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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: NON LASCIARMI MAI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: kia-hikotaru galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/05/2005 19:32:44

e` tremendamente triste e anche un piccolo accenno al sesso ma niente di troppo esplicito. yaoi!!
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Piccola premessa...
Questa storia è ambientata un anno dopo BeyBlade G-Revolution, perciò regolatevi voi con le età ^^ I protagonisti, Kai e Takao, si sono fidanzati dopo la disfatta della BEGA. Premetto che non ho nulla contro Yuriy e molto contro Hilary^^ Il povero russo l'ho usato in modo così... come dire... spregevole (povero me ç_ç ndYuriy)... per una questione di storia: avevo bisogno di qualcuno che facesse quella determinata cosa in quel determinato momento, e visto che c'è la coppia ReiBoris, ho usato Yu con la scusa che "accompagnava Boris" (ma Boris non sta con me?? ndRei) (Non sottilizzare tu... ndKia) (perché c'è la ReiBoris? ndKai) (perché ho inventato un soprannome per Boris e ci tenevo a metterlo^^ ndKia) (O.O ho paura... ndBoris). Max non lo inserisco (Mid perdonami), c'è già troppa gente, perciò facciamo che è in America (Tanto sono sempre in America... ndMax) (siccome Natale è passato da poco, voglio essere buona... sei in America con Mariam, ok? ndKia) (°çççç° ndMax) (povera meee... ndMariam). Ah, un'ultima cosa. Fan di Rei che odiate Boris e fan di Boris per favore non uccidetemi, ok? Danke^-^ Dovrei aver finito... All'inizo non si capisce bene chi è il ragazzo in questione, ma poi sarà tutto più chiaro. Forse ho esagerato con la drammaticità, ma che ci volete fare, mi è uscita così, potete solo tenervela ùù ...Buona lettura -^^-
::.Kia.::


NON LASCIARMI MAI


Un ragazzo passeggiava per le vie della città. Era un po' che era uscito di casa. I suoi amici, con i quali viveva da più di tre anni, gli avevano chiesto di andare a prendere della frutta. "D'accordo" aveva detto lui, ed era uscito di casa. Così adesso stava camminando con un sacchetto di mele, arance, mandarini e uva in mano. Non era molto pesante, così si concesse una deviazione. Si spinse in periferia, diretto al mare. Un signore molto alto lo fermò e gli chiese un'informazione. Voleva raggiungere un luogo dalla parte opposta della città. Il ragazzo, molto gentilmente, si offrì di accompagnarlo dato che l'uomo non conosceva il luogo e la strada da percorrere era molto complessa.

...

-Mi sono divertito tanto con te...- sussurrò l'uomo, riallacciandosi la spessa cintura di cuoio, ancora macchiata del sangue del ragazzo. Gli baciò un'ultima volta le labbra, poi si rialzò, indossò il cappello a tesa larga e si incamminò. Prima di allontanarsi del tutto, raccolse una mela caduta dal sacchetto della sua vittima.
-Spero di incontrarti ancora...- sibilò, e finalmente sparì all'orizzonte.
Il ragazzo rimase lì, seduto, scioccato... gli occhi scarlatti, fino a qualche ora prima brillanti, erano vacui, senza alcuna espressione. Fissava un punto indefinito davanti a sé. Respirava a fatica, gli girava la testa... Aveva freddo, tanto freddo... La sua pelle, già chiara di per sé, era di un colore cereo. Se fosse venuto a nevicare, la differenza tra il suo volto e i fiocchi di neve che silenziosi scendono dal cielo sarebbe stata minima... Il suo volto... aveva sempre avuto dei bellissimi lineamenti, delicati, eleganti... ora era sfigurato da tagli profondi, sanguinanti... come tutto il resto del suo corpo... si osservò le mani, anch'esse macchiate di sangue... il suo sangue... erano scosse da un tremito. Qualcosa di salato gli bagnò le belle labbra. Lacrime... lacrime piante da un ragazzo innocente, che era stato violato senza rispetto da uno sconosciuto... Lacrime... le... le sue prime lacrime...

...

Una scatola di pop-corn, ormai vuota, fu posata accanto a un divano da cui scese un ragazzo.
-Rei- disse Takao -Io vado a cercarlo- Il cinese gli lanciò uno sguardo.
-Kai, intendi?- Takao annuì.
-Sono quattro ore che è fuori. Direi che è un po' tardi, non trovi?-
-Uhu... vuoi che venga con te?-
-No, grazie... e poi... non stai aspettando il tuo Boris? ;D- fece Takao.
-Ma... ma Takao! °///////° C... come lo sai???-
-Non sfugge niente al mio occhio attento, dovresti saperlo!- disse il giapponese prendendo il cappotto.
-Già, soprattutto quando si tratta di Kai...-
-Hehehehe -^^- Vado, ciao!-
-Ciao...- lo salutò Rei (o Ray U.U ndRei) (Charles! °° nuuuuuuuuuuuu!!!!! gh... -me es clinicamente morta- +_+ ndKia) (ora del decesso: 19:17 V.V ndKai).

