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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: THE FEATHE`S FLY
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sacchan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/05/2005 21:59:37

cosa fareste se scopriste di essere degli sciamani che possono rimandare gli spiriti nel loro mondo?
 
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THE VAMPIRE
- Capitolo 1° -

Disclamer: i personaggi appartengono tutti a Sacchan e quindi siete pregati di non usarli senza il permesso della loro padrona…VOI CAPI’ TESTINA O_o***?

Chap 1: The Vampire

Una tranquilla mattinata di Maggio,ore 8 e trenta.

“ DARIA,SBRIGATI O CI LASCIANO QUI! “ urlò Jessica da lontano per richiamare l’attenzione dell’amica che era rimasta indietro trattenuta da alcuni vucumprà che la stavano placcando degni di un difensore di una squadra di calcio.
” Io arriverei anche,Jessica,se mi lasciassero andare! “ protestò Daria vivamente aggiustandosi gli occhiali sul naso. “ No,no non compro nulla!” sbuffò spintonando i pover-uomini e avviandosi a passo velocissimo all’entrata della reggia che avrebbero visitato.
” Alla buon ora! “ disse ironica Jessica iniziando a correre per raggiungere i compagni.
” Non prendertela con me,Jessy! Non gli ho chiesto io di placcarmi!” le fece notare Daria correndo a sua volta.
” JESSY,DARIA,SBRIGATEVI! “ le esortò un'altra loro compagna di classe dal fondo del tunnel che conduceva ai giardini
” SI ARRIVIAMO GIO’! “ dissero le due in coro
” Maledetta divisa e le sue scarpe col tacco! “ sbraitò Daria rischiando di prendersi una storta su uno dei grossi sassi con cui era lastricata la strada.
Correndo le due ragazze raggiunsero in loro gruppo classe con una bella sgridata della prof di storia dell’arte che le ricordò che anche se erano nella loro città,era meglio starsene accorte. Visitarono i giardini a gruppi sulle carrozze. Daria,Jessica,Giorgiana e Rebecca [che era di un'altra classe] salirono sulla stessa carrozza. La passeggiata fu piacevole,specialmente il tratto percorso nel bosco vecchio e presso la fontana. Daria aveva un debole per le statue di fattura romana e greca e non si preoccupava nemmeno di nascondere il fatto,e poi quello era un motivo per cui aveva scelto il liceo classico. A parere di tutte e quattro le fanciulle la passeggiata durò anche troppo poco,infatti si stavano divertendo come matte ad essere trainate dal cavallo più veloce di tutti che,appena sentiva l’odore di acqua,accelerava il passo come spinto da qualcosa di magico. Quando scesero barcollavano ancora un po’ visto la passeggiata non perfettamente lineare a bordo della carrozza.
” Secondo me le stanze reali saranno molto più belle! “ esclamò Rebecca sedendosi sul prato e guardando il cielo velato.
” Bha,io non mi aspettò un gran che…” disse Daria pulendosi gli occhiali con il lembo della cravatta della divisa.
” Sei la solita! “ esclamò Jessica all’amica “ Rovini sempre tutto,tu!”
” Di sicuro non lo faccio a posta,dico solo la verità!” protestò Daria offesa e facendo spallucce. Le altre tre sospirarono sapendo che Daria era quasi irremovibile dalle sue convinzione. Quando tutti ebbero girato il grande giardino tutti si apprestarono a visitare le stanze reali.
