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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Captain Tsubasa (Holly e Benji)
Titolo Fanfic: SOLO PER TE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sweetsanae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/09/2002 18:58:50

molly cerca di ricominciare a vivere con l`aiuto di un dolce portiere....
 
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AMAREZZE E RICORDI
- Capitolo 1° -




SOLO PER TE

Molly si era trasferita da poco a Fujisawa.Aveva deciso che si sarebbe fatta i fatti suoi.Non più vittima di persone cattive che amavano prendersela con quelli che non si sapevano difendere.Non più…Era il primo giorno di università in quella cittadina.Certo incominciava bene.Era circondata da alberi di ciliegio e un bellissimo profumo di verde e natura incontaminata.Certo se la vita fosse sempre così.Passando avanti ad una vetrine si specchiò.Bruna con riflessi ramati, occhi nocciola verdini, carnagione chiara statura media e formosa da far invidiare anche Sofia Loren.Tutti la giudicavano molto carina.Era vestita in jeans e magliettina, odiava i fronzoli e le gonne.Amava i fusò i pantajazz ed i jeans.Era truccata leggermente,ed aveva una borsa con dei libri poggiata sulle spalle.Sorrise.Si era italiana purosangue.Ma amava il Giappone da una vita, così appena era stato possibile si era trasferita.Certo viveva a casa da sola, una villetta piccola e circondata di verde.Lì si sentiva al sicuro da tutto e da tutti, perché lei era sempre stata una vittima della sua vita e delle circostanze.La troppa bontà non era mai servita e la pietà veniva calpestata.Avanti a lei c’erano molte ragazze che correvano per arrivare in tempo al lavoro o a scuola.Molti erano dei gruppetti affiatati di ragazzi e ragazze che ridevano e facevano battutine.Lei non aveva mai fatto parte di gruppi così affiatati ma soprattutto mai dal lato giusto…sempre dal lato sbagliato.Certo adesso aveva imparato a difendersi e bene anche.Nessuno avrebbe immaginato che quella ragazzina aveva fatto judo e karate ed era cintura nera massimo livello.Non aveva amici, meglio così.Era un’isola deserta e così doveva essere.Finalmente era arrivata.Avanti a lei un mega palazzo con su l’insegna Informatica University.Era quella l’università in cui avrebbe studiato.Entrò.

Dopo la prima mezz’ora venne fatta sedere con altre persone avanti a dei pc.Qui neanche a farlo apposta una ragazza brunetta vestita in jeans anche lei ed una bandana a coprirle il collo le si avvicinò:” ehi sei nuova?Io sono Patty Gatsby e tu?”

Di norma non ero maleducata ma volevo stare da sola e non volevo essere disturbata comunque per educazione risposi:”Molly Jensen”.La ragazza non si arrese e fece finta di non aver notato l’aria scontrosa dell’altra e continuò:”sei straniera?Ho capito non conosci nessuno…non preoccuparti ci penso io a farti conoscere i miei amici.”Molly non rispose.La fissò ….la ragazza aveva la sua età ossia sui 28 anni circa ed aveva gli occhi a mandorla quindi doveva essere giapponese, aveva un bel color nocciola.Alla fine disse “si sono straniera, italiana.””Ma allora ti faccio conoscere Tom lui ha viaggiato dappertutto …che ne pensi?” “Per favore hai detto Patty vero?Fammi studiare”A quel punto Patty si arrese e tornò al suo posto.In un modo o in un altro lei avrebbe fatto conoscenza con quella ragazza e si le avrebbe presentato i suoi amici la nazionale giapponese di calcio.

Molly era stata incuriosita da quella Patty ma non voleva illudersi, le amicizie portavano solo alla crudeltà e all’amarezza, non cera da fidarsi di nessuno.Lei non si sarebbe fidata.Si anche se quella ragazza aveva uno sguardo così pulito, chi le diceva che poi invece non era come le altre persone?Peggio ancora se invece quello sguardo era vero, vuol dire che lei avrebbe sofferto ancora molto.Perché chi ha sofferto ha un’espressione del viso e del corpo vissuto.Guardando quella ragazza in un flash vide se stessa qualche anno prima, sguardo ingenuo, dolce tranquillo e poi vide un’altra se stessa presa in giro, in lacrime col sangue che le usciva dal labbro e poi priva di conoscenza.No, non doveva + pensarci.Ormai quel periodo era finito chiuso per sempre.