Takao stava camminando, le mani affondate nelle tasche del giubbotto, pensando a Kai.
"Chissà dov'è... e se gli fosse successo qualcosa? é.è naaaa... se esiste qualcosa in grado di far del male al mio Kai-chan, io non mi chiamo più Takao Kinomiya ^O^ Spero solo di riuscire a trovarlo..." Stava pensando questo, quando qualcosa lo fece voltare verso sinistra. Vide un ragazzo, avvolto in un lungo cappotto, attraversare la strada. Più di un'auto dovette inchiodare di botto per evitare di investirlo. Quando si avvicinò, Takao si rese conto che era...
-Kai!- esclamò, riconoscendolo. Il russo alzò lo sguardo.
-Kai, dove sei stato??- chiese Takao, allarmato.
-I... io...- balbettò Kai. I suoi occhi scarlatti si allargarono di colpo, poi svenne, accasciandosi tra le braccia di uno scioccato Takao.
-Kai!- esclamò il giapponese, sollevando il viso del compagno per guardarlo. Era privo di sensi, respirava lentamente...
-Kai-chan, che ti succede??- Lentamente Kai riprese conoscenza.
-Ta... Taky-chan...- sussurrò, socchiudendo gli occhi. Takao sorrise appena.
-Sì, Kai, sono io... cosa ti è successo?- Kai si rialzò, tenendosi una mano sulla testa. Gli girava forte...
-Io... niente, Taky, solo un... contrattempo...- rispose, parlando lentamente.
-E questi graffi?- chiese, sfiorandogli i tagli sul volto.
-Ecco... sono caduto, ma niente di grave...-
-Sei sicuro, Kai-chan? Mi sembri scosso... é.è -
-E' che... non mi sento un granchè bene... devo aver preso un raffreddore... non preoccuparti-. Abbozzò un sorriso.
-Torniamo a casa, ok?-
-O... ok...- rispose il russo e lo seguì placidamente, mentre cercava ad ogni costo di cancellare dalla sua mente il volto contratto dall'eccitazione di quell'uomo... quello che lo aveva violentato...

...

-Kai, eccoti qui finalmente!- esclamò Rei asciugandosi le mani che, fino a poco prima, teneva immerse nel detersivo per i piatti.
-Già... sono qui... ora se... se non vi dispiace... vorrei andare un po' di sopra... non credo di star bene...- disse il russo.
-Vuoi che ti prepari qualcosa di caldo?- chiese Rei. Kai scosse la testa e salì lentamente le scale.
-Che gli è successo?- chiese Rei a Takao.
-Non lo so. Mi ha detto che ha avuto un contrattempo, ma non so di che tipo...-
-Un contrattempo, eh? E quelle ferite?- Takao fece spallucce.
-Ehi ma... la frutta??!-
-Oh caspita, me ne sono perfettamente dimenticato! Adesso vado di sopra e gli chiedo se l'ha comprata, magari l'ha lasciata al negozio...- rispose Takao, fiondandosi su per le scale.

Kai, una volta nella sua stanza - che condivideva con Takao (che pucciosi *°* ndKia) -, aprì l'armadio. Sentì qualcuno salire le scale. Era certo fosse Takao, perché il qualcuno in questione inciampò tre o quattro volte prima di riuscire ad aprire la porta. Takao osservò il suo angioletto russo scegliere, dal guardaroba, una camicia molto larga, grigio scuro, e indossarla sopra la maglietta che aveva già. Poi Kai si volse a guardarlo e Takao notò che aveva cancellato i segni celesti dal suo viso.
-Che c'è?- chiese.
-Eh? Ah, sì... volevo chiederti se... se sei passato a prendere la frutta come ti avevamo chiesto...-
-Oh, no... no, mi dispiace... me ne sono proprio dimenticato... scusami...- rispose Kai.
-Ah... vabe', non importa, passerò io al negozio...- disse Takao, accennando un sorriso.
-Mi spiace...-
-Non fa nulla, non preoccuparti... a dopo!- Takao uscì, lasciando Kai solo, solo con i suoi orribili ricordi...

...

TRE GIORNI DOPO...

Kai era rimasto tutto il tempo chiuso in camera, in un angolo buio. Non dormiva accanto a Takao, ma in quell'angolino tra l'armadio e il comodino, rannicchiato nella sua solitudine oscura. Takao non riusciva a capire cosa avesse. Non gli permetteva di avvicinarsi, non parlava... Erano cinque giorni che non facevano l'amore e tre che non lo sfiorava neppure. Cercava di stabilire un minimo contatto con lui, ma Kai sfuggiva ogni cosa da quella maledetta sera... Il tempo sembrava riflettere l'umore del povero russo. Il sole non si faceva più vedere e pioveva incessantemente... anche il viso di Kai era bagnato da gocce salate... ma non era pioggia, erano altre lacrime... lacrime, fiumi di lacrime... e non solo per ciò che aveva subito tre giorni prima, ma anche per tutto ciò di cui era stato vittima in quei maledetti 17 anni che erano la sua vita... 17... la sfortuna... sorrise amaramente, pensando che forse quell'età significava qualcosa... era disperato... tutto si era spento... non trovava più alcuna luce in sé... nulla aveva più senso... ma poi... come d'incanto, gli apparve il volto di una persona... un ragazzo che gli era stato accanto negli attimi più bui degli ultimi quattro anni...
-Takao...-