” Iniziamo bene” costatò Daria guardando la lunga scalinata verso l’alto che l’aspettava,ma nonostante il primo sconforto si apprestò a iniziare la salita con tranquillità. Quando entrò nella prima delle stanze fu felicissima di vedere delle statue,osservò tutti i mezzo busti che vi erano e che dovevano riprodurre i principi che in un lontano,ma non troppo,passato avevano abitato quella reggia. Si immaginò quegli individui camminare come lei,ma loro consapevoli che quella era la loro casa,lei consapevole che era una semplice curiosa. Per un attimo le sembrò di essere un intrusa fuori posto. Dopo due stanze si trovarono in un bivio,alcune presero la strada di destra,e quasi tutte quella di sinistra. Naturalmente Daria seguì il gruppo di destra [era una fissata che la sinistra portasse male]. Purtroppo si imbattè in una mostra di…arte contemporanea…quella che più di tutte detestava! Non riusciva proprio a capire come potessero definirla arte e soprattutto in un palazzo che era pieno di arte!.
Passò velocemente le stanze lanciandogli occhiate superficiali dietro agli occhiali,non riusciva minimamente a sopportarlo! E poi che cosa centravano le foto di uomini nudi? Cos’erano dei nuovi nudi artistici da confrontare con il canone delle statue greche o cosa? Lasciandosi quel dubbio continuò la passeggiata senza preoccuparsi di aspettare le sue compagne…al pensiero che sarebbe dovuta anche tornare indietro la deprimeva. Arrivò in una stanza chiusa e gioì al pensiero che era finito quell’obbrobrio,ma poi notò una porta non illuminata sulla desta e,impaurita e titubante,vi entrò. Si guardò a destra e a sinistra e poi guardò il soffitto decorato e quando riportò lo sguardo in basso per poco non ebbe un infarto. Alla fine della stanza,che era una specie di corridoio laterale,c’era una specie di sarcofago egizio in verticale sul quale si rifletteva l’unica luce della stanza rendendo quella scultura qualcosa di assai inquietante. Decise di uscire,non aveva il coraggio di avvicinarsi a quell coso,ma uno strano odore dolciastro e alcuni petali rosa che le svolazzarono davanti agli occhi la convinsero a voltarsi. Ciò che vide fu agghiacciante,davanti alla statua si stava compiendo un omicidio…proprio davanti ai suoi occhi. Una ragazza,vestita come l’epoca barocca, lasciò cadere a terra il corpo di una donna più anziana che si accasciò morta al suolo. Notando meglio Daria si accorse di un rivolo di sangue al lato della bocca della fanciulla e il pensiero che potesse essere un vampiro la spaventò ancora di più. La ragazza si voltò verso di lei e la studentessa non potè fare a meno di notare come i lineamenti del viso e anche il fisico fossero molto simili ai suoi. Guardò l’assassina allontanarsi in una stanza lì accanto e scappando da una porta chiusa richiudendosela alle spalle. Nello stesso istante un brivido gelido le passò per la schiena e presto capì il perché,ora un ragazzo,circa sulla trentina,si era avvicinato al corpo esanime dell’anziana donna e scoppiò a piangere. Daria ne dedusse che era la madre,non ne vedeva altri motivi. La scena si dissolse poco a poco lasciando al suo posto un unico petalo rosa che Daria raccolse. Improvvisamente sentì il bisogno di ripercorrere i gesti della ragazza e ritrovarla...doveva interrogarla. Aveva ben compreso che quelli erano fantasmi del passato,eventi già accaduti…ma non riusciva a spiegarsi perché lei li vedesse, e forse la ragazza aveva qualche risposta. Spalancò la porta con decisione ignorando la statua alle sue spalle e con passo veloce sorpassò le stanze adiacenti a quella e in poco ritrovò lo spirito. Era seduta su un divanetto verde,in totale contrasto con il vestito purpureo che portava e piangeva sconfortata.
