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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: LOVING ME SOFTLY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: mandysweetlove galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/09/2002 10:11:54

luna ha un conto in sospeso in giappone, cristal in siberia. le loro strade si sarebbero intrecciate, ma non sempre le cose vanno come si vorrebbe...
 
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ABRAME LUNA
- Capitolo 1° -

Loving me softly




Capitolo 1: Abrame Luna

Luna scostò delicatamente le tendine della lussuosa limousine e guardò fuori: buio completo, ma nonostante questo poteva scorgere chiaramente il paesaggio intorno a lei. Aveva trascorso infanzia ed adolescenza in Siberia, per l'addestramento; ed era piuttosto abituata al buio. Accanto a lei, Lady Isabel sedeva composta e la guardava con gentilezza " va tutto bene, Luna? Scommetto che sei molto stanca per il viaggio..."; la ragazza annuì e tornò ai suoi pensieri. Lady Isabel... la disprezzava! Così schizzinosa, prepotente e presuntuosa...ma tu guarda che razza di cugina si doveva sorbire!! Lei, Luna era più grande di lei di due anni circa, quindi ne aveva ventuno; ma nonostante questo era decisamente molto matura per la sua età. A dire la verità qualcuno avrebbe potuto giudicarla il contrario, ma solo chi non la conosceva bene. Per un breve periodo erano cresciute insieme come sorelle, solo che erano completamente differenti in tutto: Isabel era l'acqua cheta, l'agnellino, la principessina; mentre lei invece la bastian contraria, la ribelle, l'insolente. Alman di Thule le amava entrambe come fossero sue figlie, certo, ma aveva una chiara predilezione per Isabel, sempre pronta a fare la lecchina pur di ottenere qualcosa in cambio. I genitori di Luna erano morti in un incidente come quelli di Isabel ; lei non aveva altro posto dove andare, ma avrebbe sicuramente preferito un orfanotrofio o cose del genere.... Volevano che lei e la cugina si vestissero allo stesso modo, che avessero gli stessi capelli, lo stesso modo di comportarsi, gli stessi interessi.... Per Isabel era facile ubbidire come una schiavetta se ne otteneva qualcosa, ma Luna no, lei non ci stava: aveva la sua personalità ed era decisa a mostrarla! Era bella, Luna: così regale nel portamento in qualsiasi occasione.Possedeva capelli ed occhi d'oro sfavillante, così intenso da far sfigurare le armature dei cavalieri d'oro e così abbagliante da far diventare verde d'invidia perfino il sole . Aveva un fisico atletico ed armonioso, forme del sud con colori ed altezza nordica. Era indubbiamente "più" bella di Lady Isabel. La sua bellezza però era totalmente diversa da quella dell'odiata cugina: a prima vista sembrava solo una bambola; una biondina tutta curve e niente cervello; niente di più sbagliato. Era forte, arrogante, e la sua bellezza consisteva proprio in quella vena di decisione ed presunzione che le attraversava lo sguardo. Aveva sempre dimostrato una passione per il combattimento, soprattutto per il karatè ed il kickboxing; inutile dire che in casa sua tutti erano contrari, e non avrebbero mai voluto che la loro piccolina si dedicasse a certe attività. Fu allora che Luna decise di andarsene; decise di partire per la Siberia il più lontano possibile dal Giappone. La incontrò Acquarius, cavaliere d'oro dell' acquario e gli chiese di allenarla. Perché come diceva sempre il più grande piacere della vita è fare ciò che la gente ti dice di non fare; a quel tempo sia lei che il cavaliere avevano solo undici anni. Senza capirlo si intesero subito: lui ordinava e a volte lei obbediva, perché quasi sempre trovava qualcosa da ridire, oppure lo faceva solo per divertimento, e allora iniziavano a litigare. Acquarius nonostante le difficoltà che gli creava non accennò mai a lasciarla per conto suo, da parte sua Luna non si pentiva mai quando gli rispondeva indietro e non succedeva nemmeno che gli dicesse "per favore continua ad allenarmi anche se sono così". Questo non vuol dire che non fosse capace di ammettere i suoi errori: quando sbagliava se ne rendeva conto e chiedeva scusa. Ma solo se sbagliava *davvero *.... Acquarius doveva allenare sia lei che il maestro dei ghiacci, ma non era mai capitato che lo sentisse lamentarsi; un po' perché lei non doveva diventare una sacerdotessa guerriera, un po' perché era un uomo davvero virtuoso. Lo ammirava.... Lei ammirava qualcuno.... Sarebbe rimasta in Siberia con lui, anche se spesso veniva richiamato al santuario; ma poi data la morte di Alman, non poteva lasciare Isabel. A volte sono talmente buona che divento stupida!! Si disse ridacchiando sarcasticamente mentre la macchina parcheggiava e lo choiffer le apriva lo sportello questa reggia non è il mio posto!! Almeno avrebbe avuto Acquarius a calmare i suoi bollenti spiriti; era l'unico che fosse mai riuscito a domarla. Il migliore amico che potesse trovare....