Il suddetto ragazzo era appoggiato con la schiena alla porta della sua stanza. Della loro stanza, sua e di Kai. Della stanza che li aveva visti assieme, uniti... della stanza che era l'unica a conoscere il motivo della tristezza di Kai... sentiva dei mugolii provenire dalla stanza di Rei. Ah, già, c'era Boris... (-//////- ndKia) Dalla camera del prof usciva il solito ticchettio di tasti, accompagnato dalle chiacchiere di Hilary... pioveva ancora... erano tre giorni che non vedeva il sole... e non solo quello lassù nel cielo... anche il sole della sua vita, Kai... Una lacrima. Poi un'altra. E un'altra ancora. Nel momento peggiore le lacrime decisero di solcare il suo volto.
-Takao?- disse Yuriy, stupito nel vedere il giapponese fuori da quella stanza.
-Yuriy!- esclamò Takao, ancora più stupito del russo. Istintivamente cercò di asciugarsi le lacrime -Che ci fai qui??-
-Ho accompagnato Boris...-
-Capisco...-
-Certo che... quei due si stanno divertendo...- e accennò alla camera di Rei. Takao si incupì. Anche lui e Kai, fino a pochi giorni prima, si "divertivano" come Rei e Boris in quei momenti...
-Ma... Takao... tu stai piangendo...- fece il russo.
-Chi, io? Ma no, ti sbagli...- Takao cercò di sorridere, ma non ingannò Yuriy. Questi lo prese per mano e lo trascinò in quella che un tempo era la camera di Max.
-Ma che fai??- esclamò il giapponese. Yuriy lo costrinse a sedersi sul letto.
-Parla. Cos'è che ti fa piangere?- chiese, sfiorando con una mano quella di Takao. Il giapponese fissò le sue iridi azzurre e capì che non aveva via di scampo. Così iniziò a parlare...

Kai sentì delle voci provenire dal corridoio. Era Takao... il suo Takao... e con lui c'era...
-Yuriy...- sussurrò. Si alzò lentamente e ancor più lentamente socchiuse la porta. Takao era nella stanza di Max e, a quanto pareva, stava parlando con qualcuno. Yuriy, probabilmente. D'un tratto le parole di Takao si arrestarono e Kai udì solo i gemiti di Rei e Boris (Re: -//////- ndKia). Questi riportarono alla mente del russo ricordi spiacevolissimi. Kai si mise le mani tra i capelli e cercò di scacciare quei pensieri, appoggiando la fronte alla porta. Altri gemiti si unirono a quelli di Rei e Boris (Re: Re: -//////- ndKia). Erano molto flebili, ma Kai li riconobbe all'istante. Li aveva sentiti tante volte, quando lui e Takao erano nel pieno del loro amore... e non li avrebbe dimenticati facilmente. Uscì dalla stanza, intenzionato a scoprirne di più. Perché Takao stava gemendo di piacere? Che combinava con Yuriy? Non si accorse nemmeno di aver accantonato i ricordi orrendi che lo avevano tormentato... Aprì la porta e osservò in silenzio ciò che accadeva nella stanza. Non era un bello spettacolo, almeno non per i suoi occhi. Takao era sdraiato sul letto, gli occhi chiusi, la bocca che emetteva gemiti eccitati... e Yuriy, semi-steso sul suo corpo, giocava con i suoi capezzoli (gli aveva sollevato la maglietta) tenendoli in bocca, sfiorandoli con la lingua, con le dita...
-N... no...- mormorò Kai, colto totalmente alla sprovvista. Takao spalancò gli occhi e lo vide.
-Kai!- disse, sollevandosi e sloggiando bruscamente Yuriy dal suo petto. Kai scosse la testa, mentre una lacrima gli bagnava le guance diafane.
-No...- ripetè. Poi scappò via, di corsa.
-KAI!- gridò Takao, alzandosi, rimettendo la maglietta come Dio (quale? ndKia_che resta sempre atea ùù) comanda e correndogli dietro. Afferrò il giubbotto e si catapultò fuori, sotto la pioggia, seguendo Kai che lo aveva seminato da un pezzo... Il suo bel russo correva molto veloce...

...