Daria le si avvicinò e questa alzò il viso guardandola disperata.
” Io non volevo ucciderla davvero,nonostante fosse una donna tanto meschina!” gemette lo spirito
” Sei un vampiro? “ le chiese Daria a brucia pelo per niente smossa da quelle lacrime
” Tecnicamente…non nascondo che provavo piacere a bere il sangue degli umani,ma a differenza di quello che credete voi mangiavo normalmente e vivevo alla luce del sole”
” Capisco. E come ti chiameresti?”
” Catherine Van Humblegg “ rispose lo spirito con naturalezza.
” Nobili…tsè” fu il semplice commento della studentessa che continuò a guardare con aria di sufficienza Catherine. “ E l’uomo,chi era?”
Sul volto di Catherine si dipinse una triste espressione e gli occhi le si velarono di lacrime che ricacciò dentro con una grande forza di volontà
” Mio fratello maggiore…” rispose “ Alla fine uccisi anche lui…proprio in questa stanza…” si alzò abbracciandosi e avvicinandosi alla finestra “ Quando è venuto da me con la precisa intenzione di portarmi a letto io non ho pensato a nulla e l’ho ucciso…”
” Oh,comprendo…e come sei morta?”
” Bruciata viva,neanche fossi una strega o una figlia del demonio. Fu colpa dei conti Strenford,fu uno dei loro figli ad accusarmi e a fare giustizia nel cuore della notte.” Spiegò lo spirito con calma e pazienza,anche se quelle domande preferiva non sentirle.
” Allora avevano azzeccato le previsioni “ costatò Daria camminando su e giù per la stanza con fare pensieroso
” NO! Mi accusarono per comodità,per prendersi tutto quello che era nostro…anche se poi ero io a commettere gli omicidi in realtà”
” Bene,quindi mi sai spiegare cosa diamine mi è successo?” chiese spazientita Daria confusa dal suo stesso comportamento
” Tu puoi vedermi…e non solo,puoi anche parlarmi! Significa che hai grandi poteri…da sciamana” provò a spiegare con parole semplici Catherine ,anche se quello non era affatto un discorso facile.
” Da sciamana?” esclamò Daria sbigottita < Come Subaru! >* pensò nello stesso istante.
” Si…o almeno,puoi parlare con gli spiriti che sono legati ancora a questa terra…”
” ALT,STOPPATI…vorresti dire che la storia che gli spiriti se hanno rimpianti e rancori…” balbettò incredula Daria
” …non riescono ad accedere all’aldilà…” concluse Catherine “ Si,è così” confermò sorridendo.
Daria,senza pensarci ne due ne quattro,rigirò i tacchi e si incamminò per tornare con la sua classe lasciando perdere tutte quelle cavolate,anche se imitare Subaru non le dispiaceva…specialmente se avrebbe incontrato uno come Seishirou! Poi però tutto si rovinò quando comprese che tutto quello successo nell’ultimo quarto d’ora era completamente assurdo! Talmente assurdo che poteva essere vero.
” EHI,FERMA!” Esclamò Catherine inseguendo la studentessa “ Non vorrai mica andartene?!?”
” E’ PROPRIO LA MIA IDEA!” rispose Daria continuando a camminare
” Ma come…Suvvia,se resti vivrai una grande avventura!” disse Catherine parandosele di fronte “ E se vuoi posso dirti perché ci sono tante analogie tra me e te”.
Questo fece completamente cambiare idea a Daria la quale ,comunque,fu costretta a tornare col suo gruppo.