Entrò in camera sua e richiuse la porta dietro di sé con un tonfo. Bleah, tutto esattamente come l'aveva lasciato!! Detestava certe scenette smielate da film drammatico/romantico! Ancora i peluche sul letto, i fumetti, i cd con le canzonette dei cartoni.... Puah! Disgustosamente melodrammatico! Buttò malamente il borsone sul letto, prese le foto di lei da bambina e le stracciò una ad una: aveva sempre detestato essere fotografata, se poi l'avevano fatto senza chiederle il permesso c'era ancora più gusto nel stracciarle! E poi non le piaceva ricordare la disgustosa infanzia che aveva passato a Nuova Luxor con Isabel, il vecchio bacucco, il servitore scimmione - pure - scemo e qualche bambino idiota intento a passare il suo tempo piangendo i genitori o la libertà! Aveva sempre provato repulsione nei confronti di quei bambini strappati alla famiglia e rinchiusi in quella prigione dorata; eppure si sarebbe dovuta dispiacere! Era proprio senza cuore.... Ma che cavolo diceva? Aveva fin troppo cuore! Le sarebbe piaciuto veramente tanto essere crudele e spietata come la morte, invece era fin troppo premurosa nei confronti di una cagna come la sua cuginetta che nel cranio aveva solo vermi viziati e fradici. Si lasciò cadere sbuffando sul letto e scoprì di sprofondarci come nelle sabbie mobili; ormai si era abituata a dormire su una brandina scomoda, non si ricordava quanto fosse morbido un materasso.... Bleah! Quella notte non sarebbe riuscita a dormire! Scivolò pigramente giù dal letto e si mise a frugare nel primo cassetto del suo comodino per vedere se c'èra ancora il suo diario, quando sentì bussare alla porta
- Avanti...- sibilò svogliatamente continuando a scavare sempre più in fondo fra le sue cianfrusaglie. Entrò Mylock
- Signorina Luna la informo che giù qualcuno la sta aspettando...
- Mm...scendo subito...ora vai!- il servitore - scimmione - pure - scemo se ne andò richiudendo la porta lasciandola alle sue operazioni di ricerca. Finalmente dopo aver smosso tonnellate di fogli di carta trovò il tanto agognato libricino azzurro contenente ciò che di più prezioso aveva e lo posò sul letto; prese tutti i fogliettini impiastricciati che aveva nel cassetto e li infilò per bene nel cestino della spazzatura a far compagnia alle foto stracciate. Poi si diede una lisciata ai capelli e scese giù.


Acquarius era sempre stato strano. L'unico uomo di cui non avesse mai capito le vere intenzioni. Ma nonostante questo lo ammirava. Lo aveva sempre ammirato. Quando aveva fatto sprofondare sua madre nella zona più buia e profonda del mare di Siberia, quando sarebbe arrivato addirittura ad ucciderlo pur di proteggerlo, e perfino ora che si comportava in modo così assurdo. Non che in lui non avesse mai notato una vena di particolarità, ma a volte sembrava di sconfinare nell'anormale; certo, non aveva mai fatto niente che potesse ferirlo, e se l'aveva fatto era solo per il suo bene, per togliergli l'unico punto debole, che guarda caso era l'unica ragione per cui potesse continuare a vivere felice. Sua madre...l'acqua aveva conservato integra la sua bellezza eterea e selvaggia, neanche con la morte lo splendore l'aveva abbandonata. Quante volte aveva pianto nell'osservarla mentre giaceva nel suo sonno eterno! Se il suo corpo si fosse decomposto sarebbe stato molto meglio! Vederla sempre così bella gli faceva quasi credere che stesse solo dormendo e che prima o poi si sarebbe svegliata. A volte lo pensava davvero.... Acquarius aveva fatto bene a farla diventare irraggiungibile! Se avesse continuato così, Cristal sicuramente sarebbe diventato pazzo. Ma questo non centrava col farlo scappare da casa sua come fosse ricercato per installarsi a casa di Atena ad un'ora relativamente tarda, e senza una ragione precisa! O meglio una ragione c'era, ma lui ancora non la conosceva...quando aveva cercato di chiederglielo Acquarius aveva risposto solamente "Una cosa che credo ti servirà di lezione". Strano. Che diavolo stava macchinando adesso? Che diavolo ci faceva la in mezzo a tutto quel lusso lui che avrebbe di gran lunga preferito il disordine di casa sua?! Dal canto suo, Acquarius non si scomponeva: ritto in piedi, sguardo fisso in avanti, le mani dietro la schiena ed un leggero tremore che gli scuoteva le spalle. Sogghignò ai suoi compagni che non avevano più misteri di cui preoccuparsi e si dondolò un po' sulle gambe, quando la sua attenzione venne catturata da una figura che si avvicinava. Alta, busto lungo e dritto "come un giglio" , slanciata, sinuosa e regale nel portamento. Il passo sicuro lasciava trapelare pieno controllo della situazione, i capelli lunghi un po' più in giù delle spalle richiamavano a toni la luce smagliante del sole. Ma la cosa che più lo colpì furono gli occhi: oro puro. Confondibile con quello dell'armatura del suo compagno li a fianco, ma con qualcosa di percepibile solo attraverso i sensi. Li fissava con decisione lasciando scintillare le luminose iridi, le quali sembravano diramate da tanti piccoli lampi infuocati, ma non di colore, di arroganza. Nequitosa ma purissima. Un'insana impertinenza...ecco cosa vi trovava. Se da lontano pareva la degna erede di Isabel, da vicino si poteva definire l'eterna rivale! Bella...bellissima, una visione davvero angelica ma demoniaca al tempo stesso. Cristal notò che perfino Acquarius ne era rimasto sconvolto. Ammirava i fulgidi raggi che le accarezzavano la pelle, e le pozze dorate della ragazza come se fosse stata una dea. In effetti lo sembrava, e non solo per l'altezza che la elevava al di sopra degli altri, ma anche per la sfrontata eleganza e lo spietato fascino che esibiva; non accennò ad un sorriso, ma sembrò contenta della presenza del cavaliere d'oro, tanto che lo abbracciò di slancio.