Finalmente alla fine della giornata Molly cercò di andar via.Voleva solo fare una doccia e nulla altro.Era stanca e voleva solo stravaccarsi su una poltrona a leggere un bel libro, oppure magari a finire il suo sito.Ma non le fu possibile.Patty come un fulmine le si affiancò e cercò di convincerla ad uscire con lei quella sera, perché gli amici avevano organizzato una pizza .Certo che era insistente pensava Molly molto insistente.Alla fine capitolò, in fondo chi le diceva che avrebbe fatto amicizia per forza? Poteva anche stare per fatti suoi e mangiare in tranquillità una pizza.Così alla fine cedette.Patty era felicissima.Le sembrava di aver ottenuto una vittoria incredibile, la stessa che da poco aveva avuto con l’uomo che amava da una vita, Holiver Hutton.Lui si era dichiarato e finalmente si erano messi assieme.Era un periodo in cui lei voleva cedere tutti felici come lei ora.Non c’era nulla da fare.Verso sera Holiver Hutton con la sua porsce decappottabile insieme a Patty andavano a prendere Molly per portarla con loro.Lei non si era preparata in maniera eccezionale.Aveva indossato dei jeans neri e una magliettina carina.Scarpe da ginnastica con la zeppa e un po’ di trucco.Uscì presentandosi al ragazzo si mise in macchina ed i tre partirono.Fu una serata piacevole non c’è che dire, aveva incontrato solo un ragazzo interessante e si solo e consapevole come lo era lei un ragazzo di nome Benjiamin Price.Avrebbe potuto interessarle, ma a lei non interessava nessuno, aveva paura di impegnarsi perché aveva paura soffrire ancora.Solo una volta aveva amato in maniera totale un ragazzo …quello che le aveva salvato la vita, alcuni anni fa.Capelli neri e lunghi, corpo statuario muscoloso occhi neri e profondi e di un’agilità pazzesca.No, non doveva pensarci, no non più ormai.



Alla Toho nel frattempo Ed Warner come suo solito si stava allenando.Era concentratissimo sui palloni che Lenders gli lanciava.La sua agilità nel karate era divenuta indispensabile anche perché da poco tempo adesso giocava come titolare era stato chiamato nelle nazionali per la Francia, purtroppo non per il Giappone ma almeno c’è l’aveva fatta, non era + l’eterno secondo del Giappone calcistico.E ne era contento.Finalmente non solo aveva la palestra che gestiva ma soprattutto si era realizzato come calciatore, solo una cosa gli mancava, l’amore.Ma da tempo ci aveva rinunciato.Mark aveva trovato Maki, Benji l’odiato aveva trovato Kris, Holly Patty e lui?Si sentiva triste perché aveva comunque 29 anni non era + un bambino, improvvisamente un ricordo….un corpo esamine, una cascata di capelli castani un labbro sanguinante un viso tumefatto e dei ragazzi che continuavano a colpire .Lui era intervenuto per salvarla.Lei aveva perso conoscenza.No non doveva + pensare a lei, orami erano passati 5 anni da allora.





Lo studio di Molly procedeva bene, non c’erano problemi e col fatto che lei si teneva sulle sue tutti la lasciavano in pace, tranne Patty che insisteva ancora per portarla con loro.Tra qualche giorno sarebbero andati a vedere giocare una squadra calcistica allo stadio e lei non poteva mancare.C’era un grande portiere e comunque erano squadre molto forti.Molly non accettava ne rifiutava.Lei non era una persona socievole non più ormai e non intendeva cambiare idea, ma comunque un po’ di compagnia non le avrebbe fatto male.



Andò al bagno per sistemarsi un po’, poi tornò da Patty e decise di accettare.Lei ne fu felicissima, avrebbe sciolto quel ghiaccio che opprimeva quella ragazza così solitaria.

Sembrava facile ma non lo era, lei cercava di di non far caso a nulla, di restare nelle sue perché non voleva che gli altri la deridessero come una volta, Molly la bambina, Molly che non si sapeva difendere, Molly che non dava retta ai suoi compagni di scuola e quindi loro la picchiavano.Solo una vota aveva provato a difendersi ed era finita come era finita.Basta non pensarci pensò tra se e se.

Ma non era facile, lei camminava nei corridoi di quella grande università e guardava tutti quei volti, chi sorrideva che ghignava chi era triste.Camminando per andare nella sua aula . doveva seguire medicina di base, rimase shoccata da ciò che vide.Non voleva vedere nulla, chiuse gli occhi, ma invano,li aprì e vide un ragazzo che sbatteva una ragazza contro un muro e che le diceva no…non devi fare così non difenderti altrimenti farai una brutta fine.Lei decise di scappare via invece di aiutarla, non poteva aiutare nessuno, voleva solo vivere la sua vita.