Stessa mattinata di Maggio, sul pulman diretto alla scuola ore 14 e 45.

“ Daria…sei strana,qualcosa non va?” chiese Jessica alla sua compagna di posto.
” Ehh? N-No…tutto okay” rispose Daria non molto convinta,aveva tutt’altre cose per la testa…l’incontro con Catherine per esempio l’aveva lasciata assai perplessa,ma soprattutto il fatto che lei avesse accettato!Ancora non se ne capacitava.
” Non si direbbe,sai?” si intromise la testolina di Rebecca sbucando tra i due sedili.
” No,davvero…è tutto apposto,sono solo un po’ stanca…” cercò di tagliare corto Daria rimanendo comunque con toni gentili,non voleva perdere le sue amiche!
” Se lo dici tu…” rispose in coro le altre tre,Daria sorrise e si mise a guardare fuori dal finestrino.
Paesaggi che conosceva a memoria si susseguirono davanti ai suoi occhi,anche se in realtà non stava guardando nulla in realtà si stava chiedendo:
< Ma perché mi sono portata appresso anche Catherine? Potevo lasciarla li e fare tutto da sola! Ma invece no! Ora mi toccherà sorbirmela finchè non la trapasso…che noia >.
Dalle ultime file del pulman,quelle dove si raggruppavano i peggiori soggetti della scuola,si intonò il primo coro dell viaggio di ritorno.
- MA IN HOLLY E’ BENJI,TUTTO E’ NORMALE! ANCHE IL GIAPPONE VINCE IL MONDIALE!-**
Daria sorrise quando udì quella canzone e pensò che doveva andare in fumetteria visto che era un bel po’ che non ci passava.
” WOW! GUARDATE CHE MOTO LAGGIU’ ” esclamò Giorgiana alle amiche indicando un punto imprecisato davanti a se. Jessica e Rebecca guardarono interessate,ma lo stesso non fece Daria che era completamente assente da quel mondo. Aveva troppi grattacapi per la testa e difficilmente se li sarebbe tolti in fretta.
” Bhe,Daria se nemmeno le moto ti interessano stai davvero male…” costatò Rebecca preoccupata.
” Chi sta male?” si intromise nel discorso un giovane sulla venticinquina,il tirocinante della professoressa di storia dell’arte.
” Daria!” disse Rebecca tranquilla “ E’ completamente assente,per me le è preso qualche malanno strano…” concluse con il consenso di Jessica e Giorgiana.
” Non sto male!” protestò Daria sbuffando.
” Bhe,ma vederti quasi arrabbiata è davvero strano…tu che sei sempre gentile e carina,Daria!” esclamò Fabio.
” Ognuno ha i suoi momenti No “ rispose tranquilla Daria ignorando le occhiatacce delle sue tre amiche.
” Su,vediamo magari con un cioccolatino torni zuccherosa come sempre!” disse Fabio ridendo e porgendole un cioccolatino.
” Ehi,non vale,vogliamo anche noi un cioccolatino!” protestò Jessica.
” Non fate le bambine piccole!” le ammonì il professore con un occhiataccia torva “ O domani vi interrogo”
” Ce ne stiamo buone!” risposero le tre all’unisono.
” FABIO! Vieni qui mi devi aiutare!” tuonò la voce della professoressa Cardi dal fondo dell’autobus e subito il tirocinante accorse.
Quando il ragazzo fu abbastanza lontano gli sguardi di tutte le ragazze si posarono su Daria che le guardo stralunata.
” Che culo che hai “ disse Giorgiana
” Parlare così con Fabio..” Rebecca
” E proprio un bel ragazzo!” Jessica
” Ma veramente…a me non mi è parso chissà cosa,è gentile con tutti…” rispose Daria facendo spallucce e mangiando il cioccolatino.
Le altre tre la guardarono sconvolte.
” Ok,sei ciecata e porti l’occhiali…ma capirai che sei una ragazza carina,che Fabio è un ragazzo carino e che i ragazzi carini non sono gentili sempre,ma spesso con le ragazze carine…” cercò di farla ragionare Jessica con pazienza.
” Taglia corto” disse Daria.
” Per me gli piaci” concluse Jessica ricevendo l’approvazione dalle due ragazze sedute sui sedili posteriori.
Daria rimase zitta per un p e tornò a guardare fuori dal finestrino come se quella affermazione non la toccasse minimamente,anche se non era proprio vero. In lontananza udì la risata di Catherine e la maledì mentalmente ricordandosi che una volta a casa l’avrebbe dovuta sgridare.

