MA TI SEI COMPRATO LA PATENTE?
- Capitolo 1° -
Tom Becker. Ventisei anni. Laureato a pieni voti in architettura. faceva pratica in uno studio da circa sei mesi. Stava uscendo con la macchina dal garage quando una Honda CR-V nera gli tagliò la strada e gli fracassò la fiancata sinistra della sua Classe A grigia metallizzata.
"Porca miseria!" disse ad alta voce massaggiandosi il braccio sinistro che aveva urtato contro qualcosa.
Si vide costretto ad uscire a destra visto che le due macchine erano praticamente incastrate l'una dentro l'altra.
Il gran fumo lì per lì lo lasciò perplesso poi si ricordò "E' l'airbag... solo l'airbag!" si rassicurò tentando di uscire senza farsi soffocare appunto dagli airbag esplosi all'istante.
Si ritrovò a strisciare sui sedili e dopo un paio di minuti riuscì ad uscire.
Intanto il ragazzo che era sull'altra macchina si era precipitato a soccorrerlo.
"Ehi, ti sei fatto male?!" chiese all'armata una voce fin troppo familiare a Tom. SOlo una persona era capace di guidare in quel modo per poi fare una domanda così idiotamente banale!!
"Callaghan?" chiese ancora mezzo incastrato nella macchina.
"TOM! Mi dispiiiiiiiace!" disse riconoscendo all'istante il compagno d'avventure di tempo prima.
"Aiutami ad uscire sono incas...incastraaaaaaaah" Philip Callaghan con i suoi modini delicati aiutò Tom ad uscire tirandolo per le braccia. Becker si ritrovò in ginocchio sull'asfalto.
"Grahaaahzie..."! cercò di dire Tom indolenzito più che mai.
"Ti sei fatto male?!" chiese Callaghan preoccupato inginocchiandosi affianco all'amico che se ne stava seduto a gambe incrociate vicino alla sua macchina... o meglio vicino a quello che restava... della sua macchina.
"N-no... sto abbastanza bene..." disse rialzandosi e tenendosi stretta la spalla sinistra.
"Philip te l'avevo detto di stare attento!" si lamentò una giovane brunettina.
Callaghan la guardò arrossendo "Mi dispiace sul serio... avverto l'assicurazione"
"Guarda un po' chi c'è? Jenny!" Tom la riconobbe subito.
Era la ragazza per cui Philip si era distrutto per mesi, per anni.
"Ciao Tom! Mi dispiace da morire! Non capisco come abbia fatto a prendere la patente!" cercò di giustificare il suo ragazzo e lo rimproverò con lo sguardo mentre lui si era allontanato per cercare il cellulare.
"Lascia perdere Philip, la sistemiamo dopo la questione delle macchine..." disse Tom "Piuttosto è meglio che avverta lo studio..." disse cercandosi il telefonino nelle tasche della giacca il cellulare che ovviamente era in macchina.
"Senti è meglio che tu vada a farti vedere quel braccio e quella spalla..." disse Philip riavvicinandosi all'amico.
"Ma no, sono in perfetta forma!" disse continuando a massaggiarsi il braccio.
"No, ti prego fallo per me! Non sopporterei di aver rovinato il braccio alla miglior matita che questa città possa vantare!" disse Jenny riferendosi alla sua promettente carriere di architetto.
Tom arrossì leggermente.
"E va bene..." disse.
"Ti accompagnamo. così starò più tranquillo anch'io!" disse Philip ancora mortificato.
Tom rise "Allora è così che si salutano i vecchi commilitoni?! Dimmi una cosa: La patente quanto l'hai pagata?"
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