesime sfide avevano iniziato a parlarsi, strano per Rukawa confidarsi con qualcuno, ma era accaduto e avevano parlato dei loro sogni, delle loro paure...
Così era nata quella strana amicizia, strana perché nessuno sapeva del rapporto che era nato tra loro, tutti erano convinti solo della loro rivalità...e come era strano il modo in cui era nata, ancore più strano era come sembrava fosse finita: Rukawa lo aveva salutato semplicemente con un CIAO, aveva preso l'aereo e se n'era andato...ma quante cose non si erano detti, erano diventati migliori amici e non se lo erano ami detto...
Tante volte Rukawa aveva sentito la sua mancanza e altrettanto Sendo, che con la partenza del suo migliore amico aveva perso un po della sua spensieratezza...
Ma l'amicizia è immortale e il ritrovarsi a parlare aveva fatto tornare in mente ai due amici il forte legame che li legava...e la loro rivalità innata!
-Lo sai ora sono almeno un milione di volte più bravo di te...- lo aveva detto con quel suo tono finto indifferente
-non credo proprio, caro il mio Kaede...non montarti troppo xchè rimango il migliore, io!!!-

Iniziò la sfida, i due si scrutavano come due animali pronti alla battaglia, i ragazzi intorno a loro non potevano credere che due giocatori professionisti fossero proprio a due passi da loro...iniziò a radunarsi una piccola folla, mantre i due giocatori stupivano il pubblico con giocate spettacololari, sembravano pari........

A guardarsi negli occhi era nata in loro una rivalità ancora più forte, perché entrambi, giocando in tanti campi e contro tante persone, avevano cercato lo stimolo all'essere la perfezione e finalmente lo avevano ritrovato, l'uno nell'altro...xchè i loro sgurdi valevano più di mille parole, erano quasi complementari, erano due campioni, erano più forti che mai solo grazie allo sguardo dell'altro.
Lo sguardo di nessun giocatore mai aveva riacceso l'amore del basket come in quel momento in cui la loro anima vibrava di agonismo....
DI MILLE SGUARDI, UNO!

Di mille vite, una!


Hanamichi Sakuragi quella mattina si era svegliato con il sorriso sulle labbra...x essere più precisi era da 3 anni che, appena apriva gli occhi e si rendeva conto che la sua vita non era un sogno, sorrideva a se stesso!
Guardava la sua adorata Minako, dolce e tenera come sempre avvolta nelle lenzuola azzurrine (lei adorava quel colore), si alzava senza svegliarla, si preparava ad andare al lavoro, le lasciava un biglietto dolce in cui le raccomandava ogni gg le stesse cose ed infine, sebbene a malincuore, apriva la porta di casa e usciva...

Appena la sera prima aveva avuto una sorpresa enorme nel sentire la voce del gorillone...era tanto che non si sentivano...in più sapere del ritorno do Ryota e Ayako, dell'arrivo dall'America del suo "odiato" amico Rukawa e soprattutto l'idea di rivedere tutti in una partita...l'idea lo eccitava da morire anche se perfino un genio come lui aveva paura di sfigurare difronte a tanti giocatori professionisti...in fondo anche lui ne avrebbe avuto la possibilità anni prima, ma la sua schiena si era rifiutata di collaborare, così aveva preferito dedicarsi ad altro...poi l'arrivo della dolcissima Minako...insomma era felice lo stesso, non c'era bisogno di essere un campione in America quando gli bastava esserlo per lei...