Il giorno della partita si avvicinava Ed Warner era contentissimo, non vedeva l’ora, gli allenamenti erano davvero serviti era soddisfattissimo.

Patty con Holly erano andati a prendere Molly ed insieme erano andati allo stadio.Era davvero un bellissimo campo.Grande e si sentiva il profumo dei ciliegi in fiore.Poi vide lo stadio pienissimo e dei giocatori che entravano nei loro rispettivi rettangoli di gioco.Uno la colpì intensamente….aveva dei guantoni da portiere, lunghi capelli neri occhi neri pieni di sfida era altissimo e muscolosissimo.Dio…pensò lei era lui.Non poteva essere possibile.Così le tornò tutto alla mente.Mentre gli altri guardavano la partita lei tornò a 5 anni prima.



Aveva sempre vissuto in Italia per l’esattezza a Roma fino a due anni prima, poi con i genitori si era trasferita a Tokio.Una bellissima città.Lei era una ragazza tranquilla, gentile carina e un po’ timida.Il problema però non se l’era mai posto, c’erano tante ragazze timide eppure vivevano tranquille senza molti problemi.Lei era diversa però e lo sapeva, non aveva una personalità e si sentiva sempre debole, non riusciva a rispondere alle persone che urlavano o alle persone di bell aspetto perché si sentiva inadeguata e soggiogata.Non riusciva a difendersi.Credeva che comunque tutto ciò che le capitava era giusto, se lo meritava.Certo quando qualcuno pensava di fare amicizia con lei, le sudavano le mani iniziava a tremare e poi scappava via.I ragazzi sanno essere crudeli e molto, ed infatti l’avevano presa di mira.La prendevano sempre in giro, ma non si fermavano mai,le mettevano sale nelle coccole, la beffeggiavano perché portava gli occhiali, la deridevano perché era troppo formosa, molte volte le ordinavano anche di pulire l’aula o di raccattare ciò che loro buttavano a terra, ossia gli altri volevano che lei obbedisse agli ordine da loro imposti. infatti arrivarono anche a picchiarla quando iniziò a prendere le difese di una ragazza, alla quale era stato preso il suo walkman.Se lo buttavano dall’uno alla’altro, non pensando minimamanete alla lacrime di quella ragazzina.Lei si arrabbiò, cosa che non capitava mai e cercò di aiutarla, risultato botte.Venne lasciata là.Stava tornando in bici da scuola, quando 4 ragazzi le si avvicinarono con delle motociclette e la buttarono con un grosso spintone in un burrone.Non era molto profondo, ma lei si fece male, aveva il labbro tumefatto le braccia e le ginocchia sbucciate, le spalle che le bruciavano.La bici si era rotta.Così arrabbiata col mondo arrivata a casa la prese e la buttò nel bidone e poi salì a fare una doccia.Lì iniziò a piangere sommessamente.Che aveva fatto di male?Le ferite bruciavano e questo le ricordava la crudeltà dei suoi compagni di scuola.Perché tanta cattiveria?Solo le persone buone soffrono a questo modo.Uscendo dalla doccia si disinfettò le ferite e si mise il pigiama.Si buttò sul divano a vedere la televisione.Il giorno dopo non avrebbe voluto andare a scuola, ma alla fine andò.La sera erano stati invitati ad una festa.lei aveva visto questi ragazzi nel bagno con degli spinelli così per vendicarsi, aveva messo ai rubinetti un tubo che poi aveva poggiato alla parte superiore della porta dei bagni.Aveva aperto la fontana e poi era fuggita a gambe levate.Purtroppo la seguirono e lei stando a piedi non aveva possibilità di scampo, corse a + non posso, ma poi loro la presero e tutti e quattro con delle mosse di karate l’avevano picchiata all’inverosimile.Ormai pensava di morire, aveva ferite dappertutto, il viso pieno di sangue, il labbro rotto le mani avanti per proteggersi, tutte graffiate , quando all’improvviso un ragazzo dai lunghi capelli neri e dalla muscolatura eccezionale l’aveva salvata sconfiggendoli tutti.

Da quel giorno dopo che lui l’aiutò a disinfettarla decise che non poteva continuare così.Il ragazzo decise di insegnarle il karate.Così fu.Nel frattempo però i due si innamoravano l’uno dell’altra.Ma purtroppo lei non poteva restare in quella città, non c’è la faceva.Così dopo un anno di insegnamenti e di amore,partì per tornare in Italia.



La partita era finita.La Toho aveva vinto per 3 a 0.E lei era tornata dopo 5 anni.





continua...
 
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