"Oh, cielo, Kai... dove sei, amore mio??" pensò Takao, correndo disperato per le vie della città (so che la città vuota mi sembrerà... se non torni tu... ndFiorello). "Ti giuro che... che... io non... non volevo farlo, Kai-chan, non volevo... è solo che... è tanto che non ricevo il tuo affetto e io... non sono riuscito a trattenermi... Dio, come mi dispiace... sono stato un idiota... perdonami, Kai... ti prego, amore mio..." Una lacrima gli bagnò il volto, mentre si fermò a chiedere a un signore alto, con un grosso cappello (O.O ndKia) se aveva visto...
-Un ragazzo un po' più alto di me, con i capelli argentei... la pelle chiara, gli occhi scarlatti... indossa una camicia grigia, larga...- L'uomo accennò un sorriso che, a dirla tutta, a Takao mise i brividi.
-Sì... ho visto un ragazzo del genere qualche giorno fa...- rispose.
-D'accordo, ma a me interessa sapere se l'ha visto oggi...-
-Mmm... fammi pensare... sì, l'ho visto dall'altra parte della città, o non era lui? Ma sì, vicino al molo... se vuoi posso accompagnarti...- un ghigno malefico gli si dipinse in volto, ma fortunatamente Takao si era già allontanato, ora chiedeva informazioni al panettiere...
-Se ho visto Kai oggi? Sì... è passato di qui circa cinque minuti fa... sembrava molto scosso, è successo qualcosa?- chiese il panettiere.
-Ehm... no, mi sa dire dove è andato?-
-Da quella parte... quando l'ho visto passare mi sono affacciato, poi, quando è arrivato all'altezza del macellaio, ha svoltato in quel vicolo... sono andato a vedere, aveva un'aria strana, ma non c'era...-
-Grazie...- disse il giapponese, correndo verso il vicolo indicatogli. Quando vi entrò, vide che era piuttosto lungo e stretto. Sentì il miagolio di un gatto. Questo gli riportò alla mente dei ricordi di un anno prima, quando Kai era fissato coi gatti (^^ ndKai). Mosse qualche passo e finalmente vide l'animale. Era seduto davanti a un ammasso di scatole e miagolava forte. Takao si avvicinò. Le scatole si mossero. Il giapponese fu tentato di scappare, ma cambiò idea quando vide una mano spuntare da quella montagna di cartone. Una mano conosciuta.
-Kai!- corse verso il corpo svenuto del compagno (compagno in tutti i sensi ùù ndKia) e lo sollevò. Kai era pallido, pallidissimo...
-Kai... ti prego, Kai, apri gli occhi...- Niente. Posò le labbra sulle sue. Fortunatamente respirava ancora... lentamente, faticosamente, in modo irregolare, ma respirava... Se lo caricò sulle spalle con un po' di difficoltà. I muscoli di Kai pesavano... A fatica riuscì a portarlo attraverso tutto il vicolo. Aveva notato che quella stradina era in corrispondenza con quella che sbucava di fronte casa sua. Normalmente ci avrebbe messo cinque minuti a coprire quella distanza, ma adesso aveva sulle spalle il corpo del suo ragazzo svenuto. In un quarto d'ora era a metà del secondo vicolo. Quando arrivò a casa, salire le scale fu un'altra faticaccia. Notò con piacere che Yuriy se n'era andato, ma, a giudicare dai gemiti, Boris era ancora lì (Re: Re: Re: -//////- ndKia). Fece sdraiare Kai sul loro letto (Re: che pucciosi *°* ndKia), lo coprì per benino e poi uscì dalla stanza. Si coprì gli occhi con una mano, mentre con l'altra spalancò la porta della camera di Rei (O//////O ndKia). La testa del cinese sbucò dai lenzuoli che avvolgevano lui e il suo amante.
-Takao! Ma sei impazzito??- esclamò Rei, arrossendo.
-Scusami Rei, è solo che... Kai sta male e io non so che fare! Sei tu lo specialista in queste cose!-
-Kai sta male? Voglio dire, peggio di ieri?-
