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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DUE OCCHI PIÙ AZZURRI DEL CIELO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: geakristh galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/05/2005 21:39:32

ciao!!! questa breve storia l`ho scritta un po` di tempo fa, ditemi che ne pensate! un ragazzo stanco della sua vita, in un giorno di pioggia...
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Due occhi più azzurri del cielo

Quando entrai nel locale la musica mi investì sparata dagli altoparlanti a tutto volume . “Come farò a parlare con lei?” mi chiesi mentre mi guardavo intorno, cercando scorgere il suo volto.
Tutto è cominciato circa una settimana fa. Ero nel parco, come mio solito, a guardare i bambini che giocavano. Hanno un’energia incredibile, i bambini. Ad un tratto, però, il cielo fu oscurato un nuvolose grigio. Cominciò a piovere. “Strano” pensai “fino ad un attimo fa era una bellissima giornata”. Neanche le previsioni avevano avvertito di un temporale, perché temporale era, anche se io non ci credo molto, una la indovinano e due no. Fatto sta che in poco tempo il parco era deserto, oltre me ovviamente. Non avevo voglia di rientrare in casa, se casa si può definire quel piccolo appartamento preso in affitto in cui vivo. C’è sempre puzza di gatto lì, gatto che la vecchia MrsTeitt lasciava sempre girare libero per il condominio. Così decisi di rimanere, tanto ero già completamente bagnato… non so con precisione quanto rimasi lì, avevo perso la cognizione del tempo. Sapevo solo che finalmente ero felice. Potrà sembrare strano, ma era così. Finalmente potevo essere me stesso, dimentico di tutti i miei problemi. Era un po’ come tornare bambino. Respirai l’aria a pieni polmoni. Ed ancora una, e un’altra volta. Ero libero. Libero dalle catene della vita, finalmente. Scaricai in un attimo la tensione accumulata in anni di finti sorrisi, in anni di una vita vissuta solo a metà…
Quello che successe dopo resta tutt’ora confuso nella mia mente. Una musica riempì l’aria. Era una musica dolce, e poco dopo me ne accorsi, cantata da una voce paradisiaca. Fu un attimo: la vidi. Il corpo esile, i capelli biondi mossi dal vento, la pelle lattea. Tutto di lei sembrava appartenere ad un angelo. Teneva gli occhi chiusi e continuava a cantare, apparentemente senza che si fosse accorta di me. Indossava una semplice vestina bianca, molto estiva, corta fino alle ginocchia. I piedi erano lasciati nudi e polsi e caviglie erano ornati da braccialetti. Inoltre, la pioggia che le rimbalzava addosso, creando un’aura attorno al corpicino, contribuiva a farla sembrare un sogno. Pensai che non dovesse avere più di una quindicina d’anni. Fu allora che notai una cosa: nonostante si trovasse sotto la pioggia, non era minimamente bagnata, né i suoi piccoli piedi erano sporchi del fango che ricopriva tutto il parco. I miei pensieri furono però interrotti. Aprì di scatto gli occhi e vedendomi scappò via. Anzi, non scappò, più che altro si volatilizzò. Infatti dopo avermi dato le spalle, corse qualche passo e poi scomparve. Scomparsa. Come era arrivata era scomparsa. Nel più fitto dei misteri, in un soffio di vento. Svenni. L’ultimo ricordo che ho di quel posto sono due occhi più azzurri del cielo che mi fissavano, poi, il vuoto.
Mi sono risvegliato questa mattina. Ad una prima impressione quello che ho vissuto potrà sembrare solo un sogno, ma io sono sicuro che non è così. Come sono sicuro che è stata lei a far piovere quel pomeriggio. Avevo bisogno di vederla e, non so come, sapevo che qua l’avrei potuta trovare.
È da più di un’ora che la sto cercando tra la folla che riempie il locale, ma non c’è niente in questo posto che mi ricordi anche solo lontanamente il mio angelo. Ho un disperato bisogno di parlarle, di sapere il suo nome. Ma a quanto pare, qui lei non c’è. Ho chiesto al barista, dice che qui non c’è nessuno che corrisponda alla mia descrizione. Lo ha detto con un po’ troppa ironia per i miei gusti, ma ho altro a cui pensare al momento. Me ne vado, un po’ deluso, ma sicuro che un giorno o l’altro la rivedrò!

Quello che però lui non sapeva, era che in quel momento due occhi più azzurri del cielo, lo fissavano, mentre un sorrisino comparve sul volto angelici di lei che spariva dalla sua vita. Ma… la vita sarà la fine di tutto? La parola vita è sinonimo di “per sempre”? Forse…




 
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