Immerso in questi pensieri che lo facevano sentire felice come ogni giorno, camminava senza prestare minimamente attenzione alla strada tanto che andò a sbattere contro qualcuno.
-Ma sei deficiente o cosa?! se si rompeva il vaso il mio capo mi ammazza!!!- una voce che gli pareva nota lo apostrofò bruscamente...
Il tempo di alzare lo sguardo e vide un ragazzo che poteva avere la sua età, un viso conosciuto che però non riusciva a focalizzare...
-Tu qui?!- urlò quello avendo riconosciuto Hanamichi in un attimo.
Fu come un lampo, quando riconobbe in quel ragazzo con i capelli lunghi fino alla schiena raccolti in una coda e il pizzetto, il babbuino.
-Nobu-scimmia!!! Ma come sei conciato?-
-Ma guardati tu brutta scimmia rossa!!!-
Ma dal tono minaccioso che si erano riservati per tanti anni si sciolsero in un sorriso ed un abbraccio, con la conseguenza che il vaso di Kyota si frantumo al terreno!!!
-Oh merda, oggi sono veramente morto!!!-
-Ma che fai, il fattorino?? pensa che un genio come me ha un' officina per auto!!!-
- No non sono un fattorino, babbeo!! Lavoro in una galleria d'arte, se ti può interessare!!!-
-Tu saresti un artista??? AH AH AH!!!- il rosso rideva senza un minimo di contegno, attirando l'attenzione di tutti...
-Si e allora? E quel vaso che HAI rotto era una mia crezione!!!-
-Allora non è stata una perdita per il mondo dell'arte...Nobunaga Kyota, l'artista! AH aH AH !!!-
-Sei proprio un cretino!!!Ma vedrai come ti straccio fra una settimana nella partitella!!! Si vede che tu non hai più giocato, io invece sono in superforma!!!-
-Oh hanno chiamato pure te per battere il genio?Cmq anche se tu fossi allenatissimo e io no, ti batterei cmq!!!-
-Si, si, vedremo...a proposito ho saputo che ci sarà Rukawa tornato dall'America!!Lui si che sarà un problema..-
Appena le due scimmie pensarono al loro comune "nemico", che secondo ogni pronostico li avrebbe umiliati entrambi, si sentirono vicini e in vena di confidenze...

Entrambi disertarono il lavoro, e decisero di raccontarsi ciò che si erano persi l'uno dell'altro in questi anni...Nobunaga aveva lasciato il mondo del basket, ma continuava a giocare ed a allenare dei ragazzini delle medie..non era sposato, anche se conviveva da qche anno ( non si ricordava esattamente da quanti...) con una sua ex compagna di classe del Kainan, Yumi...era rimasto molto amico di Maki e tra una trasferta e l'altra si autoinvitava a casa sua, magari sfidandolo a basket...inoltre aveva saputo che Jin era diventato un ottimo professore e pur smettendo la sua carriera di cestista, più volte aveva disputato partite per beneficenza o simili...degli altri licei sapeva solo che Rukawa e Mitsui facevano faville in Usa, mentre Sendo stupiva il pubblico ogni partita...dello Shohoku solo Ran era rimasta veramente legata a lui, per lei si sarebbe sacrificato a fare qualsiasi cosa, era come un fratello minore....
Hanamichi invece raccontò i suoi problemi fisici che gli avevano impedito una folgorante carriera, ma nei suoi occhi iniziò a brillare una luce quando pronunciò il suo nome...
-Sai io vivo insieme ad un'adorabile ragazza..si chiama Minako!!!-
-complimenti, allora anche una scimmia può rimorchiare!!!-
-No, non hai assolutamente capito nulla!!! Lei ha 11 anni!!!-
-Brutto maniaco pervertito!!!!-
-No...fammi spiegare...i suoi sono morti 3 anni fa, lei aveva solo 8 anni e non aveva nessuno al mondo!! Non voleva finire in orfanotrofio, così si nascose in una casa che credeva vuota...in realtà mi ci ero appena trasferito e fu così che la trovai!!!! Per me è come una figlia, una sorellina da accudire e ho deciso di diventare il suo tutore...la adoro e sono sicuro che mai mi potrò sposare xchè lei sarebbe gelosa...così io vivo solo per la mia "sorellina" e lei adora il mio Genio!!!-
-Ti credevo un pedofilo incallito!!!-
-Ma si sapeva che tu sei un idiota no?-
-Ma sei felice della tua vita? Insomma stai compiendo molte rinuncie, il basket, una vera famiglia...-
-Oh si, ogni giorno, quando mi sveglio, mi sento la persona più felice al mondo..non cambierei mai la mia vita, neppure un singolo fatto, per paura che ora cambiasse qcosa!!!!-


Avevano chiaccherato tutto il pomeriggio, si erano becchetati, presi in giro, compresi, e ora tornavano a casa felici, non solo per l'amicizia ritrovata, ma anche perché entrambi avevano capito la felicità dell'altro....entrambi nelle loro scelte di vita, avevano preso la giusta via....
DI MILLE VITE, UNA!


 
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