-Idiota, male fisico! Si è ammalato, credo!- Non ebbe bisogno di aggiungere altro. Rei si alzò e indossò una vestaglia (e mi molli così?? ndBoris) (Il mio Kai è più importante ùù ndTaka) (quasi quasi mi rimetto co' Yuriy -__- ndBoris). Takao lo scortò nella sua camera.
-Cos'è successo?- chiese Rei in tono molto serio.
-Lui... è uscito così...-
-Senza giubbotto?? Ma è pazzo?-
-Non ne ha avuto il tempo...-
-Cosa??-
-Non è il momento per le spiegazioni, Rei! Vedi cosa devi fare, Kai sta male!!!- Takao era quasi in lacrime. Il cinese annuì. Prese un termometro e lo infilò in bocca a Kai, poi uscì dalla stanza. Takao mise la testa fuori.
-Dove vai?- chiese.
-A chiamare un'ambulanza. Credo che abbia qualcosa di più serio di una semplice influenza... tra due minuti togli il termometro- Takao annuì e si sedette accanto a Kai, osservandolo attentamente. Era davvero bello nonostante il pallore e le ferite sul viso... Gli scostò un ciuffo di capelli dalla fronte, in modo da poter ammirare appieno la sua bellezza. Sfilò dolcemente il termometro dalla bocca del ragazzo e lo guardò. Per poco non gli venne un colpo. In quell'istante entrò Rei, dicendo:
-L'ambulanza sarà qui tra poco... quanto ha di febbre?- Takao non riuscì a parlare. Così gli porse il termometro. Rei sgranò gli occhi quando vide la temperatura.
-Q... quaranta gradi??- esclamò. Takao annuì con le lacrime agli occhi. Rei urlò:
-HILARY, PROFESSORE! VENITE SUBITO QUI E PORTATE DEL GHIACCIO!- La testa di Boris fece capolino nella stanza.
-Rei-chan, che succede?- (è strano... ndKia) (Cosa? ndTutti) (Sentire Boris dire "Rei-chan". è strano... ndKia) chiese, entrando.
-Kai ha la febbre alta... me lo andresti a prendere tu un po' di ghiaccio, Bobby?- chiese Rei. Takao, se fosse stata un'occasione normale, sarebbe rimasto scioccato da quel nomignolo. Bobby??? (Sì, Bobby XDDD ndKia) Ma Bobby rispose con un:
-Ok, vado e torno-, come se farsi chiamare col nome di un cane fosse 'na cosa normalissima. E forse lo era. Non dimentichiamo che Rei è una sottospecie di gatto geneticamente modificato...
Hilary entrò nella stanza.
-Rei, che succede?- chiese la galli... ehm, Hilary (sono buona solo perché è una Fic semi-drammatica, non pensiate che abbia cambiato idea riguardo Hilary... ndKia).
-Kai sta male. L'hai portato il ghiaccio?- fece il cinese.
-E' andato il professore...- rispose Hilary, avvicinandosi cautamente al letto.
-Rei!- esclamò Boris, entrando -questo è tutto il ghiaccio che ho trovato...- e gli porse un sacchettino di plastica.
-Grazie, Bobby-chan...- disse il cinese.
-Bobby?!?- disse Hilary. Boris la ignorò, ma Takao notò che era leggermente arrossito. Rei gli porse il sacchetto col ghiaccio e Takao lo posò sulla fronte di Kai con delicatezza. Sentirono la sirena di un'ambulanza avvicinarsi. Un attimo dopo qualcuno bussare alla porta.
-Vado io- disse Hilary, uscendo dalla camera. Poco dopo rientrò, seguita da degli uomini in camice che sollevarono Kai con brusca dolcezza e lo portarono giù. Lo depositarono in fretta su una barella e lo spinsero nel ventre dell'ambulanza parcheggiata davanti alla casa.
-Uno di voi deve venire con lui...- disse uno dei medici. Ma Takao era già dentro.
-Facci sapere, Takao!- disse Rei. Il giapponese rispose:
-Appena mi diranno qualcosa vi chiamo... non preoccupatevi...-
-Vedrai che Kai starà presto meglio!- lo rincuorò Hilary. Lui annuì, ma in fondo al cuore sapeva che una cosa del genere sarebbe stata piuttosto difficile... Strinse una mano di Kai e sussurrò:
-Stringi i denti, Kai-chan...-