Circa una mezzora dopo a casa Scacchi

Daria salutò la madre con un bacio. La somiglianza tra le due era impressionante,Daria aveva ripreso i capelli castani e gli occhi felini dalla madre,mentre dal padre aveva ripreso i pochi decimi di vista e la forma allungata e affusolata delle mani.
” Come è andata la gita?” chiese la donna portando in sala da pranzo la tovaglia e le stoviglie per apparecchiare.
” Oh,benissimo…” rispose Daria prendendo dal piatto una patatina fritta quando la madre non poteva vederla.
” Come era il posto?”chiese la donna iniziando ad apparecchiare ma lanciando un occhiata alla figlia che faceva ben capire che doveva aiutarla.
” Molto bello,mi chiedo che se ne facevano di tutto quello sfarzo! Quattro biblioteche le trovo un poco esagerate!” rispose Daria aiutando la madre ad apparecchiare,era una vera fortuna essere figlia unica,almeno ci metteva poco ad apparecchiare.
” Oh,sai come erano fatti i nobili “ disse la madre sorridendo
” Si,per questo non li sopporto…” affermò Daria “ Vado a cambiarmi!” disse scappando in camera sua.
” Simpatica tua madre!” costatò Catherine guardando incuriosita la camera di Daria.
” Si,sono stata molto fortunata “ rispose Daria poco convinta prendendo i vestiti dal cassetto.
Catherine si mise a scrutare ogni oggetto sulla scrivania di Daria rigirandolo per capirne il funzionamento e il materiale con cui era fatto. Si interessò principalmente al computer non capendo nemmeno lontanamente la parola ‘tecnologia’. La bionda trovò molto interesse nel leggere i titoli dei libri di Daria,alcuni non riusciva nemmeno a capire il titolo.
” Molti sono libri di scuola” disse Daria infilandosi una t-shirt rossa a maniche corte.
” Ah,per questo hanno titoli illeggibili?”
” Si,anche se quelli di latino dovresti saperli leggere!” disse Daria avvicinandosi a Catherine e indicandogli il libro delle versioni dal titolo ‘Cotidie Legere’.
” E’ vero!” esclamò prendendolo e leggendone qualche versione all’interno e rimanendone abbastanza delusa perché molte erano senza senso. Poi la sua attenzione fu catturata da una libreria adiacente piene di cose che in vita sua non aveva mai visto.
” Cosa sono?” chiese indicandoli.
”Oh,sono manga…fumetti…” disse Daria cercando di trovare il modo per spiegargli cosa fosse un fumetto “ Spiegartelo è impossibile…” disse porgendogliene uno dal titolo Seimaden “ Costata tu stessa”.
Catherine lesse tranquilla il fumetto,sorrideva qualche volta con una pericolosa luce negli occhi.
Nel frattempo Daria si accertò che il vestito per la fiera fosse tutto apposto,quella volta si sarebbe vestita da Kendappa-oh di RG Veda.
” Che strano vestito…” disse Catherine guardando la tunica azzurra appesa nell’armadio.
” E’ un Cosplay!” spiegò Daria “ Ragazzi e Ragazze appassionati di manga si incontrano ogni tanto interpretando dei personaggi dei fumetti!”
” Davvero?”
” Si…una specie di giornata in maschera dove si interpreta qualcun altro!” disse entusiasta Daria.
” WOW,Anche io voglio fare dei cosplay!!! “ esclamò Catherine tutta felice alzandosi di scatto.
Daria la guardò preoccupata
” Magari quando ti aiuto ad esorcizzare gli spiriti! SI E’ DECISO!”

Fu l’inizio di una lunga,lunga e traumatizzante avventura…

…::: TO BE CONTINUED :::….

Commenti di fine capitolo:
LA LI OHHHHHHHH,ECCOMI CON UN NUOVO PROGETTO!!!
Coscienza: e WishMaster?
Me: mh,forse lo cestino…questo mi piace mooolto di più!!
Coscienza: =___=**** vi prego,datele un cervello!
Me: comunque…che ne dite? A me ispira sta fic…mi è venuta in mente ieri mentro viaggiavo sull’autostrada cercando di non sbraitare causa viaggio di quattro ore O_o**** e alla fine ecco ‘sti idea! Mi piace Daria Otaku e Catherine Cosplayer…preparatevi a scene super comiche XDDD.
Il titolo si capirà mooolto più avanti XDDD
Passiamo alle note:
*Subaru: riferito nettamente a Subaru Sumeragi di X 1999,manga delle CLAMP. Lo stesso vale per Seishirou che altri non è che il ragazzo di Subby [ANCHE SE NN UFFICIALMENTE E’ SOTTOINTESO!]
**= Canzone dei GemBoy,quella su Holly e Benji…un capolavoro XDDD

 
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