- Acquarius mi sei mancato!- berciò festosa alzando la sua voce acuta e melodiosa. "Come il canto di una sirena" pensò il cavaliere del cigno estasiato ma anche stupito nel vedere il suo maestro in tali atteggiamenti
- Anche tu piccola mia...-. E fu lo shock totale!! Non solo l'aveva abbracciata sollevandola per i fianchi, ma le dava addirittura della "piccola mia"! Proprio Acquarius sempre così virtuoso...O era impazzito, o lei era...
- Ti presento Cristal cavaliere del cigno...
- Ah, è lui l'allievo del maestro dei ghiacci?
- Si, quello che ho allenato io...- Luna si rivolse a lui per la prima volta e gli tese la mano
- Sono Luna, piacere
- C - Cristal...piacere...-. Lo mise parecchio in imbarazzo, non era abituato a conversare con le donne, quella poi aveva qualcosa di diverso dalle solite. Lo guardava in modo strano, fissava con insistenza le sue albe dorate nelle pozze ghiacciate del ragazzo mentre gli stringeva la mano, e sembrava cercare qualcosa.
- Adesso mi ricordo di te...- esordì tutto d' un tratto
- Si, tu eri fra quei ragazzini malamente sequestrati dalla fondazione Grado
- Si, c'ero anch'io...
- Mm...- gli lasciò la mano ed incrociò le braccia sul petto - tu eri quello che piangeva sempre per la mamma!- Cristal rimase di stucco, Acquarius invece se l'aspettava e sorrideva vittorioso
- C - cosa?
- Si! Eri quel bamboccio frignante! Giuro che ti avrei ucciso...
- Ah, ah! Basta Luna...- il cavaliere dell'undicesima casa le circondò le spalle - Cristal non ha i nervi saldi come te!
- Me ne sono accorta...- Cigno sentì il sangue bollirgli nelle vene, strinse con forza i pugni
- Che vuol dire Acquarius?!
- Cristal...
- Sbrigatevela da soli...- lo fermò Luna - io sono stanca morta!- Diede un bacio sulla guancia al maestro e fece per andarsene
- Ah...è ora di smetterla di piangere per la mammina tesoro! - altro che dea! Quella era proprio un demonio! E Acquarius si divertiva tanto a stuzzicarlo?
- Ci vediamo Luna...- Ma chi diavolo era quella? Perché aveva tutta quella ascendenza sul suo maestro?!
- Ma chi è quella?!- gli chiese mentre ritornavano - perché è così importante per lei?
- È una mia allieva...
- Allieva? Ma allora è una sacerdotessa guerriera...
- No, solo un'allieva
- E perché ha voluto che la conoscessi?
- Vedi Cristal, lei fisicamente non sarà mai forte quanto te...
- E allora?
- Ma la sua forza di carattere è in grado di spostare qualsiasi montagna. Impara da lei.
- C- cosa?
Questa volta non rispose, continuava a camminare a testa alta senza dar peso agli sproloqui che gli lanciava Cristal. Tanto avrebbe capito. Ancora non la conosceva, ma anche lui avrebbe imparato ad amare il suo essere insopportabilmente polemica. Avrebbe capito com'era in realtà: capricciosa, antipatica, superba, ma la sua generosità era infinita. Era difficile trovare qualcuno così. E lui, Acquarius l'amava per quello che era. Per questo non aveva mai dimostrato disappunto riguardo al suo essere ribelle, alla sua maleducazione, e non si era mai pentito di aver intrapreso un'avventura come allenarla e vivere con lei per un certo periodo di tempo. Sapeva che in lei c'era qualcosa di speciale da tirar fuori. E sarebbe uscito.




By Mandysweetlove :)


 
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