...

Takao era seduto appena fuori la sala operatoria o una cosa del genere. Si fissava le mani... la persona cui Kai era stato affidato era un'ottimo medico. Il suo russino gliene parlava spesso perché era lo stesso medico che lo curava quando era piccolino, quindi era una persona fidata che conosceva il paziente. Dunque, Takao era lì seduto quando una voce lo fece voltare (ora la Blue mi ammazza ^^''''' ndKia).
-Takaaaaaaaaaaaaoooo!!!!- esclamò Yuya (>.>** ndBlue) (^^'''' ndKia_che scappa più veloce che può), andando verso di lui.
-Yuya!- disse Takao, stupito di vederlo, alzandosi.
-Come sta Kai?- chiese il ragazzo, raggiungendolo.
-Non lo so... lo stanno ancora visitando...-
-Oh... be', allora posso aspettare con te?-
-Certo...- disse Takao, tornando a sedersi. Yuya gli era simpatico. In un primo momento credeva che volesse portargli via Kai, ma poi aveva capito che non c'era nulla da temere da quel ragazzino appassionato di Bey Blade e del suo ragazzo (di Takao, quindi Kai).
Qualche minuto dopo, il dottor Kenskij (come t'è uscito non saprei... ndKai) (assomiglia un po' al mio cognome... ndAleksander Kerenskij) (^^' in effetti stavo studiando la rivoluzione russa... ndKia) uscì dalla sala dove c'era Kai.
-Kinomiya?- chiese a Takao. Questi si alzò e si avvicinò al medico che lo condusse in un ufficio dall'altra parte della sala, lontano da orecchie indiscrete e sotto lo sguardo attento e preoccupato di Yuya.
-Come sta Kai?- chiese il giapponese, ansioso, sedendosi di fronte all'uomo. Il dottore sospirò.
-Kai... quel caro ragazzo... me lo ricordo da bambino...- Takao voleva sapere come stava Kai, non gli interessavano i ricordi di un medico russo! -Suo nonno lo portava spesso da me... era un bambino straordinario, si riprendeva velocemente da qualunque malattia contraesse...- Takao fu rincuorato da quell'informazione.
-Sì, ma... come sta adesso?- chiese.
-Be'... non è nella sua forma migliore, signor Kinomiya...-
-Mi chiami pure Takao...-
-...Takao... ha preso una brutta polmonite... gli è già capitato, soprattutto quando era in Russia, ma guariva dopo pochi giorni... certo, però... nelle condizioni in cui è ora...-
-In che condizioni è?- chiese Takao, allarmato. Il dottore lo fissò intensamente con i suoi occhi azzurri come ghiaccio.
-Non te l'ha detto?-
-Cosa?-
-Mmm... sì, è tipico di Kai...-
-Dottore, ma di che sta parlando?-
-Per caso, negli ultimi giorni, Kai ha avuto un comportamento... come dire... strano?-
-Sì... è rimasto sempre chiuso in camera, al buio... non parlava con nessuno, neanche con me... non ha mangiato quasi nulla... poi... di solito si dipinge delle strisce blu sulle guance, ma tre giorni fa se l'è cancellate... credo che per lui fossero un simbolo di forza o una cosa del genere... ma perché, dottore, cosa è successo?-
-Be', Takao... credo sia inutile nascondertelo... sul suo corpo abbiamo trovato numerossissime ferite e... ho ragione di credere che... insomma... che sia stato vittima di violenze sessuali...- Takao lo fissò a occhi sbarrati.
-Vuol dire che... lo hanno stuprato??- sussurrò. Il dottore annuì lentamente. Il giapponese sentì gli occhi gonfiarsi di lacrime. Non poteva essere... il suo Kai... era successo tre giorni prima, quando si era assentato per quattro ore... ma perché non l'aveva detto? Perché non ne aveva parlato con nessuno? Avrebbe potuto consolarlo... ecco il perché del suo comportamento strano... era ancora scioccato da ciò che era stato costretto a subire...
-K... Kai...- balbettò.
-Mi dispiace, Takao...-
-Ma questo... questo come può influire su... sulla sua guarigione? Insomma, è successo tre giorni fa...-
-Penso, e credo che sarai d'accordo con me, che Kai abbia preso la polmonite... tre giorni fa, quando lo hanno... violentato... Poi in questi giorni ha covato la malattia... sarebbe guarito ma... ha perso molto sangue e siccome non ha mangiato il sangue non si è rinnovato... perciò è svenuto...-
-Quindi... è tutta colpa dello... della violenza che ha subìto?-
-Direi di sì...-
-Ma come sta? Crede che si possa riprendere?-
-Be'... te l'ho detto, è sempre stato un ragazzo molto forte... ma ora è ancora privo di sensi... se non si risveglia entro domani... insomma, Takao, potrebbe essere caduto in coma...- Takao strinse i pugni sulle ginocchia.
-Posso... posso andare a trovarlo? Posso vederlo?- chiese, con voce tremante.
-Ma certo... anzi è meglio... parlagli, spingilo a svegliarsi...-
-La ringrazio... arrivederci, dottore...-
-Arrivederci, Takao...-
Il giapponese uscì dalla stanza lentamente. Yuya lo raggiunse.
-Allora?-
-Lui... lo... lo hanno... lo hanno... l'hanno violentato, Yuya!- disse Takao, tra i singhiozzi. Yuya lo fissò, incredulo.
-Po... possiamo andare da lui?- balbettò. Takao annuì ed entrò nella sala dove c'era il suo Kai. Il russo era steso su un letto, aveva un'aria serena... ma era pallido... L'unico rumore era il "bip" dell'elettrocardiogramma, che segnalava la presenza di battito cardiaco nel corpo di Kai. Takao si sedette accanto a lui e lo prese per mano. Il battito di Kai accellerò leggermente. Il giapponese abbozzò un sorrisino. Yuya si accomodò di fronte a lui e fissò il suo eroe, Kai.
Non riusciva a credere che qualcuno avesse potuto fare una cosa del genere a quel ragazzo così angelico...
Erano esattamente le stesse cose che pensava Takao...
*Bip...*
-Kai...- sussurrò Takao. -Mi senti, Kai-chan?-
Niente.
*Bip...*
-Kai... sono Yuya...-
Silenzio...
*Bip...*
-Come stai?- chiese Takao.
Nessuna risposta.
*Bip...*
-Siamo preoccupati per te, Kai- disse Yuya.
...
*Bip...*
-...Per favore, Kai, apri gli occhi...- sussurrò Takao.
Nothing.
*Bip...*
-Non posso vederti in questo stato, Kai-chan... lo capisci?- disse Takao, mentre una lacrimuccia gli scendeva dagli occhi.
...
*Bip...*
-Kai...- gemette il giapponese. La sua lacrima cadde sulla mano del russo.
Ma Kai non diede risposta.
*Bip... bip...*
-Kai... eddai, svegliati!- disse Yuya, speranzoso. Il battito di Kai s'era fatto più veloce!
Ma niente...
*Bip...*
-...Kai-chan...- sussurrò Takao. Il battito era tornato normale...
Kai non si mosse...
*Bip...*
Takao si accasciò sul suo petto e cominciò a piangere. Yuya chinò il capo e uscì dalla stanza. Meglio lasciarli soli...

...

Takao si addormentò.
Fece un sogno strano. Vide Kai, stava correndo. Sembrava spaventato. Un uomo gli correva dietro... era alto, grande, grosso... con un cappello che gli copriva gli occhi... Con un balzo, atterrò su Kai. Il ragazzo lanciò un grido. Poi il buio. Sentiva solo dei gemiti, dei gemiti e ogni tanto un sussurro spaventato.
"N... no... basta..." diceva Kai. "Basta, per favore!" ripeteva... ma l'uomo non lo lasciava. Kai urlò, chiese aiuto. Ma il suo grido si spense un attimo dopo. I gemiti dell'uomo si fecero più forti. Kai non parlava più... E, a un tratto, l'uomo urlò. Di dolore. Ruggì qualcosa, poi silenzio. Un urlo di Kai squarciò il buio. Che stava succedendo?? Altre grida, il rumore come di una frusta... Kai... che gli stava facendo? E poi un ultimo grido di Kai. E un sussurro che giunse alle orecchie di Takao come se Kai fosse stato lì, accanto a lui...
"Takao... amore mio..."

Takao spalancò gli occhi e si rese conto di averli colmi di lacrime. Quel sogno era... così reale... forse aveva sognato ciò che era successo realmente a Kai... Sentì qualcuno carezzargli i capelli. Pensò che fosse Yuya e sussurrò:
-Yuya... sei tu?-
-Scusami, Taky, non volevo svegliarti...- mormorò la voce dolce e pacata di Kai, interrompendo la carezza. Takao alzò la testa. Era sveglio... il suo Kai era sveglio, aveva gli occhi aperti!
-K... Kai-chan!- singhiozzò. Kai sorrise. Delle lacrime di gioia rigarono il volto di Takao. Il sorriso del russo si affievolì.
-Perché piangi?- chiese dolcemente.
-Piango di gioia, Kai... sono felice...- rispose Takao. Kai sorrise di nuovo e gli asciugò le lacrime con un dito.
-Non piangere... anche se sei felice... non piangere mai...-
-Kai... amore mio... mi ero... mi ero spaventato tantissimo...-
-Mi dispiace...- disse Kai. Takao scosse la testa.
-Sono io a dovermi scusare... sono stato un idiota con Yuriy... mi dispiace, scusami...- Kai non rispose. Lo strinse forte a sé e sussurrò:
-Ti ho perdonato ancora prima di rendermi conto di ciò che accadeva, cucciolo mio...-
-Grazie... prometto che non lo farò più...- Kai gli lasciò un bacio sui capelli scuri.
-Kai...?- sussurrò Takao, sciogliendo l'abbraccio.
-Mh?-
-Perché non me l'hai detto?-
-Cosa non ti ho detto?- gli fece eco Kai, stupito.
-Di... di... di come ti sei fatto quelle ferite...- Takao distolse lo sguardo dai begli occhi del suo ragazzo.
-Come lo sai? Ah, no, non dirmelo... il dottor Kenskij...- Takao annuì. Kai trasse un profondo sospiro.
-Non volevo che... che ti preoccupassi...- disse infine.
-Ma... ma mi sono preoccupato ancora di più vedendoti in quello stato e senza sapere cosa avevi! Ti confesso che ho pensato che... che...-
-Che?- fece Kai, guardandolo negli occhi.
-Ho pensato che non mi amassi più, ecco!- disse Takao. L'aveva detto. Glielo aveva confessato...
-Takao... ma come t'è passata per la mente un'idea simile, eh?- chiese Kai, sollevandogli il viso. Takao stava per piangere di nuovo.
-Io... Kai tu... non lo so... so solo che in quei giorni ero distrutto perché... be', tu sei... sei tutta la mia vita, Kai, non posso vivere senza di te e...- si zittì. Kai lo aveva avvicinato a sé e ora lo stava baciando. Un bacio dolce, silenzioso... Quel bacio significava tanto per Takao.
Ti amo.
Mi sei mancato.
Ti amerò per sempre...
Grazie di esistere...
Non lasciarmi mai...
Ma Kai non aveva intenzione di lasciarlo, non l'avrebbe fatto... mai... perché sapeva che Takao non poteva vivere senza di lui... e lo stesso valeva per Kai... erano complementari tra di loro... ognuno la ragione di vita dell'altro... e questo andava bene a entrambi... Takao si allontanò un po' da Kai, che gli sorrise. Un sorriso dolcissimo...
-Ti amo- sussurrò il russo, senza smettere di sorridere.
-Anch'io ti amo, Kai... tantissimo...- disse Takao. Kai appoggiò la propria fronte su quella del giapponese, regalandogli uno dei suoi sguardi più dolci.
-Takao- sussurrò Kai in tono serio, tono che fece preoccupare un po' il giapponese. -Se... se dovessi andarmene... no, non interrompermi, ti prego...- Takao aveva aperto la bocca. Non ascoltò le ultime parole di Kai e disse:
-Non te ne andrai, Kai. Non te lo permetterò- Kai lo ignorò, nonostante il suo cuore gli stesse gridando di dire "hai ragione, Takao. Ti prometto che non me ne andrò..." Mise a tacere quel muscolo e diede spazio al cervello, alla logica.
-Taky... se dovessi andarmene, ti prego... non dimenticarmi... ma... ma non vivere nemmeno nel dolore... la vita è unica, non voglio che tu la sprechi vivendo nei ricordi dei momenti passati con me. Capisci cosa intendo?-
-Non ti dimenticherò mai...-
-Ogni tanto... disputa un incontro di Bey pensando un po' a me... mi basta anche una volta l'anno...-
-Kai...-
-E... riguardati... fa' il bravo cucciolotto, ok?-
-O... ok...-
-Ah... e non fidarti mai degli sconosciuti...- Kai, detto questo, abbozzò un sorriso. Takao fece altrettanto.
-...Ti amo, Takao... ti amerò per sempre... e anche se non mi potrai vedere... io veglierò su di te per sempre, te lo giuro, mio piccolo cucciolo...- abbracciò forte Takao e sentì le calde lacrime del giapponese bagnargli le guance, unendosi alle sue...
-Ti amo, Kai, sarà così per tutta l'eternità...- sussurrò Takao, tra i singhiozzi. Kai mosse la testa in segno affermativo.
-Te lo prometto...- dissero assieme. Kai sorrise. Takao si allontanò appena da lui. Il russo posò le sue fresche labbra su quelle calde di Takao. Un attimo dopo...
-KAI!-
...Svenne...
Yuya entrò di corsa nella stanza, seguito dal dottor Kenskij.
-Takao!- esclamò il ragazzo -Che succede?-
-K... Kai...- singhiozzò Takao. Il dottore esaminò i numerosi e complicatissimi macchinari tutt'attorno a Kai. Fino a poco prima bippavano continuamente. Ora erano stranamente e lugubremente silenziosi. Le mani gli ricaddero lungo i fianchi, penzolanti. Takao lo fissò. In quel momento aveva un'aria tristissima... lentamente il medico si voltò verso Takao e Yuya. Il moretto ebbe l'impressione di vedere una lacrima solcare il viso del dottore e poi sparire nella barba cespugliosa...
-D... dottore...?- sussurrò Yuya, rompendo il pesantissimo silenzio che si era venuto a creare. Takao però aveva capito. Non ebbe bisogno di Kenskij per comprendere. Gli cadde il mondo addosso. Kai... il suo Kai... il suo sole, la sua ragione di vita... se n'era andato via... per sempre...


Con il sorriso sulle labbra
sei andato via,
sei andato via da me.
Mi hai lasciato in questo freddo mondo
senza il tuo calore a riscaldarmi.
Non sono solo.
Non sono mai stato solo.
Non sarò mai più solo.
Il tuo ricordo mi accompagnerà sempre e per sempre.
E spero che per te sia lo stesso.
Mi hai detto di non vivere nel tuo ricordo.
Ma per me è impossibile.
Perché ti ho amato.
Perché ti amo.
E perché ti amerò per sempre.
Il tuo corpo ora giace
immobile
qui davanti a me.
Sotto la terra fredda.
Al buio.
E non potrò più vederti.
E non potrai più vivere.
E non potrai più essere con me.
E il tuo calore non mi riscalderà mai più.
E la tua luce non mi irradierà più.
E il tuo amore... non lo sentirò più.
E i tuoi occhi non incroceranno più i miei.
E il tuo sguardo non sarà mai più mio.
E le tue braccia non mi circonderanno più il corpo, non mi stringeranno più a te.
E non ci sarai più tu a proteggermi.
Perché la tua stella ora è spenta.
Ma ci sarà la tua immagine nella mia mente.
La mia fantasia ti darà nuova vita.
Vivrai in me, con me, per sempre...
E il tuo calore mi riscalderà nelle notti fredde.
La tua luce mi illuminerà il cammino.
Il tuo amore sarà chiuso nel mio cuore.
I tuoi occhi guarderanno il mondo attraverso i miei.
Il tuo sguardo tornerà a riflettere la tua anima nei miei pensieri.
Le tue braccia mi stringeranno ancora, mi abbraccerai di nuovo.
E il tuo ricordo mi proteggerà dal mondo.
Perché la tua stella ora splende in me.


OWARI



Data commento: 27 aprile 2005, non so quanti secoli dopo il completamento della FF

Commento: Beh? Che ve ne pare? Ok, è un po' drammatica (poco poco =.= ndKai) (credevo fossi morto! °O° ndZeo) (sto scrivendo dal Paradiso, infatti... ndKai) (Daaavvero? Avrei scommesso inferno, visto il tipo ^-^ ndZeo) (Ti ci mando io all'inferno! >< ndKai_'ncazzeto come Papy Ultras ^^) ma a me piace, forse quella che preferisco tra le mie Fic ^-^ La trama è molto semplice, forse anche troppo, all'inizio avevo pensato di far risvegliare Kai e far finire tutto a tarallucci e vino (battuta di mia (c) U.U ndPaola), ma poi mi son detta "cacchio, è troppo banale!" così ho deciso di farlo morire (=_= ndKai) ^^''' mi sta a guarda' storto ^^''' Dunque non mi ricordo né come né quando l'ho scritta, è successo troppo tempo fa, non mi ricordo nemmeno se è stata fatta in una sola giornata Oo sta di certo che l'ispirazione l'ho avuta nei sogni, come di mio solito ^^ Beh a tutti quelli che sono riusciti a sopravvivere fin qui chiedo solo di commentare, mi farebbe molto piacere^^ se poi sono commentini positivi ancora meglio** Vi ringrazio e alla prossima fic! (speriamo di no!! ndLettore) (ietta le corna! ndAltroLettore)

 
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